Donington: gara
Ci sono certe volte in cui una prestazione di un atleta sembra al di fuori dell'umano:
Sono momenti in cui un individuo o una team arriva a oltrepassare la sua mortalità e si avvicina al piano del divino:
Che sia Maradona che scarta mezza Inghilterra prima di segnare, o l'Australia che a sorpresa vince la coppa del mondo di rugby vincendo contro la nuova Zelanda in semifinale, queste sono giornate fa ricordare ai posteri come leggendarie.
In Brasile è stato il mio turno, oggi è quello di Senna. Dopo essere partito male ed essere sceso in settima posizione, ecco che inizia la sua rimonta: dopo curva uno passa la Amati e Fede, dopodiché sorpassa Schumacher e dunque me, prima di sopravanzare le due Williams, il tutto nell'arco di un solo giro.
Quelli che crea Senna sono momenti di sgomento: momenti in cui ti sembra che, a 19 anni suonati, tu abbia fallito come pilota e insieme a te tutto il resto della griglia.
Scherzi a parte, cerco di riprendermi il prima possibile: sono quarto, dietro a Senna in stato di grazia e le due Williams con le sospensioni attive meglio sviluppate. Dietro di me Schumacher, Amati e Casadei che vogliono il mio scalpo.
La prima cosa che faccio, appena ripresomi dallo shock di Senna che mi tratta come una chicane mobile è quello di spingere: non riesco ad andare veloce come il brasiliano, ma raggiungo Prost mentre dietro di me Giovanna viene passata da Federico, portando le McNeil in quarta e quinta posizione.
Fede mi segue senza fare storie: l'idea è quella di tallonare la Williams di Prost, in evidente difficoltà a causa della pioggia e magari riprendere Hill.
L'auto si conferma guidabilissima: va buttata dentro la curva, facendo scivolare un po' le gomme posteriori, per poi accelerare e farti portare fuori. A differenza della MC001, la MC93 non richiede derapate spettacolari per essere guidata: quello di questa vettura sono movimenti al limite della perdita di grip, che riesco a compiere grazie alla capacità della vettura di avvertire in anticipo prima che qualcosa vada male.
I giri intanto passano: la pioggia va e viene e siamo costretti a diversi cambi gomma: in questa lotteria bisogna capire quando rientrare e quando conviene restare in pista con le gomme da bagnato: viaggio così a lungo in quarta posizione, restando vicino a Prost finché ad un pit egli non ha un problema al dado della ruota: sembra che si sia spanato il dado della ruota o qualcosa del genere e così non si riesce a togliere la ruota. Ritiro per il francese, terza piazza per me.
Siamo oltre metà gara e dietro di me la situazione è cambiata: Giovanna Amati ha passato nuovamente Federico, che ha perso la posizione anche sulla Ferrari di Alesi e sulla Lancia di Moreno, mentre davanti a me Senna che è imprendibile e Hill ad una decina di secondi.
Schumacher ha avuto un guasto al motore e ha lasciato una chiazza d'olio sulla parte esterna del rettilineo principale, mentre di me i miei inseguitori si fanno battaglia: al giro 56 Alesi prova a passare la Brabham della Amati al penultimo tornante, la quale risponde a quello successivo riprendendo la quarta posizione.
La Ferrari purtroppo prende proprio l'olio lasciato dalla Benetton e così alla frenata successiva finisce contro le barriere, per fortuna senza gravi conseguenze
Così Moreno prende la quinta posizione, seguito da Casadei: stavolta tocca a Federico provare un attacco.
Fede prova a lungo a sopravanzare la Lancia, ma senza particolari risultati per un po' di giri: riesce a ottenere la posizione solo intorno al sessantesimo giro: l'attacco inizia in curva 1, quando il mio compagno di squadra si appaia a Moreno: i due corrono fianco a fianco sino alla prima sequenza sinistra - destra sinistra: a quel punto Fede passa momentaneamente al quinto posto, prima di perdere la posizione alla serie di curve successiva.
Federico resta dietro Moreno fino alla frenata della Melbourne: a quel punto fa finta di tentare la staccata, Moreno così allunga la frenata e va lungo, con Casadei che si prende la posizione e guadagna abbastanza tempo da garantire il mantenimento della quinta piazza.
Io intanto insidio la Williams rimasta in gara: Hill è un osso duro, ma io voglio esserlo di più: ad ogni curva che passa provo a sorpassarlo: inizio l'attacco provando a buttarmi all'interno alla Redgate, venendo chiuso: tento poi di fintare all'esterno in curva 3, ma Hill non ci casca e non mi lascia l'interno. Non riesco a passare in alcun modo neanche alla frenata della quarta: il pilota inglese oggi si difende strenuamente ed è difficile per me potergli soffiare la seconda posizione.
Decido di tentare il tutto per tutto nella serie di tornarti alla fine del giro: ho una buona trazione dopo la chicane, poi freno in ritardo all tornante Melbourne: riesco a mettere il muso avanti, ma poi Hill mi passa nuovamente al tornantino successivo.
I giri passano: con la mia terza posizione sono l'ultimo pilota a pieni giri e la lotta per il secondo posto non accenna a fermarsi: ogni giro mi faccio sempre più furioso: voglio finire davanti, per me è un ossessione
Non pretendo di recuperare Senna, che oggi è intoccabile, ma almeno voglio essere il primo tra i comuni mortali: Hill sembra essere dello stesso avviso e così continuiamo con sorpassi econtropassi fino all'ultimo giro: quando arriviamo al traguardo posso vedere Senna negli specchietti: un altro giro e ci avrebbe sicuramente doppiati.
Visto che devo tentare il tutto per tutto, deciso di farmi ancora più aggressivo: provo a frenare all'esterno in curva uno per poter mantenere una velocità superiore nel tratto successivo: siamo così appaiati in curva 2 e mi ritrovo all'interno in curva 3, dove riesco a sorpassare Hill:
Continuo in testa alla 4, ma la Williams mi sta negli scarichi e mi prende la scia, per buttarsi all'interno alla 7: a quel punto è Hill a sorpassare me, riportando le posizioni come all'inizio del giro.
All'uscita della 8 mi metto in scia alla Williams e tento il sorpasso alla Chicane: è questione di un attimo, ma sono avanti.
O meglio, lo sono per un breve attimo, perché nella foga prendo male il cordolo e finisco in testacoda.
L'auto ha una gran velocità e oramai ne ho perso il controllo: così termino la mia gara contro il muretto del penultimo tornante
Ancora frastornato, ci metto un po' ad uscire dalla macchina: sono alquanto nervoso, ma sto bene.
Così imparo ad avere troppa fretta
L'auto medica mi riporta comunque ai box: una volta arrivato sono davvero nervoso, ma i ragazzi del team tentano di consolarmi
"Sei comunque terzo, va bene così"
Mi dice qualcuno.
"Sei un idiota"
Mi rimprovera invece la Lake
"Mi hai fatto preoccupare, la prossima volta pensa anche alla tua incolumità quando corri"
Vengo poi chiamata sul podio: anche se mi sono ritirato mi sono comunque classificato in terza piazza, ciò vuol dire che dovrò mostrarmi al mondo intero mentre sono incazzato nero per le mie cavolate. Faccio comunque i miei complimenti a Senna: li merita, niente da dire
"Oggi eri intoccabile"
Dico al Brasiliano
"Penso che con un altro giro a disposizione avresti doppiato anche me e Hill"
Senna mi sorride: anche lui si complimenta con me e dice di aver osservato la battaglia tra me e Damon dalla sua auto divertendosi e non poco. Hill invece si gode il suo podio: come me anche lui è giovane e ha sicuramente un bel futuro davanti.
Da una parte mi fa piacere aver fatto divertire uno dei miei idoli, dall'altra avrei preferito finire in prima posizione. Del resto chi è che non corre per vincere?
Lasciamo così l'Inghilterra: saluto Rita, che continuerà la sua avventura in formula Vee, e anche il suo team: io devo pensare alla paura tra queste due gare, dato che abbiamo tanto lavoro da fare per fare diventare il diamante grezzo che ho tra le mani una belva al top della formula uno.
Classifica GP d'Europa (top 10)
1- A. Senna 1:50:46:570 (+10)
2- D. Hill +1:23:199 (+6)
3- C. Di Santo Ritirato (+4)
4- G. Amati +1 giro (+3)
5- F. Casadei +1 giro (+2)
6- R. Moreno +1 giro (+1)
7- J. Herbert +1 giro
8- R. Patrese +2 giri
9- P. McCarthy +2 giri
10- F. Barbazza +2 giri
Classifica campionato dopo la gara 3:
Piloti:
1- A. Senna (McLaren) 22
2- C. Di Santo (McNeil) 18
2- D. Hill (Williams) 16
4- F. Casadei (McNeil) 8
5- A. Prost (Williams) 6
6- G. Amati (Brabham) 6
7- J. Alesi (Ferrari) 1
8- R. Moreno (Lancia) 1
Costruttori:
1- McNeil 26
2- McLaren 22
3- Williams 22
4- Brabham 6
5- Ferrari 1
6- Lancia 1
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