Dopo la fine, un nuovo inizio
Il finale della scorsa stagione è stato un disastro.
Dopo l'incendio alla fabbrica, si sono salvati solo due muletti, ovvero la specifica che usavano a inizio anno.
Così, dopo aver combattuto per il terzo posto in Classifica, sono arrivati per me e per Casadei diversi ritiri e piazzamenti fuori dai punti.
Le cose con Roberta non vanno neanche bene: lei litiga con il fratello, e si innervosisce, io sono nervoso per essere tornato così indietro con la macchina e finiamo per beccarci
Oltre a ciò Federico non è contento e me lo fa pesare, e Zoey non è affatto felice di noi e dei nostri continui battibecchi
"Ci saranno dei cambiamenti l'anno prossimo"
La signorina Lake ci ha lasciati così dopo l'ultima gara, (finita con un doppio ritiro a causa di due motori scoppiati mentre Federico era quarto ed io quinto) e dunque è sparita senza farsi sentire, dicendoci solo di prepararci per il 1993.
Adesso, siamo in una situazione pesante: i lavori di ricostruzione della scuderia sono andati a rilento ed io non ho niente da fare da novembre a marzo.
Così, per tenermi in forma ho partecipato a dei rally con una Celica GT-four e alle prime due gare del campionato IMSA, usando una Toyota TS010 e piazzandomi decentemente nelle varie competizioni.
Casadei ha fatto diversi test con vetture formula: l'anno scorso devo dire che non si è comportato affatto male e sembra migliorare di volta in volta, mentre la sede del team viene ricostruita e ampliata
Così arriviamo alla presentazione della macchina il 23 febbraio: la McNeil MC93 è pronta.
La vettura riprende la filosofia adottata all'inizio dell'anno scorso: muso basso, posteriore alto per un effetto Rake e passo corto, Il motore è adesso fornito dalla Toyota e finalmente abbiamo motori di prima mano: troppo spesso l'anno scorso abbiamo dovuto ritirarci a causa dei troppi kilometri percorsi dai nostri propulsori
Come nel 1992, la livrea è bianca: ma alle strisce gialle con i bordi neri che corrono sulla parte superiore e pance si aggiungono le scritte della Toyota sulla parte inferiore della vettura.
Ovviamente il ci sono anche il logo Motorola sul musetto e quello di Casadei metallurgia sull'airscope, sotto a quello della scuderia.
L'accordo, tra l'altro, prevede che la casa giapponese ci faccia da title sponsor in cambio della fornitura gratuita delle unità propulsive: la scuderia infatti non si chiamerà "McNneil racing team" come l'anno scorso, ma "McNeil Toyota racing team
Noto subito che c'è molta più gente dell'anno scorso: la stampa si interessa alla McNeil e molto fotografi e giornalisti sono presenti all'evento.
E così McNeil prende parola
"Quando un anno fa presentavamo la Mc001 erano presenti una manciata di persone"
Esordisce lui
"Ma alla McNeil abbiamo saputo lavorare e abbiamo fatto un'ottima stagione di esordio. Per questo oggi questa sala è piena."
L'uomo tira un sospiro, poi riprende a parlare
"Ma in fondo è giusto che la stampa non si interessasse ad un team esordienti, ma ora che siamo riusciti a stuzzicare la vostra curiosità puntiamo a rubare la vostra attenzione"
Intanto Roberta mi raggiunge.
"Possiamo parlare?"
Mi chiede. So già cosa vuole e sono d'accordo con lei.
Così tiro un sospiro e annuisco
"Andiamo sul retro, staremo tranquilli"
Così con la scusa di andare in bagno ci vediamo: nonostante la promessa appena fatta lei non sembra tranquilla e neanche io.
Diversi minuti di silenzio, poi finalmente è lei a parlare per prima
"Dovremmo chiudere, non può andare avanti così"
Dice lei
"Sono d'accordo"
Ribatto, con tono grave: non ho nulla contro Roberta, ma le cose non funzionano per niente.
Probabilmente se non fossi un pilota e lei non fosse la sorella di Federico sarebbe tutto più facile.
O forse semplicemente siamo incompatibili
"Però sono stati bene con te"
Le dico dispiaciuto
"Almeno finché non abbiamo iniziato a litigare"
Il sorriso, seppur amaro, sul suo volto si spegne e inizia a lacrimare.
A quel punto arriva Federico, che mi guarda e va a consolare la sorella.
"Torna di là"
Mi dice
"Devi parlare con la stampa tra poco"
Così lui abbraccia Roberta, mentre io rientro. Non sono felice, ma mi trattengo. Devo farlo, devo pensare alle mia carriera
Prima di tornare sul palco, passo dal bagno a sciacquarmi la faccia: riesco in qualche modo a calmarmi e ad arrivare sotto il palco.
Zoey, che stava parlando in attesa che arrivassi, mi nota arrivare, così conclude in fretta il suo discorso
"E ora lascio la parola al nostro asso: Christian Di Santo, che ci parlerà degli obiettivi per questa stagione"
Sono davanti a telecamere e flash: sono un attimo frastornato e mi ci vuole del tempo prima che riesca a trovare le parole adatte.
"Come saprete, l'incendio dell'anno scorso ha rallentato molto i nostri sviluppi. Sembrava che il nostro ciclo vitale si fosse concluso"
Dico al microfono
"Però la McNneil ha dimostrato di saper lavorare e abbiamo ricostruito tutto da capo: come la fenice siamo rinati dalle nostre ceneri e già poter presentare una vettura al prossimo campionato è una vittoria per noi"
Mi volto verso l'auto, poi torno a guardare il pubblico
"È vero, l'auto è stata progettata costruita in fretta.
Non abbiamo i soldi di Williams, Ferrari e McLaren, ma siamo partiti da una buona base e abbiamo ancora tre settimane per affinare il tutto. Tre settimane, per poter arrivare a Kyalami preparati e competere per i punti"
Sto sorridendo: i test sono andati bene con il motore Toyota, l'anno scorso e sono sicuro che questa sarà un'ottima aggiunta per questo anno
"Soprattutto, abbiamo un nuovo partner, in grado di fornire dei motori nuovi di pacca: il V10 Toyota dovrebbe darci quella marcia un po' per lottare per le posizioni che contano sin da subito. E anche Federico, dopo un anno di adattamento, sembra aver trovato la quadra con queste vetture. Quello che posso dire è che la stagione 1993 sarà molto interessante, per la scuderia McNeil"
Zoey mi sorride: sembra abbastanza contenta del discorso, così mi dà una pacca sulla spalla e io torno dietro a lei e a McNeil
Casadei a quanti pare aveva già parlato: ora sta risalendo sul palco con tutti per salutare il pubblico, prima che McNeil ci dia il via libera per il buffet
"Mi sono comportato male con te, Federico"
Gli dico, mentre scendiamo dal palco.
"Penso che dovremmo provare ad andare d'accordo per questa stagione"
Lui mi guarda storto: ho spezzato il cuore a sua sorella, ho passato un anni a fargli la guerra come un bambino. Ma tira un sospiro e mi stringe la mano
"Stai lontano da mia sorella"
Mi dice, facendomi gelare il sangue: è vero, ci siamo lasciati, ma non posso dire che non le voglia bene.
A quel punto però arriva un fotografo
"Una foto per i piloti della McNeil "
Dice lui: alché Federico sorride e li mette la mano sulla spalla come un vecchio amico, mentre io ci metto un attimo a reagire e a fare lo stesso, dopodiché ci viene scattata la foto.
Finita la formalità lui va per la sua strada ed io per la mia, alquanto turbato dalla giornata di oggi.
Mi dirigo verso il buffet, dove incontro Konata
"Non ci vediamo da un po'!"
Esclamo alla ragazza, mentre prendo le alette di pollo e le patatine
"Oh ciao"
Mi saluta di rimando, sorridendo.
"Ho visto che ti sei comportato bene in finale di campionato. Peccato per l'incendio, sarebbe potuta andare meglio"
A queste sue parole io tiro un sospiro alquanto abbattuto. Non avrei potuto vincere il campionato, ma perlomeno avrei potuto mantenere la terza posizione in classifica
"Già. Peccato"
Le dico, aggiungendo altre alette nel piatto: ho creato una montagnetta, probabilmente sto prendendo metà del pollo disponibile per tutti gli ospiti
"Sono riuscita a provare la macchina"
Dice poi lei, con un ghigno soddisfatto
"È agile e rapida, come quella all'inizio dell'anno scorso. Solo molto meglio bilanciata"
Effettivamente l'anno scorso abbiamo sacrificato la velocità assoluta per favorire la guidabilità della vettura. Ci sono state delle occasioni in cui la vettura a muso alto mi faceva rimpiangere la prima versione, soprattutto nelle curve e nei tornanti stretti, anche se la versione B della MC001 era molto migliore nel complesso.
"Anche quest'anno farai da terzo pilota"
Dico alla ragazza, che invece ghigna
"Ancora per poco"
Dice lei, suscitando il mio interesse
"Sembra che la McNeil voglia aprire un team B. A causa dell'incendio non sono riusciti a farcela per quest'anno, ma se tutto va bene l'anno prossimo correrò anche io"
Continuano a parlare per un po': sapevo già che Konata fosse giovane come me (non che ci fosse bisogno di un genio per capirlo), ma non sapevo che ad appena 18 ha davanti una stagione in cui correrà sia la f3000 giapponese che il JTCC, il campionato nipponico di turismo.
È lei che ha portato lo sponsor della Toyota e dunque i motori di quest'anno.
"Penso che tu, la Amati e Michelle Mouton siate ottimi esempi per l'automobilismo"
Dico ad un certo punto, quando mi racconta delle sue imprese in formula Renault.
Io invece le racconto delle mie vittore in IMSA con le TS010, che ho voluto guidare in modo da poterne testare il motore testare e capirne le peculiarità, poi scambio con lei le difficoltà che ho avuto nell'adattarmi ai rally, soprattutto all'idea che la teoria della guida su pista e la traiettoria ideale sono concetti totalmente inutili su quei terreni accidentati
Mentre parliamo arriva Casadei: non sembra ostile, ma neanche amichevole. Si tiene in una via di mezzo che mi destabilizza: Vorrei che almeno rendesse esplicite le sue intenzioni.
Dopo un po' per fortuna si distende e si mette a chiacchierare con noi: lui parla dei test fatti con le f3000 e altre vetture di formula: in tutto questo iniziamo a bere e diventare sempre più allegri, ma ci fermiamo giusto un attimo prima di diventare molesti
Ad un certo punto Casadei si apre, probabilmente spinto dall'alcool, così parla apertamente. Non ricordo esattamente perché sia nato il discorso, tuttavia ci sono delle parole che mi hanno colpito:
"Mia sorella è così fragile"
Esordisce tra un sorso e l'altro
"Non posso permettere che stia con un pilota. Basta un solo attimo e la scomparsa del suo ragazzo la distruggerebbe."
Dice: mi fa piacere che voglia bene alla sorella, ma oramai con lei ho chiuso, dal punto di vista romantico.
"E poi, sia tu che lei avete tante altre possibilità"
Non mi aspettavo che Federico potesse essere così maturo: probabilmente ha ragione.
Uscire con la sorella del mio compagno di squadra? No, gli equilibri nel team sono troppi delicati. Meglio non evitare di fare qualcosa di così assurdo.
E poi io e Roberta ci abbiamo provato, ma si vede che non era il caso.
"Io e Roberta non stiamo più insieme"
Gli faccio sapere, per poi riprendere il discorso dopo un altro bicchiere di birra
"Ci vedevamo poco e ultimamente litigavamo quasi sempre. Non aveva senso continuare a farci male"
Federico annuisce, poi riprendiamo a parlare finché la chiacchera non volge alla sua naturale conclusione.
Guardandomi intorno, noto che Zoey intanto sta parlando con Liliana Marchetti, di "in pista":
Passo a salutarla, ci ha dato diversi consigli nel corso della stagione e ha sempre parlato bene del nostro team.
È un po' come una zia benevola per noi, ma ci resto male perché dice quest'anno non sarà con noi: è stata incaricata di scrivere sul motomondiale: Oggi è venuta su invito di Zoeyz per salutarci e per spiegarci che non ci seguirà più. Mi dispiace, onestamente: sento che tanti dei tasselli che mi garantivano una stabilità stanno cadendo, come in un effetto domino che finirà per schiacciarmi quando la pedina più grande piomberà su di me.
Intanto, ho smesso di ascoltare quanto mi viene detto già da un po': non mi sto sentendo affatto bene
"Devo andare in bagno"
Dico ai presenti, per poi andare alla toilette: inizio a vomitare. Non so quanto tempo io stia là, ma dev'essere abbastanza considerevole.
Qualcuno infatti è venuto a cercarmi, dunque mi soccorre e mi tiene la testa finché non mi libero.
Non so neanche chi sia, ma una voce che riconosco mi tranquillizza
"Ora ti porto a casa"
Dice quella persona, dalla voce femminile.
Vedo sfocato e sento ogni suono ovattato: in questo momento sono troppo frastornato per capire chi ho davanti, così mi lascio portar via dall'evento, per poi prendere un taxi che mi porta nell'appartamento, dove finalmente mi addormento ponendo fine ad una giornata devastante.
Per salvarmi la faccia, Zoey più tardi dirà che la mia è stata un'intolleranza alimentare non diagnosticata ai frutti di mare, acuita da un sistema immunitario debole per la trasferta da Miami, ma aggiunge che ci sarò per i test pre stagionali.
Testa dunque alle gare: una giornata storta di certo non può rovinare una stagione, giusto?
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