"Davvero mi ami, Ronald?"

Hermione ruppe il silenzio, guardando il ragazzo con i suoi occhi occhi castani più caldi del sole stesso. Gli rivolse un ampio sorriso, che causò brividi lungo la spina dorsale del ragazzo. Ronald Weasley non era mai stato bravo con le parole, su questo non c'era dubbio. Ma questa volta, era certo che nemmeno i migliori poeti, scrittori o musicisti avrebbero potuto descrivere i sentimenti che provava per la ragazza dalla prima volta che l'aveva vista sull'Hogwarts Express. Sa che tutti pensano che Hermione meriti di meglio e, ad essere onesti, lo pensa anche lui. Ma lui si sentiva come avvolto dal buio, e lei era la sua luce. E le persone intelligenti dicono sempre che il buio non può esistere senza la luce, come la luce non può esistere senza il buio. Hermione inclinò la testa, guardandolo driddo negli occhi, e il cuore di Ron saltò un altro battito. Stava aspettando la sua risposta, ma cosa le avrebbe potuto dire? La amava, miseriaccia se la amava. La amava così tanto da star male. Le darebbe tutto, farebbe di tutto pur di farla felice; anche se spesso le sue azioni indicano altrimenti. É imperfetto, ma la ama perfettamente. E la amerà perfettamente fino a quando il suo cuore smetterà di battere. E se c'é un'altra vita, l'amerà anche in quella. Pensandoci, Ron sorride furtivamente mentre piccole rughe circondano i suoi occhi.

"Certo che ti amo, Hermione."