Capitolo 8
Ferma sul ciglio della porta principale, sono in attesa del suo ritorno, continuo a camminare avanti e indietro, mentre la signora Molly mette delle nuove candele.
- Signora non va a letto?- chiede avvicinandosi a me. Le faccio segno di no con la testa.
- non si deve preoccupare il nostro Alpha è il più forte, vedrà che tornerà!- aggiunge prima di andarsene.
La porta si apre, ma vedo entrare solo Mark il marito di Wanna.
- Sophia, che ci fai in piedi?- mi chiede.
Cerco di guardare oltre la porta per vederlo ma lui non c'è.
- Lui dove è?- chiedo mentre Mark chiude la porta.
- lui, è alla...- lascia la frase a metà indeciso se parlare o meno.
- Ti prego ho bisogno di parlarli!- aggiungo sperando in sua risposta.
- Dovrai aspettare forse domani. Ha detto che vuole rimanere da solo!- risponde prima di camminare.
- So che parlate .. come ha detto..- cerco di ricordarmi la parola esatta.
- Possiamo comunicare fra di noi, ma lui è un'Alpha se chiude la sua mente non posso comunicare con lui e visto dove è sicuramente non vuole essere disturbato!- aggiunge.
- Posso sapere dove è?- provo a farli cambiare idea nel rivelarmi dove sia quel cocciuto.
- Alla locanda! Ora va a letto. Notte- risponde prima di sparire dalla mia vista.
Rimango ferma per pensare su cosa fare, devo scoprire come non permettere al mio corpo è alla mia mente di dimenticare Paul.
Wanna non è riuscita a darmi le informazioni che volevo, quindi solo lui può aiutarmi.
Prendo il primo mantello che trovo vicino alla porta lo indosso ed esco, ricordo che Wanna mi ha detto che i Lupi senza compagna vanno in una locanda per divertirsi, mi ha raccontato che lei non permette a Mark di andarci la sera visto le "donne scostumate" che lo frequentano.
Inizio a tremare per il forte freddo, una parte di me vuole tornare indietro, ma la voglia di sapere e più forte. Mi trovo davanti alla locanda. Fuori un'uomo è una donna si toccano in modo troppo osé per i miei gusti, quando si accorgono di me si allontanano entrando in un vicolo poco illuminato.
Dentro al locale, uomini buttati a terra con i loro boccali, donne mezze nude, chi balla sui tavoli mentre gli uomini chiedono di vedere di più i loro corpi. Cerco di guardarmi in giro per trovarlo, mi alzo in punta di piede finché non lo noto seduto di spalle. Una ragazza davanti a lui si sta spogliando mentre danza.
La mia faccia diventa rossa, ma non per l'imbarazzo per quello che vedo, ma per come lui si sta comportando, mi sta umiliando di nuovo davanti a tutti.
Tutti si accorgono della mia presenza tranne lui e la ragazza che continua a danzare come se niente fosse.
La musica viene interrotta, gli sguardi degli uomini si abbassano mentre le donne mi guardano con una certa invidia, anche la ragazza davanti a lui si ferma, ma al posto di vergognarsi sbuffa prima di dire qualcosa al orecchio di Cole.
Lui si gira, dal suo sguardo capisco che e arrabbiato, i nostri occhi si incrociano per un attimo, decido di voltarmi e uscire da questo posto.
Incomincio a camminare in una direzione a me sconosciuta, ma in questo momento l'unica cosa che voglio e allontanarmi da questo posto, da quel uomo che mi sta rendendo la vita un'inferno, senza nessuno motivo.
Sento delle forti braccia bloccarmi e sollevarmi da terra, inizio a urlare e a muovermi impaurita.
- Ti metto giù se la smetti di urlare!- smetto di urlare quando riconosco la sua voce, ma una volta toccato di nuovo terra inizio a correre più veloce che posso.
Vengo bloccata di nuovo dalle sue braccia, ma questa volta non mi alza, appoggia la mia schiena contro un'albero mettendosi difronte a me.
La luna illumina il suo viso, il suo solito ciuffo ribelle cade davanti agli occhi, con quelle labbra cosi rosse da far invidia a qualsiasi donna.
- Lasciami!- dico cercando di allontanarmi da lui.
- Prima mi cerchi e poi vuoi che mi allontano?- soffia vicino al mio orecchio.
Sento tutto il suo calore, il suo respiro, e cosi caldo.
- Puoi tornare dove eri. Tanto eri in ottima compagnia!-
- Ti da fastidio?- chiede mentre i nostri nasi si sfiorano.
- Si..No .. No non mi da fastidio! Sono venuta solo per chiederti una cosa. Ora puoi allontanarti... - chiedo cercando di resistere a tutte quelle nuove sensazioni. Lui non si muove, la sua mano si appoggia sui miei fianchi, in una stretta forte.
- Ti Prego- sussurro . Solo a quella supplica lui si allontana.
- Cosa vuoi sapere?- chiede mentre raccoglie un fiore da terra. Per un attimo credo che me lo voglia donare ma invece lui lo posa su un ramo.
- Come posso impedire...- cerco di ricordarmi la parola esatta, per colpa sua il mio cervello e andato in tilt.
- Impedire cosa... Sophia?- chiede mentre il suo sguardo perso è rivolto alla Luna.
- Sembra che tu ne sia innamorato!- dico attirando la sua attenzione.
Lui mi fa segno di camminare, i miei occhi guardano la buia strada prima di sentire la sua mano stringere la mia, ovviamente la accetto solo per non inciampare.
- La luna per noi Lupi è la madre protettrice, voi affidate a Dio le vostre preghiere, mentre noi le volgiamo a Lei. Chiediamo aiuto. Conforto. Consigli. E lei che decide anche chi sarà la nostra compagna per la vita!-
- E lei che sceglie? In che senso?- chiedo per saperne di più.
- Ognuno di noi ha il proprio destino, a ognuno di noi viene assegnata una compagna, c'è chi l'ha trova... e chi no! E tutta questione di fortuna!- aggiunge prima di scalciare qualcosa davanti al mio percorso.
- E un bene o un male trovarla?-
- Dipende! Nel mio caso non penso che sia stato un bene!- risponde.
Il silenzio calo tra di noi mentre lui mi blocca
- C'è una pozzanghera fino a li!- indica un punto lontano. Cerco di guardarmi in giro ma non vedo niente a causa del buio, finché non sento il suo braccio prendermi per la vita. Dopo un paio di minuti i miei piedi toccano terra, accenno un grazie senza riceve nessuna risposta.
Arriviamo a casa in completo silenzio, una volta dentro in camera noto che le coperte sono state cambiate tanto da farglielo notare.
- Non c'è un'altra camera dove io possa dormire? Non voglio disturbare ... sai ...- lui inizia a togliersi gli stivali sporchi di fango.
- Non c'è stato niente fra me e quella ragazza! Se e questo che vuoi sapere- dice prima di togliersi la camicia.
- Voglio sapere come impedire alla Ræsta di ... prendere possesso del mio corpo!- rispondo mentre seguo ogni suo movimento.
Per la prima volta sento la sua risata. Se non fosse per la situazione riderei anche io, visto che nel vederlo cosi mi fa sorridere.
- Chi ti ha detto della Ræsta?- chiede continuando a ridere. Mi avvicino al letto per sedermi.
- Non ha importanza chi me l'ha detto! Io non voglio che una cosa del genere prenda possesso del mio corpo!- rispondo tristemente.
- Perché senti cosa?-
- Non lo so!- rispondo onestamente. Sento il materasso muoversi segno che lui e entrato dentro.
- Comunque non ti hanno informato bene, la Ræsta per noi Lupi equivale al vostro colpo di fulmine! Non c'è niente che tu possa fare, la nostra natura e la vostra non è cosi diversa come credi!-
Mi giro verso di lui, non può essere vero quello che dice, io non ho avuto nessun colpo di fulmine verso di lui, il mio cuore e solo per Paul, non c'è spazio per altro.
- È impossibile. Menti!- lui mi guarda prima di iniziare a ridere di nuovo. Rimango ferma a guardarmi in giro cercando di trovare un senso alle sue parole, ma non riesco a comprendere niente.
- Non chiederti se quello che ti ho appena detto e vero. Chiedi al tuo cuore cosa vuole?-aggiunge guardandomi
- Il mio cuore sa cosa vuole. Ma se mi hai fatto qualcosa per ... amarti, sappi che combatterò questa cosa fino alla morte!- rispondo alla sua domanda, mentre il suo sguardo si fa più duro, torna ad essere di nuovo freddo è indifferente.
- Sappi che preferirei morire che fare qualcosa contro la tua volontà. Tu non mi conosci! Dormi sonno tranquilli, non è mai passato per la mente di Possederti... come vedi le donne non mi mancano di certo- aggiunge prima di girarsi dall'altra parte e lasciare dentro di me una sensazione di vuoto assoluto.
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