CAPITOLO 11 - UN PIANO DIABOLICO
Il giorno seguente Nikita e Keelan fecero di tutto per non incontrarsi.
Keelan era stato a lezione e poi era andato a mangiare qualcosa con i suoi amici fuori dal campus, in un parco poco distante.
Karen era al settimo cielo, erano giorni che non passava del tempo con il moro e si era offerta di preparare il pranzo per tutti. Cucinare per lui era il suo sogno.
Keelan aveva bisogno di rilassarsi, non pensare per qualche ora a Nikita e a quello che c'era stato fra loro, per poter valutare la situazione in modo più lucido e trovare una soluzione.
L'unico modo per farlo era non vederlo.
Anche incontrare Jonah non era una buona idea, il suo compagno di stanza non gli aveva voluto dire come era andata con Nikita e nemmeno cosa gli aveva detto, e lui si sentiva estremamente confuso, visto anche il loro ultimo incontro in palestra.
Simon lo riscosse dai suoi pensieri.
"Questa sera c'è la festa d'ingresso alla confraternita. Ho saputo che sarà una vera noia."
Keelan lo guardò accigliato "E tu come fai a saperlo?"
Simon sorrise "Sono molto amico di Duncan, un membro dell'ultimo anno, e lui mi ha raccontato che questa sera ci saranno degli ex membri e che quindi sarà una festa molto sobria. Che peccato. Di solito le feste alla confraternita sono uno sballo. So che Duncan aveva anche organizzato delle prove per i nuovi, ma mi sa che salterà tutto."
Keelan conosceva bene Duncan era un grande amico di suo fratello. Non lo stupiva il fatto che fosse amico di Simon, entrambi condividevano la staessa "passione" per i bei ragazzi. Dubitava però ci fosse qualcosa di più, Duncan era già impegnato, anche se Simon era capace di buttarsi in una cosa a tre senza problemi.
Scacciò quei pensieri, non erano fatti suoi, però era curioso, suo fratello non gli aveva raccontato niente.
"Che prove sarebbero?"
Simon fu molto contento di constatare che era sempre lui il ben informato del gruppo.
Karen e Jem stavano ascoltando la conversazione distrattamente, alla ragazza importava solo poter stare vicina a Keelan.
"Avevano pensato a una cosa diversa per ognuno. So che si sarebbero visti oggi pomeriggio per decidere, ma ormai penso sia inutile. L'unica cosa sicura è che Isaac in qualità di presidente ha scelto personalmente una prova: uno spogliarello. Non so per chi, ma credo di immagine, almeno io saprei chi vorrei vedere completamente nudo."
Keelan digrignò i denti "Lo so anch'io a chi ha pensato quello stronzo di mio fratello."
A quanto pareva un pensierino ce l'aveva già fatto. Fortuna che la presenza di suo padre aveva rovinato i suoi piani.
Chissà che prova aveva pensato per lui ... un incontro contro di lui sarebbe stato il suo sogno. Lui e suo fratello praticavano Taekwondo da quando erano piccoli, suo padre diceva che le arti marziali formavano il carattere e lo spirito. Ai tempi delle medie Keelan non perdeva occasione per sfidare Isaac, lui aveva sempre rifiutato dicendogli che non era all'altezza, era troppo piccolo. Adesso Keelan era sicuro di essere diventato il più forte, lo avrebbe umiliato davanti a tutti.
Simon decise che era ora di cambiare discorso riportandolo al suo interesse principale: i bei ragazzi
"Keelan sai che questa mattina il bel biondino aveva una mano fasciata? Era ancora più sexy."
Quell'idiota chissà cosa aveva combinato.
Adesso che Simon glielo faceva notare, anche ieri in palestra Nikita aveva la mano fasciata, però sul momento aveva pensato si trattasse del normale bendaggio fatto per usare il sacco. In effetti per tutto il suo allenamento aveva usato solo i calci.
Keelan preferì fare finta di non essere interessato all'argomento "Cazzi suoi".
Simon lo guardò poco convinto così decise di andare direttamente alle voci che giravano in facoltà.
"Sai che in facoltà da me girano strane voci?"
Che palle Simon non riusciva a stare zitto nemmeno per 10 secondi filati.
L'amico proseguì "Si dice che tu e Nikita vi portiate a letto la stessa ragazza, non ho capito se contemporaneamente o uno dopo l'altro."
Keelan sbuffò quelle due stronze avevano deciso di parlare, non avrebbe dato loro nessuna importanza. Decise di troncare il discorso sul nascere "Simon sei un idiota"
Karen si riscosse, questo argomento le interessava molto, poteva essere la sua occasione.
"È vero Keelan?"
Keelan si limitò a un "Sta zitta".
La ragazza voleva saperne di più così chiese a Simon
"Vorresti dire che se vado a letto con quell'odioso biondino ..."
Keelan la interruppe subito stringendole una mano attorno al collo "Se solo ci provi sei morta!"
Karen era terrorizzata, Keelan non l'aveva mai trattata così e non accennava a lasciare la presa.
Il suo sguardo era spaventoso, non stava affatto bluffando.
La ragazza piagnucolò: "Stavo solo scherzando."
Simon si mise a ridere "Amico sei messo proprio male. Il bel biondino ti ha colpito e affondato. Ho sempre pensato fosse un animale a letto. Ci ho preso?"
Keelan ne aveva abbastanza, era uscito con loro per non pensare a Nikita e quel cerebroleso di Simon non faceva altro che parlare di lui.
"Mi avete rotto i coglioni tutti e due. Io ritorno al campus."
Detto questo se ne andò.
Karen cercò di fermarlo "Keelan aspetta, non hai ancora mangiato il pranzo che ti ho preparato."
Simon lo guardò allontanarsi "Secondo me è frustrato perché ancora non è riuscito a portarselo a letto."
Karen si voltò verso di lui e gli ringhiò contro "Cosa sei scemo? Il mio Keelan non è gay."
Il ragazzo la guardò divertito "Se lo dici tu, regina dei serpenti, sarà così. Ma per me il suo comportamento è quello di un amante terribilmente geloso."
Karen aveva voglia di picchiarlo "Non confondere i ruoli. La checca isterica sei tu"
"Strega succhia cazzi mosci"
Andarono avanti a litigare per tutta la pausa pranzo, mentre Jem continuava a mangiare in silenzio.
Keelan era appena arrivato in camera quando gli arrivò un messaggio di suo fratello "Pre-festa ore 19.00 - Festa ore 21.00 – Post-festa ore 24.00. Presenza obbligatoria."
Chissà cosa aveva in mente Isaac? Alla fine era riuscito a trovare uno stratagemma per ritagliarsi uno spazio per organizzare la festa che voleva lui.
Nikita cercò di attenersi al piano di Jonah anche se non era particolarmente convinto, ma aveva perso la scommessa e lui non si rimangiava la parola data, quindi si tenne alla larga da Keelan per non rovinargli tutto.
La mattina era stato a lezione e adesso si stava recando in mensa con il suo amico dopo che quest'ultimo lo aveva avvisato che Keelan era andato via con il suo gruppetto.
Appena entrati cercarono Rhys e William, con cui avevano appuntamento, ma notando che non erano ancora arrivati Nikita ne approfittò per chiedere alcuni dettagli sulla serata.
"Allora mi vuoi dire qualcosa di questo tuo infallibile piano?"
Jonah sorrise "Ascolta Niki tu dovrai semplicemente essere irresistibile a tutto il resto penserò io"
Nikita sbuffò "Non mi piace affatto".
Si dovettero interrompere per l'arrivo dei loro amici.
Nikita li salutò contento di vederli "Ciao ragazzi".
Tanto lo sapeva che da Jonah non avrebbe ottenuto nient'altro.
Si sedettero e iniziarono a mangiare chiacchierando della mattinata appena trascorsa.
Jonah notò che Rhys era impaziente, sicuramente aveva qualche novità succulenta da raccontare e cercava il momento adatto, sperava solo non si trattasse delle voci che stavano girando in tutta l'università quella mattina. Quando Rhys però iniziò a fissare Nikita, Jonah ebbe la certezza che purtroppo si trattava proprio di quello.
"Nikita è vero quello che dicono in giro?"
Nikita lo guardò curioso "Non lo so, cosa dicono?"
Rhys proseguì "La storia fra te e Keelan"
Il biondo sbiancò. Come faceva Rhys a sapere quello che era successo fra di loro?
Jonah capendo cosa aveva capito Nikita lo rassicurò sottovoce "Non è quello che pensi tu."
Rhys era impaziente e visto che Nikita non gli rispondeva cercò di incalzarlo per avere delle risposte. "Dicono che vi scambiate le ragazze, che siete arrivati a scoparvi la stessa ragazza per un gioco perverso, che le trattate solo come oggetti usa e getta. E altre cose simili. Anche qualcosa su strani tatuaggi"
Nikita se da un lato era sollevato: aveva avuto veramente paura che qualcuno avesse saputo del suo quasi sesso con Keelan; dall'altro era arrabbiato: perché Sarah e Linzy avevano messo in giro quelle bugie?
Era lui che era stato fregato, non loro. Loro ci avevano guadagnato una notte di sesso con il loro idolo.
A quel pensiero si sentì nuovamente invadere dalla gelosia. Forse volevano ricattare Keelan con quella storia, però così colpivano anche lui.
Chissà quanto si erano diffuse quelle voci e se erano arrivate anche a Keelan?
"Molto" si disse, prima aveva incontrato Helen nel corridoio, lui l'aveva salutata, mentre lei era scappata via senza neanche guardarlo in faccia. Sicuramente anche lei aveva saputo.
William volle intervenire per smorzare la questione.
"E' solo la novità del momento, fra qualche giorno nessuno se ne ricorderà più."
Rhys sbuffò "Io non ho chiesto questo. Voglio sapere se è vero. Avete sempre avuto un rapporto strano tu e Keelan, ma questo mi sembra un po' troppo."
Nikita stava per rispondergli male, ma fu anticipato da Jonah
"E allora? Anche se si fossero scopati entrambi Sarah e Linzy ... non mi sembra una gran notizia. Io faccio molto peggio quando mi gira male e mi annoio."
Nessuno nutriva dubbi sulla sua affermazione, tutti sapevano della facilità con cui Jonah rimorchiava le ragazze e poi le scaricava.
Rhys iniziava a perdere la pazienza "Nikita non mi hai ancora risposto"
Il biondo si alterò, allora se la andava a cercare... "Cosa vuoi che ti dica? Non lo capisci da solo che sono solo stronzate? Ti sembra logico che io e quel bastardo ci mettiamo d'accordo per passarci le ragazze? Facciamo fatica anche solo a stare vicini senza sbranarci. Non ti sembra più logico che quelle due stronze abbiano architettando qualcosa? Poi mi dovresti conoscere... Sei proprio un deficiente!"
Rhys diventò tutto rosso "Scusa Niki, ma dovresti fare qualcosa, lo sanno tutti ormai."
Nikita sbuffò "E cosa dovrei fare secondo te?"
Fu Jonah a rispondere "Adesso niente. Ora dobbiamo pensare alla festa di questa sera, poi vedrai che domani si parlerà già di qualcos'altro."
Nikita sentì correre un brivido lungo la schiena per lo strano sguardo che gli rivolse Jonah. Iniziava a temere veramente questo fantomatico piano.
Cambiarono discorso iniziando a parlare della festa. Rhys però si sentiva escluso lui non era stato selezionato. Così da buoni amici ritornarono a parlare di cose che potevano condividere.
Dopo poco ricevettero però il messaggio di Isaac sugli orari della festa.
Nikita e William erano perplessi cos'era questa pre-festa? Jonah invece non fece una piega lui sapeva già tutto, Isaac l'aveva informato quella mattina e insieme avevano rivisto i dettagli del suo piano.
Isaac, al contrario di quello che diceva Keelan, teneva molto al suo fratellino e anche lui aveva notato i suoi sentimenti per Nikita ed era assolutamente certo che sarebbe stato felice solo con lui.
Così quella mattina quando Jonah lo aveva chiamato per avere ragguagli sulla festa ed organizzare di conseguenza il suo piano, Isaac aveva voluto aderire e dargli tutto l'aiuto necessario per la buona riuscita.
Sia Keelan che Nikita passarono il pomeriggio in camera, per evitare i problemi che le voci messe in giro da Sarah e Linzy potevano creare loro. Al momento entrambi avevano cose più importanti a cui pensare. I giorni seguenti si sarebbero occupati della questione e naturalmente di fargliela pagare.
Con l'approssimarsi della pre-festa iniziarono a prepararsi. Dopo essersi fatti una doccia si vestirono. Nikita optò per qualcosa di semplice che mettesse in risalto il suo fisico snello. Un paio di jeans, una camicia aperta e sotto una maglietta nera aderente. Si pettinò ad arte i capelli e si mise il suo piercing. Erano diversi giorni che non lo portava perché il professore di tedesco gli aveva proibito di andare a lezione con "quel aggeggio infernale", come lo chiamava lui. Siccome a Nikita il professore stava simpatico aveva deciso di accontentarlo.
Keelan invece scelse un completo elegante blu scuro, sapeva che vestito così faceva la sua figura, sperava che il biondo ne rimanesse colpito.
Anche Jonah si vestì casual come Nikita con jeans scuri e una maglietta scura stampata.
Quando i nuovi membri arrivarono alla confraternita trovarono la sala poco illuminata e con uno strano palco al centro, attorno erano state sistemate delle sedie e dei tavolinetti con degli aperitivi, già occupati.
Quando furono tutti presenti Isaac prese la parola
"Salve a tutti. Come sapete già, quest'anno alla nostra tradizionale festa di ingresso delle nuove matricole prenderanno parte anche alcuni ex membri. Quindi la festa sarà molto sobria e rispettosa delle tradizioni."
Partirono vari fischi. Isaac riprese "Sinceramente che palle! Nessuno però ci vieta di farci una nostra pre-festa, come ci piace a noi, con le nostre tradizioni."
Tutti applaudirono contenti "Purtroppo però abbiamo poco tempo, così abbiamo deciso che al posto delle varie prove individuali ne faremo una unica per tutti che ho scelto personalmente: uno spogliarello."
Guardò il gruppetto ancora in piedi e in particolar modo suo fratello e proseguì "Potete farlo come volete, l'importante è che alla fine rimaniate in mutande, anche senza se preferite. Chi non lo fa è espulso. L'ordine lo decideremo noi. Avete cinque minuti per decidere cosa fare. Chi non se la sente è pregato di uscire gli altri possono sedersi ai tavoli liberi e versarsi qualcosa da bere."
Keelan era incavolato non voleva assolutamente che tutte quelle persone vedessero Nikita nudo, già Jonah lo aveva visto a sufficienza.
Sicuramente quell'idiota, esibizionista com'era, non si sarebbe mai tirato indietro.
Si guardò attorno e notò molte persone che non conosceva, soprattutto più grandi.
C'erano anche molte ragazze.
AKT era una confraternita maschile, quindi quell'approfittatore di suo fratello e i suoi degni amici avevano allargato gli inviti anche all'esterno. Senza dubbio si erano fatti pagare profumatamente per lo spettacolo che stavano allestendo. Non aveva sentito dire niente in giro sicuramente era stato fatto tutto nel massimo riserbo contattando direttamente gli interessati.
Sentì salire la sua gelosia, Nikita era solo suo non di quei maniaci arrapati.
Suo fratello gliel'avrebbe pagata molto cara.
Guardò il tavolo dove era seduto Isaac e con suo stupore vide Simon. Aveva detto di non essere interessato. Probabilmente aveva cambiato idea quando aveva saputo dello spettacolo.
Doveva aver fatto leva sulla sua amicizia con Duncan per essere ammesso, infatti era seduto al suo fianco.
Nessuno dei ragazzi si tirò indietro, fare parte dell'AKT era troppo importante.
Era già difficilissimo essere scelti e rinunciare ad un passo dalla meta solo per un po' di imbarazzo non era pensabile per nessuno.
Jonah si andò a sistemare vicino a Keelan e costrinse Nikita a fare altrettanto.
Jonah si sentiva fra due fuochi: i suoi due amici non avevano nessuna intenzione di parlarsi.
Sorrise, tutto sarebbe cambiato da lì a poco. Prese la bottiglia posta sul tavolo e versò loro da bere.
Fece finta di non conoscere il vero motivo di quell'atteggiamento
"Su non siate così tesi. È solo uno spogliarello."
Keelan sentì di doversi giustificare "Non sono affatto teso."
"Neanche io è la compagnia che non mi piace."
Jonah sbuffò Nikita era proprio un testone.
"Nessuno ti ha invitato. Potevi benissimo andare da un'altra parte."
"E' stato Jonah a costringermi e comunque voglio vedere bene la faccia che farai quando ti umilierò, io sono molto più bravo di te in questo genere di cose."
"Su questo ho dei dubbi. Anche se non sono un esibizionista come te, sono migliore di te in tutto."
Nikita si avvicinò al suo orecchio "Vedrai come sono bravo, ti farò eccitare da morire. Mi pregherai di non smettere"
Keelan si limitò a sbuffare, ma dentro sapeva benissimo che Nikita aveva ragione, iniziava già a sentire caldo soprattutto immaginandosi di pregarlo di non smettere di fare altre cose ben più sconce...
Jonah sorrise vedendo la faccia di Keelan. Grazie alla rivalità di Nikita il piano proseguiva nel modo giusto.
Iniziò lo spettacolo, se così si poteva chiamare. Partì la musica e delle luci illuminarono il palco.
Alcuni ragazzi si spogliarono semplicemente senza seguire minimante la musica, mentre altri cercarono di dare un po' di sensualità a quello che facevano.
Quando fu il turno di Nolan e William ci furono fischi di apprezzamento entrambi erano in perfetta forma. Nolan fece anche un vero e proprio spettacolo ballando e spogliandosi a ritmo di musica, mentre William si limitò a togliersi i vestiti senza nessuna fretta.
Ormai erano rimasti solo loro tre e Nikita e Keelan iniziarono a guardarsi in cagnesco.
Isaac salì un attimo sul palco e prese la parola "E bravi i nostri ragazzi, nessuno si è tirato indietro e, chi più chi meno, ci hanno offerto un bellissimo intrattenimento. Però ancora non è finito, abbiamo lasciato il meglio per la fine. I 3 ragazzi rimasti sono un vero spettacolo, una delizia per gli occhi e vi assicuro, anche se non sono normalmente attratto dai ragazzi, che per due di questi farei carte false e l'altro altri non è che il mio adorato fratellino che tutti già conoscete e ammirate."
Tutte le ragazze iniziarono ad urlare ed applaudire. Isaac sapeva come mantenere alto l'interesse.
Keelan sbuffò più che una prova era diventato un vero spettacolo per un pubblico pagante.
Isaac continuò "Bene godetevi lo spettacolo. Io lo farò di certo."
Jonah si alzò dal tavolo e andò sul palco. Sapeva esattamente come incantare con la sua faccia da angelo e lo sguardo da demone. Le ragazze non fecero che urlare ad ogni indumento che si toglieva. Il ragazzo era a suo agio non aveva mai avuto problemi a spogliarsi. A Berlino poco prima di partire l'aveva anche fatto in alcuni locali per racimolare un po' di soldi ed evitare così di chiederli a suo padre.
Duncan che era seduto vicino a Isaac gli disse "Avevi ragione a insistere per lo spogliarello. Ho apprezzato anche qualcun'altro, ma questo ragazzo è un vero portento. E poi lo sai che io ho un debole per i rossi"
Detto questo guardò il suo ragazzo seduto a fianco anche lui con i capelli dello stesso colore.
Isaac sorrise "Aspetta, il meglio deve ancora venire. Jonah ha in serbo una sorpresa."
Simon commentò "Lui insieme al biondino sono il mio sogno proibito. Non so cosa darei per passare una notte con loro."
Nikita sorrise vedendo come si muoveva il suo amico. Ci sapeva proprio fare. Poi si girò verso Keelan che stava guardando con disinteresse sorseggiando il suo drink "Jonah è fantastico. Guarda come si muove sicuro. Stanno sbavando tutti..."
Keelan lo guardò e una vena iniziò a pulsargli pericolosamente. "Ti stai eccitando idiota?"
Nikita sorrise "E se anche fosse? Hai qualche problema?"
Keelan voleva urlargli che lui era solo suo e non doveva guardare gli altri, ma si trattenne non era il luogo più adatto.
In quel momento partì un forte applauso. Jonah aveva terminato il suo spettacolo.
Dopo essersi rivestito tornò al tavolo. Nikita lo riempì di complimenti.
"Sei stato veramente bravo avevo voglia di salire sul palco e saltarti addosso."
Keelan digrignò i denti. L'aveva detto per scherzo, per fare irritare lui oppure lo pensava veramente?
Si rese conto nuovamente che non aveva più parlato con Jonah dopo che era andato in camera di Nikita. Che fosse veramente successo qualcosa come temeva?
Non poté indagare oltre perché sentì chiamare il suo nome, era il suo turno.
Tutte le ragazze iniziarono a urlare.
Keelan guardò Nikita che lo stava fissando a sua volta e pensò "Guarda bene idiota, perché ti farò eccitare a tal punto che mi supplicherai di scoparti."
Iniziò a muoversi e ad ogni indumento che si toglieva le grida di apprezzamento aumentavano.
Anche Nikita era incantato, non riusciva a distogliere lo sguardo e iniziò a sentire la gola secca.
Quando Keelan rimase a petto nudo e iniziò a slacciarsi i pantaloni Nikita sentì qualcosa ingrossarsi.
Cazzo si stava eccitando, ma quel maledetto bastardo si stava spogliando senza mai distogliere lo sguardo da lui. Nikita sentiva chiaramente che quello spettacolo era tutto per lui.
Jonah lo riscosse da quello stato di trance "Niki controllati. Dopo tocca a te."
Nikita impreco e si diede dell'idiota. Come avrebbe potuto spogliarsi con una evidente erezione?
Si alzò dalla sedia e fece una strategica fuga in bagno. Si doveva calmare e per farlo non poteva avere Keelan che si spogliava nel proprio campo visivo.
Si lavò la faccia con l'acqua fredda e cercò di pensare a cose poco piacevoli. Per cacciare le immagini del moro dalla sua mente.
Keelan quando vide Nikita scappare, sorrise sicuramente se ne era andato perché si stava eccitando, segno che era ancora decisamente attratto da lui. Doveva approfittarne.
Nikita sentiva distintamente le urla e le grida di apprezzamento.
Era terribilmente geloso, ma non poteva farci niente, doveva rimanere in bagno fino alla fine se non voleva fare una figuraccia.
Quando sentì degli strani rumori non resistette alla curiosità e guardò fuori dalla porta, quello che vide gli fece arrivare il sangue al cervello. Due ragazze stavano abbracciando Keelan rimasto solo con dei miseri boxer blu e il suo stesso tatuaggio in bella mostra. Aveva voglia di andare là, staccargli quelle cozze di dosso e rimarcare il proprio territorio. Ma chi si credevano di essere per poter permettersi di toccare così il suo Keelan.
Si diede una manata in fronte per quello che aveva pensato. Keelan non era suo e forse non lo sarebbe mai stato.
Richiuse la porta del bagno ed attese alcuni minuti per evitare di vedere un'altra volta una scena del genere. Quando sentì chiamare il suo nome uscì per dirigersi sul palco. Fortunatamente la situazione era ritornata alla normalità nelle sue zone basse, anche grazie a quella incazzatura.
Voleva assolutamente contraccambiare, voleva fare eccitare quel bastardo, glielo aveva promesso!
Salì sul palco e fissò Keelan il quale ghignò per fargli capire che sapeva il motivo della sua fuga.
"Ti farò morire" pensò e poi si lasciò andare alla musica e iniziò lo spogliarello.
Jonah guardò i suoi due amici lanciarsi sguardi di sfida, era ora di dare inizio al suo piano.
Si avvicinò a Keelan e gli disse "Goditi lo spettacolo" e con uno strano sorrisino si alzò e se ne andò.
Il moro lo guardò non capendo, ma quel sorriso non prometteva niente di buono.
Nikita si era tolto la camicia, stava per passare alla maglietta quando sentì delle mani afferrarlo da dietro.
Non si era accorto dell'arrivo di qualcuno, si girò sorpreso e si ritrovò il suo amico Jonah che lo guardava divertito.
Cosa aveva in mente? Si riprese subito dalla sorpresa capendo che quel pazzo voleva far ingelosire Keelan davanti a tutte quelle persone.
Per un attimo si sentì in imbarazzo, ma poi decise di stare al gioco, in fondo era solo un gioco e Keelan se l'era cercato!
Gli sorrise per fargli capire che poteva proseguire.
Jonah gli accarezzò il torace e l'addome e poi gli tolse la maglietta mentre Nikita continuava a muoversi a ritmo di musica.
Il pubblico manifestò tutto il suo apprezzamento per quello spettacolo inatteso.
Keelan invece rimase di sasso. Cosa diavolo stavano facendo quei due. Cosa aveva in mente Jonah?
Lo faceva solo per farlo ingelosire, ne era certo. E lui non sarebbe stato al loro stupido gioco.
Nonostante tutti i suoi sforzi però dopo poco quel proposito andò a farsi benedire.
Vedere le mani di Jonah che esploravano e scoprivano il corpo di Nikita e quest'ultimo che sembrava godersi quelle attenzioni con molta disinvoltura e familiarità, gli fece provare una forte gelosia oltre che far affluire tutto il sangue nelle parti basse.
Voleva salire sul palco e staccarli, voleva spaccare la faccia a entrambi, ma soprattutto voleva prendere il posto di Jonah.
Il fatto che Nikita continuava a guardarlo non faceva altro che farlo eccitare di più e al contempo aumentare la sua gelosia.
Cosa voleva dirgli? Che avrebbe voluto che fosse lui al posto di Jonah o semplicemente fargli capire che lui adesso stava con il rosso?
Strinse forte una mano fino a conficcarsi le unghie nel palmo, Il dolore lo avrebbe aiutato, doveva concentrarsi su qualcosa diverso dalla gelosia che lo stava invadendo, per evitare di fare qualcosa di insensato.
Nikita si stava divertendo notando l'espressione infuriata di Keelan, anche se dubitava fortemente che avrebbe fatto qualcosa per fermarli davanti a tutte quelle persone, sapere però che non era indifferente gli fece provare un piacere malsano. Si dice che la gelosia è un aspetto dell'amore, ma con il bastardo non era detto poteva solo essere arrabbiato perché qualcuno gli fregava il suo giocattolo.
Quando Jonah sempre stando dietro a Nikita, per non togliere visuale agli spettatori, passò a slacciargli i jeans, ad accarezzargli i fianchi e soprattutto il basso ventre dove spariva il tatuaggio, e quest'ultimo ballando iniziò a strusciarsi maggiormente su di lui, Keelan non resistette più. Aveva bisogno di uscire, di prendere aria, si alzò con uno scatto e si diresse all'uscita.
Jonah sorrise, aveva ottenuto ciò che voleva, Keelan era geloso marcio, adesso dovevano solo attendere la sua reazione per affondare il colpo.
Era stato veramente un piacere giocare con Nikita, forse anche troppo, si ritrovava eccitato all'inverosimile, il suo amico ci sapeva fare e lui non riusciva a restare indifferente anche davanti a un pubblico così numeroso. Fortunatamente lui aveva ancora i jeans addosso e poteva nasconderla, però adesso doveva trovare il modo di soddisfarla.
Nikita era riuscito a rimanere abbastanza calmo e limitare il suo coinvolgimento, pur continuando a fissare Keelan, non dimenticando nemmeno per un attimo dove si trovava e di avere lo sguardo di tutte quelle persone addosso.
Vedere però il freddo Reyes andarsene era stata una vittoria, adesso doveva solo infierire un po' e vedere chi tra lui e Jonah aveva ragione. Era la prima volta che sperava veramente di avere torto, torto marcio.
Duncan si girò verso Isaac con uno sguardo lussurioso "Avevi ragione questo è stato un vero divertimento. Me l'hanno fatto venire duro."
Simon si avvicinò al suo orecchio "Se vuoi ci posso pensare io."
Poi vedendo lo sguardo furioso del ragazzo di Duncan aggiunse "Posso pensare ad entrambi."
Isaac sorrise "Fate con comodo io vado al piano superiore ad occuparmi della festa."
Keelan sentendo gli applausi scroscianti capì che era tutto finito.
Doveva rientrare e riuscire a parlare con quell'idiota prima dell'inizio della festa ufficiale per capire se era troppo tardi...
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