1.Sempre a litigare

Nella foto: Dafne e Phoenix

Phoenix pov's

«Hey Dafne basta correre!»

Uff... va sempre così, lei corre e io la devo inseguire per tutto il bosco sperando che si fermi.

Ma che le hanno messo sotto quei piedi... Ali? MANCO FOSSE UN PENNUTO correrebbe così forte!

«Oh Phoe sei già stanco?» ridacchia beffandosi di me.

«Se ti prendo vediamo poi chi è stanco» accelero, corro più forte, "corri come ti hanno insegnato al palazzo" dice la mia mente.

Arrivo.

Sono davanti a lei che ansima stanca ed invece io qui che rido..

«Hahah stupida credi davvero di potermi superare o correre via da me? Ti ricordo con chi stai correndo. Affermo deciso ed orgoglioso e faccio immediatamente dondolare il lucchetto che ho al collo, con inciso la lettera "D" di Dafne mi sembra logico.. Lei è la mia protetta.

Lei è mia.

In questi ultimi 5 anni credo, confesso che non sono bravo con le date ma non diteglielo o mi ucciderebbe, comunque.. in questi ultimi 5 anni sono sempre rimasto con lei imparando a conoscerla, a capirla, a soddisfarla, a compiacerla, ad Amarla.

«Demone Protettore dei miei stivali.. non fai mai ciò che ti chiedo!»

«Se sono cose pericolose o suicide o che semplicemente non mi va di fare certo che no!» sbotto innervosito.

«Ciao io torno indietro!»

«Ciao Phoenix!»

«Ti aspetto a casa..»

«Non ci torno la dentro con te!»

Cazzo è proprio inviperita oggi.. bah le passerá, sono stanco di stare sempre e solo ai suoi ordini.

«Attenta a quel che dici ragazzina» sono le mie ultime parole prima di girarmi e darle le spalle ed andarmene.

Mentre torno a casa fischietto allegramente.

"Ma perché fa sempre cosí, solo perché non ho voluto assecondare una sua scelta.. ma siamo seri? Si sono il suo protettore ma non il suo schiavo.

Con la rabbia che mi mangia il fegato finalmente arrivo davanti alla casa.

«Sono tornato!» esclamo aprendo la porta.

«Oh bentornato Phoe» voce calda e rassicurante.. mi piace quando questa vecchietta è così amabile con me.

«Come sta signora?» La nonna di dafne le assomiglia molto, ha gli stessi capelli castano scuro e gli occhi scuri, come i miei color pece, neri, catrame.. è abbastanza minuta e con una lingua biforcuta perché questa donna sa essere davvero il demonio in persona.

«Tutto bene giovanotto.. dove hai lasciato mia nipote?»

TATATAMM

TATATAMM

«ehm.. non so credo sia nella serra» so mentire spudoratamente dal bravo demone il quale sono.

«Valla a cercare e dille che è pronto per cena» sorrido.. beh la vecchietta mi ha beccato, peccato ci ho provato.

Faccio un segno di assenso con la testa e vado.

20 MINUTI DOPO

«Dafne basta! Non fare la bambina»

«Io non faccio la bambina.. anzi»

Sbuffo irritato «Piantala di dire questo, cioè è impossibile.. non puoi lasciarmi così per uno stupido litigio» sussurro abbattuto.

Lei esclama 2 sole parole

«É FINITA» pronunciò atona, fredda, inespressiva..

Con quelle 2 parole mi uccise.. Uccise quella parte di me che decise di non amare piú, di vagare nel vuoto, di restare nell' oblio, di diventare stronzo e di far solo soffrire.

«Bene ciao ragazzina me ne torno agli inferi»

Mi gustai il suo viso scioccato ed angosciato da quella risposta inespressiva e senza cuore tutto il contrario di quel Phoenix dolce e passionale che lei conosceva.

Mi voltai e raccolsi una rosa nera e la guardai «Questa la porto con me sai tu non sei capace di tenere in mano un fiore così delicato e pregiato» sorrisi acido e mi voltai a mai più stronza.

La sentii piangere ma non mi importava.. ormai era finito.. tutto.

"É tempo di tornare a casa" sorrisi a solo quel pensiero e camminai fino al mio fedele lago.

Intravidi un Tizio biondo dagli occhi azzurri e sospirai esclamando «I pennuti ora se ne stanno anche in riva al lago? LAGO DEGLI INFERI?»

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