capitolo 2
Lorenzo Pov's
Finalmente sono uscito da quelle 4 mura di casa...
L'aria di Milano è gelida come la lama di un coltello..
Il mio nome è Lorenzo Ostuni, conosciuto anche come Favij, lo YouTuber più famoso d'Italia caduto in depressione che ha abbandonato tutta la sua fama smaterializzando la sua immagine internettiana.
Ormai nessuno mi ferma per strada per chiedere foto o autografi, ormai non esisto più per il mondo...
Ho deciso di lasciare solo l'iniziale del mio nome per non farmi riconoscere
...anche se mi sembra inutile... ormai non esisto più per nessuno.
Passeggiavo tra le strade gelide di Milano, alzo gli occhi al cielo e mi domando se sarò importante per qualcuno, se non sarò così inutile in questo mondo...
"Ma proprio quando tutto sembrava perduto eccola lì davanti"
Una ragazza piena di stracci stava attraversando la strada, in lontananza vedo una macchina andare ai 100km orari correre incontro a lei... D'istinto mi getto in mezzo alla strada e la spingo sull'altro marciapiede
-ATTENTA!!-
Sofia Pov's
Sono stanca è meglio tornare nel mio rifugio senza tetto...Attraverso la strada una macchina mi sta quasi per investire, sono paralizzata... dovrei scappare sono ancora in tempo... ma è l'unico modo per liberarmi da questo oblio e raggiungere la mia famiglia.... rimango ferma ad osservarla sperando arrivi in fretta, chiudo gli occhi assaporando quegli ultimi attimi... ma all'improvviso sento qualcuno che mi spinge su un marciapiede
-ATTENTA!- sento urlare, è una voce calda e ferma allo stesso tempo, sembra di un ragazzo..
Sono sdraiata su quell'asfalto congelato, ancora c'è una scia di neve sui bordi del marciapiede... Sento un peso sul mio corpo...
Apro gli occhi tremanti e noto un ragazzo che mi tiene stretta a se.
Il ragazzo è molto alto, magrolino quasi stecchetto, occhi marrone scuro quasi neri come perle, capelli molto folto con un ciuffo ribelle verso l'alto...
Noto che apre gli occhi da demone e che mi sorride dolcemente, spaventata tremo, lui mi accarezza il viso con la sua mano soffice e calda che mi trasmette amore, sicurezza..
-Stai bene?Stavi per essere investita da una macchina!-dice lui preoccupato, io annuisco tremante...
Lui mi accarezza la guancia e sussurra dolcemente
-Stai tranquilla adesso sei al sicuro. Il peggio è passato.-
-Vieni qui , ti aiuto ad alzarti! -il ragazzo le porge la mano e la tira su.
Mi allontano di scatto a lui ancora tremante
-Hey, hey, va tutto bene- disse avvicinandosi a me ma ogni passo che faceva io indietreggiavo
-Come ti chiami? Io mi chiamo L.- non risposi
-Okay... dove abiti?-non risposi ancora, scena muta, il moro sospira...
-Hai una casa, giusto?- io deglutisco e scuoto la testa in segno di negazione.
Una calda lacrima solca il mio viso ripensando alle sue parole, con un dito affusolato il ragazzo le raccolse quella lacrima amara...
-Non hai una casa a quanto pare...- sospira.
-Io abito da solo, se vuoi ti posso ospitare- a quelle parole i miei occhi si illuminano di gioia, finalmente potevo vivere una vita normale con un tetto sulla testa e non come una barbona!
Ma fidarsi di uno sconosciuto non è una buona idea...
È la mia ultima occasione...
Annuisco senza pensarci e lui sorride.
-Bene. Seguimi, ti condurrò nella tua nuova casa.-
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