34. Fontana di Luce
Nella foto: Yuris e Lucilla
Sto andando ad un incontro con i miei amici, lo sono da quando abbiamo fatto crescere assieme le nostre piccole ali da piccoli.
Che bei tempi... mi sento vecchio a vagare tra i vecchi ricordi che riemergono nella mia mente.
Non li vedo da tanto, anche perché loro avendo una famiglia e facendo parte dell'esercito della stirpe di serafini, ovviamente vengono incaricati di lavoro che li tiene impegnati.
Oggi, hanno un giorno di libertà, quindi, abbiamo deciso di vederci tutti assieme come un tempo.
Stranamente non vedo nessuna traccia di Yuris, ma la cosa non mi dispiace, anzi, sono più tranquillo e posso sentirmi a mio agio.
«Sitael!» sento un urlo eccheggiare, appena alzo lo sguardo li vedo lì, sorridenti, non sono cambiati di un briciolo, sembra di fare un tuffo nel passato.
«Da quanto tempo!» affermo sorridendo mentre ci diamo il batti cinque come all'ora, caspita, non avrei mai pensato che ci saremo ritrovati qui assieme, nessuno escluso.
Ci mettiamo seduti in cerchio e cominciano domande su domande, poi ci raccontiamo a vicenda quello che è successo in questi anni.
All'inizio ho pensato che non avremo preso confidenza come prima, eppure, da subito sembra di tornare fratelli di sangue.
Appena ho confessato di essere gay e che sono sposato con un demone, sono rimasti allibiti all'inizio, ma poi hanno accennato un sorriso in gesto di comprensione nei miei confronti.
«L'importante è che sei felice» dicono all'unisono.
«ovvio che lo sono» dico deciso «Se non ci fosse lui a quest'ora sarei tipo... piantato a terra»
«Qualunque cosa succeda, noi ci siamo, anche se ci stanno di mezzo i vari impegni, ma ci siamo comunque» commenta uno di loro mantenendo quel sorriso solare e rassicurante.
Il tempo vola quando accade qualcosa di bello, infatti si è fatto subito sera, sembra che siano passati solo una folata di minuti, ma... tutto ha fine, come la giornata stessa.
Adesso che ci penso, Isabelle ultimamente passa più tempo con Jackson che con Jace, ma io ho la vaga sensazione che il suo intento è di far diventare geloso il principe degli inferi.
Il principe del paradiso è davvero buono, educato, ma un po' possessivo.
Il suo nome, sembra all'apparenza semplice, come uno qualsiasi, no?
Ogni re dovrebbe chiamare un figlio con un nome che li rappresenta, ma esso non ha nulla che combacia con Michele, a parte l'assomiglianza naturalmente.
Il suo nome sulla terra non è molto conosciuto, almeno, dal mio punto di vista intendo.
Ma in qualche modo sento che ci sia di più, che abbia ricevuto il titolo di quel nome, all'apparenza semplice, ma con dentro cose complesse, che persino io non riesco a capire.
Jackson, è semplicemente l'acronimo di "portatore luce, parola santa e immenso amore" in poche parole.
Lui non è come uno dei tanti principi che ci prova con le ragazze in modo sensuale e attraente, anzi, trasmette la dolcezza, sicurezza e amore di cui ogni persona ha bisogno.
Ovviamente per lui sono tutti fratelli, ma come ogni angelo vivente in paradiso, compreso io, ma per lui viene prima di tutto suo padre, l'unico uomo che lo ha cresciuto con tanto amore, poi la sua famiglia, che darebbe la vita per proteggerla, per lui è un dono dato da Dio, la nostra luce.
Ma adesso meglio che mi vada a sdivacare sul letto per poter riposare i miei muscoli.
Torno nella stanza distrutto, il sonno mi sta letteralmente sotterrando.
Appena entro nella stanza vedo una persona sdraiata sul letto, all'inizio ho pensato che fosse Phoenix visto i suoi folti capelli neri come la pece, ma appena mi avvicino, noto qualche ciocca bionda, poi la carnagione troppo chiara.
...Yuris.
Dorme beatamente, ma non voglio che stai sul mio letto e soprattutto nel lato di Phoenix.
Salgo sul letto e lo prendo per le spalle scuotendolo piano.
«Yuris... svegliati...» mormoro assonnato, infatti vedo la mia vista offuscarsi.
«Yuris... per favore...» sussurro per poi vedere improvvisamente il buio più totale.
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