CAPITOLO 16 - UN SOGNO DA VIVERE IN DUE

Keelan stava ancora parlando con Simon quando sentì la voce di Jonah
“Dov’è Nikita?”
Si girò verso il rosso e lo vide un po’ teso “E’ andato in bagno. Perché?”
Jonah non rispose girandosi in direzione dei servizi.
Appena entrato nella sala aveva visto Ross varcare la porta del bagno con fare sospetto guardando in direzione di Keelan.
Nikita gli aveva accennato qualcosa sul suo diverbio con Ross avvenuto nel bagno del locale qualche sera prima e conoscendo il moro non avrebbe mollato facilmente.
Poco dopo aveva visto entrare altri due ragazzi più grandi e li aveva sentiti dire “Adesso ci divertiamo con il biondino”.

Non era ancora uscito nessuno e ora sapere che in quel bagno c’era anche Nikita lo preoccupava molto.
Keelan lo chiamò nuovamente “Allora mi dici cosa succede?”
“Ho visto entrare nel bagno Ross e altri 2 ragazzi e ancora non è uscito nessuno. Ross ha già tentato una volta di avere Nikita con la forza. Penso sia meglio andare a controllare”
Keelan sentì la rabbia e la paura assalirlo e come una furia si diresse alla porta dei servizi. Cercò di entrare, ma era chiusa e la musica all’interno della sala non permetteva di sentire se ci fossero dei rumori all’interno.



Uno dei due ragazzi guardò Nikita famelico “Sono molto contento della tua scelta. Non vedo l’ora di spaccarti quel tuo bel culetto.”
L’altro rise “Ti scoperò fino a farti urlare. Stai tranquillo con la musica che c’è fuori nessuno potrà sentirti. E’ la giusta punizione per avermelo fatto venire duro.”

Nikita li guardò con tutto l’odio di cui era capace “Prima dovrete prendermi” e così dicendo scattò in avanti fulmineo cercando di non pensare ai giramenti di testa. Scagliò un pugno al più alto centrandolo in pieno viso e poi un calcio all’altro all’altezza dello stomaco che però riuscì a parare il colpo.

Un forte capogiro lo costrinse ad allontanarsi ed a cercare un appoggio.
Il ragazzo che era riuscito a colpire sputò per terra il sangue che gli colava dal labbro spaccato “Sei proprio un cattivo bambino. Sarà molto più divertente domarti.”

I due si scagliarono contemporaneamente su Nikita che riuscì ad evitare diversi colpi finché uno dei due lo prese in pieno stomaco togliendogli il respiro e facendolo piegare in due dal dolore.
L’altro ne approfittò subito bloccandogli le braccia dietro la schiena.

Ross stava godendosi la scena senza muovere un dito.
Non era da lui combattere, da vero pittore odiava rovinare le cose belle, aveva chiesto espressamente ai due ragazzi di non colpire Nikita in faccia, non voleva deturpare quel bel viso.

Il ragazzo che teneva bloccato Nikita lo attirò maggiormente a sé mentre l’altro gli si avvicinò e cercò di slacciargli i pantaloni.
Lui tentò di divincolarsi e di allontanarlo con un calcio.
“Non ti sei ancora arreso? Se ti opponi ti farà più male, puoi starne certo. Ormai non ha più via di scampo.”
Nikita cercò di liberarsi e di colpire il ragazzo che lo teneva fermo con una testata, ma fu tutto inutile era troppo più alto e più forte di lui.
“Non vuoi proprio stare buono …” e così dicendo lo scagliò contro la parete opposta.
Nikita per qualche secondo vide tutto nero, non fece tempo a riprendersi che sentì nuovamente le braccia bloccate e il corpo dell’altro premuto addosso.
Il ragazzo gli strisciò la sua erezione fra le natiche e gli soffiò nell’orecchio “Lo senti quanto è grosso e duro? Se continui a fare così non farai altro che eccitarmi di più e sarà peggio per te”
L’altro rise forte e si avvicinò, gli prese il viso con una mano e toccandogli le labbra gli disse “Con questa bella bocca devi essere bravo anche a fare i pompini. Non vedo l’ora di scoparti anche questa.” 

Ross si avvicinò “Bravi ragazzi. Adesso però tenetelo fermo che prima voglio assaggiarlo. Dopo sarà tutto vostro.”
Per enfatizzare la sua dichiarazione si passò la lingua sulle labbra.


Keelan stava per dare una spallata alla porta, ma fu bloccato da Jonah “Aspetta ho un’idea migliore. Torno subito. Non fare rumore così li prendiamo di sorpresa”
Il moro voleva protestare, ma la determinazione negli occhi di Jonah lo convince a fare come gli aveva detto.
Il rosso andò alla ricerca di Isaac. Lo trovò che stava parlando con alcune ragazze.
Quest’ultimo stava per dargli una battuta sul fatto che era tornato subito a cercarlo, ma vedendo la sua espressione si preoccupò “Cosa è successo?”
Jonah non perse tempo “Hai una chiave di riserva del bagno?”
“Sì, ma a cosa ti serve?”
Jonah riuscì solo a disse “Nikita è in pericolo”.
Isaac sgranò gli occhi “Arrivo subito” e corse nel suo ufficio a prendere la copia.

Quando ritornarono Keelan era davanti alla porta e stava camminando avanti e indietro, sembrava un animale feroce in gabbia.
Quando li vide gli fece cenno di muoversi.

Come spalancarono la porta la scena che si presentò loro davanti mandò Keelan su tutte le furie.

Nikita era steso per terra con l’addome scoperto, un ragazzo gli stava bloccando le mani sopra la testa e intanto gli diceva sadico “Non vedo l’ora di  piantarti il mio grosso cazzo dentro. Ti spaccherò il culo puttanella”, un altro gli bloccava entrambe le gambe tenendole leggermente divaricate con i pantaloni abbassati fino alle ginocchia.
Nikita tentava di dimenarsi mentre Ross gli leccava il membro cercando di farglielo arrivare in tiro.
Sentì Ross dire “Se ti ostini a non voler collaborare ti lascerò nelle loro mani e vedrai che dopo non avrai più tanta voglia per opporti.”

Keelan si buttò su Ross scaraventandolo contro la parete opposta. Isaac e Jonah agirono all’unisono scagliando entrambi un calcio agli altri due ragazzi. Furono colti di sorpresa e si accorsero troppo tardi del colpo che li colpì in pieno viso.
Lasciarono immediatamente la presa per portarsi le mani alla faccia sanguinante.
Nikita ne approfittò e si rimise in piedi.
Guardò i suoi amici pieno di gratitudine poi, dopo essersi rivestito, si avvicinò a Keelan che stava tenendo Ross sollevato da terra stringendogli una mano attorno al collo.
Il ragazzo stava faticando a respirare e sarebbe soffocato se Nikita non si fosse intromesso. “Lascialo voglio pensarci io”

Keelan si girò verso Nikita aveva gli occhi spiritati pieni di puro odio.
“Non ha ascoltato la mia minaccia adesso la pagherà cara.”
Nikita guardò negli occhi Keelan e gli ripeté la sua richiesta “Lascialo è mio!”

Keelan seppur contrario lo lasciò, ma non si mosse di un centimetro.
Ross scivolò a terra in cerca di aria.
Nikita si avvicinò e afferrando il suo viso con una mano gli sibilò “Ti avverto stammi lontano o la prossima volta sarà l’ultima cosa che farai” e senza aggiungere altro gli fece battere forte la testa contro la parete.

Intanto gli altri due ragazzi erano ancora a terra doloranti e continuavano a perdere sangue dal naso, probabilmente rotto.
Isaac era fuorioso “Lascero' decidere a Nikita se denunciarvi per tentato stupro, spero lo faccia. io però vi assicuro che se non girerete alla larga da lui la pagherete molto cara. E ora fuori! Siete espulsi dalla confraternita"
I ragazzi rabbrividirono di fronte a quella minaccia. Ross non faceva parte dell' AKT, ma sapeva quanto potesse essere pericoloso averla contro.



I giorni seguenti furono molto tranquilli.
Nikita e Keelan passavano gran parte del loro tempo libero insieme. Inoltre il biondo si fermava spesso a dormire in camera di Keelan, visto che Jonah spariva senza dare spiegazioni.


Karen era furiosa non capiva come mai da un momento all’altro Keelan avesse iniziato a stare sempre insieme a quell’odioso biondino.
Gli amici di Nikita e Keelan avevano mantenuto il massimo riserbo sulla loro relazione anche se ad un occhio attento non potevano sfuggire le continue occhiate e le continue provocazioni che si lanciavano.

Simon non poteva fare a meno di ridere alle sue spalle visto che ormai lei era l’unica ad essere all’oscuro di tutto. Così stanco delle sue continue lamentele decise di stuzzicarla “Perché non glielo vai a chiedere? Sono sicuro che avrà una spiegazione”
Karen lo guardò con astio “Sicuramente sarà colpa tua come tutte le volte.”

La ragazza se pur titubante decise che era ora  di affrontare il moro per presentargli le sue rimostranze.
Si avvicinò a lui in mensa “Keelan ho bisogno di parlarti”
Keelan la rispose scocciato “Dimmi”
Karen guardò male Nikita “Preferirei fossimo da soli”
Keelan sbuffò sapeva esattamente cosa voleva la ragazza, anzi era sorpreso ci avesse messo tanto a decidersi. “Va bene. Niki ritorno subito”
Nikita gli sorrise "Fai pure" poi iniziano a mangiare il suo dessert in modo provocante e aggiunse "Però fai in fretta se non vuoi che il mio gelato lo dia a qualcun altro”
Keelan assottigliò gli occhi “Provaci e sai cosa ti succede”
Nikita scoppiò in una sonora risata, era sempre divertente stuzzicare Keelan, era estremamente geloso anche solo al pensiero di un altro.

Appena fuori dalla mensa Keelan la affrontò.
”Allora si può sapere cosa vuoi?”
La ragazza si fece forza, era arrivato il momento di avere delle spiegazioni “Si può sapere perché stai sempre con quel odioso biondino. Siamo noi i tuoi amici.”
Keelan ghignò “Sei sicura di volerlo sapere?”
Karen lo guardò decisa “Certo.”
Keelan le si avvicinò “Lui è mio fuori e dentro il letto. Lo scopo e mi faccio scopare. E non permetterò a nessuno di portarmelo via.”
Karen sbiancò. “Stai scherzando?!”
Keelan ghignò “No affatto. Ma se non sei convinta puoi venire a controllare di persona. Questa sera nella mia stanza. Però ti avviso: a letto è un animale non ne ha mai abbastanza....”
Karen non poteva crederci “E se lo venisse a sapere qualcuno?  E tuo padre?”
Allora ancora non aveva capito, doleva scandalizzarla per essere sicuro di non averla più tra i piedi
“Lo sanno già tutti e poi a me non mi frega niente degli altri. L’unica cosa importante è sentire la sua bocca sul mio cazzo che pompa insaziabile, sentirlo spingersi dentro di me con violenza fino a farmi urlare, sentire i suoi gemiti di piacere mischiarsi ai miei, possederlo per ore e sentirlo chiedere di più ...”
Karen si sentiva mancare, le immagini che le aveva descritto iniziarono a riempirle la mente. Il suo sogno d’amore era definitivamente scomparso colpito a morte da un demone biondo che le aveva portato via ogni speranza soggiogando il suo Keelan. Gridò e scappò via piangendo.
Keelan sorrise forse aveva esagerato, ma meglio essere chiari.



Era notte fonda Keelan era ancora sveglio mentre Nikita stava dormendo tranquillamente. Keelan abbassò il lenzuolo, sotto Nikita era completamente nudo.  Quell'idiota si era dimenticato di rivestirsi, non poteva permettergli di dormire in quelle condizioni vicino a lui senza fare niente, se le andava prorpio a cercare. Inoltre adesso sarebbe stato impossibile per lui riaddormentarsi, sentiva già il sangue affluire nelle parti basse.
Bene, era ora di attuare quanto minacciato.
Prese un paio di manette dal comodino, non si ricordava quando le aveva comprate, e ammanettò il biondo alla testiera del letto.
Nikita aprì gli occhi. “Cazzo fai?”
Keelan ghignò “Sto attuando la mia vendetta. Ti stupro idiota”
Nikita sorrise “Sei sicuro di esserne capace?”
Keelan ghignò “Vedrai…”
“Non aspetto altro. Fammi urlare brutto bastardo.”
Keelan non se lo fece ripetere si posizionò fra le sue gambe e vedendo che era già eccitato si leccò le labbra “Sei voglioso questa notte”
“Invece di parlare usa quella tua bocca per farmi godere.”
Keelan si abbassò su di lui e senza tanti preamboli lo prese in bocca iniziando a pompare forte.
Nikita si contorceva dal piacere e gli urlava frasi volgari.
Keelan non riusciva a ragionare erano come risucchiati in un vortice di pura passione e desiderio. Quando alla fine Nikita si svuotò nella sua bocca lo sentì dirgli “Adesso scopami come si deve e fammi urlare".
Keelan ormai non ragionava più, Nikita continuava ad incitarlo e a dirgli frasi sconce. Gli alzò le gambe portandosele sulle spalle e dopo essersi posizionato davanti alla sua piccola apertura la violò con una unica potente spinta fino in fondo.
Sentì Nikita inarcare la schiena e chiedergli di non fermarsi. Prese ad entrare e uscire sempre più forte e sempre più veloce. Gli sembrò di andare avanti per ore. Nikita ne voleva sempre di più e per andare incontro alle sue spinte tirava continuamente le manette producendo un eccitante sottofondo.
Quando finalmente stremato si riversò nel corpo dell’altro, aprì gli occhi, che non si era accorto di aver chiuso, e si rese conto che Nikita non c’era. Era completamente solo nel letto.
Com’era possibile?
Riacquistando un po’ di lucidità si rese conto che era stato solo un sogno, un sogno bagnato, il suo sperma sporcava tutte le lenzuola.

Andò in bagno per pulirsi e si ricordò che quella sera non dormivano insieme perché non avevano una camera libera, sia Jonah che William erano nei rispettivi letti.
Imprecò sottovoce per non svegliare il rosso. Era già un miracolo che non avesse gridato o fatto rumore durante quel sogno estremamente erotico e realistico.
Adesso però non poteva certo tornare a dormire. Nella sua mente c’era solo un pensiero rendere il sogno reale.
Chissà se anche nella realtà Nikita trovandosi legato al letto sarebbe stato così voglioso e volgare, oppure si sarebbe solo incazzato?
Per scoprirlo doveva solo andare nella sua camera e provare, se fosse stato contrario peggio per lui.
In fondo glielo aveva promesso …

Dopo essersi fatto una doccia, tornò in camera, cambiò le lenzuola cercando di essere il più silenzioso possibile e uscì diretto da Nikita. Non aveva le manette così dovette accontentarsi della cinta dell’accappatoio.
Entrò in camera del biondo senza fare rumore, si avvicinò a William e gli disse semplicemente “Ho bisogno di un ora da solo con Nikita.”
L’altro sbuffò “Che palle” e senza aggiungere altro lasciò la sua camera per andare a dormire nel letto di Keelan. Lo sapeva che quei due insieme sarebbero stati una rottura doppia.

Si avvicinò a Nikita ancora pacificamente addormentato, senza svegliarlo gli legò le mani al letto e poi gli salì sopra.
Nikita aprì gli occhi “Che cazzo fai?”
Keelan si abbassò e gli disse “Voglio rendere un sogno realtà"
Nikita guardandosi i polsi sorrise "Se i tuoi sogni prevedono legarmi al letto sei un bel pervertito."
"Tutta colpa tua".


I mesi passarono e con essi anche tutti i piccolo problemi che dovettero affrontare.
Keelan e Nikita non furono mai i classici fidanzatini, quando non facevano sesso passavano gran parte del loro tempo sfidandosi e punzecchiandosi, così che agli occhi degli estranei non sembrava cambiata molto la loro amicizia.

L'unico punto nero restava il rapporto di Keelan con suo padre.
Inizialmente Frederick era furioso con lui e non voleva assolutamente parlargli.
Poi fu il momento dei litigi. Suo padre lo mandava a chiamare spesso per rimproverargli quella relazione e convincerlo a tornare sulla retta via, minacciandolo di diseredarlo.
Ma Keelan non cedeva di un millimetro. La sua relazione con Nikita non era negoziabile.
Piano piano suo padre si arrese e così arrivarono alla fase della reciproca sopportazione.

Con l'avvicinarsi della laurea suo padre gli propose una soluzione che potesse soddisfare entrambi, soprattutto grazie all'intervento di suo fratello Isaac.
Suo padre gli offrì il posto di responsabile per i rapporti internazionali.
Avrebbe dovuto andare all’estero per prendere accordi con i governi stranieri e con altre multinazionali, portando avanti  gli interessi dalla sua società sparsi in tutto il mondo.
Poteva prendersi chi voleva come collaboratore a condizione che si comportasse in maniera dignitosa e senza dare scandalo.
Isaac aveva convinto suo padre che diseredare Keelan sarebbe stata un'onta per la famiglia perché sarebbe venuto fuori il motivo, invece spedirlo all'estero lo avrebbe tenuto lontano dai giornali scandalisti. Fuori era un figlio di papà come ce n'erano tanti.
A Keelan l'offerta piacque subito avrebbe preso Nikita come interprete e insieme avrebbero visto il mondo. Il sogno di Nikita. Un sogno da vivere in due.

Isaac dopo qualche mese assunse la guida della società continuando però a dribblare l’argomento matrimonio che il padre cercava continuamente di affrontare, presentandogli figlie di ricchi uomini d’affari.
La sua mente era sempre da Jonah e anche se dicevano che il loro era solo sesso, entrambi sapevano che non c’era bugia più grande.

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NdA

Eccoci arrivati alla fine.

Come ho detto all'inizio, è una storia che ho creato tanto tempo fa. Sicuramente il mio stile nel frattempo è cambiato e ora non l'avrei scritta così, però non mi sembrava giusto modificarla più di tanto.
Spero vi sia piaciuta.

Visto che in questo periodo sono a corto di ispirazione, forse ne revisionero' un'altra.
Fatemi sapere se l'idea vi piace.
A presto.
Grazie a tutti.
Un bacio

Japanika

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