13

Non ricordo l'ultima volta che mi sono svegliata così presto.

Scendo a chiamare il povero Tim per avere dell'acqua calda, devo fare un bagno, oggi devo essere perfetta.

Mi sento cosi felice, se potessi correrei fino a casa.

La porta del bagno si apre mentre il ragazzo ancora assonato prepara il bagno, aspetto che esca prima di spogliarmi.

Una volta finito torno in camera maledicendomi per non aver prese i miei abiti, ma dalla fretta me ne sono dimenticata. Guardo nella direzione del  letto, lui dorme ancora, noto i primi raggi di sole illuminare la stanza.
Prendo l'abito che mi ha regalato prima di indossarlo. Mi guardo allo specchio sentendo una strana sensazione. So che da un momento all'altro vedrò Paul, e con questo abito mi sento a disagio.

- Ti sta bene!- i miei pensieri sono interrotti dalla sua voce mentre e fermo sul ciglio della porta.
Lo guardo consapevole che ogni giorno il suo corpo e un richiamo pericoloso per me. E cosi perfetto quando si alza con il sorriso. Mi sento in imbarazzo a quelle parole, ma ancora di più quando lui si mette dietro di me per fermare i laccetti.

Dallo specchio noto il suo modo di guardarmi, sposta delicatamente i miei capelli di lato, mentre il mio corpo si bea di quel suo tocco.
Con lui è sempre così, delle forti scosse, dei brividi che mi creano una tempesta di emozioni mai provate fino ad ora.

- Sophia «il mio nome esce dalla sua bocca così dannatamente soave». Oggi faccio un passo verso di te. Mi fiderò di te. .. Non deludermi!- le sue parole sono un colpo diretto al cuore. Forse sono pazza, ma avrei preferito mille volte le sue urla, che sentire la sua supplica che ha spezzato il mio cuore.
Abbasso la sguardo per terra senza rispondere, mi sento strana, la mia gioia è stata interrotta dalle sue parole.
Lui si allontana da me una volta che qualcuno bussa alla porta.
La ragazza abbassa il suo sguardo appena si accorge di lui che la oltrepassa andando in direzione del bagno.

Mira ha fatto un ottimo lavoro, penso guardandomi allo specchio. A stento riuscivo a riconoscermi.


- Sophia sei bellissima- urla Wanna mentre Mark la aiuta a salire sul carro.
- Anche tu!- rispondo in imbarazzo visto che mi sento gli occhi di tutti addosso.
Sale anche il signor Jones, mentre io mi volto verso di lui che e rimasto fermo.

- Tu non vieni?- chiedo prima che Cole si avvicini a me.
- No Sophia vengo a riprendervi prima che il sole tramonti «il suo sguardo sembra dire molto. Non ci vuole tanto a capire che si sta davvero sforzando a lasciarmi andare da sola».Ricordi le mie parole di prima?-  chiede mentre sfiora la mia mano.
- Bene. Parti e stai attento a Wanna e alla tua Luna- aggiunge rivolto al vecchio.

Il carro parte, Wanna inizia a salutare il marito, i nostri occhi comunicano fra di loro senza bisogno di grande dimostrazioni.




Il viaggio passa in fretta tra i racconti del signor Jones e Wanna, ma l'ansia di quello che farò inizia a tramutarsi in paura.
Non ho paura di essere scoperta, ma paura di deluderlo, paura che dopo questo lui non mi guarderà più come oggi.
Io sono la prima a scendere dal carro, saluto Wanna e il signor Jones, mentre mi dirigo verso la porta di casa mia.
Sono felice di vedere la mia famiglia, mi sono davvero mancati. Mia madre apre la porta urlando subito alla mia vista.

- Carl, corri la nostra bambina è qui!- urla di nuovo prima di  abbracciarmi. Anche mio padre ci raggiunge felice di vedermi.
- Sophia. Che ci fai qui?- chiede mio padre una volta entrati dentro casa.
- Cole mi ha lasciato venire a vedervi- guardo le loro facce sorprese dimenticandomi che tutti qui lo chiamavano con un'altro nome
- l'Alpha!- aggiungo prima di vedere i loro sorrisi.

Seduti tutti a tavola come una volta, racconto tutto quello che mi e capitato, cosa ho fatto, di Wanna, di Mark, del signor Jones, di Tim, senza mai nominare Cole.


Entro in cucina una volta finito per aiutare mia madre.
- Lui come è? Si comporta bene?- chiede subito una volta rimasti da soli.
- Uhm.. Si! Ma è complicato- rispondo restando vaga sulle mie risposte.
- È sempre difficile i primi tempi, ma vedrai una volta che vi conoscerete tutto andrà bene! Sai è venuto più volte qui. Ha dato una mano a tuo padre nel suo lavoro, ci ha chiesto un po' di te, voleva sapere cosa ti piace, cosa ami mangiare- aggiunge mia madre, mentre io ricordo che nella settimana che ero rinchiusa a casa per la gamba, mi venivano serviti sempre i miei piatti preferiti. Solo ora ne capisco il motivo.

Le cose che mi ha raccontato mia madre mi fanno sentire ancora di più in colpa, ma ho bisogno di vederlo, di sapere se i suoi sentimenti non sono cambiati.
- Madre. Io vado da Lili- dico prima di ricevere uno sguardo contrariato.
- Sophia.. non penso sia una buona idea!- non la lascio nemmeno finire che esco dalla porta della cucina.
- Torno subito. Ci metterò un attimo. Devo farlo Madre.- dico prima di iniziare a correre cercando di evitare le persone nel tragitto.

Arrivo davanti alla sua bottega con il fiato spezzato, ho corso senza mai fermarmi, entro dentro con la speranza che lui ci sia. Sento un nodo alla gola accompagnato dal ansia.
I suoi riccioli neri sono la prima cosa che vedo. Lui si blocca una volta che si accorge della mia presenza. Non riesco a capire se è felice o arrabbiato, fino a che le sue braccia non avvolgono il mio corpo.

- Sophia «prova a dire guardandosi in giro». Sei da sola?- chiede tornando a guardare me. Faccio di si con la testa, prima di entrare con lui dietro in bottega per rimanere da soli.
La sua mano si appoggia sul mio viso, e così calda. Un calore differente da quella che ho ricevuto in questo ultimo periodo.
- Sono felice di vederti....- prova a dire ancora sorpreso di vedermi.
- Mi sei mancato. Ho sempre pensato a te ho avuto paura che tu ti dimenticassi di me- rispondo prima che  la sua fronte si appoggi sulla mia.
- Sophia ... Sophia non potrei mai dimenticarti «Le sue parole mi scaldano il cuore, fino a che non aggiunge quello che non avrei mai voluto sentire». Ma .. ora sei la moglie di un'altro.. e io..-
- No Paul. Non Sono sua moglie, tra me è lui non c'è mai stato niente. Io amo te!- appoggio la mia mano sul suo petto mentre lo guardo. Provo a farli capire che sono sua e di nessuno.
- Non so come faremo. Ma dobbiamo scappare. Io ti porterò via da qui- aggiunge prima che le sue labbra sfiorino le mie.

Sento le guance in fiamme, il cuore battere forte, tutta la rabbia, la delusione, di non poter sapere cosa lui provi per me, passano in secondo piano. Rimaniamo abbracciati finché non mi rendo conto che e il momento di andare via.

- Hai la mia parola che proverò a fare di tutto per il nostro amore- aggiunge prima di darmi un altro bacio che sigilla la nostra promessa d'amore.







Inizio a correre per ritornare a casa, sono cosi felice mi sento così forte che nemmeno alla vista del carro davanti a casa mi impaurisce.
Entro piano mentre mia madre si si alza di scatto dalla sedia venendomi incontro.
- Sophia dove sei  sparita? Lui è qui! È appena arrivato- sussurra.

Entro in salotto mentre lui e seduto con mio padre a parlare, quando mi vide il suo sguardo e diverso, non e felice ma nemmeno arrabbiato, non capisco cosa sta provando.
- Sei pronta andiamo!- anche il suo tono di voce e diverso, forse ha scoperto cosa ho fatto, ma la mia mente mi ricorda la sua gelosia, se mai sospettasse qualcosa, non sarebbe tranquillo in questo momento.
Faccio segno di si per rispondere alla sua domanda prima di  salutare mia madre e mio padre per poi uscire con lui da casa.

Salgo per sedermi vicino a lui, ma mi ferma.
- Sophia sali dietro!- dice soltanto mentre saluta mio padre. Faccio come mi chiede. Giustifico poco dopo questa cosa per il fatto che Wanna e incinta quindi più comodo per lei stare davanti.

Una volta preso Wanna inizia a raccontarmi come ha passato la sua giornata tra le risate.
- Wanna ti conviene fare una doccia prima di salutare Mark!- dice sorridendo rivolto a lei.
- Si hai ragione come minimo quel geloso penserà chissà cosa!- risponde quest'ultima.
- Perché?- Chiedo incuriosita avvicinandomi a loro.
- Devi sapere che l'olfatto dei Lupi è forte. Riescono a sentire se addosso hai un'altro odore. Tu sei fortunata, Cole ha sentito l'odore dei tuoi genitori quindi sa che gli unici che si sono avvicinati sono loro, ma io.. ah lasciamo stare- risponde iniziando a ridere da sola.

La paura prende possesso del mio corpo,scivolo giu per allontanarmi da loro, lui colpisce più forte i cavalli per farli correre più veloci. Dal suo gesto capisco che lui sa tutto.  Lui ha sentito l'odore sulla mia pelle. Lui sa con chi sono stata.

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