SEHYOON
Sehyoon
La leggenda narra che nel profondo della foresta bianca viva una creatura dall'infinita bellezza, con delle grandi ali nere che spuntano dalla pallida schiena e corna che si attorcigliano dai suoi capelli scuri. Si dice che sia il Re della foresta e che tutti i magici abitanti gli siano fedeli. Egli è forte e gentile, tutti lo adorano ma per questo mondo lui ha un grande difetto: la fiducia. Dona la sua fiducia a chiunque la chieda, anche chi non la merita.
Un giorno, un guerriero, si avventurò tra i sentieri della famosa foresta, voleva smentire le voci sulle creature magiche. Camminò per giorni senza vedere nulla. Le creature avevano paura degli umani e sapevano nascondersi bene, ma al quinto giorno quando il guerriero stava per arrendersi e tornare indietro, lo vide.
Vide la bellissima creatura dai capelli neri, muovere le splendide ali pece per scrollarsi l'acqua da dosso. Non si era accorto di essere osservato, quindi continuava a lavarsi il petto, coperto solo dalla vita in giù. Nel frattempo canticchiava una melodia mai sentita, la sua voce accarezzò le orecchie del guerriero e gli donò un senso di pace che mai aveva sentito. Il viso delicato era illuminato da un leggero sorriso, le goccioline d'acqua sul suo corpo brillavano sotto la luce del sole, sembrava un raro gioiello.
Il guerriero allora ricordò tutte le storie raccontante durante la notti passate alla taverna a bere birra, ogni piuma delle sue ali ha un potere curativo, così gli avevano detto. Allora, il guerriero si schiarì la voce e la creatura trasalì cercando di volare via.
"Non preoccuparti, non voglio farti del male. Come ti chiami?"
"Sehyoon"
"Sehyoon mi sono perso, puoi aiutarmi?"
Di fronte ai suoi occhi smarriti, Sehyoon non poté rifiutargli un aiuto, quindi annuì sorridendo e iniziò a guidarlo verso la città più vicina. Durante il tragitto parlarono del più e del meno, Sehyoon abbassava la guardia ogni secondo che passava, mentre il guerriero fremeva per mettere in atto il suo piano malvagio.
Sehyoon trovava simpatico l'umano che continuava a parlare della bellezza delle città che aveva visitato, ascoltava rapito i racconti del guerriero emettendo suoni sorpresi.
"Siamo quasi arrivati, ma raccontami un'altra storia ti prego"
Sehyoon si fermò quasi al limitare della foresta, pregando il guerriero di raccontargli un'ultima storia, ma mentre si girava per guardare in viso il guerriero questi lo attaccò, facendolo svenire. Delle urla provennero dagli alberi e il guerriero preso dal panico afferrò la spada, con un colpo tagliò le splendide ali di Sehyoon e scappò via senza guardarsi alle spalle.
Gli abitanti della foresta presero il loro Re e lo portarono alla sorgente, gli medicarono la schiena e la ferita alla testa, aspettando il suo risveglio. Piansero tutta la notte, credendo di aver perso il loro amato Re, alcuni proponevano vendetta, altri rispondevano di aspettare il risveglio di Sehyoon.
Quando Sehyoon si svegliò, era notte fonda, il dolore alla schiena deturpava il suo bellissimo viso. Si inginocchiò, una fatina dei fiori lo guardò con preoccupazione e lui cercò di sorridere per non far preoccupare nessuno ma il dolore che sentiva era forte. Con le mani iniziò a tastare la sua schiena, sgranò gli occhi quando si accorse di una mancanza, le sue amatissime ali non c'erano più, erano sparite. L'urlo che uscì dalle sue labbra fu sentito in ogni angolo del mondo, il suo pianto scosse gli alberi della foresta e una nube coprì il cielo stellato.
Nessun abitante della foresta riuscì a consolarlo, Sehyoon diventò sempre più cupo e si chiuse in se stesso ignorando qualsiasi cosa tranne il suo dolore. Si ritirò ancora più nella profondità della foresta, il cielo rifletteva il suo stato d'animo perennemente grigio. Passarono gli anni e la parte della foresta dove si trovava Sehyoon restava scura e coperta da nuvole, mentre gli abitanti dall'altra parte della foresta vivevano sotto i caldi raggi del sole e sperava di rivedere il loro amato Re tornare.
Passò molto tempo, Sehyoon non tornò ma loro erano lì e lo aspettavano.
Byeongkwan
Quando nacque il Principe Byeongkwan ogni strada del regno si colorò di rosa, azzurro, giallo e verde, i canti del popolo arrivavano alla finestra del piccolo che sorrideva ai genitori. Ogni anno che passava il piccolo Principe cresceva sano e felice, tutto il regno lo amava e i suoi genitori lo guardavano come se fosse la loro ragione di vita.
A Byeongkwan piaceva girare per le strade del regno, parlare con le persone anche se doveva avere sempre cinque guardie ad accompagnarlo. Il giorno del mercatino era il suo preferito, si preparava insieme a sua madre ed entrambi mano nella mano passeggiavano per le numerose bancarelle. Le preferite del Principe erano quelle dei fiori e quelle dei dolci, comprava sempre un fiore per sua madre e un dolce per suo padre, non gli importava che i più famosi pasticcieri e fiorai lavorassero a palazzo.
"I fiori e i dolci delle bancarelle sono fatti con amore per diffondere amore"
Ripeteva ogni volta che il padre gli chiedeva perché spendesse così la sua paghetta.
Crescendo, il Principe diventava sempre più bello, i capelli biondi e la sua pelle candida gli donavano un'aria divina. Byeongkwan sembrava nato per essere un Principe, i suoi movimenti erano delicati e morbidi. Il piccolo Principe amava l'affetto e non lo negava a nessuno, aiutava come poteva il suo popolo e i suoi genitori anche per questo era molto amato.
Quando compì quindici anni, il Re morì in circostanze misteriose. Byeongkwan soffrì molto la morte del padre, si rintanava nel suo posto preferito: un campo di fiori gialli di fronte al limite della foresta nera dove gli era proibito entrare.
Sua madre fu praticamente costretta a sposare il fratello del suo defunto marito, questo non piacque al Principe ma non disse nulla perché era questo quello che faceva un buon figlio quando la madre gli implorava di non protestare. L'unico felice di questa unione sembra essere proprio lo zio del Principe, che subito si stabilì nel castello e nelle stanze di suo fratello.
Gradualmente il Principe smise di sorridere, le strade del regno diventarono cupe e governate dalla paura del nuovo Re, famoso per la sua crudeltà.
Il Re raccontava sempre la sua grande impresa: l'aver ucciso la crudele creatura della foresta e averle tolto le ali come trofeo. Le ali erano esposte nella sala principale, che accoglieva ogni banchetto e festa. Il Principe veniva esposto insieme a sua madre accanto alle ali come i trofei di suo zio, Byeongkwan si rifiutò di chiamarlo padre sin dall'inizio.
Durante una delle solite feste settimanali dove il nuovo Re sfoggiava le sue ricchezze e i suoi trofei, annunciò che il Principe avrebbe sposato una principessa del regno vicino. La Regina e il Principe rimasero sorpresi da questo annuncio di cui non sapevano nulla, gli invitati si congratulavano per il fidanzamento ma Byeongkwan voleva solo andarsene il più lontano possibile.
Nei giorni successivi il Principe avrebbe dovuto incontrare la sua futura moglie, inutile dire che egli non voleva nulla di tutto ciò che stava accadendo, gli mancava suo padre.
Durante una notte di luna nuova la Regina svegliò il Principe, lo fece vestire velocemente e con un borsone gli disse di fuggire.
"Figlio mio non voglio che tu conduca una vita sotto il suo controllo, mi assicurerò che non ti trovi mai"
"Madre vieni con me, per favore, non voglio lasciarti con lui"
"Non preoccuparti per me piccolo. Ci sono tre ragazzi che ti stanno aspettando ai confini del regno, li riconoscerai facilmente per il colore dei loro capelli, sono blu, rosso e castano. Va, corri prima che ci scoprano"
Byeongkwan corse più veloce del vento, non si guardò mai alle spalle ma mentre il fiato gli veniva a mancare promise a se stesso che sarebbe tornato un giorno, si sarebbe ripreso il suo regno e l'avrebbe riportato alla sua passata gloria. Le lacrime offuscavano la sua vista, ma conosceva tutte le strade a memoria, non si sarebbe mai perso nel suo regno. Fermò la sua corsa solo quando vide i tre ragazzi dai capelli colorati, andò a finire addosso al rosso e svenne.
Si svegliò il giorno dopo in una casetta nella foresta, con i tre ragazzi a vegliare su di lui.
"Buon giorno Principe, io sono Junhee"
"Mi chiamo Chan, è un piacere conoscerti"
"Io sono Donghun"
All'inizio fu difficile per il Principe vivere lontano da casa sua, ma i tre ragazzi non gli fecero pesare molto la mancanza. Il trio era molto simpatico e non lo faceva annoiare mai.
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Byeongkwan
Sono passati mesi, Junhee stamattina ha svegliato Byeongkwan cantando tanti auguri. Il Principe compie gli anni e i tre ragazzi stavano preparando una torta e tutti i suoi piatti preferiti per festeggiare. L'unico pensiero nella testa di Byeongkwan è che questo è il primo compleanno che passa senza sua madre e suo padre. Cammina per la foresta senza allontanarsi troppo, resta fermo in un campo di fiori gialli, al limitare della foresta nera.
Ogni volta che si avvicina sente uno sguardo persistente sulla sua pelle, ma ancora deve capire da dove arriva. È seduto tra i fiori a creare coroncine da mettere in testa, i suoi capelli biondi vengono mossi dal vento che gentile gli accarezza il viso. Sospira e una lacrima bagna le sue guance morbide, la vista dei fiori offuscata mentre il labbro inferiore sporge all'esterno. Lascia cadere la coroncina sul terreno, rannicchiandosi in se stesso.
Un rumore improvviso interrompe i suoi singhiozzi, rami spezzati e un qualcosa che cade al suolo. Byeongkwan scatta in piedi avvicinandosi alla foresta nera, vede qualcuno massaggiarsi la schiena. Lo sconosciuto si accorge di essere stato scoperto e fissa Byeongkwan spaventato, si nasconde dietro uno degli alberi spogli della foresta nera in modo che non possa essere visto. Byeongkwan riesce solo a distinguere i suoi occhi viola, che brillando nell'oscurità.
"Ti sei fatto male?"
Il Principe prende una delle coroncine dal terreno, osservando lo sconosciuto preoccupato per la sua salute. Prova a fare qualche passo in avanti quando non riceve risposta, ma si ferma quando lo vede indietreggiare quasi tentato di scappare dal Principe.
"Non fuggire da me"
Byeongkwan mette il broncio, non sapendo che fare per guadagnarsi la sua fiducia. Osserva la coroncina e sorride.
"Posso avvicinarmi di poco per darti questa?"
Lo sconosciuto tentenna per poi annuire. Byeongkwan si avvicina, restando a distanza di sicurezza, poggia la coroncina sul terreno e alza lo sguardo in quello dello sconosciuto. Resta incantato dalla sua bellezza, i capelli color pece gli arrivano fin sotto la mascella, incorniciando il suo viso candido, i suoi occhi viola scattano attenti ad ogni mossa del Principe ma la cosa che più sconvolge Byeongkwan sono le corna che spuntano dai capelli.
"Bellissimo"
Il Principe sussurra, ma lo sconosciuto, spaventato afferra la coroncina e scappa via lasciando Byeongkwan nel prato di fiori gialli.
Byeongkwan torna nella sua nuova casa, dove lo aspettano Junhee, Chan e Donghun per la cena del suo compleanno. Durante il tragitto verso casa, la sua mente non fa altro che ricordargli la creatura sconosciuta che ha incontrato pochi minuti prima. Non gli è mai capitato che qualcuno scappasse così da lui, di solito è una calamita per gli altri, riusciva sempre a legare con chiunque.
"Auguri!"
Sovrappensiero non si accorge di essere arrivato, sbatte gli occhi mettendo a fuoco la vista di una torta a forma di kirby, il suo animaletto magico preferito. Il Principe sorride esprimendo un desiderio, soffiando sulle candeline con gli applausi in sottofondo.
Festeggiarono per ore, mangiando tutto il cibo che avevano preparato. Hanno riso, scherzato, Junhee ha rischiato di soffocare con un pezzo di torta per ridere ad una battuta fatta da Chan.
"Cosa c'è nella foresta nera?"
Byeongkwan è sempre stato curioso per quanto riguarda quella foresta ricoperta da ombre, che il sole non ha mai illuminato. Le creature magiche hanno sempre avuto paura di quella parte della foresta, nessuno ha mai avuto il coraggio di entrarci.
"Non andarci mai, vivono creature crudeli, che non conoscono la compassione e sono prive di empatia. Godono nel vedere la sofferenza altrui"
Donghun parla con la sua voce tranquilla, fissando le stelle con i suoi occhi tristi perdendosi tra i suoi pensieri.
"Quasi nessuno lo sa ma Donghun è entrato in quella foresta per cercare Sehnni, il guardiano di questa foresta. È stato via due giorni, quando è tornato ha guadagnato quella cicatrice sulla guancia sinistra"
Chan osserva il maggiore rabbuiarsi ricordando la sua spedizione fallita.
"Chi è Sehnni?"
Byeongkwan aggrotta le sopracciglia, osservando i tre sospirare e rattristarsi.
"Sehnni era il guardiano della foresta, una creatura stupenda con un grandissimo potere. Era gentile con tutti, sempre pronto ad aiutare qualsiasi fosse il problema. Un giorno si è fidato della persona sbagliata, ha iniziato ad incolparsi per quello che è accaduto e si è allontanato da tutti nella foresta nera. Donghun ha provato a recuperarlo ma..."
Junhee ha iniziato a raccontare, ma l'argomento è ancora troppo pesante per loro, i lineamenti dei loro visi sono deformati dal dolore.
"Ma è morto e io sono vivo per miracolo"
Donghun finisce il discorso alzandosi ed entrando in casa, Chan lo segue per consolarlo mentre Junhee sorride leggermente al Principe.
"Non darti pensiero e scusa se il morale è sceso, ma certe cose sono difficili da superare"
"Io non avrei dovuto chiedere"
Byeongkwan vorrebbe scusarsi, ma il maggiore lo ferma, in fondo non è colpa di nessuno.
"Andiamo a dormire"
Durante la notte i sogni del Principe sono movimentati, occhi viola e corna arricciate sono i protagonisti. La sua mente ricama su ricordi presenti e passati, tessendo la tela di una storia immaginaria, intrecciando informazioni che sembrano non avere un nesso tra di esse, ma nulla è davvero ciò che sembra. Questo Byeongkwan lo scoprirà.
Nei giorni successivi Byeongkwan torna al prato dei fiori gialli, trova sempre la creatura ad aspettarlo. Lo osserva in silenzio, senza mai avvicinarsi. Byeongkwan parla, mentre gioca con i fili d'erba. Racconta tutto ciò che gli passa per la testa, delle bancarelle dove gli piaceva andare da piccolo, quello che ogni volta gli diceva sua madre. Descrive tutte le sue sensazione, non sa perché si sta aprendo così tanto con uno sconosciuto ma più lo guarda e più sente un senso di sicurezza. Nella sua infanzia i suoi genitori gli hanno sempre detto di non fidarsi troppo di chi non conosce, ma quando ci pensa ferma il suo discorso e fissa gli occhi della creatura silenziosa. Ogni volta lo sconosciuto gli accenna un sorriso e Byeongkwan arrossisce, ricominciando a raccontare mentre fissa il terreno.
Sono passate due settimane e Byeongkwan cammina con un cestino verso il suo prato preferito, non è ancora riuscito a farsi dire il nome dallo sconosciuto ma è sicuro che prima o poi ci riuscirà. Nel cesto ci sono dei dolci che ha fatto insieme a Chan quella stessa mattina, ne ha messi un po' da parte per farli assaggiare allo sconosciuto. Si siede al solito posto, ma nota che la creatura non è ancora arrivata. Il loro è un appuntamento implicito, si vedono tutti i giorni alla stessa ora ma a quanto pare oggi Byeongkwan è arrivato in anticipo. Il Principe si sistema tra l'erba, aspettando il suo amico silenzioso, sperando che non gli sia successo nulla.
"E se si fosse stancato di me? In fondo non ho fatto altro che parlare, forse l'ho infastidito o offeso in qualche modo"
Pensieri negativi iniziano ad affollargli la mente, in automatico il labbro inferiore sporge formando un piccolo broncio. Un rumore di passi lo distrae, volta di scatto la testa sorridendo, credendo che sia il suo nuovo amico.
"Guarda chi abbiamo trovato, il Principe traditore"
Purtroppo non è chi credeva fosse, tre guardie con lo stemma del suo castello lo accerchiano con le mani strette sull'elsa delle loro spade. Byeongkwan sembra ancora più piccolo circondato da tre uomini robusti e alti, si alza stringendo il cestino tra le braccia. È spaventato ma cerca di non darlo a vedere, ingoiando il magone.
"Sono il vostro Principe, allontanatevi"
Le tre guardie ridono estraendo le loro armi, afferrano le braccia del Principe strattonandolo.
"Ci dispiace Principe ma non eseguiamo gli ordini dei traditori"
"Lasciatemi! Aiuto!"
Byeongkwan urla, sente la sua gola dolere ma non smette nella speranza che qualcuno lo senta. Chiude gli occhi temendo che riescano a portarlo via e vanificare gli sforzi di sua madre. All'improvviso sente una sorta di vento molto forte, allontanare le tre guardie dal suo corpo, apre gli occhi e vede lo sconosciuto silenzioso proteggerlo con il suo corpo.
"Andate via dalla mia foresta!"
La sua voce seria e la sua potente magia spaventano i tre, facendoli scappare via urlando. Byeongkwan respira velocemente sull'orlo di un attacco di panico, il suo volto bianco cadaverico e gli occhi sgranati a fissare un punto qualsiasi del terreno.
"Kwannie stai bene?"
Il tono morbido con cui gli parla la creatura seguito dal soprannome dolce con cui l'ha chiamato, dona un po' di colore al viso del Principe.
"Grazie..."
Riesce a rispondere prima di svenire, stranamente non sente l'impatto con il terreno ma delle mani gentili che lo afferrano e un petto solido e caldo, poi tutto nero.
Sehyoon
Sehyoon afferra il corpo di Byeongkwan prima che cada sul terreno duro, lo prende in braccio stringendolo al petto mentre osserva il suo viso. Non ha mai avuto la possibilità di guardarlo così da vicino, sorride accorgendosi di quanto sia piccolo tra le sue braccia. Cammina nella foresta nera, stando attento ad ogni rumore, le creature che ci abitano non sono abituate ad avere ospiti e inoltre sono molto aggressive e territoriali. Sehyoon non vuole che venga fatto del male al piccolo umano che osserva da anni, veglia su di lui da sette anni praticamente dalla prima volta che lo ha visto. Era un bellissimo bambino che correva per il prato, sua madre lo osservava da lontano, erano sempre da soli e questo preoccupava Sehyoon perché troppo vicini alla foresta nera. Byeongkwan non si è mai accorto della sua presenza, ma lui è sempre stato al suo fianco anche quando ha perso le sue amate ali.
Sistema con attenzione il corpo del piccolo sul morbido prato nella grotta dove ha vissuto negli ultimi cinque anni. Si siede con la schiena poggiata alla parete, sposta la testa del piccolo sulle sue gambe per farlo stare più comodo. Byeongkwan nel sonno affonda il viso nello stomaco di Sehyoon, che lascia cadere le mani sul prato non sapendo dove metterle.
Dopo averlo fissato per quella che sembra un'ora, restando immobile nella paura di svegliarlo, Sehyoon inizia a tracciare i lineamenti del suo viso con la punta delle dita. Sposta i capelli biondi dalla fronte, liscia le sue sopracciglia scure, segue la linea del naso arrivando alle labbra carnose che tasta rapito dalla loro morbidezza.
Il suo sguardo scende lungo il suo corpo per controllare che stia bene, sussulta quando si accorge di una ferita al braccio sinistro. Poggia la mano sulla parte lesa e concentrandosi crea un piccola luce viola, che subito lo cura evitando che si infetti. Inizia ad accarezzare la testa di Byeongkwan, chiudendo gli occhi e addormentandosi.
Sehyoon sogna di volare nel cielo come faceva una volta, quando sente qualcosa accarezzargli la guancia. Afferra il polso di chi lo sta accarezzando, aprendo di poco gli occhi rivelando una brillante luce viola. Osserva Byeongkwan che è in ginocchio accanto a lui, Sehyoon lascia un bacio sul polso che ha stretto tra le sue dita.
"Ti ho svegliato perdonami, sembrava stessi sognando qualcosa di bellissimo"
Byeongkwan balbetta prendendo la mano di Sehyoon, iniziando a giocare con le sue dita.
"Sehyoon"
"Cosa?"
"Mi chiamo Sehyoon"
Byeongkwan sorride, sedendosi accanto a Sehyoon senza smettere di giocare con le sue dita. Sehyoon poggia la sua testa su quella del piccolo, sospira lasciandosi trascinare dall'atmosfera, cullato dal battito un po' accelerato dell'umano.
"Sehyoon grazie per avermi salvato, prima"
Sehyoon sente la testa del piccolo muoversi, senza spostarsi dalla posizione in cui si trovano, per osservare il posto dove si trovano.
"Non potevo permettere che ti facessero del male"
Byeongkwan arrossisce evitando gli occhi di Sehyoon, che si intenerisce alle dolci reazioni dell'umano. Non riesce a capacitarsi che qualcuno voglia fare del male ad una creatura così dolce e tenera come Byeongkwan.
"Seguimi, voglio farti vedere una cosa"
Sehyoon si alza trascinando l'umano con sé e corre fuori dalla grotta, verso il suo posto preferito. Si ferma in uno spiazzo non coperto dagli alberi, illuminato da una soffice luce blu. Delle creature simili a lucciole volteggiano nell'aria, creando dei giochi di luce fantastici. Il suono dell'acqua che scorre di un piccolo fiume crea una melodia rilassante, su cui Sehyoon inizia a cantare.
Byeongkwan si siede su una roccia fissando Sehyoon che cammina lentamente accanto al fiume, cantando una canzone che non ha mai sentito. Quando smette di cantare, Sehyoon osserva Byeongkwan seduto dove di solito si riposa lui durante la giornata. Osserva la sua tunica oro un po' aperta lasciando il petto in piena vista, fasciargli alla perfezione il corpo, il pantalone di seta bianco fasciargli le cosce. Per Sehyoon è la creatura più bella che abbia mai visto.
"Questo posto è bellissimo. In realtà mi è stato proibito entrare nella foresta nera, pensavo fosse un luogo brutto e pericoloso"
"Pensi bene. Questa foresta è bellissima ma molto pericolosa, sopratutto per chi non la conosce bene"
Sehyoon si siede accanto a Byeongkwan che lo guarda un po' spaventato, per tranquillizzarlo inizia a fargli i grattini sulla nuca.
"Mi sento al sicuro con te"
Sehyoon non dovrebbe provare ciò che sente, dovrebbe allontanarsi dagli umani dopo quello che gli hanno fatto, dopo quello che gli hanno portato via. Ha passato anni a difendere la sua foresta, i suoi amici dagli umani eppure cinque anni fa si è fidato della persona sbagliata ed ha finito per abbandonare tutti troppo preso dal suo dolore. Adesso si sta di nuovo fidando di un umano, anche se la testa gli dice di non farlo, di alzarsi e andarsene lasciandolo lì da solo.
Non ce la fa.
Guarda il viso sorridente di Byeongkwan, ricorda quando lo osservava da lontano proteggendolo da pericoli di cui non si accorgeva, ricorda la sincera preoccupazione sul suo viso quando è caduto dall'albero facendosi scoprire. Tutti i discorsi che ha ascoltato in queste settimane, la solitudine che Byeongkwan prova pur essendo circondato da molte persone e non riesce a lasciarlo andare.
Sehyoon poggia la schiena contro il muro alle sue spalle, lo avvicina facendolo sedere sulle sue gambe. Subito Byeongkwan poggia la testa sul suo petto con il naso alzato contro il collo per sentire il profumo calmante della lavanda.
"Dove sono nato ogni persona ha già tutta la vita programmata, sin dalla nascita. Nessuno ti chiede cosa ti piacerebbe fare nella vita"
"Nella foresta ognuno fa quello che sa fare meglio, aiuta come può a farla crescere e prosperare. Credo che funzioni allo stesso modo in città no?"
"No...in città devi fare quello per cui sei nato, se non riesci vuol dire che sei un fallito"
Byeongkwan gioca con la collana che Sehyoon porta al collo, sentendo le mani dell'altro accarezzargli la schiena.
"Cosa ti piacerebbe fare Kwannie?"
"Da piccolo osservavo gli artisti che ballano e fanno spettacoli nelle piazze, uno di loro mi ha insegnato qualche passo di danza, ma mio padre non ha mai voluto che imparassi a ballare"
Sehyoon sente chiaramente le labbra di Byeongkwan imbronciarsi sulla sua pelle.
"Se vuoi posso insegnarti io, me la cavo abbastanza bene"
Byeongkwan si alza dal suo nuovo posto preferito, guardando Sehyoon con adorazione mentre muove velocemente la testa su e giù.
"Sì, sì, sì, sì, sì, sì, ti prego"
Sehyoon sorride trovando adorabile le azioni di Byeongkwan.
Restarono ancora po' insieme, poi Byeongkwan si ricordò degli amici che lo aspettavano a casa, è sparito per ore e saranno molto preoccupati. Sehyoon lo accompagna al limitare della foresta nera e lo osserva finché arriva alla foresta bianca, dove sa che sarà al sicuro.
Byeongkwan
Byeongkwan corre verso casa immaginando la ramanzina che riceverà appena arrivato, il cielo è scuro ma conosce a memoria la strada. Fuori la porta della piccola casetta in legno, c'è Donghun che lo osserva con uno sguardo serio e le braccia incrociate al petto.
"Posso sapere dove sei stato? Eravamo tutti preoccupati, Junhee è ancora in giro a cercarti"
"Mi dispiace, mi sono appisolato e ho perso la cognizione del tempo"
"Mentre dormivi ti sei ferito con un po' di erbetta?"
Donghun indica la manica del Principe strappata e sporca di sangue. Byeongkwan non si era accorto di essere stato ferito, sbuffa guardando negli occhi il maggiore.
"Sono andato dove vado di solito, alcune guardie del castello mi hanno trovato e hanno cercato di portarmi via. Una creatura mi ha aiutato, scacciandoli via e poi mi ha curato, sono stato un po' con lui e ho perso la cognizione del tempo"
"Chi è?"
"Non mi ha voluto dire il suo nome. Donghun ti prego sono stanco, posso entrare? Mi dispiace di avervi fatto preoccupare, non succederà più"
Lo sguardo di Donghun non è convinto delle parole del Principe, ma lo preoccupa più il fatto che delle guardie siano entrate nel loro territorio. Fa entrare Byeongkwan in casa e aspetta il ritorno di Junhee per parlarne con lui.
Byeongkwan si cambia velocemente, mettendosi il suo comodo pigiama e raggiungendo Chan per dormire con lui. Il minore lo abbraccia borbottando qualcosa sul bentornato e buonanotte, tra i capelli del Principe.
Questa volta i suoi sogni hanno come protagonista la creatura che adesso ha un nome, Sehyoon e un'immagine più nitida del suo aspetto. La sua veste grigia segue il movimento del vento, i capelli neri con riflessi viola sono scompigliati attorno alle sue corna scure e arricciate, i suoi occhi viola sembrano non avere pace nell'osservare qualsiasi cosa ci sia, finché si posano sulla figura di Byeongkwan. Si avvicina sempre di più al Principe, avvolge il suo corpo con le braccia sorridendo.
"Junhee mi hai rovinato la torta!"
La voce di Chan interrompe il sogno che Byeongkwan stava facendo, sbuffa alzandosi dal letto per andare in cucina a fare colazione.
Byeongkwan corre nel prato, trovando Sehyoon ad aspettarlo al limite della foresta nera.
"Aspetti da molto?"
Sehyoon sorride e scuote la testa, tende la mano verso il minore intrecciando le loro dita. Byeongkwan lo segue osservando gli alberi che non lasciano filtrare nessun raggio di sole, è strano che le piante continuino a vivere. Ci sono molte specie che non ha mai visto, le creature che abitano nella foresta nera si tengono lontani dai due, osservando ogni loro mossa.
Sehyoon lo porta nel posto dell'ultima volta, fa sedere Byeongkwan sulla stessa roccia dell'altra volta e inizia a danzare seguendo la melodia del fiume. Il Principe, senza rendersene conto, canta una canzone che sua madre adora e che gli cantava sempre. Sehyoon si adatta alle nuove note, segue la voce di Byeongkwan muovendo il suo corpo con grande bravura.
Byeongkwan non si perde nessun movimento, incantato dalla fluidità del suo corpo. Quando la musica finisce, Sehyoon conclude la sua performance con un inchino in risposta agli applausi del minore.
"Vieni ti insegno la danza dell'acqua"
Byeonkwan saltella eccitato per la sua prima lezione di danza, tralasciando quelle degli artisti che venivano a palazzo.
Ogni giorno Byeongkwan esce di casa per raggiungere Sehyoon e imparare a ballare. Con il passare delle settimane il Principe sente crescere la voglia di vedere Sehyoon, mettendo in secondo piano la danza. A volte sbaglia qualche passo solo per sentire le mani del maggiore sul suo corpo a correggere la postura. Il cuore gli batte così forte quando sente le dita di Sehyoon che si muovono sulla sua pelle sensibile. Byeongkwan sente una forza invisibile che lo spinge ad avere sempre un contatto con l'altro.
Il Principe è sempre stato attento a dove mette i piedi, inciampa difficilmente ma durante le lezioni di danza ha rischiato di cadere molte volte, fortunatamente Sehyoon ha dei riflessi invidiabili. Quando inciampa e Sehyoon lo afferra per non farlo cadere, restano alcuni minuti a fissarsi negli occhi, l'aria attorno si fa elettrica, carica di aspettativa, ma c'è sempre qualcosa che interrompe il momento.
"Kwan vieni, facciamo uno spuntino"
Byeongkwan sorride battendo la mani davanti ad un piatto pieno di frutta, si siede accanto al maggiore pensando a cosa mangiare per prima. Sehyoon prende una ciliegia e la porta davanti al viso del minore, che arrossendo apre la bocca leccando le dita del maggiore. Il Principe afferra un chicco di ribes, portandolo alle labbra di Sehyoon. Byeongkwan si incanta a guardare le labbra del maggiore chiudersi sulle sue dita e prendere il chicco di ribes, i loro occhi non vogliono guardare niente che non siano le labbra dell'altro.
Byeongkwan mette una fetta di pesca tra le labbra, fissa Sehyoon rosso in viso che si avvicina lentamente per mordere il frutto, ad ogni morso si avvicina alle labbra del minore. Quando le loro labbra si toccano, ingoiano in fretta gli ultimi pezzi di pesca e iniziano a baciarsi. Le loro labbra si accarezzano delicatamente, piccoli schiocchi riecheggiano tra gli alberi mentre le mani di Byeongkwan incorniciano il viso del maggiore. Sehyoon allontana il piatto con il resto della frutta, afferra i fianchi dell'altro avvicinandolo al suo corpo. Byeongkwan si lascia sfuggire un ansimo quando sente la lingua del maggiore sulle labbra, le schiude accogliendola con la sua. Il bacio si fa più passionale, gli schiocchi sono rumorosi e loro respiri si fanno affannosi ma nessuno dei due ha intenzione di allontanarsi. Il minore si sdraia portando Sehyoon a stendersi sul suo corpo, senza interrompere il bacio che hanno desiderato per settimane. Le mani di Byeongkwan si intrufolano tra i capelli viola, avvicinando di più il viso a quello dell'altro mentre inizia a succhiare le sue labbra. Le loro lingue si intrecciano tra di loro e quando Sehyoon sente che Byeongkwan ha bisogno di respirare, si allontana e lo osserva mentre cerca di prendere più aria possibile. Gli occhi lucidi e le labbra rosse, Sehyoon è lo spettacolo più bello che Byeongkwan abbia mai visto.
"Sei bellissimo"
Sussurra accarezzandogli le guance fino a salire dove si trovano le sue corna arricciate, ammira il leggero rossore che colora la sua bianca pelle mentre si abbassa per lasciare dei leggeri baci sul suo viso. Byeongkwan ridacchia per il solletico, abbraccia il maggiore spingendolo a stendersi sul suo corpo.
Restarono così per diversi minuti, rilassati e in pace mentre Byeongkwan accarezza la testa di Sehyoon che lascia leggeri baci sul suo collo.
"Vorrei restare così per sempre"
"Non puoi piccolo, hai delle persone che aspettano il tuo ritorno"
Sehyoon lascia un ultimo bacio sulla pelle del minore prima di alzarsi e trascinarlo in piedi, il minore mette il broncio ma lo segue stringendogli la mano. Byeongkwan sa che deve tornare dagli altri, altrimenti si preoccuperanno per lui come quella volta che è stato aggredito dalle guardie. Il Principe si perde tra le sensazioni provate durante il suo primo bacio, non riesce a smettere di sorridere mentre cammina.
"Finalmente ti abbiamo trovato mio caro nipote"
La voce di suo zio lo porta bruscamente alla realtà, fissa spaventato l'uomo ma qualcosa lo distrae. Sehyoon si allontana dal suo fianco lasciando la sua mano, alterna lo sguardo tra i due con rabbia e tristezza. Byeongkwan può vedere il senso di tradimento quando incrocia il suo sguardo, ma non riesce a spiegarselo.
"Guarda mi hai portato un regalo, non dovevi nipote. Adesso potrà ricongiungersi alle sue ali"
Solo in quel momento il Principe collega tutte le informazioni sparse, adesso si spiega le ferite sulla schiena del maggiore e i suoi discorsi a metà. I suoi occhi si riempiono di lacrime al pensiero che suo zio abbia fatto del male ad una creatura così bella e pura, cerca di avvicinarsi ma Sehyoon non glielo permette.
"Mi hai mentito, volevi solo portarmi da lui così che potesse completare la sua collezione"
"No, io posso spiegare..."
"Non voglio sentirti! Non farti più vedere!"
Prima che Byeongkwan potesse parlare, Sehyoon corre nella foresta nera sfuggendo alla presa dei soldati che non osano avventurarsi tra gli alberi fitti. Due guardie afferrano il Principe per evitare che scappi, mentre le sue urla vibrano nell'aria.
"No, lasciatemi! Sehyoon!"
Le lacrime ormai bagnano le sue guance, continua a dimenarsi tra le braccia dei soldati che stufi di sentirlo gli coprono la bocca con un fazzoletto bagnato con un unguento per farlo svenire. Pian piano le forze abbandonano il suo corpo, cadendo in un sonno senza sogni dove tutto è nero e freddo.
"Sehyoon...salvami"
Donghun
Donghun vola seguendo Sehyoon, combatte il terrore dell'ultima volta che è entrato nella foresta nera. Quasi lo perde ma lo trova seduto sulle sponde di un piccolo fiume, rannicchiato su se stesso con il viso bagnato dalle lacrime.
"Sehyoon"
Il minore sgrana gli occhi, cominciando a piangere più forte di prima. Donghun si avvicina abbracciandolo forte, mentre qualche lacrima sfugge al suo controllo.
"Pensavamo di averti perso per sempre"
"Perdonami, mi sono fatto raggirare di nuovo"
Donghun scuote la testa, afferra il viso di Sehyoon tutto rosso per il pianto, tira su con il naso asciugandogli il viso dalle lacrime.
"No Sehyoon. Byeongkwan non voleva raggirarti"
Il viso di Sehyoon assume un'espressione confusa, afferrando le mani del maggiore alzandosi. Donghun segue i suoi movimenti, i suoi occhi sembrano più tristi del solito rendendosi conto dello stato d'animo di Sehyoon.
"Lui è scappato dal castello, da suo zio che ha preso il posto di suo padre. Sua madre mi ha contattato per nasconderlo e evitargli di vivere una vita costruita per far avere tutto il potere che vuole suo zio"
"Ho rovinato tutto, sono uno stupido"
"Si può rimediare. Verrai con me?"
Byeongkwan
"Sehyoon"
Byeongkwan sussurra aprendo gli occhi e fissando il familiare soffitto che ha accompagnato la sua infanzia, si alza di scatto con dei forti giramenti di testa. Osserva la sala del trono, piagnucolando per il dolore alla testa e per i ricordi che affiorano improvvisamente. Gli occhi si riempiono di lacrime, mentre il tono ferito di Sehyoon rimbomba nelle sue orecchie come se non potesse ascoltare altro.
Resta solo a piangere per quelle che sembrano ore, osservando le ali di Sehyoon così imponenti dietro il trono d'oro, quando la porta si apre rivelando suo zio con un ghigno soddisfatto in volto. Byeongkwan lo fissa con odio asciugandosi le lacrime, stringendo le labbra in una linea.
"Dove è mia madre?"
Sua madre, l'unica persona che in questo momento può consolare il suo animo ferito. Sehyoon molto probabilmente non vorrà più vederlo, a causa di suo zio.
"Vuoi vedere tua madre? La incontrerai molto presto"
Il tono dell'uomo è troppo tranquillo, ha un qualcosa di sinistro mentre cammina lentamente verso di lui. Byeongkwan si rannicchia contro la parete dove è legato con la paura che serpeggia nelle vene, i suoi occhi sono fissi sulle mani di suo zio.
Quando l'uomo inizia a salire quei pochi scalini che portano al trono, non ci sono più dubbi, solo la vana speranza di trovare sua madre viva.
"Non mi servi più ormai. Sposerò io la donna che hai rifiutato e ucciderò quella creatura che ti sta tanto a cuore, metterò il suo cadavere accanto alle sue ali. Farò credere a tutti che sia stato lui a sterminare la famiglia Reale, dopo averlo ucciso tutti mi acclameranno come miglior Re e si dimenticheranno di tuo padre. Questo è un veleno molto potente, non ti uccide ma ti fa cadere in un sonno senza sogni per sempre. Può salvarti solo il vero amore, ma nessuno può amarti"
Il Principe poggia le sue tremanti mani sul marmo freddo, qualche singhiozzo sfugge al suo controllo, mentre tenta di allontanare l'uomo.
"Sta fermo e bevi!"
L'uomo lo forza a bere il veleno tra le lacrime di rabbia che gli bagnano il viso, così legato non riesce a difendersi. Nella sua mente continua ad urlare, ma nessuna parola esce dalle sue labbra, mentre il pensiero di sua madre morta tutta sola gli strazia l'anima. Il suo corpo diventa sempre più leggero mentre sente le palpebre farsi più pesanti, finché le braccia cadono sul pavimento freddo e la testa penzola di lato privo di sensi.
"Addio caro nipote"
Byeongkwan si trova intrappolato nel buio, senza una via d'uscita, sente quello che succede nella realtà ma il suo corpo non riesce a muoversi.
Sehyoon
La tristezza, l'ansia e il senso di colpa pervadono il corpo di Sehyoon mentre corre verso il castello. Donghun vola sulla sua testa cercando di rintracciare Junhee e Chan, a cui deve chiedere scusa per essere scomparso negli ultimi cinque anni. Ha pensato di fare la cosa giusta allontanandosi da tutti, credeva di proteggerli e invece ha di nuovo sbagliato, li ha fatti soffrire. Si ripete che se fosse stato più attento, se avesse ascoltato le parole di Byeongkwan, adesso non starebbe lì a correre verso il castello. Gli umani hanno sempre avuto paura delle creature della foresta, la madre di Sehyoon diceva sempre che si ha paura solo di quello che non si conosce.
"Li vedo! Gira a sinistra e fermati"
La voce di Donghun lo riporta alla realtà, fa come ha detto il maggiore trovando i due nascosti su un albero ad osservare nelle stanze del castello.
"L'hanno portato nella sala del trono, ma da qui non è visibile. Dovremmo entrare alla ceca"
Sussurra Chan, osservando Sehyoon non sapendo se abbracciarlo o colpirlo per essersi finto morto. Junhee reprime un singhiozzo e lo abbraccia forte, per poi dargli uno schiaffo sulla spalla facendogli una ramanzina sul suo comportamento.
"Non fingerti più morto, non posso reggere un altro funerale"
Urla lasciandosi andare alla sua drammaticità. Donghun lo colpisce facendogli segno di fare silenzio, mentre Chan si avvicina al maggiore guardandolo serio.
"Ho portato i tuoi fiori preferiti sulla tua tomba"
"Channie mi dispiace"
Il minore non gli permette di continuare che lo stringe tra le sue braccia, una lacrima sfugge al suo controllo bagnando la guancia paffuta.
"Dopo pensiamo a come farti perdonare, adesso abbiamo da fare"
Sehyoon sorride annuendo, ingoia il magone che ha in gola asciugandosi le lacrime. Inizia a camminare verso il castello con il trio che cerca di capire cosa abbia in mente. Sehyoon è stanco di scappare, stanco di nascondere il suo potere, stanco di essere considerato un debole solo perché vuole fidarsi del prossimo. Ama Byeongkwan e vuole dirglielo, si fida del minore e vuole che lui lo sappia, vuole stare insieme al piccolo Kwan e farà di tutto per salvarlo e proteggerlo da qualsiasi cosa.
Donghun lo afferra volando in una delle finestre aperte, che danno su un corridoio deserto. Avanzano fino alle enormi porte della sala più importante del castello, Junhee e Chan addormentano le due guardie che sorvegliano la porta e entrano. La prima cosa che Sehyoon vede sono le sue amate ali dietro al trono, le fissa con gli occhi lucidi e mentre si avvicina si rende conto di qualcuno steso a terra proprio accanto alla teca di vetro dove sono le ali.
"Kwan!"
Sehyoon urla il suo nome con disperazione, pregando che sia solo svenuto. Corre verso il piccolo rannicchiato sul pavimento gelido, il suo viso è bianco cadaverico e le sue dolci labbra color pesca adesso sono viola. Ricorda più una persona morta che viva.
Sehyoon lo stringe tra le sue braccia lasciando andare le lacrime, è triste e arrabbiato con se stesso, non è stato capace di proteggere la persona che ama.
"Sono arrivato tardi, è tutta colpa mia"
Continua a ripetere mentre dondola con ancora il corpo del Principe tra le braccia, le sue mani stringono le ciocche bionde ricordandosi del loro primo bacio. Donghun e Junhee osservano la scena piangendo in silenzio il loro amico morto, impotenti di fronte alla morte che tutto può senza che nessuno possa sfuggirle. Chan non regge il dolore per la perdita, cade in ginocchio di fronte Sehyoon osservando tra le lacrime il viso spento di Byeongkwan premuto contro il petto del maggiore.
"Sono stati loro! Le creature magiche hanno sterminato la famiglia Reale, hanno ucciso mio fratello e il mio adorato nipote dopo averlo rapito. Chissà cosa gli hanno fatto?"
Il Re irrompe nella sala del trono seguito dalle figure più influenti del popolo e numerose guardie. Tutti li osservano con orrore e disgusto, quando i loro occhi si posano sul cadavere del Principe qualcuno urla vendetta, altri piangono la morte del giovane che hanno visto crescere.
"Arrestateli!"
Ordina il Re continuando la sua recita da persona in lutto per i suoi cari. Sehyoon per la prima volta è davvero furioso, quell'uomo gli ha tolto le sue amate ali e adesso anche la persona che più ama al mondo, non può accettare che faccia cadere la colpa sui suoi amici.
"Riprendiamoci quello che ti appartiene"
Sussurra Chan asciugandosi le lacrime mentre si alza in fretta e rompe la teca con una delle statue che decorano la sala, Sehyoon usa la magia per collegarle di nuovo alla sua schiena in un turbine di polvere viola. Succede tutto in fretta e nessuno ha modo di reagire, le guardie fissano lo spettacolo tremando per l'imponenza della grandi ali nere che vibrano di potere magico. Prima di alzarsi e uccidere l'uomo che gli ha portato via tutto, Sehyoon lascia un dolce bacio sulle labbra fredde di Byeongkwan.
"Ti amo"
Mormora poggiandolo delicatamente sul pavimento e avanzando verso la folla, seguito dagli altri tre. Le guardie si schierano in difesa del Re pur tremando dalla paura, sapendo perfettamente di non avere alcuna possibilità. L'aria è tesa e tutti sono pronti alla battaglia, i loro corpi sono pronti a scattare al minimo passo dell'avversario. Il suono di un respiro strozzato li ferma dal saltarsi al collo e uccidersi. Sehyoon non ha il coraggio di girarsi e controllare cosa sia stato, mentre tutti guardano sbalorditi un punto dietro le sue spalle. Sente distrattamente dei passi pesanti raggiungerlo e vede Byeongkwan mettersi tra lui e le guardie, il suo corpo affaticato riprende pian piano il suo colore naturale. Il suo piccolo Kwannie che credeva morto, adesso è in piedi di fronte a lui.
"Loro sono innocenti, anzi mi hanno salvato. Quello che chiamate adesso Re ha ucciso tutta la mia famiglia"
"Lo avranno costretto a mentire"
"Lui mi ha avvelenato. Ha pianificato tutto per regnare al posto di mio padre, ha ucciso mia madre e vi ha raggirati"
Il popolo ha sempre creduto alle parole del loro amato Principe, lo hanno visto crescere e diventare un uomo, lo conoscono e si fidano. Adesso non è diverso, il popolo crede al suo Principe e subito arresta l'impostore che urla vendetta contro suo nipote mentre lo portano verso le segrete.
"Mio Principe le chiediamo umilmente perdono per esserci fatti prendere in giro così facilmente. Mi auguro che voglia essere il nostro Re"
Il rappresentante del popolo si inginocchia seguito dal consiglio Reale, porgendo la corona al Principe.
"Accetto solo se la smetterete di progettare l'invasione della foresta bianca. Ci saranno molto cambiamenti"
"Sì, nostro Re"
Tutti dicono in coro, mentre il loro rappresentante poggia la corona sul capo di Byeongkwan che non resiste più e si volta per guardarlo. Sehyoon lo fissa con gli occhi lucidi, mentre il piccolo Re corre tra le sue braccia stringendolo forte.
"Ti amo anche io"
Sussurra sulle labbra di Sehyoon, mentre Junhee e Chan urlano e battono le mani. Il maggiore arrossisce nascondendosi sulla spalla di Byeongkwan, che consola il piccolo Chan mentre cerca di tirarlo via dalla presa stretta di Sehyoon.
Vissero per sempre felici e contenti, insieme.
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È passato un anno da quando Byeongkwan è diventato Re, regna come avrebbero voluto i suoi amati genitori. Le strade del suo regno sono colorate e allegre, il suo popolo vive tranquillo amando il suo Re magnanimo, gentile e giusto. Gli umani si sono abituati a vivere con le creature magiche e a non temerle più, anzi hanno imparato ad aiutarsi a vicenda. Le creature della foresta bianca hanno imparato a fidarsi degli umani, che hanno smesso di attaccarli.
Qualche settimana prima Sehyoon ha portato il Re di fronte alle cascate dove gli piace passare il tempo e perdersi tra i suoi pensieri. Le fatine dei fiori avevano sistemato e fatto sbocciare ogni fiori, l'aria era intrisa del loro profumo e le cascate interrompevano il silenzio rinfrescando le creature magiche.
All'improvviso, mentre Byeongkwan parlava del nuovo dolce che aveva provato ad una bancarella, Sehyoon si inginocchiò ai suoi piedi. Sorrise emozionato di fronte al viso sorpreso del minore, gli mostrò l'anello d'oro con il suo nome inciso.
"Kwannie, mio amore, ogni giorno passato con te per me è un dono che non ha prezzo. Amo tutto di te. Amo quando ridi così tanto fino a coprirti il viso con una mano e chiudere gli occhi. Amo il tono deciso quando partecipi alle riunioni dove difendi il tuo amato popolo. Amo il tono dolce che usi quando sei con i tuoi amici o con me. Amo quando le tue labbra si arricciano in un adorabile broncio. Ci sono tante altre cose che amo di te, non mi basta una vita per elencarle. Voglio stare per sempre al tuo fianco per allungare la liste di cose che amo di te. Quindi...vuoi unirti in matrimonio con me?"
"Sehyoon, amore...io...sì! Sì, assolutamente sì!"
Byeongkwan gli saltò al collo con le lacrime agli occhi, attaccandosi alle labbra del maggiore. Quando si staccò da Sehyoon, lui gli mise l'anello al dito mentre entrambi sorridevano finalmente felici dopo anni di sofferenza.
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Sehyoon
Dopo il matrimonio, Sehyoon si è trasferito nel castello per poter stare vicino al suo Re. In tanti anni non è mai capitato che un popolo avesse due Re, ma questa unione non solo simboleggia il loro profondo amore ma anche un patto di alleanza fra umani e creature magiche.
"Sono esausto"
Sussurra Byeongkwan lasciandosi cadere sul letto dove lo aspetta Sehyoon. La famiglia Reale con cui si era accordato suo zio per il matrimonio combinato non ha accettato che il Re sposasse una creatura magica, per di più un uomo. Il suo popolo lo sostiene e supporta, ma ogni volta che il consiglio dei regni confinanti si riunisce, Byeongkwan deve sopportare le lamentele per il suo matrimonio.
Sehyoon sorride sedendosi sul sedere del minore, inizia a massaggiare la sua schiena per allentare la tensione dei suoi muscoli. Preme le mani sulla pelle esposta di Byeongkwan che si lascia sfuggire dei versi di apprezzamento.
"Inizia a fare freddo, non dovresti dormire senza maglia, mio Re"
Sussurra mentre gli fa schioccare la spina dorsale e si impegna a sciogliere i muscoli della schiena del Re. Byeongkwan muove il bacino verso l'alto, scontrandosi con quello di Sehyoon che ferma i suoi movimenti.
"Esiste un modo più veloce e divertente per rilassarmi"
Sussurra malizioso, mettendosi seduto per guardare con occhi colmi di eccitazione il maggiore. Byeongkwan passa le dita tra gli addominali di Sehyoon, lasciando dei baci leggeri sulla sua pelle. Sehyoon rabbrividisce alle attenzioni del minore, arrossisce stringendo i suoi capelli biondi tra le dita mentre chiude gli occhi e sospira.
"Byeongkwan...sarai stanco per il viaggio...dovresti dormire"
"Ho sempre energie quando si tratta di te"
Ghigna infilando una mano nei pantaloni del maggiore, passa il pollice sulla cappella di Sehyoon avvertendo il suo membro indurirsi nella sua mano. Osserva Sehyoon in tutta la sua bellezza, mentre prova piacere grazie a lui, tutto il suo corpo trema comprese le ali.
"Allora Sehnni...vuoi giocare con me?"
Chiede con un tono quasi innocente leccando l'erezione del maggiore. Sehyoon stringe la presa sui capelli del minore, allontanandolo dal suo bacino, si avvicina alle sue labbra carnose mordendole e succhiandole.
"Tutto ciò che desidera il mio piccolo"
Sussurra prima di infilare la lingua tra le labbra di Byeongkwan, spingendo il suo corpo a stendersi sulla coperta. Sehyoon fa aderire ogni parte del loro corpo, mentre continua a baciarlo fino a lasciarlo senza fiato, si sistema tra le gambe dell'altro che si stringono attorno ai suoi fianchi. Le sue mani scendono lungo il suo busto, mentre il bacino continua a muoversi contro quello di Byeongkwan. Il minore getta la testa all'indietro sul cuscino, lasciando andare numerosi gemiti, sentendo le labbra del maggiore baciare, mordere e succhiare la pelle del collo. Sehyoon lascia un ultimo succhiotto sulla clavicola, mentre fa scivolare verso il basso i pantaloni del Re lasciandolo nudo e facendo lo stesso con i suoi pantaloni. Byeongkwan accarezza la schiena del maggiore, affondando le dita tra le piume delle ali del maggiore che fremono al suo tocco mentre lui geme premendo la fronte sull'addome del minore.
"Le tue ali sono molto sensibili"
Sorride continuando ad accarezzare il punto dove le ali sono collegate alla schiena del maggiore, che non riesce a smettere di gemere. Di scatto Sehyoon si avventa sulle labbra del minore, soffocando i suoi gemiti nel bacio. Byeongkwan continua a far scorrere le mani sulle sue spalle muscolose, si stacca dalle labbra del maggiore per leccarsi le labbra ammirando la sua pelle. Massaggia i suoi muscoli duri, mordendosi il labbro inferiore catturando ogni più piccolo dettaglio dei suoi muscoli, arrivando ai suoi addominali definiti, i suoi occhi scendono fino al pube per finire a guardare il suo membro eccitato.
"Smettila di fissarmi in quel modo"
"Sei adorabile quando arrossisci"
Sussurra arrossendo mentre si tiene su con il braccio sinistro ed evita di fissare il minore, le vene del braccio si ingrossano sotto lo sforzo, la mano destra preme sulle labbra del minore, scendendo sul mento, il collo e i pettorali fermandosi su un capezzolo. Numerosi brividi percorrono la pelle di Byeongkwan, il respiro accelera spezzandosi quando Sehyoon chiude le labbra sul capezzolo che non sta torturando con l'indice. Lo succhia rendendolo turgido per poi lasciarci un bacio sopra.
Le sue dita continuano la loro discesa, accarezzando ogni centimetro della sua pelle.
"Voglio che ti rilassi Kwannie"
I loro cuori battono sempre più forte, le sensazioni sono forti e li travolgono togliendo il fiato. Ogni volta fanno l'amore è così, le sensazioni li travolgono ed è sempre come la prima volta.
Sehyoon pizzica con le dita l'ombelico, sorpassa l'erezione del minore ormai dura accarezzando l'inguine. Stuzzica i testicoli, abbassandosi tra le gambe, iniziando a lasciare baci umidi nell'interno coscia. Morde tirando la pelle, mentre avvolge la mano attorno all'eccitazione.
"S-Sehyoon"
"Sei bellissimo"
Byeongkwan rabbrividisce sentendo il fiato dell'altro sulla sua cappella, lascia leggeri baci su tutta la lunghezza, fermandosi davanti alla sua apertura. Infila la lingua tra le natiche, facendogli scappare un gemito abbastanza alto. Stringe la coperta tra le mani facendo diventare le nocche bianche, le dita fanno male ma il piacere supera qualsiasi cosa.
"Sehyoon!"
Sussurra contro la sua pelle sensibile, lasciando dolci baci sulle gambe del minore.
"Prendimi, ti prego"
Geme Byeongkwan tra un sospiro e l'altro. Sehyoon sorride un po' imbarazzato e il cuore del minore salta qualche battito. Il maggiore si sistema meglio, massaggiando la sua erezione. Il Re intreccia le dita tra i suoi capelli neri, cercando di essere il più sensuale possibile.
Senza farselo ripetere inizia a penetrarlo, lentamente, facendogli sentire la sua lunghezza farsi spazio dentro di lui. I muscoli interni del minore si allargano lasciandogli lo spazio per entrare, mentre Byeongkwan apre la bocca per un gemito muto.
"Muoviti...mmmh"
Sospira, avvolgendo le gambe attorno al suo bacino. Sehyoon inizia a spingere sempre più veloce, andando a toccare la prostata ad ogni affondo. Ormai conosce a memoria il corpo di Byeongkwan, sa dove toccare e spingere per farlgi provare il massimo del piacere.
Sehyoon si abbassa per baciarlo, mentre i suoi fianchi continuano a muoversi, a sbattere contro la sua pelle. Byeongkwan non riesce a trattenersi a lungo, raggiunge l'orgasmo stringendosi attorno all'erezione del maggiore. Sehyoon non resiste al volto pervaso dal piacere del minore, le sue pareti interne che si stringono attorno alla sua erezione, viene con un'ultima spinta mordendo la spalla bianca dell'altro.
Sono entrambi sconvolti, si guardano mentre cercano di riprendere fiato. Sehyoon si stende sul fianco, tirando il minore tra le sue braccia e chiude gli occhi esausto. Byeongkwan inizia a lasciargli veloci baci sulle labbra, sorridendo felice e rilassato.
"Ti amo mio angelo"
"Ti amo piccolo"
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