39. Scusa ma Ti amo
Nella foto: Isabelle e Jack
Sitael pov's
È passata una settimana dall'ultima volta che ho visto Phoenix.
Non faccio altro che pensarlo e continuo a sperare una riappacificazione tra noi, perché dentro mi sento come un burrone che mi risucchia dentro.
Con Yuris ci sto prendendo confidenza, ovviamente dopo quello che ha fatto, me la lego al dito, perché non sono uno che dimentica facilmente le cose.
Però... una sera, confesso che è accaduto una cosa, che mi fa male a solo pensarci.
Passiamo il tempo in giardino del paradiso, è così calmo e armonioso, un rifugio di ogni angelo quando vuole rilassarsi.
Io e Yuris quel giorno abbiamo parlato del più e del meno, come sempre, anche se noto che si avvicina sempre di più, nonostante io ho cercato di mantenere le distanze, mi prende il viso tra le mani e mi bacia...
Avete presente quando una persona diventa una statua non sapendo che fare? Ecco, io mi sono sentito come bloccato, pietrificato, e qualsiasi altro termine che definisce il mio stato in quel momento.
Dopo il bacio ho inventato una scusa per andarmene per poi tornare nella stanza.
D'un tratto scoppio in lacrime, ho cercato di ignorare il dolore, che sembra impossibile, perché la sua forza supera la mia, facendomi sentire una nullità.
Oggi invece non l'ho visto, stranamente, ma meglio così, perché non mi va né di vederlo e né di parlarci.
Sono talmente sotto pressione che non mi va di parlare con nessuno.
«Zio!» una voce femminile interrompe i miei pensieri attirando la mia attenzione.
«Isabelle...» mormoro appena mentre mi sforzo ad aprirmi in un sorriso.
«Posso parlarti un attimo?» chiede sussurrando quasi con timore che qualcuno la sentisse.
«Certo...» annuisco e la dirigo in camera mia per poi chiuderci all'interno ad essa, appena ci sediamo sul letto le sue guance assumono quel colorito rosso acceso che le invadono.
«Ecco... non so che fare» commenta d'un tratto.
«In che senso? E soprattutto... di cosa stai parlando?» chiedo alquanto confuso.
«Di Philip, Jace e Jackson...» dice a quel punto sospirando stressata «Passo del tempo con loro e... mi trovo bene con tutti e tre, anche se sul principe degli inferi avrei qualcosa da ridire, perché ha quei scatti di gelosia che mi fa scoppiare la testa» si sdraia sul letto mentre intreccia le dita dietro alla nuca.
«Beh tesoro... tu devi fare ciò che desideri davvero, rendi felice te stessa, ma... come ti trovi con loro?»
«Philip mi ci trovo benissimo, cerca sempre di tirarmi su il morale facendo lo scherzoso, poi ci piace lottare tra noi.
Jace, ci sono momenti in cui mi trovo bene e in cui mi fa esasperare seriamente, perché ultimamente i suoi scatti d'ira sono aumentati, quindi tenerlo a bada mi risulta davvero difficile.
Jackson, è molto carino, dolce e romantico, mi fa sentire in qualche modo accettata e amata.»
«Tu prova a frequentarli ancora un po', poi fai quello che ti senti di fare.
Non aver paura di ferire gli altri, perché devi rendere felice te stessa, solo così potrai vivere la vita seconda dalle tue scelte.»
«Va bene zio...» accenna un sorriso per poi rimettersi seduta e abbracciarmi «grazie...» sussurra e io ricambio il gesto sorridendo.
A quel punto, senza un minimo controllo sento le lacrime che rigano il viso, forse perché ho bisogno di una persona con cui sfogarmi, come lei.
«Ehi zio...» dice mentre mi asciuga con fare dolce le lacrime.
«Yuris...»
«che ha fatto quello stronzo?» chiede con fare arrogante, credetemi, lo detesta proprio come Phoenix, ma non posso darle torto.
«Mi ha baciato...» A quel punto comincio a piangere ininterrottamente mentre mi guarda sorpresa, per poi stringermi più forte e se.
«Sono un disastro...» dico piangendo.
«No no zio... Non l'hai voluto tu quel bacio, quindi, la colpa non è tua...» mi rassicura mentre mi accarezza la schiena.
Cosa starà facendo Phoenix? Mi starà pensando? E soprattutto... mi ama ancora?
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