Capitolo 5
Non aveva avuto altre indicazioni al di fuori di quelle che Toshinori gli aveva dato, sapeva solo che doveva dirigersi alla stazione di Shibuya per prendere il treno per Yokohama. Sarebbe stato un bel tratto che gli avrebbe fatto perdere molto tempo e già lui non ne aveva voglia di andare. Infatti, quel giorno, non solo faceva così freddo che aveva preso il suo cappotto di pelle e lo aveva indossato, ma aveva imbracciato anche il borsone, fuggendo dall'hotel come se fosse un ladro.
Si era diretto verso il primo taxi disponibile ed era entrato all'interno. Subito il tassista lo aveva portato alla stazione di Shibuya, dove aveva preso il treno e aveva aspettato di scendere a Yokohama. Aveva scelto apposta il posto più isolato, in modo tale non essere disturbato da nessuno li. Nonostante, a quell'ora non ci fosse effettivamente un'anima viva su quel treno. Si era avviati molto presto perché durante la notte, nonostante la sbronza avesse fatto la sua parte, aveva ricevuto dei messaggi, quasi intimidatori, da parte di Toshinori in cui gli diceva che avrebbe dovuto per forza partire presto. A lui non interessava, gli bastava solo saldare tutti i suoi debiti e vivere una vita tranquilla.
Guardò fuori dal finestrino vicino alla quale era appoggiato; la testa gli girava ancora a causa dell'alcol, e le case sembravano scorrere davanti ai suoi occhi più veloci del solito, come se fosse su una fottuta giostra.
Dovette per forza appoggiarsi una mano chiusa a c sulla fronte e premere per far sì che almeno quel dolore potesse diminuire almeno un po', ma non ci fu nulla da fare: questo ritornò più forte e insistente di prima.
Touya fece un sospiro, doveva trovarsi un nome per coprire la sua identità, prese il cellulare e inziò a scrollare su internet, ma non trovò nulla di tanto interessante. Non era molto bravo a darsi i nomi, ma alla fine decise di tenersi il suo e basta. Se quel ragazzo gli avesse fatto fin troppe domande non avrebbe esitato nemmeno un po' a liquidarlo.
Il treno si fermò, lui alzò la testa e guardò da dietro il finestrino il grande cartello che citava a caratteri cubitali:'stazione di Yokohama.'
Fece un sospiro profondo, raccogliendo la sua borsa nera e mettendola sulla spalla. Non appena mise il piede fuori dal treno, un leggero brivido gli strisciò lungo la spina dorsale come un serpente viscido e infimo. Non voleva pensarci troppo, ma doveva avere gli occhi aperti: non sarebbe stato da solo.
Era sicuro che qualcuno lo stesso osservando, più di un qualcuno.
Lui era pessimista fin da sempre ed era sicuro che non sarebbe finita bene, ma avrebbe utilizzato tutte le sue forze pur di tirare fuori da quella fottuta torre quel ragazzo dai capelli biondi. Avrebbe salvato Keigo, pur di rischiare la vita e assolversi da tutti i suoi debiti. Aveva accettato di fare una cazzata, ma almeno si sarebbe tolto dalle costole tutti quei maledetti strozzini che gli davano la caccia.
Quando mise il piede a terra, il suo cellulare subito gli vibrò nella tasca. Lo afferrò con una mano e scorse con il dito sullo schermo: era un messaggio da parte di Toshinori.
'Devi dirigersi qui. È il punto nella quale si trova.'
Allegata a quel messaggio, gli aveva anche inviato la posizione.
Distava non tanto chilometri dalla stazione.
Rimise il cellulare nella tasca e si avviò.
Voleva finire il prima possibile.
Nel momento in cui Touya uscì dalle porte scorrevoli che conducevano al di fuori della stazione, si piazzarono dinanzi a lui due persone dall'aspetto molto...strambo: una era una ragazza dai capelli biondi, legati in due cose alte, occhi dorati e vestita da scolaretta, ma quello non era un orario di scuola...era fin troppo presto. Poi passò a guardare rapidamente l'altro: capelli corvini, arricciati, profondi occhi scuri come la notte e gestito con uno smoking abbiano a essi dalla quale si vedeva un gilet rosso che spiccava in tutta quella oscurità. Nemmeno per lui era orario di lavoro; troppo elegante per fare un lavoro qualunque. Sicuramente lavorava in ufficio o qualcosa del genere.
A occhio e croce, sembravano una coppia padre figlia, ma avevano dei tratti molto diversi.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top