do you want to go to the infirmary?
POV San
Stamattina l'auditorium della SNU è pieno zeppo di studenti, tutti seduti in attesa che inizi la conferenza.
Io sono seduto accanto a Yeosang, Hongjoong e Mingi su una delle tante poltrone in velluto a scrollare i messaggi con noncuranza.
Ad un tratto, la vicepreside Cho, vestita con un tailleur verde scuro, solleva il microfono per attirare l'attenzione su di sé.
«Buongiorno a tutti!», un fastidioso rumore di interferenza riempie l'intera sala, ma la donna non si scompone. Traccheggia un po' col microfono, prima di continuare a parlare. «Perdonatemi», fa un sorriso imbarazzato.
«È un onore avervi qui stamattina a questo emozionante seminario sull'engagement accademico. Come ben sapete, crediamo fortemente nel valore dell'educazione e nella crescita dei nostri studenti e, per questo, puntiamo a fornire un'istruzione d'eccellenza. La conferenza di oggi ospiterà molti docenti, accademici e professionisti dell'istruzione che condividono con noi questa passione.» fa una piccola pausa
«Ma, prima di lasciar spazio al loro prezioso intervento, permettetemi di accogliere sul palco uno degli studenti più attivi e brillanti della nostra università. Quest'ultimo, appena tornato da un'esperienza di studio all'estero, ha dimostrato un eccezionale impegno accademico, ma anche un coinvolgimento significativo in attività extracurriculari e in iniziative di impegno civico. Senza ulteriori indugi, vi prego di unirvi a me nell'accogliere Park Seoghwa!»
L'auditorium risuona di applausi scoscianti mentre il ragazzo, vestito di tutto punto, si alza dalla prima fila, si volta verso il pubblico in segno di saluto e poi si dirige sul palco, dove la vicepreside Cho lo accoglie con una stretta di mano e un caloroso abbraccio.
«Grazie, Vicepreside Cho, per le Sue gentili parole. È davvero un privilegio essere parte di un'istituzione che valorizza l'engagement accademico come motore di crescita e successo. Il mio percorso alla SNU si sta dimostrando un viaggio incredibile ma, prima di condividerlo con tutti voi, vorrei innanzitutto ringraziare il corpo docente e gli studenti per il sostegno e la disponibilità dedicatami.»
"Succhiami il cazzo" borbotto tra me e me, continuando a scrollare il cellulare.
Seonghwa inizia a raccontare del suo successo negli studi, descrivendo in che modo l'ambiente accademico e l'impegno costante avevano contribuito all'ottenimento dei suoi risultati.
«Ma l'università non è stata solo una palestra per la mia mente - continua - mi ha anche permesso di coltivare altri interessi. Sin da quando sono piccolo, ad esempio, sono un appassionato giocatore di rugby: questo sport mi ha insegnato l'importanza del duro lavoro e della resilienza e, anche se l'esperienza di studio all'estero nei mesi precedenti non mi ha permesso di giocare, far parte dei Guerrilla Ruck mi rende veramente entusiasta.
Grazie mille coach Lee e grazie ragazzi.»
«Bentornato, amico!» qualche energumeno della squadra di rugby urla tra il pubblico.
Il discorso di Seonghwa si dilunga sull'importanza della costanza per poi soffermarsi su come le attività di volontariato abbiano inciso profondamente sulla sua vita personale e professionale e, infine, esortando tutti i presenti a dedicarsi attivamente allo studio senza però trascurare le proprie passioni personali.
La sala, gremita di gente, scatta in un caloroso applauso al quale, ovviamente, io non partecipo.
Nella prossima vita magari piuttosto di giocare a fare il prototipo NASA, cerca pure di non trascurare la tua ragazza.
Ce la siamo fatta tutti.
Chaehyun, migliore amica di Yeosang, nonché fidanzata del principino Park è seduta in seconda fila, con un vestitino giallo pastello e i capelli scuri raccolti ordinatamente in due lunghe trecce e, unitasi alla folla, si alza in piedi ad applaudire al suo ragazzo.
Al di là dell'aspetto curato e il visino angelico alla Kate Middleton però si cela una ragazza non proprio fedele.
Se solo Seonghwa sapesse che, scostando il colletto di quel vestitino da ragazza perbene, sotto quintali di correttore, si cela il segno delle mie labbra.
Che ogni volta che lo facciamo lei mi ricorda che farlo con lui è noioso.
Ops.
Tra un ospite e l'altro, la mattinata passa in fretta e si fa l'ora di andare in mensa. Io, Mingi e Yeosang ci mettiamo in fila in attesa della nostra razione di cibo.
Non c'è traccia di Wooyoung.
Stamattina è uscito presto dalla camera e alla conferenza non si è seduto accanto a noi.
Meglio così, mi serviva proprio una pausa da quel ragazzo, anche se c'è da dire che negli ultimi tempi siamo diventati un po' più intimi.
Prendo della carne e delle verdure e mi accomodo al solito tavolo.
«Quello là è proprio un coglione.» mormora Mingi ripensando a Seonghwa, addentando una fetta di pane.
Ridacchio, continuando a mangiare.
Proprio in quel momento, ecco sbucare Wooyoung.
«Ragazzi, scusate se sono sparito, ho avuto una mattinata intensa.»
Ed ecco apparire dalle sue spalle un ragazzo moro, giacca scura, spalle larghe, occhiali da vista.
«Conoscete Park?»
Intendi lo stesso Park di cui mi scopo la ragazza?
Che sparlavamo ieri in chat?
Oh Cristo.
«Stamattina mentre correvo sono caduto e lui è stato così gentile da accompagnarmi in infermeria così ho deciso di offrigli il pranzo. Riuscite a farci un po' di spazio?» continua il ragazzo.
Mi scosto riluttante. Wooyoung si siede di fianco a me e Hongjoong e, di fronte a me, accanto a Mingi e Yeosang, ecco sedersi Seonghwa con un sorrisino beffardo.
«Come va, ragazzi?» domanda, poi mi rivolge un'occhiata intensa.
«Choi.» biascica in segno di saluto
Dopo questo mi sa che Wooyoung ce lo mando io in infermeria.
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