are u jerking off?

La palestra della SNU è ampia e moderna
e il ragazzo dai capelli rosa la conosce a memoria. San è solito recarcisi al mattino presto o la sera, quando le luci fluorescenti si fanno più soffuse e vi è un numero nettamente inferiore di studenti.

Stasera l'area fitness è tranquilla proprio come piace a lui. Il ragazzo è vestito con una canotta nera aderente e pantaloncini sportivi: quest'ultimo dapprima ripone le sue cose nell'armadietto e indossa le AirPods facendo partire la sua musica preferita creando un sottofondo motivante; poi, dopo aver fatto un po' di riscaldamento, si posiziona sotto la robusta barra per trazioni.

Le luci led accentuano il suo fisico definito mentre si prepara a sollevarsi. San afferra saldamente la barra con le mani fasciate, i suoi muscoli si contraggono, pronti per l'esercizio imminente.

Con un gesto agile, il suo corpo si alza verso la barra. I suoi bicipiti si contraggono con potenza mentre solleva il peso del suo corpo con apparente facilità. I muscoli delle sue spalle e del dorso sono ben scolpiti ed il movimento li esalta maggiormente.

San prosegue nel suo allenamento finché delle piccole goccioline di sudore gli imperlano il viso e sente la canottiera bagnarsi e farsi più attillata. Ciononostante, il ragazzo non mostra alcun segno di cedimento, San è sempre stato così: se ha un obiettivo - che sia nello studio, nello sport o con in altre circostanze- non si tira indietro.

Continua a contare a mente, mentre la fatica si accumula testimoniando l'intensità del suo sforzo.

Quarantasette.
Quarantotto.
Quarantanove.
Cinquanta.

Con un ultimo sforzo, si fa scendere dolcemente verso il pavimento, esalando un sospiro di fatica ed appagamento.

Il ragazzo si tampona l'asciugamano sulla fronte e si sposta a fare altri esercizi, ma si distrae notando dalla parete specchiata una figura dietro di sé dagli inconfondibili capelli rossi.

Mingi.

«Non pensavo di trovarti qui, amico.» esordisce il rosso sfoggiando un sorriso. Anch'egli è sudato, in tenuta sportiva ed ha un asciugamano sulle spalle.

San fa spallucce.
«Doveva essere il mio giorno di riposo, ma sono instancabile, lo sai.» ammicca

Bugiardo.
Per quanto la prestanza fisica di San fosse innegabile, in realtà quest'ultimo aveva voglia di godersi un'ora senza il suo nuovo, basso, moro e fastidioso compagno di stanza.

«Mmmh, e dimmi un po'...sei instancabile anche a letto?» lo percula Mingi

«Che c'è, frocetto? Vuoi provare?» controbatte il ragazzo con tono altrettanto scherzoso

«Oh sì San, sì! Mmmh sì così..» Mingi lo prende in giro imitando dei gemiti sonori.

I due ridono e poi ciascuno torna a fare i propri esercizi.

San inizia ad allenare gli addominali, ha l'espressione corrugata dalla fatica e dalla concentrazione.Ogni respiro che prende è profondo e controllato, aiutandolo a sostenere l'intensità dell'esercizio.

Nel frattempo, la mente di San ripercorre gli ultimi giorni e cos'era successo con Wooyoung.

Wooyoung non era remissivo: gli rispondeva a tono, gli teneva testa. E se per il 60% questa cosa gli causava fastidio, per il restante 40% - sebbene gli costasse ammetterlo- lo eccitava, lo divertiva.

San scaccia l'immagine dalla sua testa e continua ad allenarsi, ripetizioni su ripetizioni, serie su serie finché non si sente soddisfatto dall'allenamento appena compiuto.

Ogni muscolo sembra essere stato modellato con precisione e dedizione, conferendogli un aspetto atletico e tonico. Saluta Mingi, riprende tutti i suoi effetti personali e torna in camera.

________
POV San

Esco dalla doccia, sfilo l'asciugamano che ho avvolto alla vita e indosso un paio di boxer puliti.

Poi mi siedo sul letto, cercando di non far rumore. È buio, l'unica luce che filtra nella stanza e quella dei lampioni esterni. È quasi mezzanotte e Wooyoung, sul letto di fianco al mio, sta già dormendo.

Cazzo, non credevo di aver fatto così tardi.
Mi appoggio sul letto e mi accorgo di aver fastidio ad una spalla, sarà stata colpa dell'allenamento intenso.

Appoggio delicatamente una mano sopra e sento il muscolo irrigidirsi. Mentre mi adatto alla sensazione di dolore che si irradia attraverso il mio corpo, il mio viso riflette una miscela di sforzo e disagio.

«Ah» sospiro dolorante

D'un tratto, un'altra voce staglia il silenzio.
«Ti prego dimmi che non ti stai masturbando.»

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top