Sbarco degli alieni sulla Terra
Quello che stavo vivendo non era un bel periodo. Il nostro governo aveva ricevuto un documento, un ultimatum: i marziani ci avevano dichiarato guerra. C'era da aspettarselo, i marziani erano sempre arrabbiati con noi perché non volevano che i satelliti "spiassero" il loro territorio. Un'assurdità!
In piccolo, in fondo al documento era scritto: "Se sarete voi a vincere la guerra, noi ci arrenderemo e voi potrete dominare il nostro pianeta; se invece saremo noi a vincere prenderemo il controllo del vostro.".
Io non ero un soldato, tuttavia mi arruolai nell'esercito come volontario. In realtà io non volevo neanche che la guerra iniziasse, ma i miei genitori mi obbligarono. Ero ancora solo un ragazzino e non sapevo nulla della guerra: come si impugnavano le armi, come si guidavano le navicelle; non sapevo assolutamente nulla! Fu per questo che mi sottoposero a un addestramento preparatorio che, a dire il vero, non fu una passeggiata, ma poco dopo diventai un vero guerriero.
Ben presto, però, l'inatteso giorno arrivò. Gli alieni sbarcarono sulla Terra senza preavviso. Noi non eravamo ancora pronti per combattere, ma eravamo obbligati.
I marziani non erano molto simili a noi, anzi erano completamente diversi. Erano verdi, sottili e alti, con grandi occhi tutti neri, grandi orecchie a punta e, sulla testa, presentavano un paio di antenne in continuo movimento.
Il capo degli alieni si avvicinò: <<Noi comanderemo il vostro pianeta, non avete scampo.>>
Pensai che avessero proprio ragione, noi non eravamo molto preparati ad affrontare una guerra simile senza preavviso.
Il comandante alieno si avvicinò agli altri marziani. Si misero dei caschi sulla testa e abbassarono la visiera. Non si mossero, noi neppure. Il comandante nemico premette un pulsante rosso e si sentì una voce meccanica dire: <<Sistema di sicurezza attivato.>>
Noi, in realtà, non vedevamo nulla. Un mio compagno sferrò un colpo. Incredibilmente il suo proiettile tornò indietro e lo colpì uccidendolo. A quel punto spararono gli alieni: i loro proiettili uscirono dal loro campo di forza di protezione. Fortunatamente riuscimmo a schivare il colpo.
Noi eravamo in netto svantaggio, anche numerico: all'interno del campo di forza vi era un marchingegno che produceva cloni alieni in gigantesche quantità. Sapevamo che la fine era vicina.
Gli alieni non si muovevano ancora e neanche noi.
"L'unico modo per sopravvivere è dare al nemico ciò che vuole" proposi al nostro comandante.
"E far vincere quegli spregevoli esseri? Mai!" affermò con freddezza.
"Non sto dicendo questo. Secondo me dovremmo togliere tutti i satelliti che spiano Marte, così almeno la guerra finirà! So che è un'assurdità trovarci nel bel mezzo di una guerra solo per delle foto scattate dai nostri satelliti, ma almeno così ci sarebbero più possibilità di vivere. Non credi?"
"Forse hai ragione. Hei! Marziani! Vi chiediamo di stringere con noi un un accordo: noi toglieremo ogni satellite dal vostro pianeta, ma voi, in cambio, dovrete andarvene e smettere di combattere! Ci state?"
Il comandante marziano parve sorridere e questo mi rasserenò, ma poi fu la fine.
"Certo, siamo d'accordo. Vieni qua così ci stringiamo la mano!" il comandante alieno lo invitò ad avvicinarsi. Il nostro generale si avvicinò a loro, ma appena toccò il campo di forza, che sembrava in un primo momento svanito, il nostro capo prese una forte scossa e cadde a terra, morto.
"Credevate davvero che a noi Marziani importasse non avere tra i piedi i vostri satelliti? Poveri illusi. Con la nostra sofisticata tecnologia avremmo potuto liberarcene con in un battito di ciglia! Il nostro unico vero intento è quello di sterminarvi uno ad uno e diventare i padroni assoluti del vostro pianeta per poi dominare tutto il mondo! Ma adesso finiamo questa guerra!"
Gli alieni ci avevano ingannati. Iniziarono a sparare con una velocità mai vista. Noi non fummo abbastanza veloci ed i marziani uccisero la maggior parte dei miei compagni.
Rimanemmo in cinque. Ci arrendemmo. Gli alieni ci fecero prigionieri, ci legarono alla loro navicella e osservammo il generale marziano conficcare al suolo una bandiera e dire: "Ormai questo mondo appartiene a noi!"
Poi ci fecero salire sulla loro astronave e ci portarono su Marte.
Adesso gli alieni stanno decidendo cosa fare di noi, se ucciderci o schiavizzarci.
Questo è tutto per ora...e forse anche per sempre.
Echo
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