post weekend

Il weekend in spagna è stato un mezzo disastro.
Certo, non è stato pessimo come quello dell'anno scorso, ma dopo le prestazioni di inizio anno non possiamo ritenerci contenti:
Federico, uno dei più veloci in pista, è stato toccato da Hill.
Io, complice un assetto non ottimale dell'auto, ho perso un'occasione per portarmi in testa al mondiale.
Zoey non è ovviamente contenta, però non è neanche arrabbiata con noi.

"Va bene"

Dice lei, mentre noi siamo seduti al suo ufficio, stavolta più colorato di quello della vecchia sede grazie a dei quadri astratti.

"Siamo stati sfortunati. Abbiamo tamponato i danni, ma poteva andare meglio"

Dice lei

"Christian, tu hai corso con un danno al fondo per tutta la gara, hai fatto quello che hai potuto"

Ci penso un po': l'auto effettivamente era ingovernabile, ma mi limitavo a fare quello che serviva per tenerla in strada, ma era così già dalle prove. Così scuoto la testa

Zoey mi guarda male: non sembra contenta della mia risposta.

"Non hai capito. Se qualcuno ti chiede qualcosa, tu hai corso con il fondo danneggiato. Non voglio preoccupazioni inutili da parte degli sponsor"

Quando fa così mi spaventa: non vorrei mentire, ma deglutisco e annuisco.

"Un danno al fondo ha distrutto il bilanciamento dell'auto"

Dico così a Zoey, che sorride e passa a Federico

"Per quanto riguarda te, cerca di non insultare troppo Hill. È uno dei preferiti del pubblico. Lamentanti pure, ma fallo a toni moderati"

A breve dovremo partecipare ad un'intervista: Zoey vuole essere sicuri che vada tutto bene.
Solo la clemenza dea Marchetti ci ha evitato una serie di disastri mediatici e da quest'anno la Lake ha stretto la corda: se parliamo male o ci comportiamo in modo improprio, le conseguenze saranno terribili.
Non so esattamente di che si tratti, ma so che è  qualcosa che DEVO evitare.

Per un ripenso alla classifica: l'anno scorso i quattro punti guadagnati da una quarta e da una sesta piazza sarebbero stati oro colato, ma quest'anno sanno di fallimento, soprattutto per come erano andate le prove: un danno al fondo ad un pilota ed un contatto che ha costretto l'altro a ripartire da dietro sono un modo per addolcire la cosa, anche per quanto riguarda la gogna mediatica in arrivo.

Ora però penso al fatto positivo: sta per arrivare il GP di Monaco: la filosofia costruttiva della McNeil favorisce la corsa tra le strette strade del principato ed il doppio podio dell'anno scorso ne è la prova.
Certo, ci fu una combinazione di eventi a dir poco paura che ha portato al ritiro di diverse vetture, ma la Macchina era comunque competitiva e mi piazzai quinto già in qualifica.
Del resto la MC93 è la figlia della 001: passo corto, V10 a spingere e grande reattività.
Ok, la corrente vettura è stata "ingentilita", però la natura rimane quella

Sono quindi ottimista per il prossimo GP di Montecarlo e lo faccio presente a Zoey

"In Spagna siamo stati bravi a mettere una pezza alla sfortuna "

Le faccio notare

"Ma Monaco sarà la nostra gara: la sono arrivati la mia prima vittoria ed il primo podio di Federico. Quest'anno faremo sicuramente bene e senza aver bisogno di incidenti"

Zoey sembra essere tornata raggiante: mi fa "Pat-Pat" sulla testa e poi piega la testa di lato

"Queste sono cose che puoi dire ai media, bravo Christian"

Abbozzo un sorriso quando Zoey mette una mano sulla spalla mia e l'altra sulla spalla di Federico, ma questo muore nel momento in cui lei inizia a stringere troppo forte

"Ricordate però che a Monaco non possiamo commettere errori. Lo capite, vero?"

Io e Fede abbiamo terrorizzati, all'unisono, così lei lascia la presa

"Bene. Adesso, ricapitoliamo: se vi fanno domande scomode, voi siate il discorso sulle prime quattro gare. In Spagna avete avuto dei problemi: a Cristian si è danneggiato il fondo, Federico è stato buttato fuori e così si è ritrovato a dover lottare nelle retrovie"

Io e Fede ascoltiamo, poi ci limitiamo a dire "si"

"Christian, tu non dirai niente sulle difficoltà ad assettare la macchina. Federico, tu sei giustificato, lamentati pure del contatto, ma per questa volta evita commenti aspri su Hill, o potrebbero ritorcersi contro di te. Per quanto riguarda Monaco, mostratevi ottimisti per il futuro, ma evitate di straparlare. Dite una parola di troppo e i giornali ci si aggrapperanno per giorni"

"Va bene"

Diciamo in coro: usciamo terrorizzati dall'ufficio di Zoey: siamo bianchi in viso, speriamo semplicemente che l'intervista finisca subito.
Durante le due ore di diretta nazionale Federico ha preso la parola e io mi sono messo in disparte, rispondendo solo quando direttamente menzionato.
Dopo l'apparizione in TV torniamo alla sede da Zoey tutti contenti: lei no.
Ci fa sedere e resta in silenzio per qualche minuto prima di dire qualcosa, mentre la tensione si fa sempre più palpabile e iniziamo a pensare a cosa abbiamo detto o fatto di sbagliato.

"MA COME VI VIENE IN MENTE DI DIRE CERTE COSE?"

esordisce lei, furiosa

"TI HO DETTO DI MODERARE I TONI, NON DI CHIAMARE HILL UN 'TESTA DI CAZZO CHE PUÒ GUIDARE AL MASSIMO UN TRICICLO A PEDALI'. E SE TI DICEVO DI DARE SFOGO ALLA TUA FRUSTRAZIONE LO UCCIDEVI?"

Effettivamente a pensarci ora Fede ha esagerato. Ora però tocca a me venire rimproverato

"E TU, INVECE DI MODERARE I TONI E SVIARE IL DISCORSO METTI IL CARICABASTONE"

Zoey inizia a tossire pesantemente: passa un po' di tempo prima che si calmi e riesca a provar sollievo grazie ad un bicchiere d'acqua e ad una caramella balsamica al miele che le offro

"STAVO DICENDO, INVECE DI CALMARLO AGGIUNGI IL CARICABASTONE. HAI DATO RAGIONE A FEDERICO E HAI AGGIUNTO DI NON SENTIRTI AL SICURO IN PISTA CON UN DEFICIENTE COME LUI"

"Però è vero"

Aggiungiamo in coro, alché lei ci dà dei pugni in testa ad entrambi in contemporanea

"NON MI IMPORTA SE SIA VERO O NO, SE VOLETE CHE QUALCHE STRONZO PAGHI PER METTERE IL SUO LOGO SULLE NOSTRE AUTO ALLORA DOVETE MOSTRARVI RISPETTABILI ED EDUCATI, CAFONI! ED ORA FUORI DI QUI!"

Non abbiamo il tempo di dire nulla ed usciamo, con Zoey che sbatte la porta appena siamo fuori

"Birretta?"

Mi chiede Fede, alché faccio spallucce e lo seguo.
Passiamo la giornata al bar, a raccontare storie di persone arrabbiate e a ridere come dei deficienti: alla fine esageriamo con le birre, così finiamo barcollanti, costretti a prendere un taxi che ci riporta a casa mia.

La mattina dopo ci svegliamo con Zoey che si trova nel nostro salotto, con l'espressione di chi ci farà sentire tutto il suo risentimento e ci farà vivere un bel po' di guai

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