13. Pianoforte
Nella foto: Sitael e Isabelle
Sitael pov's
Sarà passato una settimana, ma una sera accadde qualcosa per me magico.
Come al solito mentre stavo tornando nella mia stanza stremato dal duro allenamento, ma improvvisamente una dolce melodia mi aveva subito incantato, capì subito che apparteneva ad un pianoforte.
Non capivo il perché, ma quelle note mi spingevano a seguirle per capire da dove provenivano, erano dolci e allo stesso tempo avvolte dal dolore.
Appena raggiunsi un portone bianco mi affacciai e notai una figura che premeva la tastiera con dolcezza di un pianoforte bianco lucido.
Cercai di capire chi produceva quelle melodie, ma poi riconobbi i suoi capelli neri, esattamente stesso dolore dei suoi vestiti..Phoenix!
Rimasi quasi ipnotizzato per la sua bravura quando suonava.
Da quel giorno, ogni sera vado sempre a spiarlo per ascoltare quella dolce canzone che ti fa sentire in armonia con te stesso.
Phoenix pov's
Un giorno ho seguito degli angeli fino a ritrovarmi in una sala bianca di vetro e cristallo.
Al centro della sala un enorme pianoforte a coda bianco.
Ricordo che da piccolo Lilith mi fece imparare a suonarlo insieme a Lucio ma Lucio lo odiava invece a me piaceva, una delle poche cose che mi piaceva fare e che mi calma e rilassa.
Mi siedo sullo sgabello e alzo il coperchio della tastiera dello strumento, guardo i tasti bianchissimi e cristallini, il pianoforte ora visto più vicino è un bianco Perla molto intrigante.
Intorno ad esso ci sono delle poltroncine bianche e azzurre che fan si che le persone si possano sedere per ascoltare la melodia.
Gli angeli non suonano il pianoforte quindi presumo che questi spartiti e questo piano sia appartenuto a Lucifero in persona.
Inizio a schiacciare qualche tasto sorridendo..godendo il suono delle note.
Sitael pov's
Adesso eccomi qua, che mi dirigo verso quella sala, appena sento una nota aumento subito il passo.
Appena arrivo alla soglia mi affaccio lentamente e lo vedo, sorridente, rilassato, come se il piano forte fosse il suo mondo dove può esprimere ciò che sente e trovarsi in pace con se stesso.
Starei tutta la vita qui, fermo, ad ammirarlo e ascoltare le note che regala.
Mentre mi rilasso tra quelle note sento i passi avvicinarsi e mi volto di scatto.
《Zio Sit che st..》le tappo subito la bocca quasi in panico.
《Zitta Isabelle.》 Bisbiglio cercando di non farmi sentire da lui.
Lei si dimenca come una bambina mentre io la tengo immobile.
《Non voglio che mi scopra Isabelle..potrei rovinare il momento di pace per lui!》bisbiglio ancora, ma poi mi accorgo che non sento più nessun suono.
Phoenix pov's
Sento la voce di Sit e di Isabelle al di là del portone bianco socchiuso, odio essere spiato.
Quello con questo pianoforte era il mio unico momento di pace invece ora no.
Smetto di suonare alzandomi dallo sgabello per poi accomodarmi su una poltrona molto innervosito accavallando le gambe.
《Avete smesso di spiarmi?》chiedo acido.
Sitael pov's
In quel momento sbianchiamo tutti e due ed entriamo con un po di timore tenendo lo sguardo basso.
Camminiamo mentre lui ci guarda nervoso, caspita, stavolta l'ho fatta grossa.
《Scusa Phoen..》sussurro《ma..amo sentirti suonare..mi fai sentire in qualche modo..in armonia e..non ho resistito..》
《Scusa zio..》sussrra anche lei《io invece passeggiavo e l'ho visto che ti guardava..mi ero incuriosita..》
Non lo guardiamo nemmeno, come se fossimo bambini pronti a ricevere una romazina dalla madre.
Phoenix pov's
《NON MI PIACE CHE MI SPIATE ACCIDENTI!》dico innervosito 《1 volta va bene, 2 anche ma cazzo è da una settimana che continuate a spiarmi mentre suono!》
Mi alzo da divanetto coprendo i tasti del piano《Tranquilli da oggi non sentirete più niente》
Guardo i loro visi carichi di una profonda delusione,Isa pronta a protestare e Sit a ribattere la mia decisione.
Li guardo con sopracciglio alzato leggendo nei loro pensieri, anche se avevano buoni propositi non mi piace che mi si spii se me lo avessero chiesto avrei accettato come con tutti il resto degli angeli venuti qui ad ascoltarmi.
Sitael pov's
《Non volevo essere di disturbo..》sussurro《ho avuto paura che..magari ti saresti stufato vedendomi ovunque tu vada.》confesso abbassando il viso《però per favore..Non smettere di suonare, se è necessario non ti disturbo più e la smetto di spiarti..》 dico quasi supplichevole mentre Isa la vedo un po agitata non sapendo che dire.
Phoenix pov's
《E Cosa avremmo dovuto fare venire qui e chiederti "possiamo stare ad ascoltarti mentre suoni?"》chiede sarcastica isa con una certa nota di Acidità che non mi sfugge.
《Si, molti angeli lo hanno fatto, tra cui anche Michele e Mihael mi ha chiesto di suonare più spesso, bastava chiedere.》
《Ma se ti chiediamo qualcosa vai su tutte le furie!》obbietta isabelle contrariata.
《Se sono cose sciocche certo che mi arrabbio ma non vi avrei mai negato la possibilità di ascoltarmi se volevate, MA NON SPIANDOMI!》sbuffo esasperato《Odio la gente che spia i fatti altrui e no Sit non mi stufo nel vederti perchè io in realtà NON TI VEDO MAI.》guardo il vuoto triste《Mattina alle 7 inizi gli allenamenti mentre io dormo fino alls 11, 12 pranzo con i pennuti, 13 torno in stanza dandomi alla lettura perchè tu sei già ad allenarti e quando verso le 18 vengo qui per suonare tu mi spii quando mi farebbe solo che piacere vedervi ssduti su queste poltrone ma ora mi sono innervosito quindi non sentirete per un po'》
Sitael pov's
Mi sento il peso al cuore come se ci fosse un blocco di cemento.
《Isa...》sussurro.
《Non preoccuparti. Capisco.》senza farmi finire di parlare si alza subito e esce dalla sala.
Mi avvicino mentre Phoen mi guarda freddo e distaccato, mi sento morire vederlo che mi guarda in quel modo.
《Perdonami..》sussurro《sono sempre io un disastro..》 stampo un dolce bacio sulle labbra e Poggio la fronte sulla sua.
《Io..》 Mi mordicchio il labbro leggermente nervoso《da domani..mi allenero meno..anzi..mi prenderò una vacanza per passare del tempo con te, poi per organizzarmi con gli orari di allenamento.
Così potrò avere più tempo..
Fidati, non lo faccio perché mi son sentito costretto, ma perché io voglio te..
Mi ero fissato sul fatto di crescere le ali, volevo estrarre a tutti i costi per te e forse mi sono lasciato trasportare..
Così potevamo andare via da qui, e potevi tornare nel tuo ambiente che ami, non nel freddo del paradiso.
Perdonami..》abbasso il viso dispiaciuto.
Non se si alzerà e se ne andrà lasciandomi di sasso, ma qualunque sarà la sua reazione io lo accetterò.
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