Catalunya: gara

Sinora questo weekend non è stato dei migliori.
O meglio: ad essere sinceri non è stato, a livello di risultati per me
Ma Casadei in pole è qualcosa che non avrei mai voluto vedere, anche se non è  la prima volta: già capito in Belgio l'anno scorso. Le Williams fecero un disastro nelle prove e finirono per  dover sistemare l'auto senza poterla settare, permettendo a piloti insoliti di arrivare in testa.
Federico fece un tempo assurdo, seguito da Senna e poi da me.
La gara si conclude con la vittoria di Senna grazie al ritiro del mio compagno di squadra, io in seconda posizione e  la Amati terza, con entrambi le Andrea Moda a punti se ben ricordo.

Ad ogni modo la seconda pole in carriera di Federico Casadei porta con sé una nota positiva:
Zoey deve onorare la scommessa fatta a inizio campionato, è sulla griglia vestita da ombrellina, per onorate la scommessa fatta a inizio anno.
Prima va da Federico e gli parla, Popi viene da me

"Oggi non fate casini, intesi? Se vi trovate insieme non lottate, si congelano le posizioni"

Tiro un sospiro: vuol dire che dovrò sopravanzare Federico ai pit stop, se voglio arrivare davanti a lui.

Zoey si allontana e con lei tutte le ombrellone e i meccanici: è tempo del giro di ricognizione. Tutto in ordine, quindi si procede alla partenza

I semafori si spengono, o meglio, diventano giallo lampeggiante: noi partiamo tutti, abituati a reagire quando il rosso sparisce.
Lo spunto è buono, ma non eccelso, dato che mantengo la posizione alla prima frenata.
Mentre provo a gettarmi all'interno di Senna, vedo Hill che, mentre prova a sorpassare il compagno come stavi facendo io con il brasiliano, centra in pieno Federico e così in finiscono per i prati.
Non sono se Fede sia riuscito a rientrare: io penso alla mia seconda posizione, mentre Prost inizia a tirare per provare uni strappo.
Dietro di me si trova Senna, poi Schumacher, Moreno e Patrese.
Il Francese riesce finalmente a far vedere il dominio delle Williams: la vettura con numero 2 vola via, mentre io posso solo contenere gli attacchi della McLaren di Senna, smanioso di sorpassarmi per la testa del campionato
Ovviamente non lo lascio fare, ma il brasiliano ne ha più di me e all'inizio del settimo giro lui mi sorpassa all'esterno della Renault:
Non riesco neanche a provare la frenata, perché la McLaren oggi è molto migliore di me.
Così posso solo gare ciao ciao a Senna, mentre mi concentro a mantenere un mezzo che non riconosco in terza posizione.
Onestamente non succede molto per me nella parte centrale della gara: Poi interessanti sono le rimonte di Hill, finito 27° dopo il contatto, e Casadei finito ultimo e costretto a cambiare il musetto.
Il primo usa la velocità e la superiorità della sua Williams, mentre il secondo sembra indemoniato: giro dopo giro recupera posizioni, sfruttando la superiorità tecnica del suo mezzo e la sua aggressività nella lotta per prendere posizioni.
Io intanto sono disperso: Senna è troppo lontano e Hill si avvicina sempre di più, finché non passa Patrese, Moreno e Schumacher.
È quarto dietro di me e prende due secondi al giro: quando arriva dietro di me provo ancora una volta a resistere, ma mi frega alla staccata dopo il rettilineo dei box, relegandomi alla quarta piazza.

I ritiri continuano ad susseguirsi e ben presto la pista si riempie qua e là di olio e di detriti: se già avevo poca fiducia nell'auto adesso ne ho ancora di meno a causa delle condizioni in cui versa la pista.

Intanto siamo al cinquantacinquesimo giro con Casadei è in decima posizione chiaramente insoddisfatto del suo piazzamento: la sua McNeil raggiunge ben presto la Ferrari di Berger e la sorpassa all'esterno alla curva Repsol.
Ora l'altra McNeil è seconda, ma quella posizione le sta stretta: la vettura motorizzata Toyota raggiunge anche Perry McCarthy: Fede si fa vedere già alla Chicane nella Nissan, poi mette pressione mostrandosi negli specchietti di Perry alla Caixa.
Tutto questo serve per preparare il sorpasso: dopo essersi fatto girare alla Elf, i due restano appaiati per tutto il tornante della Renault e anche quello della Repsol: solo alla curva Seat Federico riesce ad avere la meglio in staccata rispetto alla Lancia Martini, portandosi così in ottava posizione
All'inseguimento della Ferrari di Alesi.

Se posso aprire una piccola parentesi, penso che con tutti questi partecipanti l'ideale sarebbe estendere i punteggi ai primi otto: in questo modo si premierebbe di più il raggiungimento di un podio e si sarebbe la possibilità ai team di media classifica di lottare tra di loro.

In tutti questo La freccia bianca e gialla raggiunge in un paio di giri la rossa di Maranello: il francese Alesi si dimostra particolarmente aggressivo nella difesa anche perché  nella posizione in cui si trova potrebbe soffiare qualche punto a chiunque si ritiri o faccia errori tra i primi 6.

Federico invece ha il passo per prendersi i punti con la forza e così, dopo tre giri passati ad attaccare Jean,  Casadei fa in modo da uscire più veloce dalla New Holland per poi prendere la scia alla Ferrari, prima di passarla in frenata alla Elf: ora Fede si trova a ridosso della zona punti e prende diversi secondi al giro a Patrese.
Anche Riccardo è alquanto combattivo: Federico è arrivato all'ultimo giro e deve inventarsi qualgosa.

Il primo attacco arriva alla Elf: Patrese chiude la strada, così Fede prova ad avvicinarsi alla Renault. Come già accaduto, i piloti percorrono tutto il tratto che arriva alla Seat appaiati, ma Fede forza troppo la staccata e Patrese risponde con un incrocio di traiettoria, mantenendo la Benetton avanti fino alla Caixa.
Percorsa la Banc De Sabadel Federico  deve inventarsi qualcosa: ecco che, dopo la, Fede 13 mette le ruote più all'esterno possibile, alzando pure un po' di erba, dopodiché si butta all'interno alla New Holland: Fede rimane con le sole ruote esterne sul circuito, alzando un gran polverone in pista e portandosi in sesta posizione giusto in tempo per tagliare il traguardo.
Qualcuno potrà dire che ha fatto tutto questo per un misero punto, ma non si ci rende conto quanto questo singolo punto può influire il risultato finale.
Certo, bisogna saper scegliere le proprie battaglie, però bisogna anche ricordare che Federico non aveva nulla da perdere: che si arrivi settimi o trentaseiesimi a fine gara arriva sempre uno zero.
E poi c'è anche una questione di orgoglio: oggi doveva essere la giornata di Federico Casadei e in qualche modo lo è stata: era ultimo alla fine del primo giro e ha guadagnato 30 posizioni da quel momento: probabilmente quello di Fede è un record assoluto, che entrerà a fare parte della storia della F1
In tutto questo Hill ha raggiunto e superato anche Senna, andando a chiudere una doppietta della Williams con una prestazione entusiasmante quasi quella di Fede.

Purtroppo domani nessuno si ricorderà della gara del mio compagno, se non qualche fervido appassionato, ma tutti penseranno a Hill che ha superato venticinque vetture per arrivare secondo.
Sceso dalla macchina sono frustrato, ma la prima cosa che faccio è andare da Federico: penso che oggi avesse il passo per starmi davanti con un buon margine e mi dispiace che non possa aver dimostrato il suo talento.

"Hai fatto una gran gara"

Dico al mio compagno, che fatica ad uscire dall'auto. Addirittura, dopo tante difficoltà, trova appena la forza di portarsi fuori dall'abitacolo, prima di stramazzare.
Un meccanico ed io abbiamo il tempo di prendere Federico e di portarlo fino ad una sedia, poi allontaniamo la gente che si è accalcata ad acclamarlo.

Una volta reidratato il mio compagno, diversi piloti passano a fargli i complimenti: io mi limito ad osservare lui e la sua macchina, com la parte destra danneggiata dal colpo di Hill.
Non solo l'auto era danneggiata all'esterno, ma anche il cambio non funzionava a dovere: quando spinto dalla curiosità do un'occhiata al sua telemetria per analizzare la gara mi rendo conto che Fede ha compiuto la sua rimonta senza la terza marcia: a partire dal contatto con Hill infatti Fede passa sempre dalla seconda alla quarta e viceversa, saltando il rapporto in mezzo.

Zoey sembra più serena rispetto all'inizio della gara: il GP non è andato come volevamo, ma rispetto al disastro dell'anno scorso abbiamo fatto passi in avanti: ora c'è da pensare alla prossima gara a Monaco.
Mentre parlo con Gianni il capo meccanico dei problemi che ho avuti con l'auto vedo Roberta che abbraccia il fratello: a quel punto tutti lo applaudiamo mentre realizzo che posso anche essere arrivato davanti a Federico, ma tra noi due è lui che ha vinto oggi.

Gp di Spagna, risultato finale:

1- Prost - Williams -10
2- Hill - William -6
3- Senna - McLaren - 4
4- Di Santo - McNeil - 3
5- Schumacher - Benetton - 2
6- Casadei - McNeil - 1

Classifica piloti dopo il turno 5/16:

1- Senna - McLaren - 32
2- Di Santo - McNneil - 31
3- Hill - Williams - 22
4- Prost - Williams - 16
5- Casadei - Mcneil - 13
6- Amati - Brabham- 6
7- Alesi - Ferrari - 4
8- Moreno - Lancia - 3
9- Schumacher - Benetton - 2
10- McCarthy - Lancia - 1

Classifica costruttori dopo il turno 5/16

1- McNneil - 44
2- Williams - 38
3- McLaren - 32
4- Brabham - 6
5- Ferrari - 4
6- Lancia - 4
7 - Benetton - 2

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