CAMERA 430
Appena finito di mangiare il nostro Group Leader ci conduce in un'aula magna che fa molto ballo studentesco americano.Prendiamo i posti,pronti ad ascoltare cosa ci hanno da dire.Dopo qualche minuto entrano due ragazzi sulla ventina.Uno castano,non molto alto,con la barba scura e folta che lo invecchiano,ma non per questo lo fanno sembrare più brutto...anzi.Si chiama Jack e come spiegava lui è a capo dell'organizzazione.Ci dice inoltre le regole da seguire ovvero:
1) rispettare le regole e le persone; 2)non mettersi nei casini,altrimenti ci rispediscono in Italia; 3)essere puntuali a lezione. Inoltre ci invita a parlare nel suo ufficio,qualora ce ne fosse bisogno e penso tra me e me ''Beh figo com'è non sarebbe una cattiva idea andarlo a trovare...''Il suo numero di telefono è scritto sul braccialetto di gomma arancione della UKLC che ci hanno consegnato dopo il test,insieme ad una cartellina,una penna nera e un quadernino.
Dalla mensa fino a ^SUMNER HOUSE^ (già all'inizio pensavo che avessi sbagliato a leggere...in realtà è davvero il nome dell'alloggio) ci vuole circa un quarto d'ora.Essendo la prima sera però,ci fanno fare un giro più lungo,in modo da farci vedere un piccola parte di Chester.La cittadina è carinissima,l'unica cosa che non mi piace è che i negozi chiudono alle 5 di pomeriggio a causa delle loro abitudini.Ci fermiamo davanti ad un orologio,tutto decorato e ricco di particolari,segno di riconoscimento di Chester.Da brava turista sfodero il cellulare e apro la fotocamera.Non so perchè ma l'occhio mi era proprio cascato sulla percentuale della batteria,che al momento dello scatto era al 70%.Inquadro l'orologio,scelgo il filtro e ovviamente la mattonella muore. Inizialmente non mi sono preoccupata perchè : a) è un modello vecchio; b)il mese prima avevo cambiato in totale 3 cavetti e due batterie; c) ho pregato il signore che non fosse davvero il problema della batteria...ancora...e ancora.
Con la faccia da attrice e con disinvoltura,cercando di stringere i denti per non apparire imbufalita e pensando che neanche il più potente guru di yoga sarebbe riuscito a placare la terribile ira di Achille ,sorrido e vado verso Arianna. <Scusa Ari,potresti prestarmi un secondo il caricabatteria portatile?> cerco di respirare <Certo>risponde lei con voce dolce ma con il viso sconvolto.RESPIROH. <Grazie Ari> rispondo attaccando violentemente il cavetto al telofono...
1...2...3...Niente mela...nessun segno di vita...nessuna vibrazione...solo uno schermo nero.
<Che è successo?>mi chiede Jada. <Eh è successo che non mi si accende il telefono!>rispondo irritata. <Va beh dai...sarà solo scarico>cerca di tranquillizzarmi.Ma il suo consiglio è utile quanto quello che le avevo dato io durante il viaggio in pullman. Scuoto la testa. <No,è la 4 volta questo mese che mi muore a caso> e qua mi viene in mente mia mamma che,vedendomi quasi in lacrime a causa del telofono mi urlò contro ^MUOIONO LE PERSONEH FIGURIAMOCIH I TELEFONIH CHE SONO DELLE MACCHINEH^. Adesso capite perchè i miei consigli sono utili come la scadenza su un barattolo di Nutella?!
<Più che altro mi scoccia perchè non ho portato la macchina fotografica dietro> e anche qui mi stava per salire l'istinto omicida.
*MUSICA STRANA CHE USANO PER I FLASHBACK NEI FILM-SERA PRIMA DELLA PARTENZA*
<Mamma ho deciso di portare la macchina fotografica dietro,sai quella del babbo così posso fare foto migliori> lei era a sedere sul divano e io in piedi. Alza lo sguardo un nano secondo,lo riabbassa e mi dice. <Come minimo o la perdi o la rompi,e poi hai il cellulare dietro> con questa frase si conclude il flashback.La migliore gufata in 15 anni.
<Io più che altro non saprei come fare,per la sveglia intendo.> Jada mi riporta alla realtà. <Giusto!Me ne ero completamente dimenticata>esclamo. <Va beh,se ti va possiamo dormire insieme stasera,anche perchè sinceramente ho un po' paura> faccio una risatina stupida da delfino.Un po' per il nervoso e lo stress dovuto al viaggio,anche se breve molto stancante a causa dei ritardi. <Ti assicuro che allora siamo in due!> ci battiamo il cinque.
Arriviamo nella hall del residence alle 9.30 pm circa e ci consegnano le chiavi.La mia è la 430 e così a scalare per Jada,Aurora e Arianna.Nel nostro corridoio ci alloggiano due maschi,a causa nella mancanza di spazio nel loro.La professoressa che ci sorveglierà è Tiziana,quella con cui ho avuto il colloquio prima della partenza.Sono contenta,perchè a differenza dell'altra,è più dolce e tranquilla,il carattere giusto per controllarci. Valery,la sua amica firmata e un altro ragazzo staranno in famiglia.
<Allora ci vediamo tra un po' da me,così prima possiamo farci una doccia>urla Jada con mezzo piede nella camera. <SIIIIIII> le urlo in risposta con il mio passepartout nella mano destra e la valigia nell'altra.
<Carina>dico o come avrebbe detto l'Aurora <Discreto>.Come prima cosa mi metto il passepartout al collo che funge anche da riconoscimento.Sopra c'è scritto il numero di telefono della UKLC,la via del dormitorio e 'STUDENT' ma sul mio c'è scritto 'VISITOR' perchè non ne avevano abbstanza con la prima scritta. La seconda tesserina invece ha scritto il nome del residence ovvero SUMNER HOUSE,il nome del campus 'RIVERSIDE CAMPUS' e il numero della stanza.Appoggio la valigia sul cassettone,attacco il telefono in carica sperando di risolvere qualcosa e mi faccio la doccia.
TOC TOC TOC ... apro la porta e vedo aurora.
<Hey,sò che hai il telefono rotto...in pratica le prof hanno mandato un messaggio sul nostro gruppo Whatsapp.La colazione è nell'aula mensa dalle 7.30 alle 8.30.Le lezioni le abbiamo il pomeriggio questa settimana così domattina facciamo delle attività.Domani visitiamo Chester,delle rovine romane se non mi sbaglio.Comunque adesso noi andiamo da Tesco se vuoi venire...il nostro comprifuoco è alle 10.30>
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