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- Cerchiamo di ragionare. Ha fatto il nome di Vakira non di Marcus- dice Noman mentre io sto per esplodere.
- Aprite questa dannata cella o la sfondo. Ma che cazzo pensate di fare? Vi siete bevuti il cervello! Sono il vostro Alpha! Ricordate che stiamo parlando di Sophia, della mia compagna. Non me ne frega un cazzo se è stato lui o no- urlo ancora più forte contro la cella dove i due mi hanno rinchiuso con l'inganno.
- No, io dico che quel arpia ha fatto tutto da sola. Naturalmente! Ma come ho fatto a non pensarci- aggiunge Mark mentre io provo ad aprire la cella, anche se so che è impossibile. Sono stato io stesso a volerla, fatta espressamente per rinchiudere i Lupi, e i due qui ne sono consapevoli.
- Ci spieghi anche noi? O solo a me basta, tanto lui è già carico per una battaglia- dice Noman beffandosi di me.
- l'altro giorno ho visto un Lupo consegnare una lettera a Sophia. Lei avrà usato una scusa. Sono sicuro che quel Lupo sappia qualcosa. Basterà trovare il Lupo e scopriremo dove tengono Sophia- risponde Mark.
- Voi siete impazziti. Volete morire. Aprite questa cazzo di cella- dico a denti stretti.
- No! Pensaci Cole. Vakira è stata cacciata da te per colpa di Sophia. E sappiamo tutti quanto quella donna ti voglia. Non ucciderà Sophia per farti cadere in trappola. Attaccare Marcus ora significherebbe solo la morte di Sophia. Sicuramente quel arpia non lavora da sola, potrebbe dare il comando a distanza di ucciderla se le cose si mettano male per lei- prova a dire Mark, mentre la mia mente analizza la sua ipotesi.
Mi siedo sulla sedia provando a calmarmi, anche se so che, finché lei non tornerà da me, io non avrò pace.
- Dovevo ucciderla quel giorno, ma non è troppo tardi. Chiunque abbia solo toccato un capello della mia compagna morirà. È una promessa questa- dico guardando per terra perso tra i miei pensieri di vendetta.
- Ti facciamo uscire. Ma voglio che tu mantenga la lucidità. Sophia ha bisogno di te, e non della pazzia del Lupo- dice Noman guardandomi. Faccio di si con la testa mentre lui apre la porta.
- Ascolta, so che è la tua compagna, ma devi cercare di restare calmo e lucido. Ho un piano.- aggiunge Mark prima di abbracciarmi. Il dolore che sento si fa sempre più forte.
Vakira
Il mio piano sta andando come previsto.
Quella stupida ragazzina è cascata nella mia trappola, farle credere che il suo amato era in fin di vita per attirarla a me è stato un colpo da genio.
Cammino verso la finestra mentre la ragazza prepara il mio abito che indosserò per la cerimonia di ufficializzazione del nuovo Alpha.
Vorrei evitare di partecipare per completare il mio piano ed avere la mia vendetta, ma non posso permettere che quello stupido di Marcus scopra i miei piani, anche se non e lui a preoccuparmi. Il suo beta è un osso duro. A niente sono servite le mie avance, sembra immune al tocco femminile, a differenza degli altri Lupi che hanno giurato fedeltà a me stanchi del ira di Marcus, che a loro dire si prende tutto lasciando a loro solo le briciole.
Ho instaurato un patto con il terzo a comando di Marcus, promettendoli che sarà il nuovo Alpha, una volta che la mia vendetta finirà. Naturalmente non ho dovuto insistere. Nessuno è fedele a Marcus, tutti hanno paura, ma nessuno lo rispetta, o lo ama.
Inizio a camminare nel lungo corridoio dove tutti mi aspettano. Cerco di mascherare la mia faccia infastidita nel vedere Marcus fermo ad aspettarmi.
« -ridi stupido Lupo la tua fine e molto vicina -»dico tra me sapendo che prima o poi Cole lo ucciderà.
Dopo la cerimonia, indosserò la maschera della povera ragazza ingenua che ha scoperto che il cattivo Lupo ha rapito la Luna del suo avversario. Mi dirigerò da Cole fingendo di aver scoperto la verità e per aiutarlo ho deciso di scappare da lui, naturalmente la sua compagna sarà già morta.
Già mi immagino la faccia di Cole quando saprà che Marcus ha tramato alle sue spalle.
La mia vendetta è vicina, la mia gioia è alle stelle in questo momento.
Sophia:
Mangio il pane che mi è stato lanciato per cercare di recuperare le forze anche se i crampi al basso ventre continuano a farsi sentire.
Strappo un pezzo di abito con difficoltà ma ho bisogno di qualcosa per aiutarmi a salire fino all'inizio della corda. Forse la botola si può aprire anche da dentro, spero dentro di me.
Inizio a salire lentamente mentre sento le mani bruciarmi, cerco di aiutarmi con i piedi anche se la catena mi intralcia. Quando il ragazzo ha aperto la botola ho visto che la catena e lunga forse non riuscirò ad uscire, ma almeno respirerò un po' d'aria, e forse il collegamento con Cole mi permetterà di farli capire dove sono, e soprattutto chi ha organizzato tutto questo.
Continuo a salire mentre sento le mani bruciare sempre di più, il peso della catena si fa sempre più pesante, e l'aria sempre poco. Quando arrivo al gancio, metto un piede su qualcosa che sembra essere una mattonella fuori. Con la mano sinistra faccio dei giri sulla corda attorno al mio polso e con la mano destra inizio a sfiorare la botola di ferro.
Sono stanca, sento la stanchezza prendere possesso di me, uso quelle poche forze che ho per spingere ancora quella botola. Finalmente si sposta di pochi centimetri fino ad aprirsi tutta, quando il mio piede ceda facendomi urlare per il male che mi fa la mano sinistra.
Sto per cadere dentro quel pozzo dove vedrò la mia morte. La mano inizia a scivolare mentre dentro di me urlo il nome di Cole con la speranza che lui mi senta.
Distrutta e stanca di tutto questo, la mia mano decide di lasciare la corda, consapevole che la mia ora è giunta.
- Vi tengo!- dice una voce sopra di me mentre il mio corpo penzola. Alzo la testa per vedere ma la luce è cosi forte che devo chiudere gli occhi.
- Luna vi tengo! Datemi la vostra parola è vi aiuterò- dice la voce del ragazzo che poche ore prima mi ha lanciato un pezzo di pane. Apro gli occhi sforzandomi di tenerli aperti.
- Hai la mia parola. Darò la vita perché non ti accada niente- rispondo mentre una piccola speranza si accende dentro di me.
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