Arrivo in Brasile e prove libere
Durante gli ultimi giorni mi è arrivata una lettera dall'Inghilterra, insieme ad una video casetta.
In casa sotto la TV ho potuto guardarla: si tratta del debutto di Rita in formula Vee
Mentre io concludevo in terza posizione la gara inaugurale della corrente stagione di F1, lei zittisce la critica inglese (a mio avviso sempre troppo favorevole ai piloti che hanno in patria) dominando a Donington, pur correndo con un telaio del 1985, che aveva già vecchio quando iniziai a correrci io ormai cinque anni fa.
La lettera parla della gara, del fatto che il suo team era composto da appena sei membri oltre a lei e di come si senta in una piccola famiglia: la capisco, era lo stesso per me
Ho lasciato la lettera in un cassetto con dei ricordi importanti; per quanto riguarda la videocassetta, ne ho fatto una copia che ho girato a Zoey, affinché possa valutare di inserire Rita nel programma della McNeil.
L'idea che mia sorella possa arrivare in F1 mi diverte: è sempre stata intraprendente, ma scostante nei risultati. È un pilota che da il tutto per tutto e che spesso compie errori a causa di ciò, anche se con la sua ultima stagione in Kart sembra aver smussatio questo suo lato
Siamo ai box e noto che Kumiko, presente la scorsa gara in qualità di ombrellina, questa volta è assente: per Federico è Roberta ad ricoprire tale ruolo, a me invece verrà assegnata qualcuna dal tracciato.
Non che sia importante, però è piacevole avere una ragazza carina che ti tiri su il morale prima della gara
Parlando di ombrelline- mi chiedo come stia la signorina Zoey con gli abiti che vengono dati loro.
So che sto facendo voli pindarici, però perdermi in queste cavolate mi aiuta a stendere i nervi: del resto se mi diverto guido meglio
Tornando a Kumiko, pare che oggi abbia la prima gara in formula 3000 giapponese dopo essere approdata dalla formula Renault.
La Brabham vorrebbe ingaggiarla, ma Zoey non molla l'osso: Konata è importante per la squadra e soprattutto è il punto chiave per l'apertura del team B l'anno prossimo
È un'ottima collaudatrice, molto veloce sul cronometro: mi chiedo cosa riesca a fare durante le gare
"Brasile siamo arrivati!"
Dice Zoey raggiante, io invece scendo dall'aereo distrutto dal fuso orario e dalle continue turbolenze: Federico è nelle mie stesse condizioni e ringrazio che mancano un paio di giorni alla gara: il tempo di riposare per farmi sparire questo mal di testa, dovuto al Jet lag e al fatto che i sonniferi che mi avrebbero dovuto aiutare a dormire sono durati meno del dovuto, lasciandomi con un terribile mal di aereo
Mentre mi riposo Zoey mi propone un giro della città con i fratelli Casadei e altri membri della squadra: la guardo per un attimo, poi faccio no con la testa
"Vorrei riposare un po', il volo mi ha stancato"
Dico alla team manager
"Non preoccuparti, lo capisco"
Mi risponde lei
"Saremo di ritorno questa sera, ma tu non uscire dall' hotel"
Da quel che ho capito , i ragazzi di muoveranno gruppo e con una guida, in modo da evitare problemi e per imparare di più sulla storia del luogo, mentre Io dal mio canto mi godo il relax: sono alquanto stanco e andare in giro non è cosa che fa per me in questo momento: con le cuffiette all'orecchio mi godo dunque l'ascolto dei Cypress Hills mentre leggo i giornali inglesi riguardo mia sorella: dicono che sia stata fortunata, come si ci aspetta da loro.
Il mio riposo viene interrotto dall'arrivo dei ragazzi: sembrano contenti del giro turistico, soprattutto Zoey: penso di siano divertiti, il che mi fa piacere, anche perché il clima nel team sembra essere più leggero rispetto all'anno scorso, ma la qualità del lavoro di tutti non sembra essere calata.
Solo io ho dato l'impressione di essere un fascio di nervi, soprattutto prima della gara in Sudafrica: ora però c'è una certa armonia tra tutti noi.
Domani mattina inizieranno prove libere, ma qua si ride e si scherza come se fossimo in gita scolastica: mi chiedo se sia un bene o meno, però a pensarci bene abbiamo iniziato alla grande questo campionato.
Dopo la bella gita il team si presenta a tavola: ci sono anche io ovviamente e mi rendo conto di quanto sia gradevole trovarmi nella McNeil.
Il giorno dopo siamo in pista: faremo diversi stint di lunga distanza e alcuni brevi per simulare qualifiche e gara
Nella prova con il serbatoio pieno l'auto si comporta bene: è ben bilanciata e quasi non sembra risentire dell'inerzia che imprime il peso della benzina.
Nella prova di qualifica, invece decido di non dare il massimo per non scoprire le mie carte fin da subito.
Il mezzo resta attaccato a terra: non una scivolata, non una sbavatura. Certo, posso dare qualcosa in più, ma sto cercando di frustare la macchina, in modo da poterla provare.
Torno ai box soddisfatto: mi viene passato un asciugamano e Zoey viene nervosa
"Nasconditi di più, Chris, stai andando troppo veloce"
Mi dice, alché la guardo confuso
"Ma mi sono tenuto un margine abbastanza ampio"
Le dico
"Devo provare le capacità dell'auto per avere dati utili, ma non sto dando ancora tutto"
Zoey mi fa vedere quindi i tempi: sul giro veloce sono già mezzo secondo più veloce dell'anno scorso!
Alché sorrido soddisfatto: quest'auto ha potenziale e non vedo l'ora di esprimerlo tutto
"Ci divertiremo"
Dico sicuro di me alla team manager
"Aspettati qualcosa di magnifico per la gara"
Le prove sono finite: è il momento giusto per scommettere mille lire sulla McNeil se potete, prima che i bagarini si rendano conto di quello che possiamo fare
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