25-Harry Potter-One Sh(i)t
Sirius Orion Black
Grifondoro
Prima generazione
Sirius bussò alla porta con un briciolo di timore e, soprattutto, molta vergogna. Ad aprire la porta venne un ragazzo poco più basso di lui, con i capelli spettinati e gli occhiali storti sul naso. Aveva una piuma in mano, probabilmente stava scrivendo una lettera. James guardò l'amico con la fronte corrugata e lo spinse dentro la casa sempre più preoccupato. <<Sirius! Perché hai i vestiti così bagnati? Sei venuto volando? Oh, per Merlino, quello è sangue? Cosa è successo!?>> Sirius era molto, troppo debole e imbarazzato per rispondere. Dorea scese le scale stropicciandosi gli occhi, non si accorse di Sirius: <<Jamie, stai ancora scrivendo ai tuoi->> Dorea si interruppe, notando il ragazzo dai lunghi capelli neri con un taglio sulla guancia e la schiena rossa e bagnata. <<Charlus! Prendimi la bacchetta!>> Sirius chiuse gli occhi di scatto, temeva che volesse schiantarlo, ma al sentire la frase seguente gli occhi le si riempirono di lacrime <<E prepara una brandina nella stanza di Jamie!>>
Dorea curò le ferite del ragazzo con estrema cura, mentre lo spronava a raccontare. James, dal canto suo, era tremendamente preoccupato per il suo migliore amico. <<...È stata solo una seduta di Cruciatus ma... Quando hanno attaccato Regulus non ci ho visto più e sono fuggito... Non voglio mai più tornare lì...>> Dorea lo guardò con sguardo severo e dopo aver curato il taglio sulla guancia posò la bacchetta ed abbracciò Sirius come solo una mamma avrebbe fatto. Sirius si mise a piangere, per la prima volta, senza alcuna vergogna. <<Se avessi saputo come ti trattavano quei mostri...>><<Come continueranno a trattarmi, quando mi troveranno...>> Charlus lo guardò stupefatto: <<Oh, no, signorino. Non credere di poter uscire da questa casa senza il nostro permesso. Non tornerai da quei mostri>> James sorrise e abbracciò prima i genitori e poi lo stesso Sirius: <<Hai sentito Sir? Ora saremo davvero fratelli!>>
Sirius si smaterializzò nuovamente, guardandosi attorno e trasformandosi nuovamente in cane. Corse per le strade innevate che non percorreva da ben 12 anni e arrivò finalmente a quel dannato cimitero. Scorse tutte le lapidi con le lacrime agli occhi, accarezzandone una molto impolverata e ruvida. Lì vi erano incisi due nomi. Sirius scoppiò in lacrime canine e posò dei fiori sotto quelle foto, prima di fuggire di corsa dal cimitero.
Charlus e Dorea Potter
"I figlio li ricordano come i migliori genitori che avrebbero mai avuto"
1945-1980
1946-1980
(Alla fine le date non le ho trovate, per cui lascerò queste ma non sono assolutamente quelle reali)
Il capitolo non mi convince, ma ho deciso di postarlo in onore di una cara amica che non potrà leggerlo ma che sono certa apprezzerebbe. Ti voglio bene B.💕
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