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Cole:

«bloccateli davanti Noman noi staremo dietro di loro» dico mentre l'odore degli intrusi si fa sempre più forte.

È tutta la giornata che continuano ad entrare e uscire. C'è chi chiede la mia presenza per stupidaggini, chi chiede solo il permesso di oltrepassare per poi rientrare.

Quando finisco lascio Noman controllare la situazione, decido di ritornare a casa, ho bisogno di riposare e di stare con la mia compagna, mi è mancata.
Entro dentro casa dirigendomi verso la sala da pranzo. Mark Wanna cenano mentre la piccola Isabella dorme.
- Lei dove è? - chiedo mentre Tim si avvicina per apparecchiare il mio posto.
- Non c'è penso che sia andata in città! E tutto il giorno che non la vedo, e Mira mi ha confermato che è uscita molto presto questa mattina- risponde Wanna mentre la piccola si sveglia.
- Non è ancora tornata?- chiedo più a me stesso che a loro, deluso di non poter abbracciare la mia amata, ma sicuramente visto il buio sarà rimasta in città.

Mark sembra strano, e teso, forse ha qualche problema con Wanna. Decido di non chiedere niente e mangiare in silenzio finché non prendo la piccolina per giocare con lei.

Quando finiamo vado verso le mie stanze per fare un bagno caldo, dopo avrei comunicato con lei mentalmente, non voglio dirigermi di corsa da lei anche se sono tentato. Voglio che lei sappia che mi fido. Anche se l'idea di dormire separato da lei,non mi piace a fatto.

Sophia è una donna, ma avvolte e anche una ragazzina, ora sicuramente starà mettendo alla prova la mia gelosia, con la speranza che io sia cambiato. Mi ha chiesto fiducia, beh e quello che le darò oggi.

- Cole <la voce di Mark ferma la mia entrata dentro la mia stanza> Sei sicuro che lei sia in città?- chiede preoccupato.
- Si... e poi dove vuoi che vada.- rispondo convinto. Certo la partenza di quel mezzo uomo mi è d'aiuto, senza dimenticare che ora sono a conoscenza del suo amore, e questo ha fatto aumentato la mia fiducia in lei.

Entro nella stanza dirigendomi verso il bagno per rilassarmi, anche se dentro di me sento una sensazione strana, e come se ogni parte del mio corpo avesse paura.

<Sophia... amore, stai bene?> chiedo senza ricevere nessuna risposta.
<se sei arrabbiata perché non ti ho parlato tutto il giorno, scusa ma ho avuto da fare> aggiungo mentre dal altra parte non ottengo nessuna risposta.

Tutto d'un tratto la paura aumenta dentro di me, mi sento come bloccato mentre l'aria inizia a mancare,  esco dal bagno per sedermi vicino alla finestra.

«Non è fuggita! Lei ti ama» dico a me stesso confondendo la mia paura con la sensazione di abbandono.

Noto una figura uscire da casa e dirigersi verso il bosco che porta alla zona degli umani.
- Mark...amico mio!- dico capendo le sue intenzioni.

Dovrei offendermi, il mio beta non mi ha creduto, ma invece so che si sta comportando da miglior amico che è. Sta andando a controllare per me. Decido di andare a riposare chiudendo il collegamento. Ho bisogno di chiudere gli occhi per un paio d'ore.






I primi raggi di sole entrano dalla finestra mentre la mia mano tocca la parte dove dorme Sophia. Dormire senza di lei è stata una tortura. Mi manca sentire il suo calore, il suo profumo, i suoi abbracci. Tutto mi manca di lei, perfino il suo buongiorno.

Mi alzo in cerca di abiti puliti dentro l'armadio mentre sento la voce di Mark dentro di me.
<Cole vieni fuori, devo parlarti> il suo tono sembra tranquillo, quindi deduco che voglia confermarmi che Sophia ha passato la notte dai suoi genitori.

Scendo lentamente non mettendomi fretta, visto che sono convinto delle mie idee. Una volta di fronte lui quello che vedo non mi piace.
Sembra nervoso, agitato. Mark anche se è preoccupato ha quel suo modo di parlare tranquillo per non farti agitare, l'ha sempre fatto con Wanna. Ha imparato a tenere nascosto la sua rabbia, la sua paura trasmettendo con la sua voce solo pace e sicurezza.

- Che c'è?- chiedo mentre sento un nodo alla gola.
Lui si avvicina a me mentre Noman e nella sua forma da lupo.
- Lei non c'è... lei non è mai arrivata nella zona degli umani- sento delle fitte al cuore farsi sempre più forte.

La sensazioni di paura di ieri si fa di nuovo avanti, mi manca l'aria, le gambe stanno per cedere, tanto che Mark riesce a fermare la mia caduta. Sono confuso, arrabbiato, ma la sensazione più grande e quella di trovarmi rinchiuso in una parete senza finestre senza aria ne luce. Sono come bloccato mentre urlo per essere salvato. Sento delle urla che non riesco a capire da dove provengano.

Mi siedo su un tronco mentre la testa continua a girarmi, non ho mai provato questa sensazione, è una cosa strana. Sono forte ma ora mi sento debole, come se le mie forze mi stessero per abbandonare.

- Cole Respira... respira piano!- dice Mark mentre mi butta un secchio d'acqua addosso. L'acqua gelida diminuisce la mia paura, ma dura pochi attimi. Mi concentro cercando di capire da dove provengono le urla.

- Cole abbiamo un problema. Un grosso problema!- annuncia Noman mentre Mark lo spinge.
- E questo non ti sembra un problema?- gli indica il mio corpo.
- Sophia...- Noman non fa in tempo a dire il suo nome che sobbalzo in piedi verso di lui.
- Cosa Noman cosa? È fuggita? È riuscita a scappare?-.
- No. Il suo cavallo .. l'abbiamo trovato... e c'era anche ..-
- Cosa cazzo? Parla!- urlo prima che il cavallo di Sophia galoppa lentamente come a non voler far cadere il corpo che ha sopra.

- No ... no ...- urlo prima di correre verso il cavallo.
- Non è Sophia ma abbiamo trovato lui, è ancora vivo. Ma è troppo debole.- dice Noman mentre il corpo di Paul e davanti ai miei occhi

- Lei dov'è? Che cazzo è successo?- urlo cosi forte che tutti si avvicinano a noi.
- Portate il ragazzo in infermeria- dice Mark mentre Tim viene aiutato da un altro ragazzo. Gli blocco per cercare di capire cosa cosa sta dicendo.

- V-va.. vaki...- cerca di dire Paul prima di svenire di nuovo. Non ho capito niente. Le sue parole sono senza senso e la voce troppo debole.

La mia rabbia e senza fine, potrei distruggere un armata intera , ma Noman e Mark mi trattengono. Provano a farmi ragionare, ma ora, in questo momento l'unica cosa che voglio, e trovare la mia compagna e uccidere chiunque l'abbia toccata.

- Ascolta. So che distruggeresti il mondo. Ma si sveglierà, dagli un paio di ore. È poi distruggeremo insieme a te il mondo intero pur di ritrovarla-
- Chiederò agli uomini del confine se hanno visto qualcosa, tranquillo Cole... resisti solo un paio di ore.- aggiunge Noman mentre io sono perso.

La mia vita e quella della mia compagna, ora dipende dalle parole dal ragazzo, che ho sempre odiato! Strana la vita.

Fine prima parte.

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