Mackenzie ed Ethan entrarono tranquillamente in un centro commerciale, tenendosi mano nella mano poi fulminei si avvicinarono al reparto di elettronica.

«Secondo te lo avranno già esposto l'EP di Becky?», domandò entusiasta la ragazza, saltellando allegramente davanti agli scaffali dei CD musicali.

Ethan emise un breve ridacchio, «Non lo so, controlliamo», le rispose divertito per poi appoggiarle una mano sulla schiena e accarezzargliela lentamente.

Dopo aver trovato e comprato l'EP di Rebecca, i due ragazzi decisero di fermarsi a bere qualcosa nel bar del centro commerciale.

Mackenzie continuava a sorridere e ad accarezzarsi la piccola pancia mentre i piccoli al suo interno si muovevano lentamente. Ethan, dalla parte del tavolo, scrutava ammaliato sua moglie parlare con i loro bambini, sussurrandogli che li avrebbe protetti sempre e che già li amava moltissimo.

La ragazza si sentiva come se facendo così, riuscisse a trasmettere ai suoi bambini tutto il suo amore per loro e a fargli capire che li avrebbe protetti da tutto il male che c'era in quel mondo marcio.

«Saranno due maschietti, due femminucce oppure un maschio e una femmina, secondo te?», gli chiese suo marito, bevendo poi un sorso del suo caffè.

«Un maschio e una femmina... Lo spero tanto», Mackenzie tirò su con la cannuccia un po' di succo di frutta alla mela poi scoccò la lingua contro palato, «Secondo te? Per me speri siano due maschietti, così da non essere più l'unico in casa», ridacchiò infine.

Ethan scoppiò in una fragorosa risata, annuendo velocemente, «Ci hai azzeccato, anche se non mi importerebbe se non fosse così... Nel senso che amerei allo stesso modo entrambi perché il sesso, alla fine, non ha importanza. L'unica cosa importante è che siano in salute.»

«Vero, vero», la ragazza si spose in avanti e premette la sua bocca su quella del ragazzo che al suo tocco delicato, le sorrise sulle labbra per poi far scontrare teneramente i loro nasi, «Vi amo tantissimo.»

«Anche noi, amore nostro.»