3. SOMEBODY TO LOVE (1976)
Un gospel rock bianco quando il mercato chiede altro.
Questa è arte non condizionabile. Questa è "Somebody to love", inserita in "A day at the races", in cui il solista sembra parlare continuamente col coro.
Voci sempre perfettamente in armonia, marchio di fabbrica Queen, che alla fine marciano insieme alla batteria di Roger Taylor fino ad un finale in cui sembrano convivere Aretha Franklin e Maria Callas.
Ma il gospel non sarà l'unica variazione di percorso dalla musica eseguita dai nostri eroi.
Nel 1982, questo desiderio di contaminazione portò anche ad un album poco apprezzabile, fin dalla copertina, come "Hot space" che minò l'unità dei Queen per colpa di un bagno di funky non perfettamente riuscito.
Ma come si dice?
Suonando si sbaglia!
Del resto Freddie non ha mai avuto paura di sbagliare o di sconvolgere la logica compositiva.
Lo dimostra il fatto che aveva firmato in uno stesso album (il già citato "A night at the opera") una scarica elettrica complessa ma impegnata come "Death on two le legs" (che apre la side A) e uno scherzo divertente con chiari riferimenti alla musica teatrale inglese e disimpegnato come " Seaside rendez-vous" (che chiude la stessa facciata).
Permettetemi di metterli in sequenza proprio per confrontarli senza avere il tempo di pensare che li abbia scritti la stessa persona.
[Dovrebbe esserci un GIF o un video qui. Aggiorna l'app ora per vederlo.]
[Dovrebbe esserci un GIF o un video qui. Aggiorna l'app ora per vederlo.]
Oppure un altro suo brano come "Mustapha"(in "Jazz" del '78) in cui mescola l'arabo al rock per la sua voglia di spaziare geograficamente tra le sette note.
[Dovrebbe esserci un GIF o un video qui. Aggiorna l'app ora per vederlo.]
Bando alle ciance su May e Mercury, avevo promesso di parlare anche dell'altro 50% della band.
Anche un polistrumentista come Roger Taylor varia la sua scrittura componendo questa "Sheer heart attack" in cui, oltre che la batteria, suona anche chitarra e basso.
Il suono è molto forte e dentro ci si trovano punk e rock ben bilanciati, piuttosto che in contrasto come avveniva in quegli anni.
[Dovrebbe esserci un GIF o un video qui. Aggiorna l'app ora per vederlo.]
Questo brano, che in realtà non aveva trovato posto nell'omonimo album del '74, uscì anche come side B di un altro singolo tratto da "News of the world" composto da John Deacon: "Spread your wings".
Una canzone sempre eseguita ai loro live della quale i fan amavano cantarne a squarciagola il ritornello.
[Dovrebbe esserci un GIF o un video qui. Aggiorna l'app ora per vederlo.]
Il prossimo capitolo, invece, sarà tutt'altro che cantato a squarciagola.
Ci aspettano dolci melodie, medicine per chi ama il canto che incanta.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top