"Se dirà di sì." disse Harry con un grigno.

Ron era troppo nervoso per rispondere a tono. Quella era la sera in cui avrebbe chiesto a Hermione di sposarlo, e lei sarebbe arrivata a casa a ogni momento.

A casa dal lavoro. Dal suo elegante lavoro al Ministero, dove svolgeva mansioni importanti con persone importanti e... oh dio, cosa ci faceva lei con lui? Le avrebbe dato un misero anellino e lei avrebbe finalmente capito che sfigato lui fosse e che avrebbe potuto avere di meglio.

"Respira." gli ordinò Harry.

Ron tentò di seguire l'ordine senza successo. Sembrava che nella stanza non ci fosse più aria. "E se dice di no?"

"Non dirà di no -decretò Harry- Voi due siete un e: Ron e Hermione. Lo siete sempre stati."

Essere un e piaceva a Ron. Due parti separate, ma insieme. "Profondo." disse a Harry con approvazione.

La porta di ingresso si aprì e chiuse rapidamente. Harry diede un colpetto sulla spalla e si smaterializzò.

Ron sentì Hermione che lo chiamava dall'ingresso.

"In camera! Puoi venire un secondo? -urlò di rimando, sentendosi orgoglioso della sua improvvisa sicurezza- Ti devo chiedere una cosa."