CAPITOLO 6
Dopo aver rivolto un'occhiata a Malfoy accetto la proposta di Abraxas.
- seguitemi- mi sorride.
Mentre camminiamo per le strade Malfoy mi prende per il polso.
- stupida Mezzosangue, che ti salta in mente! Nessuno deve conoscerci, soprattutto i nostri famigliari- sussurra in preda al nervoso.
- senti, ho le mie ragioni che ti dirò appena arrivati-
Mi guarda male.
- stupida sanguemarcio-
A quelle parole mi blocco e mi giro verso di lui.
- Io...io..non ti arriva uno schiaffo solo per non attirare l'attenzione di tuo nonno!- lo sorpasso e mi avvicino ad Abraxas che comincia a parlarmi di solo dio può capire cosa.
Le parole di Malfoy mi fanno ancora male.
Me ne faranno sempre, è inevitabile.
Mezzosangue, Sanguemarcio, traditore del proprio sangue... tutte etichette che le persone come lui, che si reputano superiori, affibiano a persone come me...ritenute non pure, non degne di avere la bacchetta, non degne di praticare la magia, non degne di vivere, inutili...
Razzista, Malfoy era e rimane sempre un emerito cretino e razzista.
- eccoci-
Mi riscuoto dai miei pensieri e mi trovo davanti ad un enorme cancello e aldilà di questo una tetra villa, potrebbe sembrare un castello.
Quel posto riporta alla mia mente molti ricordi, negativi per lo più.
- sempre uguale vedo- borbotta Malfoy con il viso corrucciato.
- cosa?- chiede Abraxas che fortunatamente non aveva sentito.
- nulla-
Lancio un'occhiata al furetto e seguo l'altro biondo nel Malfoy Manor.
È gigantesca.
L'unica volta che ci sono stata ovviamente non mi ero soffermata a osservare ogni dettaglio, ogni quadro, ogni particolare, statua o altro.
- domani se vorrai potrai vedere il giardino- mormora Abraxas vicino al mio orecchio.
Sussulto e mi allontano bruscamente.
Osservo il suo viso solitamente sereno, deturpato da un'espressione confusa...molto probabilmente dal gesto che ho appena compiuto.
Sarà come Malfoy un tipo abituato a vedere le ragazze cadere ai loro piedi, ridacchiare ai loro complimenti e fare le oche.
- venite, vi porto alle vostre stanze- saliamo i numerosi gradini di marmo bianco dell'entrata.
Il secondo piano è pieno di corridoi e porte tutte uguali.
Chiunque potrebbe perdersi, ma non loro due... entrambi camminano per i corridoi con sicurezza, una sicurezza quasi invidiabile.
I corridoi sono pieni di quadri raffiguranti gli antenati della famiglia Malfoy.
Visi arroganti, sfacciati, calmi e indifferenti.
- ecco, Miss Granger puoi dormire qua. Tu invece nella stanza di fronte, domattina manderò un elfo a svegliarvi per la colazione- detto questo dopo avermi sorriso si gira e sparisce alla fine del corridoio.
Cerco di ignorare la storia dell'elfo e di trattenermi. Immagino che negli anni '20 nessuno li proteggesse.
- Granger senti...- lo interrompo.
- non mi interessa, comunque ho accettato per poter...-
- per poter flirtare con quello!- mi interrompe a sua volta.
- no cos...?!-
Sì avvicina pericolosamente a me facendomi indietreggiare...però il muro alle mie spalle mi blocca.
- Io non voglio flirtare con tuo nonno! Che ti viene in mente- lo guardo accigliata.
- volevo dirti c...che ehm, io...-
Mi incasino data la sua vicinanza...
Non fa troppo caldo qui?
- cosa, cosa vuoi dirmi?- dice sorridendo.
Sa benissimo che la sua estrema vicinanza mi mette in difficoltà.
- ho accettato per la biblioteca e le ricerche- dico tutto d'un fiato.
Alza lo sguardo e pare disorientato ma poi si ricorda della situazione e delle ricerche su Kaylyn.
- c'è gente che vuole dormire!- si lamentano i quadri vicini a noi.
- va a dormire Mezzosangue, vedremo domani- sputa acido indietreggiando.
Entro velocemente in camera e sbatto la porta innervosita dal suo insulto e dal suo tono nel rivolgermi la parola, quasi disgustato.
Lo odio, odio i suoi repentini cambi di umore.
Odio il suo sorrisetto sfacciato.
Odio tutto di lui e la cosa è reciproca.
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