Capitolo 10 - Solo Dio può giudicare
"Risponde la segreteria telefonica di Gary Cohen. Siete pregati di lasciare un messaggio dopo il segnale acustico...".
<< Buongiorno, signor Cohen, sono sempre la dottoressa Cameron. Le ho già lasciato una decina di messaggi in segreteria. La prego di recarsi presso il nostro ospedale il prima possibile. Riguarda sua figlia Annie >>.
Interruppi la conversazione.
Era dalle sette di quella mattina che io e Chase non facevamo altro che lasciare messaggi a quell'uomo, spiegandogli in sintesi la situazione ed invitandolo a recarsi da noi non appena avesse accesso il cellulare.
<< Non ha ancora risposto? >> chiese Chase.
<< Ovviamente no. Speriamo lo faccia entro stasera >>.
Era già l'una di pomeriggio, e noi due stavamo pranzando alla mensa dell'ospedale.
<< Ciao ragazzi >>.
Era Wilson.
<< Per caso avete visto House? >>.
Sembrava preoccupato.
<< No, non di recente. Non è da lui disinteressarsi così di un caso tanto complesso >> rispose Chase.
<< Sì, in effetti è un caso molto ... complesso è l'aggettivo giusto >>.
Saccheggiò un panino dal mio piatto.
<< Grazie, Cameron. Sono a digiuno da ieri sera. Vado a cercare House >>.
E si allontanò.
<< Credo che House lo stia facendo rimbecillire >> fu il commento di Chase.
Risi alla sua battuta.
<< Non pensi che dovremmo parlare di ieri sera? >>.
Ecco, proprio quello che temevo.
Non ero mai stata brava a mettere ordine alle mie relazioni: non ci riuscivo neppure con casa mia, figuriamoci.
<< Questo non mi sembra né il luogo né il momento adatto >> lo liquidai.
<< Forse hai ragione, ma non mi sembra giusto lasciarmi così, sulle spine. Vorrei sapere almeno se abbiamo o no una relazione >>.
<< E perché ti interessa tanto? Per sentirti legittimato, se la risposta fosse no, ad uscire con la dottoressa Sanders? >>.
Rivolsi lo sguardo verso il tavolo a pochi metri di distanza dal nostro, dove la ginecologa non faceva che indirizzare a Chase delle occhiate molto (troppo) interessate.
<< Tu non vuoi chiarire la nostra situazione, ma io non posso comunque uscire con nessun altra? Non ti capisco, Allison >>.
<< È proprio questo il problema, Robert. Non mi capisci >>.
Mi alzai e mi diressi verso l'ingresso dell'ospedale, a prendere una boccata d'aria.
Non sapevo perché avevo trattato così Chase: non se lo meritava proprio. Non mi ero mai ritenuta un tipo particolarmente geloso; non fino ad allora.
Chase mi faceva questo effetto.
Ma ero troppo preoccupata per Annie per avere tempo di chiarire la nostra storia.
Mentre mi gustavo il caffè che avevo preso alla mensa, un uomo sulla cinquantina uscì dalla sua auto, dopo aver parcheggiato alla meno peggio.
Sembrava confuso e disorientato.
E spaventato, anche.
<< Posso esserle d'aiuto? >> gli chiesi, cordiale.
<< Sì, mi auguro di sì. Sto cercando la dottoressa ... Cameron, mi pare si chiami così >>.
<< L'ha trovata. Di cosa ha bisogno? >>.
<< Sono il signor Cohen >>.
Incredibile.
Era il padre di Annie.
Mi aspettavo che mi sarei trovata davanti un poco di buono, trasandato e magari anche alcolizzato; e invece era un signore elegante e ben vestito, molto curato. Aveva i capelli scuri e gli occhi azzurri.
<< Mi ha lasciato una decina di messaggi in segreteria. Mi scusi se non ho risposto, avevo il cellulare staccato. Ero ad un bar mitzvah >>.
<< Non si preoccupi, anzi auguri >>.
<< Era di mio nipote. Grazie >>.
Era molto agitato.
<< Cosa ha mia figlia? >> domandò, esitante.
<< Come le ho anticipato per telefono, ha urgente bisogno di un trapianto di midollo osseo. Riuscire a trovarne uno compatibile è molto difficile, a meno che ... >>.
<< Non ci si rivolga a un familiare >> concluse lui.
<< Allora, cosa stiamo aspettando? Dovete fare dei test? >>.
Quella sua determinazione mi colse alla sprovvista.
Decisamente Annie da lui non aveva ereditato solo il colore dei capelli, ma anche la caparbietà.
<< Dovremo effettuare un prelievo ed eseguire due test. Uno è la tipizzazione HLA, cioè la determinazione molecolare degli antigeni di superficie dei suoi globuli bianchi, l'altro prevede l'esecuzione di colture miste linfocitarie. In poche parole, valutiamo la reazione dei suoi linfociti se messi a contatto con quelli di Annie. Spero di essere stata comprensibile >>.
Annuì.
<< Sì. Poi in realtà non sono proprio lontano dalla scienza. Insegno fisica all'università del New Jersey >>.
Wow.
Altro che barbone trasandato.
<< Mi fa piacere, almeno parliamo la stessa lingua, più o meno >> gli sorrisi.
<< Se non le dispiace, possiamo entrare in ospedale e avviare le procedure per la verifica della compatibilità >> gli dissi.
<< Annie lo sa? >>.
Bella domanda.
Cosa avrei dovuto rispondergli?
<< In realtà, sì >>.
Non potevo mentirgli.
<< E ... insomma, cosa ne pensa? >>.
Era ancora più agitato di quando era arrivato.
<< La convinceremo >> mi limitai a dire.
<< Potreste dirle che avete trovato un midollo compatibile nella banca internazionale >> propose.
Quell'uomo era veramente incredibile. Sembrava ci tenesse davvero ad Annie.
Ma perché, allora, aveva abbandonato lei e sua moglie?
<< Non credo si possa fare, signor Cohen. Non è proprio legale, né etico >>.
Rimase deluso.
<< La compatibilità va comunque verificata. Prima di avere i risultati degli esami, non possiamo sbilanciarci >> tentai di consolarlo.
<< Lo so che ho commesso un errore imperdonabile, dottoressa. Non avrei mai dovuto abbandonare la mia famiglia >>.
Forse si aspettava che dicessi qualcosa, che lo consolassi, ma io non sapevo proprio cosa dire.
<< Non sono qui per giudicarla >> dichiarai infine.
<< No, certo che no. Questo spetta solo a Dio. Qui siamo tutti umani e, come tali, fallibili >>.
Quel suo modo di fare mi ricordava molto Annie: determinato, apparentemente sicuro di sé ma in realtà alla continua ricerca dell'approvazione altrui.
<< Io comunque vorrei parlarle. Prima o dopo il trapianto >>.
<< Questo non spetta a me deciderlo >>.
Era Annie che doveva scegliere se incontrarlo o meno, certo non io.
<< Io non volevo abbandonarle! Dio solo sa quante notti ho passato a pregare per loro due, quante volte sono passato davanti a casa loro, negli ultimi vent'anni, vedendo Annie crescere e diventare una donna senza di me >>.
Gli rivolsi uno sguardo compassionevole.
<< Sua madre mi tradiva >> rivelò infine.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top