Si poteva essere più stupidi di così? No di certo.
Ron aveva da sempre considerato la causa che avesse disturbato il suo rituale giornaliero come non degna di esistere in questa terra e neanche di riincontrarlo nel suo cammino verso l'immortalità; quanto suonava bene quel pensiero nella sua mente: riusciva a tastare la quiete che gli provocava all' interno del suo corpo, anche se tastare non era molto indicato come verbo in un contesto del genere, però racchiudeva un non so che di vivo quella parola, di palpabile sulle pelle, con le dita, con i denti. Quanto stava diventando profondo, Hermione sarebbe stata fiera di lui

<<Amico, stai bene?>>

<<Mai stato meglio>>

<<E per quale motivo stai addentando e leccando così voracemente quel muffin?>>

<<Perché lo voglio assaporare al meglio e sentire l' uvetta che si spezza subito quando di solito scivola via dai denti non attenti; è una bella sensazione>>

Si era svegliato ispirato quella mattina e siccome attuare il processo che portava alla concretizzazione della sua ispirazione bruciava energie, aveva bisogno di immettere qualcosa nel suo stomaco Ronny.
Nominarlo così non era stata una scelta casuale: gli ricordava la Tana, il nomignolo di sua mamma Molly, il suo grembiule con coscie di pollo spadaccine tappezzate al centro di esso, lei ai fornelli, il cibo che serviva in tavola e il cibo.

Così lui e il suo stomaco divennero una cosa sola, all'inizio però il loro rapporto non era così roseo, ma parleremo di questo quando il rosso dal naso lungo di casa Weasley si sentirà di raccontarlo.

Ronny era molto esigente quel giorno e non lo deluse quando richiamò con un brontolio l'abituale urgenza di cibo alle dieci del mattino.

Il rituale di Ronald e Ronny prevedeva la completa mimetizzazione agli occhi dei professori della materia corporea del ragazzo, sfruttando gli strumenti intorno a loro due. C'era un Grifondoro seduto nel banco dietro di loro con la casacca color cremisi? Nessun problema: Ron avrebbe dovuto tenere il fiato, fino a che non apparivano quei comuni rossori sulla superficie del suo viso e delle orecchie; quanto era fortunato ad avere i capelli rossi.

No, in realtà per soddisfare Ronny gli bastava far scivolare la mano nella tasca della sua borsa di stoffa e buttarsi in bocca ogni dolce che trovava. L'unica accortezza era di non far fuoriuscire il cibo dalla bocca mentre masticava e cercare di limitare i movimenti; era diventato pratico in questo.

Ma quel giorno il rituale fu violato.

Buonsera, vi pubblico il primo capitolo di questa ff dello speciale rapporto di Ron con il cibo. La storia contiene e conterrà degli estratti di Drarry vs Hinny (storia che trovate sul mio profilo) a tema Ron/Ronny che amplieró o taglieró a seconda dei casi
~anirba$~