3.

Ho sempre fatto una gran fatica a dormire, come mio padre. Sono arrivata alla convinzione che l'insonnia sia una questione di genetica. Io, mio padre e mio nonno prima di lui, stesso problema e stessa soluzione dal nome un po' bizzarro. Si tratta, in effetti, di una parola palindroma, un medicinale comunemente conosciuto come xanax.
Ecco, xanax. Ormai io e xanax abbiamo un rapporto molto stretto. Incontro tutti i giorni le sue magiche gocce, a volte mi capita di incontrare più lui di mia sorella e soprattutto ultimamente.
Mia sorella, sua altezza reale Virginia, ha una bella vita. Sono contenta per lei per carità, dopo essere guarita dal linfoma le si sono aperte tutte le porte, o quasi, diciamo quelle porte che conducono alla felicità. Da dove iniziare: già il fatto che sia guarita è notevole, dopo tutte quelle chemio e punture in pancia, io onestamente avrei preferito morire piuttosto che vedere i miei capelli morti sul cuscino tutte le mattine e avere la consapevolezza che quelle brutte macchie blu sul corpo, dovute dalla qualcosa a contrasto, mi rimarranno per sempre. Il suo fidanzato di lunga data, stanno insieme da ben dieci anni, le ha chiesto di convivere e lei, giustamente, non ha rifiutato. Anch'io scapperei da questa casa il prima possibile, ma... non ho ancora trovato il principe azzurro che mi salvi da questo inferno. Vivono felicemente insieme, chissà quanto scopano, li invidio. Ha trovato un lavoro! Alziamo i calici signori alle raccomandazioni! Si sa, ormai, credo, senza raccomandazioni non si va da nessuna parte o non si arriva al raggiungimento delle proprie ambizioni in questo paese (di merda).
Ha tutto: l'amore, una casa, soldi poiché senza quello non si vive, la salute e... la felicità. Sicuramente Virgi non deve cercare conforto nello xanax per riuscire a zittire il cervello per riuscire a dormire.
Tornando invece su di me, sarò breve, io non ho nulla di interessante. Volevo solo dare importanza al mio amico xanax, senza il quale io non riesca ad essere felice. Per molti la felicità si troca in cose materiali e immateriali, fra le tante forse alcune le ho citate negli ingredienti della felicità di mia sorella; per me la felicità si trova in 15 gocce di xanax tutte le sere. Non è pazzesco? Intendo, non sembra fantastico che esista, ad oggi, una miscela che dona la felicità? Ovviamente, c'è chi pensa alle droghe... Ecco ma la differenza sostanziale fra lo xanax e le droghe qual è? Dal lato della dipendenza, gli effetti sono gli stessi, ma... lo xanax, per quanto la crei, è una medicina.
Nonostante io sia poco interessante e molto mediocre su tutti gli aspetti, sono colta o per meglio dire guardo molte serie TV su Netflix. Ultimamente sto seguendo con grande interesse The Crown e nel caso ve la consiglio, davvero bella. Cito questa serie cult poiché trovo, con buffo divertimento masochista, l'analogia del personaggio di Margaret. Lo conosciamo tutti, no, l'albero genealogico della famiglia reale d'Inghilterra? Elisabetta e Margaret: sorelle, rivali, l'una l'opposto dell'altra. Ecco, io sono Margaret. In tutto e per tutto. Ho trovato l'amore ma mi è stato tolto con la forza; sono divertente dai, qualche volta; mi ribello spesso al protocollo, il mio comportamento è tutto fuorché convenzionale.

× × ×

È notte.
È capodanno.
Un'altra annata di merda, ma almeno stanotte lo xanax l'ho lasciato a casa. Sono già ubriaca? Forse per aver pensato nitidamente a tutto ciò è probabile, forse lo sarei stata senza averlo pensato. Ah sì, anche l'alcol aiuta a dormire. Ma almeno se mi addormento con lo xanax non mi sembra di stare su una montagna russa, rispetto a quando mi addormento con litri di superalcolici in corpo. Vabbè, non si può avere tutto no? Almeno io, non posso avere tutto.
Sto fumando una sigaretta rubata da un pacchetto nella giacca di qualcuno. Sì, ho le mie sigarette ma sono povera e senza un lavoro. Me le tengo, finché ne ho, sai quanto costa un pacchetto di Winston Blue? Ma a chi mi sto riferendo? Sì, devo proprio essere ubriaca.
L'aria fredda del primo gennaio mi graffia le guance, ma non mi dà fastidio. Questo balcone mi ricorda la casa al mare della nonna. Vedevo tutte le luci di quel paesino al sud dimenticato da Dio, ora vedo tutte le luci di Bologna dimenticata da Dio. Che cazzo si festeggia a capodanno? Un altro anno di merda? Festeggiamo pure, tanto che mi frega.

– Non rientri?

Arriva qualcuno.

– Credo che vi stiate tutti divertendo anche senza di me?

Mi si accosta e chiede da accendere.
Gli presto l'accendino, anche quello rubato. Gli accendini costano sui 2€, ma non trovo più il mio.

– Che muso lungo, rilassati. Sto anno di merda è finito cazzo, vuoi fare un tiro?

Mi porge la sua canna, grossa quanto un dito della mia vicina di casa obesa.
La prendo fra le dita della mano sinistra e accetto il tiro, ma credo che ne farò più di uno.

– Vuoi scopare?

Al tipo va di traverso il fumo. Sorrido divertita.

–  Sei diretta!
– Sei vergine?
– No, solo timido.
– Ah...
– Però se a te sta bene...
– Be' te l'ho chiesto io.
– Ah perfetto vez! Dai allora a dopo!
– Non la rivuoi?
– Cosa?

Sventolo la mano sinistra all'aria gelida.

– Nah, offro io per la scopata.

E se ne va.
Mi viene da ridere. Come se il prezzo di una scopata fosse questa. Offri tu? D'accordo. Lascio andare quel dito grasso di erba e tabacco giù dal balcone, non era nemmeno a metà. Eccoli qua, i tuoi 10€? Non so il valore di una canna sinceramente, ho sparato un prezzo. Facciamo 10€ quindi, per una scopata.

× × ×

Sono finita in un festino di sedicenni. In realtà no, c'è anche gente che ha trent'anni e l'età minima è di ventidue. Perché si comportano come bambini? Vorrei essere con Silvia o Lallu. Cazzo, ma perché mi abbandonano sempre quando potremmo vederci e stare insieme? Ah, no, aspetta, sto davvero pensando questo? Ritiro tutto.
Be' ma in ogni caso che schifo, mi dissocio. Prendo il cappotto, me ne vado e addio anche alla scopata.
Una ragazza ubriaca e mezza fatta in giro per la strada alle 3 di notte? Ma sì, casa mia è accanto a sto palazzo. Mi sono infiltrata a quella festa, sì, e se mi stuprano davanti a casa, tanto meglio. Almeno la scopata alla fine c'è stata comunque.
Invece no, sono a casa sana e salva, più o meno. Mia madre dorme, entro in punta di piedi nella sua stanza e le stampo un bacio sulla guancia con delicatezza. Sgattaiolo in camera mia, accendo la torcia del telefono. Xanax, 15 gocce direttamente in gola, mischiato ad alcol e erba, ottimo direi.
Buona notte.
Buon anno.

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