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Minho camminava tra le mura del castello, ondeggiando il suo corpo per tutto il corridoio, comportandosi come se tutto quello fosse di sua proprietà.

Jisung lo seguiva in silenzio, assicurandosi di camminare piano in modo da non fare nessun rumore. Il povero cuore del ragazzo batteva forte nel suo petto per il nervosismo. Per l'amor di Dio stava camminando per un corridoio con il principe di molto molto lontano.

Minho entrò nella sua stanza, lasciando la porta aperta in modo che Jisung lo seguisse.

"Ok scoiattolo, stai al passo e il lavoro continuerà ad essere tuo. Voglio essere svegliato ogni mattina alle 7. Quando vieni a svegliarmi, accendi prima i riscaldamenti, poi accendi le luci, apri le finestre e infine svegliami. Hai il permesso di scuotermi leggermente se non mi alzo subito."

"Il mio armadio è lì, il mio bagno di là. C'è un termometro nel bagno. Quando riempi la mia vasca voglio che l'acqua sia a 35° esatti, con un pizzico di lavanda, un pizzico di cocco e un po' di sale da bagno. Assicurati sempre che i saponi siano pieni, perchè non voglio che tu venga a riempirli mentre mi sto lavando."

"Quando prendi i miei vestiti voglio che tu prenda esattamente i vestiti che io ti ho detto di prendere. I miei vestiti sono organizzati per categoria di indumento e poi per colore, quindi non dovrebbero esserci probemi per trovarli."

"Questo è il mio programma settimanale, e salto la maggior parte delle mie lezioni. Voglio che prepari i miei vestiti per andare a cavallo ogni mattina in cui ho lezioni a cavallo, e mettili su quel tavolino. "

"Ogni volta che ti chiedo un caffè ricordati che lo voglio decaffeinato. Non mi piace la caffeina, fa spuntare le rughe. I miei prodotti per la skincare devono essere riempiti regolarmente, e devi imparare quali sono i miei prodotti per la skincare nel caso in cui io sia stanco o ubriaco e quindi non possa farlo da solo. Uso i miei prodotti per la skincare ogni mattina e ogni sera dopo il mio bagno mattutino e sarale."

"Non mi interessa che tu sia presente nella stanza mentre mi cambio, ma se lo sei non fissarmi, è fastidioso."

"Ogni volta che non hai niente da fare puoi semplicemente seguirmi in giro per il castello nel caso io abbia bisogno del tuo aiuto. Hai qualche domanda?"

Jisung rimase immobile sotto stato di shok fissando Minho. Come diavolo doveva fare a ricordare tutte quelle cose. Jisung si riprese quando si rese conto che Minho lo stava squadrando dalla testa ai piedi, aspettando una sua risposta.

"Um...con quali onorifici o titoli vuoi che io ti parli?" Chiese Jisung, pensando fosse una buona domanda.

Minho incrinò un sorriso al piccolo e timido scoiattolo di fronte a lui. Doveva ammettere che il nuovo ragazzo era incredibilmente cute, ma solo quello. Niente più di quello.

"'sua altezza' o 'principe Minho'. Qualche altra domanda?"

Jisung scosse la testa.

"No, sua altezza."

Minho sorrise e ridacchiò. Oh quanto avrebbe voluto rovinare l'innocenza di quel piccolo scoiattolo. Renderlo un giovane ribelle come fece in passato con se stesso.

"Ok allora. Ci vediamo domani mattina, scoiattolo. Puoi andare." Disse Minho.

Jisung si inchinò e iniziò ad avviarsi fuori dalla stanza, continuando a non fare nessun suono. Proprio quando stava per uscire, sentì la voce del principe chiamarlo da dentro la stanza. Il ragazzo quindi smise di camminare, girando la testa di lato per sentire cosa il principe doveva dirgli.

"Oh, e scoiattolo... ricordati che tu adesso appartieni a me. Sei mio...buonanotte"

Jisung annuì con la testa e si precipitò nel corridoio. Non poteva non pensare al sorrisetto sulle labbra di Minho quando gli ha detto a chi appartiene. Era fisso nella sua testa, ripetendosi come un disco rotto.

Il giovane servo entrò velocemente nella sua stanza, lasciandosi cadere sul letto. Jisung sospirò soddisfatto. Questo sarà un lungo anno.

Jisyng pigramente si sedette e iniziò a sbottonare la sua camicia bianca. Allargo la sua cravatta nera, e se la tolse. I costosi pantaloni abbracciavano perfettamente la vita di Jisung. Il ragazzo li sbottonò sentendosi finalmente libero. Non era abituato a usare dei vestiti così formali. Tutto era completamente diverso dai vestiti rovinati che indossava a casa.

Dopo che Jisung indossò il pigiama blu che aveva trovato nell'armadio, prese un libro dal comodino e iniziò a sfogliarlo. Sembrava migliore di tutti i libri che aveva a casa. Sicuramente era molto più nuovo e più bello.

Le parole nelle pagine erano più piccolo di quelle a cui Jisung era abituato. La sua vista sembrava strana, casualmente. Forse era solo il libro ad essere strano.

Jisung si guardò intorno, individuando una linea di qualcosa sullo scaffale sopra la sua libreria. Incuriosito si avvicinò, notando 6 paia di occhiali allineati. Jisung afferrò il primo paio, indossandoli. Gli girava tutta la testa. Questi sicuramente non erano della sua gradazione.

Jisung li rimise giù e afferrò il paio successivo. Non gli faceva male la testa quanto il primo paio, ma non riusciva ancora a vedere un cazzo. Jisung li ha sostituiti con il paio successivo. Con quelli vedeva molto meglio, ma tutto era ancora sfocato.

Jisung provò il prossimo paio di occhiali, e il paio successivo. Le cose stavano migliorando, ma il mondo era ancora sfocato. Jisung sospirò e prese l'ultimo paio. Non credeva davvero che si sarebbero adattati alla sua vista.

Quando Jisung li indossò, i suoi occhi si spalancarono. Ha visto tutto chiaramente. Molto più chiaramente di quello a cui era abituato. Jisung si guardò attraverso lo specchio a figura intera. In realtà sembrava molto meglio di quello che si sarebbe aspettato. Poteva vedere chiaramente il colore dei suoi occhi e ogni lineamento del suo viso. Oltre a ciò, gli occhiali gli stanno davvero bene. Erano rotondi e morbidi, proprio come i suoi lineamenti.

Jisung posò gli occhiali sul comodino e andò in bagno a prepararsi per andare a letto. Jisung si lavò i denti e si lavò rapidamente la faccia con il detergente per il viso sul bancone. Dopo si infilò nelle morbide lenzuola del letto. Sembrava il paradiso. Dopo solo un paio di minuti, Jisung stava russando piano, sulla buona strada per il mondo dei sogni.

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