𝐕𝐈𝐈𝐈
Mia dolce Emily Woodroof,
vittima dopo vittima, diventi sempre più speciale a Sherstone. Avrei atteso più anni, avrei voluto crescessi ancora un po', ma ormai il tempo mi rincorre e non posso lasciare che un capriccio rovini il mio flusso creativo. Devo averti, devo tingere il pennello nel sangue più puro e delizioso dell'intero Texas, non posso e non voglio lasciarlo nelle mani di chi non saprebbe valorizzarlo. Spero tu possa comprendere e so che questo non ti spaventerà; d'altronde sei una ginestra che fiorisce sui vulcani, ricresci anche dopo una colata di lava, dopo aver assaggiato l'inferno. E so per certo che non mi deluderai neanche stavolta.
Spero tuo padre abbia apprezzato il mio regalo. Lui e il venditore sono gli unici ad aver avuto il privilegio di osservare la base della mia ultima opera qui nella contea. Ho deciso che il mio capolavoro finale sarai tu e John avrà l'onore di ammirarti su tela ogni volta che lo desidererà. È il regalo più intimo che abbia mai fatto, trattatelo con cura.
Per sempre tuo,
il Pittore
7 settembre 2021
Mezzogiorno
Gli occhi della piccola Woodroof si sollevano dalla lettera per fissarsi sul volto del padre. Il foglio di carta viene abbandonato sul tavolo della sala da pranzo prima che le mani si stringano in due solidi pugni. John vorrebbe rendere quelle minacce brandelli di un inutile straccio, ma gli è vietato rovinare una delle prove raccolte.
Respira a pieni polmoni, prova a calmarsi, a far rallentare il battito cardiaco... se solo ogni parola letta non risuonasse nella sua testa con un frastornante eco. È Emily a trovare la forza di reagire. Una ginestra. Ha ragione il pittore; quella ragazza ha sempre la grinta necessaria a superare ogni ostacolo. Sottrae la lettera dalla portata del padre, poi si mette a sedere di fianco a lui e tenta di far ciò che le ha insegnato per tutta una vita: approfittare delle cattive notizie per trovarne di buone e analizzare i fatti.
"Lo conosco. O lui conosce me. Dubito fosse davanti alla mia finestra a spiarmi da giorni, deve aver dato per scontato che sarei venuta assieme a te alla chiesa. E sapeva della chiamata di Arthur, quindi potrebbe esser stato al cimitero; potrebbe essere lo stesso guardiano notturno o qualcuno all'interno del dipartimento. Oppure potrebbe avere delle talpe, degli informatori, magari non è solo."
John capisce cosa tenta di fare sua figlia e lo apprezza, per un attimo dimentica la minaccia per concentrarsi sul suo ragionamento e comportarsi da detective, non da padre. Ma funziona in parte, è una distrazione fugace. Ciò che più rende incredula Emily è il fatto che sia Arthur, ormai di presenza costante in casa Woodroof, ad ascoltare le sue parole come se spettasse a lui risolvere le indagini, come se ne fosse in grado.
La ragazza lo ignora, torna così a parlare col padre che sbuffa e si agita sulla sedia, cedendo alle emozioni che sta provando e dando cenno di astrazione dal discorso. Nonostante riesca quasi a farlo sorridere d'orgoglio, John è in pena. Vorrebbe solo renderla invisibile agli occhi di chiunque, proteggerla e farla scomparire dalla mente dell'assassino.
"Papà, non arriverà a me, sta tranquillo." lo rasserena lei... o almeno ci prova. "Lo prenderemo. Ma per farlo devi calmarti e tornare a riflettere senza lasciare che le emozioni ti condizionino. Sei coinvolto. Se non dimostri di essere freddo e lucido, ti tolgono il caso." è quella la conclusione di Emily, quasi un rimprovero. Chiara e concisa, raggiunge la coscienza di suo padre con quelle parole. Ha ragione. John ne è perfettamente consapevole. In fondo, è un adulto, è un professionista. Non può permettere ad un serial killer di giocare con le sue paure.
Le iridi del cowboy toccano prima l'amico e poi la figlia, mentre un'accigliata e determinata espressione prende possesso del suo volto. Deve parlare con Anthony, capire perché fosse diventato così violento con Jane e fare due domande anche al personale del cimitero. Dopodiché, il dipartimento sarebbe entrato nel radar di John definitivamente. Non nega di aver sospettato dei suoi colleghi, ma sentir dalla bocca di Emily quell'ipotesi gli fa credere che forse non avesse tutti i torti.
"Facciamo una lista di nomi." afferma con tono fermo, deciso. "Prendi carta e penna, sarà un lungo pomeriggio."
20 maggio 2021
Caro diario
forse la fortuna comincia a girare dalla mia parte; quindi, ho deciso di assecondarla e ti racconterò solo cose belle.
Ho preso A+ al compito di biologia, sono molto felice perché ho studiato tantissimo per raggiungere questo obiettivo. Il prof mi ha fatto i complimenti e poi ha sorriso in quel modo gentile. Devo ammettere che capisco perché siano tutte pazze per lui. È veramente un bell'uomo. Mi ha chiesto di rimanere in classe a fine lezione e così ho fatto. Mi ha mostrato delle foto di tessuto adiposo al microscopio, mi ha spiegato l'unico errore che ho commesso nella verifica e ha detto che non l'ha segnato perché voleva che prendessi l'ottimo voto che merito. Diciamo che quel + me l'ha messo per fiducia. Ho davvero apprezzato, è stato così gentile e parlando del più e del meno ci siamo accorti solo tardi che abbiamo passato un'intera ora extra a scuola. Un'ora meravigliosa, illuminante.
No, non mi sono presa una cotta per il mio professore. Provo una profonda stima per lui. Certo, non capisco come sia possibile che non porti ancora la fede al dito.
22 maggio 2021
Anthony mi ha dato della sgualdrina perché dice che guardo in modo sospetto il professor McGregor, quello di biologia. Quando si è sparsa la voce che siamo rimasti un'ora in classe dopo il suono della campanella, ha tirato la conclusione che ci sia andata a letto. Questo mi fa ringraziare di non essere andata in California con lui.
23 maggio 2021
Ho avuto un attacco di panico.
Non ne ho mai avuto uno.
Alice è stata l'unica ad aiutarmi, lei non crede alle voci che girano. Dice che passeranno in fretta, che devono solo trovare qualcun altro da prendere di mira. Ho paura faccia qualcosa di stupido per accelerare i tempi.
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