𝗞𝗼𝗮𝗹𝘂𝗰𝗵
Intervista a Koaluch
Giardiniera Baccara: Come hai scoperto wattpad?
Koaluch: Vediamo... è successo parecchio tempo fa. Scrivevo ancora su efp e seguivo su facebook una pagina relativa a quel sito. È proprio su quella pagina che ho sentito parlare per la prima volta di Wattpad, nel lontano 2014 😆 La cosa che mi ha colpita di più è stata la possibilità di dare una copertina alla mia storia, come fosse un libro vero, e così mi ci sono fiondata e ho pubblicato lì sotto incoraggiamenti di un’amica.
Giardiniera Baccara: Qual è stata la prima storia che hai scritto?
Koaluch: chiamava The Dark Side of the Moon, un urban fantasy molto infantile che ho iniziato a progettare all’età di dodici o tredici anni circa. Quando ho imparato a scrivere un po’ meglio l’ho fatta sparire dalla piattaforma, ma attualmente sto cercando di eliminare ogni traccia adolescenziale e riscriverla da capo, anche se non è facile perché l’idea di base è quella😆 è cambiato praticamente tutto il resto, adesso il suo titolo è Black Blood ed è un urban fantasy con la presenza di demoni/“angeli” (anche se non li chiamerei proprio così perché non è nel vero senso del termine, sono più come una semplice contrapposizione ai demoni)
Giardiniera Baccara: Qual è invece la prima storia che hai letto? Te la ricordi?
Koaluch: Non bene, ma tra una delle prime, di cui ho letto qualche capitolo e basta, ricordo indubbiamente Parallel dimension di Esterk21, che casualmente proprio in questo periodo sta diventando un vero romanzo. Di recente ho riletto i primi capitoli e l’ho trovata del tutto diversa; è entusiasmante vedere come gli altri autori crescono con noi in questa piccola comunità.
Giardiniera Baccara: Cosa ne pensi dei cambiamenti di wattpad in questi anni?
Koaluch: A volte mi ritrovo a pensare che fosse meglio prima, ma io sono una nostalgica che si attacca alle cose vecchie e non ama molto i cambiamenti, quindi mi rendo conto che sono un po’ negativa in questo campo 😆 Solo che prima capivo il sito molto meglio, era semplice: c’era la sezione delle novità, delle migliori, e si arrivava in classifica secondo algoritmi sconosciuti, che però erano comunque più facili da comprendere di quelli di ora.😂 Ah, e non c’erano diecimila classifiche. A volte vedo che la mia storia è nella classifica del tag “per” e mi viene da ridere: che bisogno c’era di inserire questo insensato meccanismo?
Certo, ci sono anche cambiamenti positivi, come quello delle immagini nei capitoli che spesso mi fanno domandare come facessi prima a non sentirne il bisogno xD ma perlopiù vince la mia parte nostalgica e mi manca un po’ la vecchia community.
Giardiniera Baccara: Quali sono i libri che ti hanno fatto appassionare alla lettura? Quello che leggevi da piccola ti piacciono tuttora?
Koaluch: Mi sono avvicinata alla lettura, incredibilmente, con dei gialli di Clive Cussler, in particolare Odissea, che trovai in casa della mia bis-nonna. Dopo ho letto di tutto, specialmente fantasy, da Harry Potter a Twilight. Ultimamente mi sono avvicinata un po’ più al romance boyxboy, sebbene non ami il rosa, ma il fantasy se scritto bene rimane comunque uno dei miei generi preferiti. Ho gusti molto più difficili di prima, quello sì, e per trovare un libro che mi piace davvero mi ci vuole, appunto, un’odissea🤣
Giardiniera Baccara: Quindi scrivi anche storie fantasy o le leggi solo?
Koaluch: Sì, le scrivo anche! Ho una trilogia completa che ho pubblicato in self su Amazon che è urban fantasy. Non ho mai scritto più di quattro capitoli di un fantasy classico, anche perché non mi sentivo all’altezza, ma mi piacerebbe provare prima o poi.
Giardiniera Baccara: La storia "Astri nell'Abisso" rientra nella narrativa generale, di cosa parla?
Koaluch: Astri nell’Abisso si incentra maggiormente sul rapporto che nasce tra i due ragazzi protagonisti. Se da un lato Alec, incapace a camminare da quasi un anno, ha un carattere difficile, è disilluso dalla vita e arriva quasi a odiare sé stesso per via di un incidente nel quale si è salvato a discapito di un’altra persona, dall’altro Adam sembra l’unico a parlargli come se fosse una persona normale e non un disabile quale è in realtà. Adam sa entrargli nella testa e capire sempre cosa pensa nonostante nessun altro ci riesca, ed è addirittura in grado di strappargli qualche sorriso e ravvivare il suo cuore ormai gelido come una pietra.
La disabilità di Alec è dovuta all’impossibilità di tornare a camminare per via di un rifiuto psicologico post-incidente ed è il fulcro della storia, ma lo è anche il rapporto che, anche per questo, si sviluppa tra i due, che non hanno idea di quali limiti imporsi e quali permettersi di superare.
Ci sono dei momenti di particolare dolcezza nella storia, ma poco vero romance perché proprio per i limiti che l’essere umano tende a imporsi, i protagonisti non riescono a comprendere ciò che provano davvero l’uno per l’altro. Per questo ho deciso di metterla in Narrativa generale.
Giardiniera Baccara: Hai qualche preferenza tra Alec e Adam?
Koaluch: Oddio, che domanda😆 è stata molto inaspettata e su due piedi non saprei la risposta, è come chiedere a un genitore se ha preferenze sui propri bambini🤣
Vediamo, Adam a primo impatto è molto più facile da preferire perché ha un cuore d’oro e sa sempre dire e fare la cosa giusta al momento giusto. Alec d’altra parte è scontroso, un po’ egoista, davvero str* e ha una boccaccia troppo larga 😆. È vero che mi trovo molto meglio a scrivere dal punto di vista di Alec, forse perché con lui l’angst non finisce mai, ed è un genere che ho scoperto di amare sia per quanto riguarda la lettura che la scrittura.
Nonostante tutto, credo di preferire Alec anche in altri campi. È solo un po’ da capire e poi tutto da coccolare 😆 Mi rendo conto solo ora che non ce la farei a scegliere come preferito Adam.
Alec è un personaggio particolare, diverso da tutti gli altri a cui ho mai dato vita, e per questo manterrà sempre un posto d’onore nel mio cuore. ♥️
Giardiniera Baccara: C'è qualche personaggio che detesti?
Koaluch: Mi viene difficile detestare un mio personaggio, per quanto questo possa essere fastidioso, anche se ammetto che Cassie di Astri nell’Abisso mi dà parecchio sui nervi a volte🤣 più che altro tendo a detestare personaggi che, in rare occasioni, non mi escono bene, non prendono un determinato carattere perché magari non sono ben definiti nella mia mente e non importa quanto mi sforzi, loro si ostinano a non esistere 🤣
Non è una cosa che mi succede spesso, ma in Astri nell’Abisso c’è Grisam che è così. Non ha voluto avere carattere semplicemente perché nella mia mente non l’aveva, quindi alla fine è rimasto un po’ anonimo e questa cosa fa parte della sua persona
Giardiniera Baccara: Ti sei ispirata a qualcuno per crearli o i personaggi sono frutto della tua fantasia?
Koaluch: A volte ispirarmi a qualcuno di reale, magari anche che non conosco troppo bene, è una cosa che mi capita, ma su Astri nell’Abisso sono tutti frutto della mia immaginazione. Sia Alec che Adam hanno molto di me, chi in un modo e chi in un altro, ma nonostante ciò non si può certo dire che mi somiglino.
Giardiniera Baccara: Hai mai avuto il blocco dello scrittore? Se sì, come l'hai superato?
Koaluch: Più volte, per diversi motivi. E come tutti i problemi, l’ho sconfitto solo affrontandolo! È capitato in rare occasioni che non riuscissi proprio a convincermi a continuare e allora mi sono buttata su altro, poi la voglia di scrivere quel determinato capitolo problematico è tornata più in là 😊. Posso dire che ho imparato ad avere a che fare con il blocco dello scrittore così tanto che ormai non mi spaventa più. scrivo molto e mi conosco bene, quindi so “rimediare” quando accade. È come se avessi scoperto una cura a una malattia dopo lunghe ricerche, per fare un paragone xD. Penso che non arrendersi mai possa essere un buon punto di partenza per chiunque comunque se si vuole sconfiggerlo.
Giardiniera Baccara: Hai qualche altra passione oltre alla scrittura?
Koaluch: Il mondo dell’editoria mi appassiona in generale, quindi mi piace tutto ciò che è relativo ad essa. Amo leggere ma più di tutto adoro il mondo della grafica e in particolare creare copertine per libri e prima o poi mi piacerebbe qualificarmi per diventare editor.
Al di fuori di questo piccolo mondo passo il mio tempo tra giochi del pc e i miei pappagalli, Moyo e Taiga, che sono un’altra mia passione♥️
Giardiniera Baccara: Quando scrivi un libro, hai già in mente tutta la storia o la elabori strada facendo?
Koaluch: A volte ho in mente a grandi linee ciò che dovrà accadere, ma quasi sempre elaboro strada facendo perché non riesco a pensare a lungo una trama senza prima iniziare a scriverla. Ogni volta che butto giù un capitolo poi mi prendo un periodo di riflessione che può essere più o meno breve per figurarmi ciò che accadrà nel successivo.
Giardiniera Baccara: Cosa provi quando scrivi?
Koaluch: Difficile a dirsi e non penso ci siano parole che possano rendere giustizia a quella sensazione, ma ci proverò miseramente. Quando scrivo non ho più un’identità, o meglio: ne ho infinite, ma non la mia. Quando scrivo non sono più me, non sono più nel nostro mondo, bensì proiettata in un universo parallelo dove “vedo” cosa succede e lo riporto sul pc. Credo che uno scrittore possa essere definito visionario poiché ciò che scrive non è del tutto sua invenzione, più come se la storia si diramasse davanti ai suoi occhi da sola. Pertanto, la scrittura è una specie di esperienza extracorporea che può durare da un istante, in caso ci isolassimo solo per riflettere un momento sulla storia in stesura, a un tempo prolungato.
Personalmente scrivere mi fa sentire più viva di qualsiasi altra cosa, e in questo modo riesco a provare qualsiasi emozione provino i miei personaggi perché in quel momento io e loro siamo legati indissolubilmente.
Attraverso la scrittura posso dire di aver provato esperienze che nella realtà non ho mai sperimentato, ma non per questo appaiono meno vivide o reali, perché provengono appunto da quel mondo in cui finisco ogni volta che entro nella trance da scrittura!
Giadiniera Baccara: Hai in mente di scrivere altri libri oltre a quelli già pubblicati?
Koaluch: La scrittura significa molto per me, perciò sì, non credo che potrei mai fermarmi e vivere senza! Ho molte trame, di cui alcune già iniziate, che aspettano di essere sviluppate, e continuano a venirmene altre in mente di continuo. Spero di avere abbastanza tempo da poter dare spazio a tutto quello che vorrei.
Giardiniera Baccara: Vorresti dire qualcosa a chi leggerà questa intervista o ai tuoi lettori?
Koaluch: Innanzitutto ti ringrazio per le domande e per la pazienza 😅! So che non sono stata la più rapida. Vorrei dire grazie in generale. In primis a voi per avermi dato quest’opportunità, e in secondo luogo a chiunque abbia deciso anche solo di leggere due paroline dette da me! Se qualcuno poi sarà interessato alla storia, lo ringrazio mille volte tanto per la fiducia! ♥️
Per chi è già lettore posso solo chiedere scusa per la lunga serie di #maiunagioia presenti nella storia 😂. So che sono un po’ crudele, ma d’altronde la serie si chiama Per Aspera ad Astra (attraverso le asperità alle stelle), quindi ad Alec tocca averne un bel po’, di asperità! 😇 A presto, è stato un piacere!
Giadiniera Baccara: Vorresti allegare una citazione o una grafica di "Astri nell'Abisso" all'intervista?
Koaluch: Sarebbe fantastico se potessi aggiungere una citazione!
Ho scelto questo piccolo estratto perché rappresenta in poche righe il fulcro del romanzo e fa parte di un capitolo molto importante che segna la svolta tra i due volumi. 💙
Un gemito trovò la facoltà per uscire dalla sua bocca e si disperse nella penombra della stanza, percorse le sue orecchie, vi rimbombò fino a confonderlo. Non capiva cosa stesse accadendo, la realtà si era improvvisamente sfaldata davanti a lui ed era diventata altro. L’abisso che era stata fino a quel momento era stato illuminato dalla forza di mille astri.
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