Prologo
Nella foto: Sitael e Phoenix
Phoenix pov's
Guardo gli alberi che mi circondano mentre sento il mio corpo andare a fuoco, rovente brucia per colpa dell'adrenalina e delle emozioni.
Gli alberi che mi circondano. mi ricordano tanto il bosco vicino agli inferi Ma effettivamente io non mi intendo di alberi, per me sono tutti uguali quindi potremmo essere ovunque.
Sento urla e schiamazzi e spero.
Non voglio che Marcus ci trovi, soprattutto ora, Sitael è steso a terra svenuto mentre io gli sono vicino e mi guardo intorno.
Vedo sfuocato e offuscato..
Mi sembra di vedere i suoi occhi verdi ovunque, fissarmi e deridermi giurandomi vendetta.
Sitael pov's
Il buio mi avvolge, mi sembra di cadere nel vuoto senza fine, il mio corpo sembra morente per tutto ciò che ha subito.
Appena apro appena gli occhi incrocio lo sguardo di Phoenix, che mi guarda preoccupato, sento i fili d'erba accarezzarmi, allora capisco che ci siamo buttati per davvero.
Sento nell'aria il profumo di fiori, che stuzzicano le mie narici, dopo tanto tempo rinchiuso, vedo la luce, che risplende tutto ciò che mi circonda, sembra quasi un sogno per essere vero, risplende anche su Phoenix rendendo la sua immagini idilliaca a e perfetta, nonostante tagli, lividi e ferite, lui è perfetto.
Lo vedo, e penso sia spaventato e anche sollevato dal fatto che io abbia appena aperto gli occhi improvvisamente, lo noto dal fatto che ha un mezzo sorriso ma anche gli occhi sgranati.
《Amore》dice per poi buttarsi su di me e riempirmi di baci, quanto mi è mancato.
Adesso siamo liberi, ce l'abbiamo fatta, accarezzo i suoi capelli neri, mentre lo bacio piangendo per la gioia assaporando le sue labbra che sanno di libertà, che finalmente è giunta!
Lui si accoccola su di me sfiorando col naso il mio collo nell'intento dolce di starmi vicino, è pieno di ferite e tagli ma sta bene, e questa è la cosa più bella al mondo.
Sento urla e schiamazzi sempre più forti.. saranno le ragazze?
Le urla si fanno sempre più forti, alziamo entrambi lo sguardo e vediamo due persone che ci corrono incontro, appena le guardiamo in viso sorridiamo grati sapendo che siamo davvero al sicuro.
«PHOENIX SIT!»Urla Ginevra seguita da Isabelle, ora sono sicuro che andrà tutto bene, lo sento!
Il pancione di Ginevra è sporgente ed anche molto grosso, molto di più di quando era incinta di Isabelle.
Isabelle invece è bellissima ma purtroppo non ha più il suo odore candito e lo sento anche io che sono un angelo quindi con questo si deduce quanto sia forte.
Ginevra non può chinarsi più di tanto per il suo pancione, si limita ad allungare la mano per aiutarci, Isabelle aiuta suo zio, sorridendo sollevata, anche se si intravede la preoccupazione, stessa cosa per sua madre, ci alziamo lentamente nonostante la nostra debolezza.
«Finalmente... siamo liberi...» mormoro mentre sorrido felice.
Phoenix pov's
Ho così tanta sete da avere gli occhi rossissimi e sentirmi le vene svuotate e ribollire come se esse si rigenerassero e ricreassero all'istante per poi distruggersi e continuare questo ciclo all'infinito.
Ginevra ha notato il mio sguardo in preda al panico per la sete, infatti la vedo che allontana Sit da me, so che lo fa per evitare che io faccia qualcosa in preda agli istinti, perché anche lui non è in buone condizioni e di sicuro non ha bisogno di me che me ne nutro.
«Zio... non hai idea di quanto vi abbiamo cercato» commenta Isabelle mentre mi aiuta a camminare e io mi impongono di guardare fisso l'orizzonte.
《Anche noi vi abbiamo aspettato molto..》dico stringendo i pugni, Ginevra e Sit si tengono in disparte per poi camminare dietro di noi.
Non lo attaccheró o almeno spero.
Finalmente arriviamo all'entrata del regno, e sembra davvero troppo per essere vero, siamo a casa, dopo mesi di tortura, finalmente... siamo a casa.
Entriamo all'interno e vediamo lo sguardo di tutti posarsi su di noi stupiti per le condizioni in cui siamo, altri invece guardano Sit con gli occhi rossi carichi di sete, ma non permetto che lo tocchino.
«Isabelle, tu porta Phoenix in camera sua, mentre io porto Sit nella mia»
La biondina annuisce per poi portarmi in camera e porgermi una caraffa di sangue, è sorprendente come la mia camera sia intatta tranne per le rose semi appassite, l'ultima volta che sono stato qui è stato 3 mesi fa circa.. mi sento disorientato, è strano.
Isa mi sorride《Bentornato a casa zio》
《Sì, ora sono a casa》
Sitael pov's
Entro nella stanza accogliente di Ginevra, mi fa sedere sul suo letto e mi cura con molta cautela le ferite ancora non chiuse.
È sorprendente come possa essere così gentile 《vi abbiamo cercato per tanto tempo, quasi 3 mesi》mi dice tamponando alcune ferite sulla schiena
Poche e piccole calde lacrime accarezzano le mie guance ma Ginevra si affretta subito ad Asciugarle 《Non piangere ora siete salvi tutti e due.》
Sì sente bussare alla porta e lei mi guarda《Vado io》 Va alla porta e sorride mostrandomi un pacco《È per te!》
Guardo il pacco perplesso, deve per forza essere una coincidenza che appena io sia tornato, appare a caso questo perché non ho davvero idea di chi potrebbe avermelo mandato, lo prendo piano e inizio ad aprirlo per capire cosa ci sia dentro.
Un bigliettino è dentro al pacco, sospettavo che fosse di Phoenix, solo lui può essere così romantico.
"Voglio che tu lo metta stasera, passerò a prenderti alle 19.45 spaccate, sarò perfetto come la prima volta che ci siamo conosciuti, Ti amo Sitael e da oggi partirà il nostro nuovo inizio."
Bacio il biglietto sentendo l'odore di Phoenix e immaginandomelo mentre lo scrive, amo la sua grafia.
Ginevra mi guarda curiosa 《che cos'é? Di chi è?》 Chiede dolcissima e interessata.
«È... di Phoenix» dico felice e lei fa una faccia ovvia, ma allo stesso tempo felice per me, dopo un paio di ore mi sono ripreso in buona parte, decido di tirare fuori ciò che è dentro al pacco per iniziare a prepararmi
È un vestito raffinatissimo come quelli che porta sempre lui, è grigio scuro con ricami rossi e provandolo noto anche che mi sta una favola.
È strano, è così bello che mi sembra di emozionarmi per nulla ma dopo che vivi senza avere nulla, anche un abito sembra speciale.
Ore 19.45
Ginevra è pronta e mi sistema la camicia e i gemelli mentre aspetto, appena sento tintinnare le 19.45 sorrido sentendo subito bussare.
Sorprendente come lui preciso come é possa sempre e ancora stupirmi nonostante i moltissimi anni che ci legano.
Apro subito la porta con un sorriso sulle labbra, ha uno smoking nero elegante con dei ricami d'oro e una rosa rossa nel taschino, dire che è bello sarebbe troppo poco, perché lui è meraviglioso.
La sfila e mi sorride porgendomela《Sitael, angelo mio, piacere io sono Phoenix vuoi ricominciare la nostra vita venendo a cena con me?》
Inutile dire che annuisco sorridendo ed emozionato.
Ti amo Phoenix.
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SIAMO FELICI DI ANNUNCIARVI CHE ROSE ROSSE INIZIA DA QUI, MILLE MISTERI E SORPRESE VI SCONVOLGERANNO MA NOI SIAMO FELICISSIME DI AVER QUASI TERMINATO LA NOSTRA TRIOLOGIA SULLE ROSE E DI AVER DATO VITA A QUESTA STORIA QUINDI GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE CI HANNO SPINTI NEI LIBRI PRECEDENTI A CONTINUARE PERCHÉ NOI ORA SIAMO QUI, NUOVO INIZIO!
-GIO & ERIKA
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