LIVERPOOL-MATTINA


Questa mattina la sveglia suona prima,infatti andiamo a fare colazione  all'incirca alle 7.30 ed ovviamente la stanza è deserta.Solito tavolo con solite persone e solito cibo,non che questo mi dispiaccia... a parte quello che ci danno da mangiare. Oggi il nostro group leader non è Josh ma James,molto simpatico anche lui. Mentre ci avviamo al pullman che si chiama 'HAPPY DAYS' , ci accorgiamo che accanto al nostro dormitorio,proprio accanto, alla fine di Tesco... c'è un'impresa funebre.

<Aurora toccati!> le dico riferendomi alla macabra struttura,puntando il dito sul finestrino. <Ommammaaa non me ne ero mica accorta!> urla lei. Il viaggio dura un'ora e mezza all'incirca,ma passa veloce perchè,sedendomi accanto a lei e ascoltando buona musica non me ne rendo conto.Abbiamo gli stessi gusti musicali quindi riesco a rilassarmi.Ricordo la prima volta che ci siamo spostati in autobus e ci sembrava strana  la guida a destra,perchè magari,sul posto che per noi è quello del passeggero e per loro quello del guidatore,c'era seduto un cane o era vuoto. Per quanto riguarda il paesaggio è tutto uguale: grigio con pioggia e freddo,distese verdi e niente traffico. <OH AURORA MA CHE CI FAI NEL PRATO??> si gira verso di noi Arianna,spuntando dal sedile davanti e  guardando le mucche che stanno pascolando. <Vedo che anche te stai brucando l'erba...mhhh bonaaa> risponde .Per il resto del viaggio non faccio altro che dormire...menomale sono vestita comoda. Indosso pantaloni di tuta e felpa rigorosamente neri ed una maglia viola con sopra scritto 'STAY WITH MY BITCHES'.Le punte dei miei capelli si sono leggermente scolorite. Come raccontavo alle miei amiche,la sera in cui me li ero lavati,avevo fatto diventare sia la doccia,che la tenda,che gli asciugamani di colore viola...per questo spero che lo puliscono in fretta.

Il pullman ci lascia davanti al fiume 'Mersey' come ci aveva spiegato Jackie il giorno prima.Attraccate ci sono varie barchette.Io ne noto una in particolare dedicata ai 'FAB-FOUR'.E' a forma di sottomarino,ovviamente colorato di giallo,con delle strisce arcobaleno.Sulla parte più alta c'è scritto 'IMAGINE'. Per prima cosa James ci fa vedere quella piccola parte di Liverpool,con bandierine colorate affisse ovunque e giostre. Prima dell'ora libera andiamo a fare una visita nel centro storico ed ovviamente inizia a diluviare...ma oggi la pioggia è uno dei miei  ultimi pensieri,perchè è da un sacco che voglio visitare questa città,per questo motivo non saranno di certo due goccie d'acqua a rattristarmi...okay  non sono proprio due  goccie infatti siamo costretti ad aprire gli ombrelli. Durante il tragitto mi si avvicina Marco (strano). <Per caso il viola è il tuo colore preferito ?> dice notando il colore della mia maglia,dello smalto e dei capelli. <Wow,non so proprio come hai fatto a capirlo?> continiamo così per un'altra buona mezz'ora,parlando di cibo e tante altre cose fino a quando ci fermiamo in una piazza,con delle valigie fatte in calcestruzzo...una sorta di scultura.Tagliamo passando da un quartiere cinese,con tanto di riproduzione di abitazioni tipiche e ristoranti vari.


'CATTEDRALE DI LIVERPOOL'

Come prima tappa non potevamo non visitare la cattedrale. E' la chiesa anglicana più grande del mondo e della Gran Bretagna.Io,anche se non sono un'appassionata per questo tipo di turismo,rimango affascinata.E' semplicemente bellissima e più che una chiesa,sembra  di trovarsi sul set di Harry Potter. Sembra un castello gotico ed è semplicemente unica. Per non parlare delle vetrate coloratissime, che danno un tocco di luce ai colori spenti dell'edificio. Le panche sono infinite e tutte in legno intagliato. La parte che mi colpisce di più è un'insegna luminosa di colore rosa che dice 'I FELT YOU AND I KNOW YOU LOVED ME' ovvero 'TI HO SENTITO E HO SAPUTO CHE MI AMAVI'...ovviamente è legata alla religione in questo caso,ma l'ho trovata molto bella ed interessante. Dentro ad essa, c'è anche un bar enorme  ed un negozio... e qui ci si ritrova tutti. <Guarda ti ho trovata> mi dice Marco indicandomi un piccolo cestino per la spazzatura di colore viola. <Sei un idiota > gli rispondo.

<Secondo me,se andiamo a visitare un 'altra chiesa,con tutta quest'acqua santa prenderò fuoco> dice Aurora.Beh,non ha tutti i torti,diciamo che se dovessimo riportare con  un'esempio la persona più atea del mondo,sicuramente sarebbe lei. Crede però che ci sia una vita dopo la morte,ma di certo non un'inferno o un paradiso.Inoltre ha gli occhi di colore verde,che nelle foto diventa brillantissimo,il che la fà sembrare alquanto posseduta.

'METROPOLITAN CATHEDRAL OF CHRIST THE KING'

Ed anche la seconda meta,per la gioia di Aurora è una chiesa. Dopo di questo ci porterano in un noto centro commerciale,per pranzare.Intanto io e Marco ci sediamo su un muretto. <Io non mi siederei là sopra è bagnato> gli faccio presente. <Macchè >dice lui mentre si siede. <Se fosse bagnato non mi ci sarei seduto sopra> suggerisce lui. <Sei sicuro?> chiedo <Certo!> vedendolo così convinto mi siedo,ma come sempre avevo ragione, e quando ci alziamo abbiamo tutti i pantaloni bagnati. <Io te l'avevo detto di non sederti!Ma te come sempre non mi dai mai retta!> dice lui prendendomi in giro. <Ma cosa stai dicendo?> ridiamo. <Perchè deve sempre essere colpa mia?Anche quando sei 'INCIAMPATO' è stata colpa mia> rispondo. <Non sono mai cascato... Ricordi?Ho solo abbracciato il pavimento.Ora andiamo o ci lasceranno qua>


Quando entro mi ricredo,perchè ha uno stile tutto suo.Per entrare abbiamo dovuto fare un sacco di scale,ma l'ho fatto divertendomi,perchè ogni scalino che salivo c'era Marco che si lamentava a causa della ferita sul ginocchio.Arrivati dentro ci sediamo su una panca stanchi morti.

Dentro la chiesa ci stiamo veramente pochissimo e ci avviamo verso il centro della città.Il telefono segna mezzo giorno in punto e la destinazione è il Cavern Club cioè il primo luogo dove si esibivano i 4 baronetti della musica più famosi di sempre: i Beatles.Durante la strada troviamo un murales bellissimo dedicato appunto a loro e ci facciamo scattare una foto.Io ovviamente mi infilo il prima possibile sotto John Lennon,il mio preferito. Diciamo che la mia Beatles mania c'è sempre stata. Fin da piccola mio nonno li ascoltava in mia presenza e crescendo mi sono sempre più appassionata a loro e alla loro musica,inoltre adoro il periodo storico in cui sono nati.Per me essere qui a Liverpool e visitare il loro museo è veramente un sogno.Quando ci scostiamo dal muro,ci accorgiamo che i nostri zaini hanno preso il colore del disegno,che è stato realizzato con dei gessetti colorati.

' THE CAVERN CLUB'

Corriamo per raggiungere il resto del gruppo,che nel frattempo si intrufola in una viuzza.Sono tutti fermi ad osservare una statua di Jhon,dove io ed Aurora ci facciamo scattare una foto. <Forse era meglio se facevamo passo> mi dice Me Oma ridendo. <FA' VEDERE> dico.Non ha tutti i torti,così con una faccia schifata mi accontento del ricordo e della foto,che ovviamente masconderemo al resto dell'umanità.Davanti al monumento c'è il Cavern Club.E' tutto scuro essendo un pub sotto terra e mi ci vuole un po' per abituarmi al cambiamento di luce.I muri sono tutti a mattoncini,dove per ogni mattonella c'è il nome di qualche cantante famoso. La gente ci viene a bere tranquillamente,come se fosse una cosa da tutti i giorni ritrovarsi la chitarra del chitarrista dei Queen a pochi centimetri. Il corridoio principale porta ad un palco scenico,dove vengono ad esibirsi tutt'ora.Sui muri sono affisse le foto di tutti i musicisti che si sono esibiti,da quando è aperto fino ad ora.Il posto è caratteristico essendo un pub,ma arricchito da un colore di luce rosso-violaceo,molto carino.Alla fine della visita non posso non comprare qualcosa come ricordo. Prendo così una toppa di stoffa blu con il logo del locale,che cucirò sul mio  giubbotto di jeans della Levi's con la pelliccia bianca una volta tornati in Italia. Arianna invece compra dei plettri dato che suona la chitarra.

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