Quarto Capitolo
Janette's POV
Era una delle prime notti, dopo tanto tempo, che dormivo senza dover tenere gli occhi aperti.
Non so quanto potessi effettivamente fidarmi di loro, però mi sentivo al sicuro tra le braccia di Merle e Daryl.
Mi svegliai e fui sorpresa di vedere Daryl ancora lì accanto a me. Era sveglio e lo vedevo guardare verso l'alto; chissà a cosa pensava.
Era un bell'uomo, non so quanti anni più di me avesse ma non si poteva negare che avesse un bell'aspetto.
Di certo non aveva un buon odore. Ma chi di questi tempi aveva potuto godere di acqua e sapone per lavarsi dai.
Ero lì ferma a pensare guardandolo finché lui si girò e incrociò il mio sguardo.
Daryl's POV
Abbassai lo sguardo e la vidi, lì, ferma a fissarmi
"Cosa non hai ancora capito sul fatto che non possiamo permetterci di perdere tempo?" Le dissi guardandola e scostandomela di dosso.
"Forza preparati che Merle ci sta aspettando giù da almeno mezz'ora." Mi sollevai, mi misi seduto sul letto ed iniziai a mettermi gli scarponi.
"Vaffanculo, non perdo tempo. Diamine mi ero appena svegliata." Mi lanciò la maglietta "Non guardare Daryl! Ti ho lanciato la maglia, cosa vuoi che abbia addosso." Finì di dirmi.
Cazzo pretendeva, mi aveva urlato e tirato la maglia addosso, era ovvio che mi sarei girato, cosa si aspettava.
Fortunatamente per lei sono un uomo che però non si fa le ragazzine ed ovviamente mi sono subito rigirato appena l'ho vista a petto nudo.
"Possiamo andare." Mi disse incamminandosi verso il corridoio che dava sulle altre celle.
La vedevo indossare i suoi pantaloni e sopra la mia cazzo di giacca, che le stava fottutamente enorme.
Cazzo non poteva chiedere dei vestiti invece di uscire con la mia giacca?
La afferrai per un braccio e la spinsi dietro di me.
"Stammi dietro e non parlare con nessuno per ora. Andiamo da Rick adesso." Le feci cenno di seguirmi con la testa.
"E Merle? Avevi detto che ci aspettava! Andiamo prima da lui." Si piantò lì ferma, sbracciandosi come farebbe una ragazzina in protesta.
"Merle ci aspetta da Rick, basta fare la bambina adesso, hai rotto il cazzo. Zitta e cammina." So di essere stato troppo duro con lei, ma cazzo parlava troppo e doveva capire che con Rick in questo momento non c'era nulla da scherzare.
È Rick che avrebbe deciso per lei.
Certo che lei sarebbe stata trattata diversamente rispetto ai nuovi arrivati, era ovvio che io e Merle non avremmo permesso che una ragazzina del genere venisse sbattuta fuori, ma in quel cazzo di consiglio c'è gente tipo Shane Walsh che non capisce un cazzo oppure Carol che è molto diffidente, ma cazzo è una bambina praticamente, con che faccia l'avrebbero buttata fuori.
Dopo che le ho detto di zittirsi lei stranamente lo ha fatto, ero forse stato effettivamente molto brusco, ma lo faccio per lei.
Lei continuava a seguirmi in silenzio, mi fermai prima di entrare nella mensa dove tenevamo le riunioni, mi girai, mi abbassai talla sua altezza essendo molto più minuta di me e la guardai.
"Senti Janette, adesso lì dentro non ci saremo solo io, te, Merle e Rick, anche altre persone che probabilmente avrai visto già ieri. Io e Merle sai già cosa voteremo, tu da qua dentro non te ne andrai, non per nostro volere, ma lì ci sono altre persone da convincere, quindi niente risposte del cazzo e niente piagnucolii, devi essere sicura di te stessa. Tranquilla come lo eri ieri sera nella cella con Merle e me." Lei mi guardava con quegli occhi puri che si riempivano di lacrime.
"Pot-potrebbero decidere di cacciarmi?"
Poverina, deve averne viste parecchie fuori di qui ed ovviamente spera di aver finalmente trovato un posto sicuro.
"Cazzo stai certa che non ti cacceranno senza passare prima su di me. E poi fidati Merle ti ha preso a cuore, lo vedo, devono passare sul suo cadavere prima di torcerti anche solo un capello." La rassicurai.
"Daryl me lo prometti?" Me lo disse con una tale serietà che ancora non avevo sentito né tantomeno visto in lei in quel giorno che aveva passato con noi.
"Si piccoletta, te lo promettiamo entrambi, adesso vieni pure dentro con noi." Spuntò Merle dietro di me davanti la porta della mensa.
Lei si mise tra me e Merle.
Merle entrò per primo nella sala, lei lo seguì ed io la vedevo da dietro mentre con i suoi occhietti osservava ed analizzava ogni persona seduta a quel tavolo.
Ci sedemmo tutti e tre.
Lei tra noi due che tremava un po'.
Io e Merle le poggiammo le mani sulle gambe a rassicurarla, ma la tolsi poi subito pensando fosse inappropriato visto la sua età, Merle invece continuò a cercare di rassicurarla.
"Bene. Adesso che ci siamo tutti possiamo iniziare." Sentenziò Rick.
Di fronte a Janette c'era Rick, alla sua sinistra si trovava Carol seguita da Megg e Glenn.
Alla destra di Rick c'era Hershel, poi Shane ed infine Carl, che nonostante non avesse un ruolo rilevante durante le votazioni, Rick ci teneva assistesse per capire come funzionasse la nostra democrazia.
"Janette, so che già Daryl ti ha fatto le tre domande grazie le quali noi tutti ti avremmo giudicata per decidere se farti rimanere nella nostra comunità o no." Si schiarì poi la voce.
"Alla domanda quante persone uccise, Daryl mi ha riferito che hai risposto fin troppe." Mi squadrò in cerca di consenso ed io annuì.
"Non sei stata però troppo esplicativa. Vorremmo tutti noi sentirti spiegare cosa intendevi con fin troppe."
La ragazza si girò e mi guardò.
Io le feci cenno di rispondere ma lei si girò e guardò Merle.
Lo vidi accostarsi al suo orecchio e dirle qualcosa.
Io le strinsi il braccio per rassicurarla.
Vedevo Merle che continuava ad accarezzargli la gamba.
Che cazzo faceva, ci provava davvero con lei? Ma come cazzo sta messo quest'uomo.
La vidi sollevare la testa nuovamente verso di me e mi sorrise, mi poggiò la mano sulla mia e la strinse.
Guardò Rick ed iniziò a parlare.
"Sono una ragazza, non è difficile capire il ruolo che una ragazza della mia età possa avere in un gruppo. Specialmente se questo gruppo è fatto da uomini." Si asciugò una lacrima, la sua voce tremava leggermente ma la vidi prendere fiato e cercare di riacquisire sicurezza. Faceva come le avevo detto, cercava di non piangere e di mostrare sicurezza.
"Quando tutto è scoppiato ero con un gruppo di persone che consideravo la mia famiglia. Sono stata molto di intralcio, ero una ragazzina, avevo paura di tutto, più di quanto possa sembrare adesso. Hanno deciso di scambiarmi con un altro gruppo per molta benzina e molte scorte d'armi."
La vidi che tremava parecchio, io le strinsi molto la mano e vidi Merle fare lo stesso stringendole il fianco.
La vidi nuovamente respirare profondamente per poi proseguire.
"Furono vani i miei pianti o le mie urla, non mi lasciavano mai.... Quando uno di quei viscidi aveva bisogno di me, che fosse notte o giorno, facevano di me quello che volevano. Si sfogavano. Una sera sono riuscita a prendere una pistola e fu a quel punto che li riuscì ad ammazzare."
"Tu contro chissà quanti uomini. Questa storia è irreale. Ma la sentite? Non sta raccontando la verità questa puttanella." Sputò Shane.
Merle si sollevò ponendo un braccio davanti alla ragazza in protezione da quelle parole.
Io lo seguì a ruota sbattendo le mani sul tavolo.
"Lasciala finire di parlare testa di cazzo e poi valuteremo tutti se crederle o meno." Gli dissi.
"Prossimo commento fuori luogo che fai su questa ragazza, ti giuro che non mi controllerò e ti strozzerò con le mie stesse mani." Gli disse Merle tornando a sedersi ma non levando il braccio proteso su Janette.
Io mi sedetti di nuovo e le dissi di continuare, mentre Rick faceva cenno a Shane di zittirsi.
"Come dicevo una sera riuscì a rubare una pistola. Do-dopo che uno di quegli uomini finì quello che doveva fare si addormentò lì nel mio letto. Pensava che non avrei mai tentato di liberarmi o scappare da lì. Che senso aveva vivere ancora una vita del genere, tanto valeva provare ad ucciderli e scappare. Avrei voluto ucciderlo ma in quel momento entrò uno degli altri ragazzi."
Racconto di Janette
"Vedo che Bryson ha già finito e si è pure addormentato." Era Lyncon. Si sedette sulla poltrona a guardarmi.
"Perché non vieni da me ora? Stasera sarò onesto con te piccoletta, mi va qualcosa di tranquillo. Stupiscimi."
Avevo adocchiato il suo coltello nella cintura, dovevo solo rubarglielo e trafiggertlo con quello.
Mi alzai da lì ma appena mi mossi Bryson si svegliò.
"Dove cazzo vai." Non si era accorto che stavo andando da Lyncon e mi tirò un ceffone.
Si sollevò poi vedendo Lyncon, mi guardò ed uscì.
Mi sollevai.
Era la volta buona per sbarazzarmi di lui ma dovevo essere brava.
"Possiamo chiudere a chiave però? Sono sicura che Bryson tornerà presto e niente sarà tranquillo." Lui mi guardò, pensavo si stesse alterando, invece si alzò e chiuse a chiave.
"Sarà meglio che ne valga la pena, forza muoviti." Lui si sedette di nuovo, io mi avvicinai e mi sedetti a cavalcioni su di lui ed inizia a strusciarmi, poi gli abbassai i pantaloni, nel mentre avevo afferrato il coltello. Gli risalì in braccio e mentre lui mi toccava io lo trafissi con il coltello alla tempia, per poi tagliargli la gola.
Cercai poi la pistola che avevo nascosto, mi rivestii e fu proprio in quel momento che Bryson bussò cercando di rientrare. Gli aprii e subito dopo gli sparai in fronte.
Iniziai a correre fuori per la strada, sapevo che lo sparo aveva attirato gli altri uomini, dovetti uccidere anche il ragazzino che faceva da guardia, era lui o me. Riuscì a scappare e a nascondermi nei boschi. Sapevo loro non cercassero lì le provviste e ora erano senza due dei loro migliori uomini e senza una sentinella.
Daryl's POV
".... Ho vagato a lungo, mi cibavo di quel poco che trovavo nei boschi e nelle foreste, finché non ho provato nei vari quartieri, fin quando non mi hanno trovato Merle e Daryl."
Mentre raccontava il tutto si asciugava spesso le lacrime, ma il tono della voce lo manteneva fermo.
Per quale cazzo di motivo dovevano farle rivivere tutto ciò.
"Bene. Qualcuno ha qualche altra domanda?"
"Che cazzo di domande dovrebbero ancora avere Rick." Gli urlò Merle cercando di rimanere il più calmo possibile.
"Sentite io direi di votare." Gli dissi sbattendo il pugno al tavolo.
"Okay portala in una cella e chiudila lì, poi votiamo." Disse lo sceriffo.
"Andiamo." La tirai con me nonostante le varie imprecazioni di Merle contro me e Rick.
"Starai qui dentro poco, vedrai che tra poco Merle verrà qui con il tuo zaino a farti scegliere la cella in cui dormirai d'ora in poi." Le dissi sorridendole, non potevo infierire di più.
Lei ricambiò un lieve sorriso e si sedette sullo sgabello che c'era nella cella.
Vidi un gruppo di ragazzini avvicinarsi.
"Che sia ben chiaro alla prima persona che vedo nei paraggi a disturbarla o a conversarci, non sarò clemente e ci saranno conseguenze."
Feci cenno a Beth di tenerli d'occhio e rientrai in mensa dove c'era un gran frastuono di urla.
"Cazzo abbassate le voci vi si sente fino a fuori, spaventerete gli altri."
"Adesso Merle possiamo votare." Disse Rick sedendosi.
"Direi di fare iniziare te e Daryl." Proseguì.
"Direi che è abbastanza ovvio, lei per noi rimane." Disse Merle guardandomi in cerca di sostegno.
"Assolutamente, Rick ti ho già detto ieri come la penso, non mi piace ripetermi."
Cazzo sapeva che per me quella era solo una ragazzina che da sola nel nuovo mondo non so quanto sarebbe andata avanti.
"Bene proseguiamo con gli altri. Carol?"
"Penso che ne abbia passate tante, magari a tal punto da metterci in pericolo...." Mi osservò e proseguì. "Però è pur sempre una ragazzina, cosa potrà mai farci." Affermò la ragazza.
"Cosa potrà mai farci? Quella puttanella, sempre che abbia raccontato la verità, ha ucciso tre uomini ed io non metto a rischio nessuno di noi per fare felici i fratelli Dixon!" Intervenne Shane.
Merle si sollevò dalla sedia e si avviò verso Shane.
Mi alzai anche io e trattenni mio fratello.
"Immagino che il tuo sia un no. Siamo a 3 si ed un no. Hershel?"
"Io non so, la vedo come fosse mia figlia, ma diamine ieri dopo che l'avevo curata mi ha puntato un'arma contro, non so, fammi pensare qualche minuto." Rispose il vecchio un po' scosso.
"Un'arma?! Cazzo era un piccolo bisturi e come biasimarla Hershel, era rimasta sola con un uomo che non conosceva e disarmata." Controbattei io.
"Si è calmata subito appena ha visto qualcuno di cui potesse fidarsi." Aggiunse Merle.
"Per me può rimanere, ma sappiate che dovete farle capire di chi può fidarsi. Può rimane a patto che momentaneamente voi ve ne prendiate la responsabilità ragazzi. Ho due figlie e non vorrei avere la costante paura di saperle a rischio anche tra le mura di casa." Si affrettò a votare l'anziano.
Merle gli si avvicinò e poggiò la mano sulla sua spalla.
Penso di avergli sentito mormorare un grazie.
Cazzo vedete già come lo sta migliorando questa ragazza? Cazzo se deve rimanere.
"Anche per me può rimanere. Non mi sembrava falsa durante il racconto." Disse il cinese.
Koreano, lo so, ma che cazzo me ne frega in questo momento, aveva capito che quella ragazza non era una minaccia.
"A me spiace, io non capisco perché dovremmo integrare altra gente. Potrebbe portare guai. Per me è no, mi spiace davvero, opterei per darle dei rifornimenti e farla tornare per la sua strada." Disse la figlia del medico.
"Amico fai ragionare la tua donna." Urlò Merle verso Glenn.
"Tranquillo Merle, anche nel caso in cui pure io votassi no la maggioranza vincerebbe. Siamo già a 5 si e 2 soli no." Confermò Rick.
Mio fratello mi guardò, mi tolse le chiavi della cella dalle mani e si incamminò.
"Direi che è chiusa qui allora." Mi girai afferrando lo zaino e il coltello della ragazzina.
"No, le armi non ancora Daryl. Non era un si all'unisono, gliele daremo quando saremo tutti tranquilli."
"Come cazzo vuoi." Posai il coltello e con lo zaino mi incamminai alla cella.
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Ciao ragazzi/e.
Spero a storia vi piaccia.
Io ne sono entusiasta, specialmente perché la leggo immaginandola dal mio punto di vista ahahah.
Non è la migliore storia che possiate leggere ma fatemi sapere cosa ne pensate.
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