40. Bar
Nella foto: Phoe e Felix
Phoenix pov's
Tra mezz'ora stacco di lavorare finalmente.
Lucio non avrebbe mai potuto lasciarmi a casa senza far niente no? Quindi mi ha mandato a sostituire una stupida guardia semplice ai cancelli quando invece io sarei una guardia imperiale ma questi sono solo dettagli no?
《PHOE!》
《Felix?》
《Andiamo al bar dopo?》
《Guarda io stacco di Lavorare tra 30 min, quindi dammi almeno un oretta》
《Mmm si dai si puó fare》
《Vai ad avvertire Lucio della nostra assenza alla cena o succederà il putiferio》
《Subito Capo, quindi ci beccchiamo dopo》
《Certo Felix a dopo》
《Qua in giardino?》
《Andata》
Lo vedo andarsene tranquillo rientrando agli inferi per poi andare verso la sala del trono con passo composto e svelto.
Un battito d'ali mi distrae, è forte e potente.
Occhi azzurri affilati si pongono sulla soglia dei neri cancelli in penombra a fissare la scena mentre un passo felino e occhi comuni di una guardia comune corrono verso di lei.
Isabelle scende sciogliendo l'abbraccio che la tiene stretta a Jackson, strano che il principino si sia scomodato di accompagnarla fino qui.
Il bosco ci protegge tenendo nascosta la nostra entrata e facendo si che nessuno veda e nessuno sappia.
Quegl'occhi azzurri mi trapassano《Tra quanto finisci?》
《Circa 20 minuti principe Jace》
《Da quanto non la vedi?》
《Una settima circa》
《Tieni la posizione allora guardia》
《Come desiderate》
《Phoe dimmi.. hanno legato molto in paradiso?》
《Dove volete andare a finire principe?》
《Da nessuna parte》
《Allora perchè queste domande? Non vi fidate della vostra guardia o del principe?》
《Il principe non è un angelo puro, il suo cosí detto sangue blu è mezzo demone, un angelo non prova amore ma fratellanza, un demone possessione e desiderio》
《Capisco i vostri dubbi principe》
《Affezzionandosi ad un coniglio poi non si ha il coraggio di mangiarlo》
《È questo il vostro vero interesse allora, solo la sua fedeltá》
《Si》
《Ne siete sicuro?》
《Guardie.》dice il principe guardando verso l'orizzonte da dove spuntano Philiph e Isabelle a braccetto che sorridono
È più difficile di ciò che pensassi riuscire a raggirarlo con le parole, è un abile oratore e credo che sia complicato fargli dire ciò che non vuole rivelare.
《Principe》dice Isa tornando seria, i capelli biondi spettinati messi su un lato della spalla mentre nell'altra mano ha una valigia.
《Finalmente guardia》le regala un sorriso scarno e guarda la valigia《Andiamo non abbiamo tempo da perdere》
《Ma principe dovrei appoggiare questa in camera..》
Philiph sorride《Se vuoi la porto io》
《Ehm.. si ma io volevo anche stare un po' con mio zio..》
《Va bene donna, va bene》sbuffa Jace massaggiandosi le tempie quasi già in un attacco di emicrania《Guardia porta la valigia di Isabelle nelle mie stanze e tu Isabelle vedrai tuo zio stasera a cena ora abbiamo compiti da svolgere.》
《Ehm principe io sta sera non ci sarô a cena》
《Come mai Phoenix?》
《Io, Felix e altre guardie ci ritiriamo in un bar qua vicino a ricordare i vecchi tempi》
《Non è una cosa che si addice ad un demone nobile》
《Lo so principe che non è consueto tutto ció》
Isabelle guarda Jace con i suoi enormi occhi scuri e tossisce appena《Andiamo anche noi principe, distrarvi un po' vi fará bene》
《Mmm va bene ma ora andiamo, ho compiti importanti da sbrigare.》
《Comandi》dice lei avvicinandosi per poi darmi un bacio sulla guancia e sottostare agli ordini.
Vedo Philiph e la vena pulsare sulla tempia, quasi irritato da quel contatto.
Un' ora dopo
Siamo qui, intorno ad un tavolino riservato in un bar squallido.
Vicino a me ho Sierra che ride e scherza con noi mentre Felix non fa altro che mangiarsela con gli occhi.
Isabelle invece è difronte al principe stretta nel suo corsetto nero di pelle e la gonna provocante con i lunghi capelli sciolti.
Per dare meno nell'occhio mia nipote si è tinta i capelli con un colorante castano e ora sembra una vera demone.
Ma per me resta bellissima, sempre.
《Gli uomini sono come i popcorn, prima ti toccano le pop e poi ti mettono le corn》dice buttando giù l'ennesimo shortino mentre il principe la guarda interessato alla scollatura.
《Cara Isabelle perché questi abiti succinti?》le chiede guardandola.
《Potró mettermi quello che voglio non credi?》
《No.》
《E perchè eh?》
《Perchè lavori per me》
《Qui tutti lavorano e dipendono da te Jace ma devi sapere che io ora non sto lavorando.》
《Ah no?》
《No.》
《Allora credi che io possa andarmene e se mi succedesse qualcosa non incolperebbero te?》
《Basta cazzo, non puoi avere il controllo assoluto sulla mia vita.》
《Giusto, chi ne ha il controllo ora è Philiph vero ragazzina? Ti ricordo che tutto questo dipende da me, tutto, la tua vita e quella di quelli che sono seduti intorno a questo tavolo dipendono da me.》
《Da te o dalla tua famiglia?》dice velenosa lei insinuando dubbi sull'autoritá del principe《E comunque no, Philiph non ha il controllo sulla mia vita come nessun altro del resto e se ció non vi sta bene altezza a me non interessa perchè io non sono una bambola lo volete capire? Con me non potete giocare quando vi pare e vi piace e sperare che io non dica niente, siete la mia rovina!》la vedo alzarsi dalla sedia spostandola con forza mentre cammina verso l'uscita del bar.
Jace sbuffa sussurrando《Isa.. torna qui》
In lontananza noto Dafne, è strano vederla, è bella come sempre, gli occhi scuri e i capelli ancora più scuri, non sembra invecchiata e sembra anche che gli anni gli scivolino addosso come se niente fosse.
La osservo attentamente stretta nel suo abito nero pece con la cintura verde un po' come quando stavamo insieme.
Si volta quasi sentendo su di se il mio sguardo e si avvicina camminando su quei vertiginosi tacchi《Non potevi altro che essere tu》sussurra al mio orecchio come se ci conoscessimo da tanto e come se non fosse mai cambiato niente e forse è davvero così..
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