Bastó una caramella gommosa di troppo per rompere il rito: quella che un attimo prima lo aveva fortificato, ora lo stava tradendo, pugnalando alle spalle.
Era sembrata così innocua, lucida sul dorso, dal colorito verde tenue, e invece si rivelò una lastra di gelatina animale, che scoprí possedere un forte corpo, dalla consistenza spugnosa, neanche paragonabile alla sua superficie che pareva così morbida. E lui l'aveva accudita con tanto amore.
Hermione lo sapeva: infatti, quando il ragazzo controlló i possibili traditori nella classe, la riccia ricambió il suo sguardo per non alimentare il sospetto che già Ron riponeva in lei.

Si sentì soffocare.

Gli succedeva spesso quando non riponeva la sua completa attenzione al cibo quotidiano, con la mente per metà occupata al sospetto: chiunque poteva facilmente compiere un incantesimo sulla sua cesta, l'unica protezione che avevano i suoi dolci, una cesta forgiata con gli involucri delle caramelle: la piccola sostanza che gracile, ma determinata, cooperava con i suoi simili per formare un mondo migliore, più spazioso e fortificato nella quale il cibo si poteva sentire al sicuro.

Si stava commuovendo e né lo stomaco né Hermione lo dovevano sapere: Ronny avrebbe pianto per lui lacrime acide, causandogli più dolore del dovuto, mentre la riccia ne avrebbe approfittato, denigrando il suo unico amore Ronny, solo perché aveva preferito quest'ultimo a lei.