I Swear I'm Gonna Cry
A scuola non parlava mai con nessuno,si sedeva da sola e guardava il banco con i suoi grandi occhi vuoti e spenti di color verde.Gli altri studenti vivaci erano tutti intorno a lei,sembrava quasi invisibile.Nessuno gli chiese nulla e lei non parlò quello che fece e stare seduta,seduta tra la folla; l'unica persona che la guardava sempre era un ragazzo del quale non ricordava il nome...sembrava volesse cercare di risolvere e capire ciò che provava,distruggere quel muro di apatia che lei aveva creato in tanto tempo.
"Haruka Nise".
La ragazza alzò lentamente la testa vedendo uno di quei sorrisi deboli e piacevoli del professore.Tutti la guardarono ma a lei poco importava non dava peso ne a gli sguardi ne alle parole.Rima lì ferma a sbattere le palpebre davanti alla figura ghiacciata del maestro che la fissava con un impercettibile sorriso.Perchè non parlava? c'era qualcosa di sbagliato in lei?.
"parlaci di te i tuoi compagni hanno già parlato di loro"
parlargli di me? e cosa potevo dirgli? io non so parlare di me stessa,odio sfogarmi.Dei rumori e dei colpi di tosse ruppero il silenzio, una ragazza gli diede un'occhiata patetica come per compatirla ma lei ancora non parlava,ma fortunatamente suonò la campanella e gli studenti uscirono dalla classe biascicando e chiacchierando,tutti sapevano di chi stavano parlando.
di lei,la ragazza che non aveva parlato. per caso non parlava perchè non era normale? perchè aveva uno sguardo pietoso per tutto il tempo come se qualcuno le stesse facendo del male? forse era un problema personale o forse era solo malata.Le parole asociale e strano si infiltrarono in qualche modo e l'insegnante non potè negarlo,anche quel ragazzo che prima la guardava si unì a quel gruppo senza dire niente guardandola provando un po' di pietà nei suoi confronti;lui sorrise verso il gruppo di amici e si incamminò.
Haruka era ancora seduta da sola tenendo lo zaino sopra una spalla e cominciò a camminare da sola.L'insegnante non disse niente ma era preoccupato per lei come qualsiasi altro insegnante anche se faceva finta di nulla lei se ne accorse;poco dopo le lezioni rincominciarono e tornò nel suo posto da sola.
Haruka sedeva al suo posto,fissando il banco come sempre,la guancia era coperta da una benda bianca e il resto del suo volto sembrava gonfio.Forse era caduta o qualcosa del genere,gli incidenti accadono sempre per qualche motivo.Il ragazzo ampliò il suo sguardo e si fermò quando si accorse che quella ragazza lo stava guardando i suoi occhi verdi sembravano lo stesse tirando e succhiando ogni emozione che possedeva,chissa se quegli occhi hanno mai brillato come due smeraldi si chiese il ragazzo,chissà se li vedrò mai brillare...
"nekisa ayato" la voce tesa dell'insegnate che lo richiamò lo fece tornare alla realtà.Nella stanza si sentirono delle risatine dei compagni mentre l'insegnante fissò male nekisa,aspettandosi una domanda o una risposta; "mi sono distratto mi scusi" ecco le uniche parole che il moro proferì all'insegnate.
Tutti uscirono dalla classe rimase solo Haruka che preparava lo zaino,prese i libri che abbracciò al petto e scoppiò a piangere.
"sembra malinconica"dissero alcune ragazze vicino a nekisa sul bordo della porta,lui si limitò a fare un cenno.
"hai visto aveva delle ferite,avrà avuto un incidente" sussurrò una di loro indicandola.
"no,non è un incidente,durante la lezione sono riuscito a intravede un taglio che provava a nascondere ed era perfetto non fatto per sbaglio" sospirò il moro "nulla è un incidente".
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