43.

Bussavano.
La porta tremava sotto i battiti decisi dal lato opposto della stanza.
Mi voltai ignorando quel fastidioso rumore e appoggiai il viso sul petto di Sylver.
La volpe mi accarezzò la schiena e sentì un bacio sulla testa.

<<Hai intenzione di lasciare bussare per ore quel povero disgraziato là fuori?>> Domandò spostandomi i capelli dal viso.

<<Sì>> sbiascicai ancora ad occhi chiusi cercando conforto nel suo calore.

<<Ma non sai neanche chi è>> rise il bianco.

<<E non mi interessa saperlo, non voglio ancora alzarmi>> protestai posando una gamba sulla sua.
Sentì il bianco muoversi lentamente per poi adagiarmi il lenzuolo di sopra.

<<Vado a vedere io?>> Domandò.

<<No>> risposi secca girandomi sul fianco opposto.
Sylver si abbassò lasciandomi un altro bacio dietro al collo <<Sei testarda anche a mattinata>> mormorò divertito.
Non gli risposi e tornò a coricarsi avvolgendomi con un braccio.
Aprì gli occhi fissando la porta davanti a me e in quel preciso istante la persona al di dietro si arrese e andò via.

Sospirai.
<<A cosa pensi?>> Chiese Sylver.

Appoggiai entrambe le spalle sul materasso guardando le piccole crepe sul soffitto.

<<Siamo vicini ad Atia...>> Risposi.

<<Sei preoccupata?>>

Annuì girando la testa per guardare gli occhi dorati della volpe che con un gomito appoggiato sul lenzuolo e la mano stretta a pugno, reggeva la nuca.

<<L'ultima volta che abbiamo provato ad affrontare Walter sei morto Syl>> risposi notando la cicatrice sul torace.

<<La nostra priorità era liberare i tuoi fratelli quella notte, non era previsto uno scontro>> mi fece notare.

<<Proverai a non metterti nei guai?>> Domandai.

<<È strano che sia tu a chiedermelo dato che solitamente è il contrario>> rispose tranquillo il bianco <<Facciamo un patto Elys>> continuò accarezzandomi la spalla <<Io ti spiegherò il piano e tu lo seguirai senza colpi di testa e in cambio ti prometto che cercherò di non farmi ammazzare un'altra volta>>.

Scossi la testa <<Non posso assicurarti che seguirò il piano>> risposi.

<<Immaginavo, sarebbe come mettere il collare a una tigre >> osservò Sylver spostando la mano dalla mia spalla al letto e posando il braccio che reggeva la testa dal lato opposto.

Si abbassò baciandomi sopra la clavicola <<Allora io non potrò prometterti la mia incolumità>>

<<Perché?>> Domandai infilando le dita tra i morbidi capelli bianchi del ragazzo.

<<Perché non importa quanto voglia quel verme morto, la mia priorità sei tu e se farai di testa tua io ti starò dietro per coprirti le spalle, sempre. Anche a costo di morire per la seconda volta>>.

Sorrisi lievemente <<Vorrei che le tue fossero solo parole>>

Sylver si abbassò di nuovo su di me per baciarmi sulle labbra questa volta.
Chiusi gli occhi assaporando il momento e ricambiai quel bacio con disperazione.
Sapevo cosa mi stava comunicando e ne ebbi la conferma quando si allontanò guardandomi.
Sarebbe morto di nuovo per me e io non volevo che lui soffrisse ancora.

<<Seguirò la mia testa, ma non ti metterò in pericolo, questo posso promettertelo. Farò in modo che tu non debba preoccuparti di difendermi, starò attenta>>.

Sylver sorrise e si sollevò stendendo le braccia verso il soffitto.
<<Brava cucciola>> mormorò lanciandomi un'occhiata.
In pochi attimi mutò il corpo in volpe.

Mi misi a sedere e mi allungai per sollevarlo e posarlo sulle gambe <<Ora prova a riposarti anche tu, so che questa notte sei rimasto sveglio ad osservarmi>> dissi accarezzando la sua morbida pelliccia bianca.

La volpe sbadigliò teneramente e spostatasi sul letto si addormentò con la testa sulle mie cosce.

Quando finalmente mi decisi a spostarla e vestirmi, sentì nuovamente bussare.
Mi affrettai ad aprire prima che potessero svegliare Sylver e mi ritrovai davanti una guardia.

<<Ditemi>>
Il soldato diede un'occhiata alle mie spalle <<La nobile Liz vi deve parlare urgentemente. In privato>> aggiunse tornando a guardarmi.

Ebbi un brutto presentimento, Liz non era solita preoccuparsi che Sylver sentisse, ma in questo caso sembrava porre maggiore attenzione.
<<Va bene, dove?>> Domandai.

<<Vi attende al piano inferiore, al tavolo più lontano dall'ingresso, sotto la finestra>>

<<Okay, grazie per avermelo riferito, la raggiungo subito>>

La guardia unì i tacchi e piegò il capo per poi andarsene.
Quando scesi le scale vidi subito la chioma rosso fuoco della ragazza e la raggiunsi in fretta con una certa ansia.
<<Volevi vedermi Liz?>> Domandai lanciando uno sguardo fuori dalla finestra e accorgendomi all'improvviso che non era ancora neanche l'alba.

<<Sì Elys, siediti per favore, devo parlarti di una questione delicata>>.

Spostai la sedia accomodandomi difronte a lei <<Ti prego non mi far restare in ansia. Arriva al punto senza girarci intorno>> la supplicai.

La vidi guardare altrove mentre stringeva le dita tra di loro <<Non è semplice >> mormorò pensierosa.

<<Ma devo saperla, se mi hai fatta chiamare a quest'ora sarà importante>>.

La volpe annuì e finalmente mi guardò <<David non sta bene>> sputò fuori all'improvviso.

<<Che ha? Gli è salita la febbre?>> Domandai preoccupata, ma lei scosse la testa <<Sta iniziando a manifestare i primi sintomi. Presto si trasformerà>>
Spalancai gli occhi per lo shock <<Ma non sono ancora passati tre mesi... È troppo presto!>>

Liz portò una mano davanti agli occhi <<Evidentemente i tempi di trasformazione sono più soggettivi di quanto pensassimo, il suo organismo sta già iniziando a reagire alla pozione. Poco fa le gambe gli hanno ceduto ed è caduto a terra, ora sembra che si sia ripreso, ma stabilire quando accadrà è impossibile. Dobbiamo ripartire immediatamente, se la trasformazione avvenisse durante lo scontro con Walter potrebbe perdere la vita, non sa gestire un corpo a quattro zampe e non possiamo neanche aspettare visto che potrebbero passare anche diverse settimane>>.

Ero agitata e cercavo di assimilare tutte le informazioni mentre pensavo al ghepardo che sarebbe diventato mio fratello.
<<Certo. Partiamo subito allora!>> Esclamai alzandomi <<Vado a chiamare gli altri, tu va' da lui. Ci vediamo sotto tra dieci minuti>>.
Liz mi imitò e non appena mi allontanai la vidi uscire dalla porta principale.

Salì in fretta le scale entrando di corsa nella mia stanza per avvertire Sylver, ma al mio arrivo della volpe bianca non c'era più traccia.

<<Sylver>> lo chiamai guardandomi intorno e notando la finestra aperta.
Mi avvicinai cercando di ricordare se l'avessi aperta io la sera precedente, ma ero quasi certa di non averla toccata.
Mi affacciai guardando sotto, in strada c'era solo un pastore e diverse pecore che probabilmente si stavano dirigendo verso qualche pascolo.

"Non avrebbe senso... Perché mai Sylver dovrebbe andarsene senza dirmi nulla?" Pensai richiudendo la finestra e sistemando le mie cose nella cesta pronta per essere riagganciata al cavallo.

"Sarà nella sua stanza".

Uscì lasciando il mio bagaglio fuori dalla porta e osservai il corridoio, la stanza di Sylver doveva trovarsi in fondo al corridoio, mi avviai a passo lesto e bussando lo chiamai <<Syl?>>
Non ottenni nessuna risposta.

<<Sylver che sta succedendo...>> Mormorai preoccupata ruotando la maniglia ed entrando.
Anche questa volta la camera era vuota.

<<Non può essere...>> Il terrore mi assalì. Era questo il suo piano?!

<<Aaagr. Buongiorno Elys>> richiusi la porta notando Poul sbadigliare sonoramente.

<<Svelto, chiamate i vostri amici. Dobbiamo andarcene adesso>> risposi velocemente passandogli accanto per precipitarmi giù per le scale e poi fuori dalla locanda.
Liz era accanto a David che si reggeva con un braccio intorno alle sue spalle e l'altro contro il muro con gli occhi serrati e la fronte imperlata di sudore.

<<Dov'è Sylver?>> Domandai avvicinandomi a David per aiutarlo.

<<Non era da te?>> Domandò a sua volta Liz guardandomi.

Scossi la testa <<neanche nella sua stanza>>

<<Dove diavolo è finito?>> Chiese la rossa perdendo la pazienza.

David strinse i denti soffocando un lamento.
<<Lo so che fa male, ma passerà, te lo prometto>> lo rassicurò la volpe facendo cenno alle guardie già fuori di avvicinare i cavalli.

Ivan uscì in quel momento dalla locanda seguito da Will e Poul <<Che succede?>> Domandò correndo ad aiutarci.

<<Ve lo spiego durante il tragitto, adesso non c'è tempo>> dissi lasciando mio fratello a lui in modo che lo sistemasse sul cavallo sul quale poi salì anche Liz.

<<Partiamo. Dobbiamo raggiungere Sylver prima che si faccia ammazzare>> spiegò la volpe intimando a tutti di muoversi.

Normalmente al galoppo avremmo dovuto raggiungere la volpe entro pochi minuti, ma il bianco aveva preso con sé uno dei cavalli più veloci per cui raggiungerlo era diventato impossibile.

<<Stupido idiota! Usi la furbizia per le cose sbagliate>> sentì mormorare a Liz.
<<Tu non sei da meno>> la canzonò David nonostante le sue condizioni.

<<Guardate, la giù c'è Atia>> gridò Ivan in testa.

Sollevai lo sguardo stringendo gli occhi per mettere a fuoco.
<<Cosa sono quei affari di legno?>> Domandai notando dei tronchi appuntiti uniti tra di loro e inclinati a quaranta gradi.

David cercò di sollevarsi per guardare <<Fermate i cavalli!>> Gridò all'improvviso.

Ivan tirò immediatamente le redini.
<<Non ricordo come si chiamino>> si sforzò David <<ma servono a impedire ai cavalli di passare>>.

<<Dobbiamo proseguire a piedi allora>> constatò Poul raggiungendo il suo amico.

Liz annuì <<Pensi di farcela?>> Domandò a David.

<<Sì, i dolori stanno diminuendo>>.
Due guardie si accostarono accanto a lui e lo aiutarono a stare su.

<<Liz>> mi avvicinai alla rossa guardandomi attentamente intorno.
<<Sì Elys>> rispose lei pensierosa <<Sono stati messi qui per noi>> continuò.

<<È una trappola bella e buona>> sussurrai avanzando.

<<Lo so, a quanto pare avevate ragione lui si trova lì>>
Guardai le mura che circondavano il villaggio, anche esse fatte in legno e prive anche del minimo segno d'usura.

<<L'ingresso è da quella parte>> una guardia indico un varco a est delle mura.

<<C'è troppo silenzio lì dentro>> constatò la volpe mentre ci avvicinavano superando i tronchi appuntiti.

<<Tenete gli occhi aperti>> avvisò Will.

Entrammo all'interno delle mura, ma al posto del villaggio trovammo un piccolo borgo. Un rumore metallico seguito da un tonfo ci fece voltare immediatamente, dall'arco che avevamo superato erano venuti giù dei grossi cilindri di ferro impedendoci di tornare indietro.
<<Che posto è questo?>> Domandò Poul con la mano destra pronta a sfoderare la spada.
Le guardie si armarono.

<<Deve essere la tana del serpente>> rispose Liz con lo sguardo puntato verso le rovine di una vecchia casa

Seguì la stessa direzione e il mio corpo sembrò pietrificarsi quando oltre le mura distrutte intravidi due grossi lupi puntarci.

<<Ma quelli...>> Ivan si fermò togliendosi l'arco dalle spalle.

Tentai di voltarmi a guardare <<To... Tori!>> Esclamò Will guardando alla nostra sinistra.

<<Anche lì c'è qualcosa>> una guardia ci indicò una larga strada sopra la quale avanzavano nella nostra direzione dodici leoni.

<<Merda!>> Iveì Poul preparandosi all'attacco mentre le guardie si dispondevano intorno a noi.

<<Poul posizionati a ovest dietro le guardie, Will tu dal lato opposto e Ivan concentrati sui leoni tu, cerca di farne fuori il più possibile prima che siano loro ad uccidere noi>> ordinò Liz guardando le creature.

<<Ma sono umani...>> Mormorai vedendo dietro a quelle bestie solo delle povere vittime.

<<Non ha importanza, o uccidiamo o veniamo uccisi, non c'è perdono in questo momento Elys, ora sta al centro con David e non ti muovere da lì!>> La rossa mi lanciò un'occhiata poco prima di trasformarsi e sfoderare le zanne.

Ivan iniziò a mirare ai leoni, mentre i tori e i lupi si precipitavano correndo verso di noi.

<<Ma Walter ci vuole vivi!>> Gridai non riuscendo a tollerare il sangue su quei animali.

<<Ci voleva vivi, adesso non lo sappiamo. Si tratta di sopravvivenza>> spiegò David tossendo e piegando le ginocchia.

<<Cavolo, resisti David>> mi abbassai al suo fianco e spostandogli capelli notai uno strano movimento nella pupilla.

"Non ancora!"
Pensai mentre le guardie trafiggevano i due lupi e i loro ululati mi misero i brividi.

Liz sgusciò fuori dal cerchio iniziando a correre verso un vecchio mulino a vento.

<<Dove sta andando?>> Gridò David provando a rialzarsi.

<<Sta' fermo per la miseria, dove vuoi andare pure tu? Non sei nelle condizioni di seguirla!>> Lo rimproverai cercando di vedere la macchia rossa muoversi oltre i soldati.

Però non potevamo lasciarla affrontare Walter da sola!
<<Vado io>> risposi quindi superando in pochi attimi le guardie e iniziando a correre verso Liz.

<<Elys! >> Sentì mio fratello richiamarmi.

<<Tornate indietro!>> Anche Poul iniziò a gridare.

"Mai" pensai rincorrendo la volpe mentre quattro dei leoni superstiti ci prese di mira.

<<Ivan, coprile le spalle!>> Sentì un attimo prima di vedere una freccia superarmi per finire nella fronte del leone.
Chiusi gli occhi infastidita da quella vista, ma non mi fermai, dovevo raggiungere Liz.

La volpe raggiunse in pochi minuti la struttura e senza perdere tempo saltò sull'asse di legno che teneva la porta chiusa e sbloccando l'apertura entrò.

<<Aspetta Liz>> gridai già con il fiatone non riuscendo a starle dietro.

<<Elys dietro di te!>> Mi voltai trovandomi un leone a pochi passi da me.

<<Ho finito le frecce!>> Imprecò Ivan.

<<Ci penso io>> Vidi Poul venirmi incontro, ma non sarebbe stato abbastanza veloce per salvarmi, dovevo raggiungere il mulino se volevo continuare a vivere.

<<Arrivano altre bestie da là giù>> urlò una guardia mentre attaccava uno dei tori.

<<Non ne usciremo vivi da qui>> gridò un altro dal lato opposto proprio un attimo prima che l'altro toro lo incornasse.

Arrivai finalmente alla porta e la chiusi alle mie spalle confidando in Poul per l'uccisione del Leone.

Mi appoggiai al legno annaspando per recuperare il respiro.
Il mulino era piccolo e vuoto, ma una scala conduceva al piano superiore.

<<Liz!>> Chiamai avvicinandomi ai gradini.

Salì cautamente e una volta raggiunta la cima mi ritrovai con sei spade affilate puntate al collo.
Le guardie di Walter mi avevano catturata e oltre a me anche Liz era finita nei casini, legata come un salame e appesa a testa in giù dal soffitto mentre oscillava a destra e a sinistra provando a liberarsi.

<<Ottimo>> mormorò uno di loro <<ne mancano solo tre>>
Tre!
Cercavano David, Sylver e... Dorian, ma dove cavolo avevamo lasciato Dorian?
Guardai Liz terrorizzata, lo zibellino era rimasto nella cesta attaccata alla sella del mio cavallo!

Pov. Volpe Bianca

Avevo superato il borgo circondato dalle mura di legno ed ero corso oltre, Walter non poteva essere lì, non si sarebbe mai recato in un posto così circoscritto rischiando poi di non poter scappare e il suo odore era sempre più pungente, mi stavo avvicinando.
Il villaggio era piccolo e non c'era nessuno in giro nonostante fossero già le undici di mattina, il silenzio era spezzato solo dalla fauna locale.

Con il naso sfiorai il terreno, potevo trovare le tracce del suo cammino se facevo attenzione, mi bastava non deconcentrarmi e una volta trovato lo avrei ucciso con le mie stesse mani.
Il mio fiuto mi condusse davanti a un tempio, rallentai i passi osservando l'interno della struttura in pietra. Era lì che si trovava il verme, rigido davanti a un'altare sopra al quale aveva iniziato a disporre due ampolle, una vuota dal vetro blu e l'altra piena dello stesso colore del sangue.
Aprì quest'ultima e grazie a quel gesto riuscì a distinguere l'odore, lì dentro c'era il mio sangue, probabilmente l'ultimo che gli restava.
Iniziò a versarlo in quella vuota e continuò ad aggiungere ingredienti, si voltò poi di lato e parlo rivolto a qualcuno <<Incantala>>.

Avrei voluto capire a chi si riferisse, ma non ebbi il tempo di sentire la risposta perché le mie orecchie captarono il rumore delle ruote di un carro che si avvicinavano.

Corsi a nascondermi sul versante opposto del tempio e pazientemente aspettai cercando nel mentre di capire chi stesse arrivando.

I baffi vibrarono quando riconobbi l'odore di Liz e di Elys insieme a quello di altri sei individui sconosciuti.
Mi sporsi leggermente nel tentativo di scorgerle e le vidi dietro alle sbarre di un carretto con le mani legate e un pezzo di stoffa tra le labbra.
"Menomale che aveva detto lei stessa che avrebbe fatto attenzione" pensai innervosito.
Dovevano essere finite in trappola nel borgo, ma che fine avevano fatto gli altri.

<<Sire>> una guardia si staccò da lì entrando a chiamare Walter.

Tesi nuovamente le orecchie <<Vi abbiamo portato le ragazze>>

<<E gli altri tre?>> Domandò Walter.
<<Non li abbiamo trovati>> confessò l'uomo.

Dove erano finiti David e Dorian?

<<Non è possibile che siano arrivate da sole!>> Gridò.

<<C'erano altre persone con loro, ma sono morti quasi tutti e quelli ancora in vita stanno combattendo contro gli abitanti trasformati>>.

Ecco perché il villaggio è deserto pensai.

Walter sospirò rumorosamente <<Va bene, portatele dentro e tornate a cercare quei tre, anche tu mago>> tuonò.

Uno di loro aprì la gabbia e altri due salirono caricando le ragazze sulle spalle per condurle dentro al tempio. Durante lo spostamento Liz sollevò di scatto la testa puntando gli occhi su di me, finalmente mi aveva individuato, lessi nel suo sguardo tanta rabbia, ma anche un briciolo di sollievo, poi sparì alla mia vista.

Tornai a nascondermi dietro la parete e riflettei, Vudaìs aveva detto di evitare gli scontri corpo a corpo stando alle parole di Elys, come potevo intervenire allora?
Mi guardai intorno, dovevo ingannarlo, ma come...

Le guardie lasciarono le ragazze e uscirono nuovamente per rimettersi alla ricerca dei mancanti, aspettai che si fossero allontanati, poi saltai sul piedistallo di una delle sculture ornamenti poste di fronte all'ingresso.

<<State buone su>> sentì dire a Walter.
<<Non dovrete attendere troppo, soprattutto tu cara Elys, il tuo sangue serve adesso tanto>>

Sentì Liz cercare di insultare Walter nonostante la pezza tra le labbra, uscì gli artigli picchiettando leggermente il marmo in modo da attirare solo l'attenzione della rossa.
Questa mi guardò furtivamente senza farsi accorgere.

"Distrailo" le comunicai con uno sguardo.
Per fortuna mi diede retta e sollevando il mento allentò il tessuto che le teneva la bocca ferma iniziando a parlare.

<<Ahh finalmente, odio avere la bocca tappata!>> Gridò lei provando a slegarsi anche i polsi.

<<Che vuoi fare? Non ti sei ancora stancato di tutti questi tuoi esperimenti?>> continuò lei.
Cercai il battito del cuore di Elys.

Era... calma?

Controllai la situazione, Walter aveva fatto il giro dell'altare e si era posizionato davanti a lei <<No, ma mi sono stancato di voi. E il suo sangue mi aiuterà a rendervi per sempre delle volpi, mentre lei verrà trasformata una volta per tutte in un animale>> spiegò lui estraendo un pugnale dal fodero legato alla vita e un altra boccetta di vetro.

Volpe per sempre...
No, non potevo essere una volpe per sempre, non ora che avevo trovato la mia compagna in Elys e lei non poteva diventare un animale!
Corsi alle sue spalle infilandomi sotto all'altare e nel correre incappai nello sguardo della corvina che mi incenerì piena di rabbia.
Doveva essere su tutte le furie per essermene andato quella mattina, ma era stata lei a non voler sentire il mio piano, se solo lo avesse fatto loro non si sarebbero trovate in quella situazione scomoda.

<<Tu sei pazzo! Io ero già una volpe normale e tu mi hai torturata finché non sono diventata umana, adesso non puoi venirmi a dire che dovrò tornare una volpe per sempre! Non dopo tutto il dolore che mi hai procurato. Io non sono un giocattolo deficiente!>> continuò Liz gridando.
<<Ma perché continuo a darti risposte? Chiudi quella maledetta bocca>> continuò probabilmente prendendo il pezzo di stoffa che la rossa di era tolta in precedenza.
Approfittai della sua distrazione per trasformarmi, l'altare era traforato frontalmente, ma tra l'uomo impegnato a legare la benda e la luce del giorno già abbastanza forte la mia trasformazione non avrebbe dovuto dare nell'occhio.
Mi guardai in giro notando una piccola fontana poco distante da lì e l'idea per salvare la mia ragazza si iniziò a formare.

Pov. Elys
Sentì un forte bruciore quando la punta di un pugnale sì infilò nel mio palmo provocandomi un taglio di cinque centimetri, un rivolo di sangue scese lungo il polso e Walter si affrettò a intrappolarlo nell'ampolla che poco prima aveva estratto dalla cintura e la richiuse con cura iniziando a ridere producendo un suono stridulo e fastidioso.
<<E adesso mia cara, la vostra pozione>>.

Walter si avvicinò allentandomi la benda dalla bocca e dovetti mordermi la lingua per non lamentarmi del bruciore provocato dal taglio.

<<Avete dei bei lineamenti lo devo ammettere, sono proprio curioso di scoprire in cosa ti trasformerai>> ghignò allungando una mano per afferrare l'ampolla blu.

Strinsi le labbra voltandomi dal lato opposto, non avrei ceduto tanto facilmente.
Walter mi afferrò il mento riportandomi il capo nella sua direzione <<Non fatemi arrabbiare, vi sto concedendo un dono dopotutto>>.

<<Bevetela voi se tanto ci tenete>> risposi per quanto mi fosse possibile.

<<Non abbandonate mai l'insolenza eh? Peccato che non sia il momento giusto questo>> mi strinse le guance facendomi inevitabilmente aprire la bocca e tolto il tappo dall'ampolla lasciò che il liquido mi scivolasse dritto in gola senza darmi neanche la possibilità di sputarlo.
Solo dopo aver constatato che lo avessi ingerito tutto lasciò la presa sul mio viso spingendomi a terra.

<<E ora tocca a voi nipote adorata, dite addio per sempre alla vostra umanità>> ghignò con l'ampolla contenente il mio sangue tra le mani avvicinandosi per togliere il bavaglio alla rossa.

<<No vi prego!>> Gridai in preda alla paura <<Lasciatela stare! Avete già contaminato me, lasciate stare in pace almeno Liz>> provai a sollevarmi mettendomi davanti a lui, ma ricevetti uno schiaffo talmente forte da farmi sbandare.

<<Vi conviene starvene al vostro posto questa volta o il prossimo passo sarà la morte per voi>> rispose lui.

<<Non mi fate paura>> continuai tornando a posizionarmi davanti a Liz <<Quello è il mio sangue, non potete usarlo senza il mio permesso>> ringhiai.

<<Sei così odiosa ragazzina>> Walter si preparò a colpirmi nuovamente, ma un braccio gli circondò il collo e la sua mano venne bloccata diretta alla schiena.
Sylver lo aveva momentaneamente immobilizzato.

<<Elys riesci a prendere quell'ampolla rossa?>> Domandò la volpe.
Lanciai uno sguardo verso l'altare e annuì.

<<Sylver? Quando sei arrivato tu?>> Domandò Walter lasciando cadere a terra l'ampolla con il mio sangue per cercare di liberarsi.

<<Stai per morire ed è a questo che pensi?>> Domandò Sylver con un ghigno malvagio.

Nel mentre avevo preso la boccetta <<Fatto>>

<<Devi fargliela bere>> spiegò velocemente la volpe mentre Walter tentava in tutti i modi di liberarsi dalla presa del bianco.

Annuì avvicinandomi.
<<Pensi di poterti vendicare così?>> Domandò l'uomo <<Lì dentro non c'è alcuna pozione>> gridò.

<<Bene, verifichiamo allora>> rispose Sylver con sguardo assassino spingendo Walter contro il muro.

Lo seguì usando la stessa tecnica che aveva usato lui con me e lasciai che l'ingoiasse tutto.
Tossì diverse volte finché Sylver non allentò la presa e il corpo del nobile venne accerchiato da un fascio di luce che pochi attimi dopo rivelò uno scoiattolo.

Il bianco lo afferrò per la coda divertito.
<<Non pensavo fosse così veloce l'effetto di questo nuovo incanto>> ghignò Sylver sfoderando i denti.

<<Lascialo a me Syl>> rispose la rossa con gli occhi pieni di rabbia.

Mi affrettai a slegarla e in men che non si dica Liz si trasformò in volpe saltando per prendere lo scoiattolo dalle mani del fratello.

<<Come vuoi Liz, ma assicurati di farlo soffrire per bene prima di mangiarlo>> spiegò il bianco guardandola solo un secondo prima che questa si allontanasse con lo scoiattolo tra le fauci.

Sylver si voltò immediatamente verso di me <<Stai bene?>> domandò sollevandomi la mano insanguinata.

<<Non lo so Syl, Walter mi ha fatto bere...>>

Lo vidi scuotere la testa <<mi riferivo al taglio>> mormorò strappandosi la camicia per fasciarmi la mano.

<<Al taglio? Ma hai sentito cosa ti ho detto?>> Chiesi .

Annuì stringendo il tessuto per poi guardarmi negli occhi e passare le mani sul mio viso <<Non ti ha fatto ingerie la sua pozione Elys>>
<<Come no? Cosa ho bevuto allora?>> Domandai con la testa che iniziava a girarmi.

Sylver mi sorrise <<Ho svuotato quell'ampolla riversando il contenuta nell'altra e al posto della pozione ho messo della semplice acqua>>
Sbattei le palpebre incredula <<Tutto questo quando?>> domandai fissandolo.

<<Mentre chiudeva la bocca a Liz e si preparava a estrarti il sangue>> commentò lui con un sorriso furbo.
Non potevo crederci... Walter era stato sconfitto?
Mi sentì improvvisamente molto più leggera, mi accasciai sulla spalla del bianco e fui immediatamente abbracciata <<Nessuno soffrirà più a causa sua>> sussurrò la volpe.

Mi allontanai leggermente con il sorriso sulle labbra e lo ammirai intravedendo nel suo sguardo il sollievo di una vita <<Abbiamo vinto>> mormorai.

<<Sì Elys>>

Il bianco si avvicinò con un sorriso smagliante e terribilmente affascinante, spostò le mani sui miei fianchi e mi baciò teneramente, ma il bacio non durò molto perché presto le guardie di Walter ci raggiunsero ansimanti.

<<Sire!>> Gridò uno di loro sopraggiungendo all'improvviso.
Sylver sollevò il capo infastidito e il sorriso gli si incurvò in una smorfia di impazienza.
<<Come osate interrompermi?>> Chiese ibernandoli sul posto.

Delicatamente mi lasciò andare per posizionarsi davanti a me <<Walter è morto e a voi conviene sparire se non volete seguire il suo destino>> continuò.

Un ruggito provenì dalle spalle dei soldati seguito da altri passi che correvano.

<<Aspetta David!>> Sentì gridare a Ivan <<non riusciamo a starti dietro!>>

Le guardie già immobilizzate dalla paura sbiancarono e solo uno di loro ebbe il coraggio di voltarsi trovandosi faccia a faccia con un ghepardo.

<<David?>> Ripetei con la voce tremante.
I tre banditi raggiunsero il felino, Will si piegò sulle ginocchia affannato per la corsa mentre Ivan si reggeva il braccio destro e Poul con la spada in mano si preparava ad attaccare le guardie.

<<State bene ragazzi?>> Domandò Ivan.
David ruggì più forte e continuò ad avanzare verso i nemici.

<<Siamo vivi>> rispose Sylver estraendo da dentro la giacca una terza ampolla <<ma non si potrà dire lo stesso di questi qui>> continuò il bianco facendo un passo avanti.

Due dei soldati caddero in ginocchio <<No sire, vi prego>> supplicò uno di loro.
<<I miei figli resteranno soli>> gli fece eco l'altro.

Sul collo della volpe vidi gonfiarsi una vena.
<<Allora vedete di sparire dalla mia vista!>> Gridò arrabbiato come non mai <<e non fatevi più vedere perché se dovessi anche solo risentire il vostro odore vi inseguirò finché non vi avrò catturati e le segrete non ve le toglierà nessuno>> le guardie annuirono e in poco tempo si sparpagliarono sparendo dai dintorni.

Non appena la strada fu libera corsi dal ghepardo gettandomi a terra vicino a lui.
<<David, fratello mio>> mormorai allungando una mano timorosa.

Il felino era enorme e gli occhi estremamente severi mi fissavano imperturbabili, ma di fece toccare senza esitazione.

<<Aspetta Elys>> Sylver abbassò al mio fianco con l'ampolla ancora in mano.

<<Prova a dargliela>> la guardai attentamente notando la primula.

<<Ma Sylver... Non è ancora tempo>> risposi aggrottando la fronte e reggendomi a David.

<<Nessuno può sapere quando sarà il momento giusto, l'inverno quest'anno potrebbe terminare prima, ma almeno la primavera durerà più a lungo>>.

Fissai la volpe sentendo i miei occhi riempirsi di lacrime per la gratitudine e la tristezza. Sylver adagiò l'ampolla sul palmo della mia mano e chiuse gli occhi.

Presi un profondo sospirò <<Grazie alepoú>> mormorai.

Rimossi il tappo e David aprì la bocca, versai metà boccetta dopodiché David spostò il muso lateralmente rifiutandosi di berne ancora.
<<Che ti prende?>> Domandai.
Il ghepardo si alzò girando su se stesso e dandoci le spalle ci guardò un attimo prima di correre via.
<<Vuole che lo seguiamo>> rispose Sylver correndo dietro di lui.

David ci condusse dai cavalli che alla vista dell'animale si agitarono iniziando a nitrire, io stavo ancora correndo mentre Sylver lo aveva raggiunto e si era abbassato per capire cosa volesse, poi si avvicinò a uno dei puledri, lo accarezzò per calmarlo e con cura tirò fuori dalla cesta lo zibellino.

Li raggiunsi senza fiato.
David aveva lasciato l'altra metà sicuramente per Dorian.

Diedi l'ampolla a Sylver cercando di riprendere fiato e la volpe fece ingerire il contenuto al piccolo zibellino.

In quel momento non mi resto altro che sperare che la pozione funzionasse su entrambi nonostante la dose ridotta e a corto di energie mi lascia cadere a terra.

Il nostro viaggio si era concluso, Walter era stato sconfitto e nessuno avrebbe più sofferto a causa sua. Era tutto finito.
Eppure guardavo i miei compagni di avventura, compresa Liz che in lontananza correva felice nella nostra direzione e mi sentivo terribilmente malinconica.
Ne avevo passate di avventure, ma a quel punto arrivati cosa ne sarebbe stato di noi? Dovevamo tornare a Malivane e lasciare le volpi a governare a Iceville, ma faceva male anche solo il pensiero di quella separazione.

Io non volevo lasciare Sylver ed ero sicura che neanche David volesse abbandonare Liz, ma loro erano sovrani, noi comuni contadini e due classi sociali così differenti non si sarebbero mai potute congiungere senza arrecare delle conseguenze.

<<Cosa avete fatto alla mano?>> Domandò Poul risvegliandomi dai miei pensieri.

<<È solo una piccola ferita>> spiegai accennando un sorriso.

<<Come siamo premurosi...>> Borbottò Sylver incrociando le braccia e guardando il bandito con sguardo truce.

Poul lo ignorò del tutto prendendomi la mano <<Fa male?>>

Sylver a quel punto perse la pazienza <<Poul levati subito da lì o giuro che i miei canini non si staccheranno più dal tuo braccio!>> Intimò avvicinandosi per abbassarsi alla mia destra.

<<Andiamo Elys>>

<<La gelosia non vi dona Sire>> ghignò Poul.

<<Va bene, basta. La mia mano sta bene e voi due vedete di calmarmi>> risposi alzandomi notando Liz raggiungere David.

La volpe strofinò la testa sotto al collo del ghepardo con gli occhi chiusi e il felino la lasciò fare sdraiandosi poi ai suoi pieni.
Nonostante la differenza di razza quei due risultavano tremendamente carini insieme, c'era poco da fare.

Spazio autrice

Vi informo che la prossima settima uscirà l'epilogo e finalmente anche questa avventura potrà considerarsi conclusa!
Inoltre per chi si fosse perso i mille post, gli annunci e pubblicità varia...
Comunico l'ufficiale uscita del cartaceo di Anche gli angeli si innamorano disponibile su Amazon con la seguente copertina:

Adesso vado che ho già rotto abbastanza le scatole😂✨.
Alla prossima settimana sognatori🤍

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