Capitolo 4

Il viaggio fu più lungo del previsto, ma lui aveva dormito la maggior parte del tempo, appoggiato contro l'oblò con la testa. Aveva avuto un bambino rumoroso dietro di sé, un'anziana signora al suo fianco che reclamava l'hostess ogni tre per due e un uomo sul sedile davanti che stava battendo le dita sul vetro in modo abbastanza irritante.
Era stata una fortuna per loro che fossero arrivati vivi a destinazione, Touya aveva sentito per tutto il tempo, dentro di sé, un'irrefrenabile istinto omicida. Era stato fermato dalla voce del capitano, che proveniva dall'altoparlante, che stava annunciando il loro arrivo. Sarebbero atterrati a breve.

L'aereo toccò il suolo in modo delicato, quasi impercettibile per i loro corpi.
Giunto a destinazione, una volta che si fu fermato, Touya afferrò il suo borsone che aveva tra le gambe e sgusciò fuori dai posti, infilandosi nella corsia. Per farlo, aveva urtato contro l'anziana signora che stava seduta al suo fianco e per giunta si era beccato da lei una serie di insulti.
Non aveva resistito: si era girato verso la donna, con uno sguardo omicida, e le aveva sussurrato tra le labbra:"hai rotto il cazzo per tutta la durata del volo, ora stattene un po' zitta."
Gli erano bastare queste parole, l'anziana si era congelata sul posto e non aveva aggiunto null'altro.

Touya scese dall'aereo, andò verso la struttura per fare il check-in. Come prima di partire, aveva saltato anche i controlli. Non voleva essere attorniato da guardie per aver portato delle armi e dell'alcol con sé, voleva stare il più lontano dai problemi senza sapere che, accettando quella missione suicida, stava già andando incontro ai problemi.

Mise il borsone sulla spalla e sfrecciò lontano dalle persone, fino a trovarsi fuori dall'areoporto. Chiamò un taxi e l'unico libero si fermò proprio sulla carreggiata di fronte a lui, entro in auto e diede l'indirizzo dell'hotel dove avrebbe alloggiato.

Non avevano badato a spese, quelli.
L'hotel era lussuoso, non se lo sarebbe potuto permettere nemmeno in un'altra vita.
Touya scese dal taxi, sempre con quel borsone sulla spalla e si diresse verso le ampie vetrate dell'ingresso, queste si aprirono scorrendo verso i lati.

Al centro c'era un bancone fatto in marmo, con delle venature grigie e gli angoli contornati dai bordi dorati, dietro c'era una sola persona: una ragazza dai lunghi capelli biondi, mossi sui lati.
"Buongiorno, io sono Yu, come posso aiutarla ?"
Gli occhi vinaccia della donna si spostarono velocemente dalla borsa che aveva tra le mani ai suoi occhi azzurri, facendo un sorriso imbarazzato prima che potesse parlare lui.
"Oh, mister Todoroki. Non l'avevo riconosciuta !"
Si affrettò a raggiungere un armadietto dietro di sé, nella quale vi erano appese una serie di chiavi dal portachiavi laccato in oro sulla quale vi erano incisi i numeri delle stanze.
Ne prese una dal numero quarantadue segnato sul manico e gliela passò sul marmo liscio del grande bancone.

Mister Todoroki. Si poteva già abituare a quell'appellativo. Suonava così formale.

Il corvino la prese tra le dita e si fece poi scortare verso la camera da un facchino, questo allungò la mano verso il borsone per prenderlo ma subito Touya fece uno scatto con il braccio per allontanarlo dalla mano del ragazzo.

"Lo porto io."

Quando giunse all'interno della sua camera, gli occhi del corvino si spalancarono per tutta la meraviglia che si trovò dinanzi.
La camera era completamente avvolta nel bianco più puro che andava a stonare con la sua anima.
Davanti al letto, attaccato al muro sulla destra, vi era un'ampia vetrata che dava una bella visione sulla città.
Non avevano badato a spese.

Touya appoggiò il borsone sul letto, mentre sentì una notifica dal cellulare, lo estrasse. Era un messaggio di Toshinori.
'Domani inizi.'
Questo diceva il messaggio, bloccò il cellulare e prese la bottiglia di whisky dal borsone, bevendo tutto in un sorso mentre si appoggiò sul bordo del letto.

Spazio autrice

Buonasera!
Come state vedendo sto aggiornando un po' a caso senza rispettare la scaletta degli aggiornamenti perché sto scrivendo in contemporanea altre tre storie, insieme a questa. E ovviamente il capitolo non è stato nemmeno revisionato, quindi nel caso riscontriate degli errori non esitate a segnalare.
Visto che mi trovo, vi invito anche a seguire le altre storie che le trovate sul mio profilo con i nomi di: trenta giorni per innamorarsi, White Dragon e secret Desire.
Con ciò vi invio a seguire la mia pagina IG: wormhole10_

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