Nono Capitolo
Daryl's POV
Erano passate settimane dall'arrivo di Janette alla prigione, oramai si era ben integrata al gruppo, coetanei e adulti la amavano, aiutava molto all'interno della prigione, era brava con i bambini ma ancora non era pronta per le spedizioni.
Nonostante i diversi impegni di tutti e tre, lei ogni giorno si prendeva una decina di minuti da poter passare con me e Merle.
Shane non le aveva più dato fastidio e non le si era più avvicinato.
Quella mattina avevo appena finito il turno di guardia e mi diressi verso la mensa.
Mi sedetti al tavolo vuoto aspettando che arrivassero gli altri.
Ecco che arrivava la coppietta più famosa di questa prigione.
"Uomo come stai?"
"Corea oggi tutto bene, tu e la tua consorte?" Glenn era uno dei pochi qui dentro che come Rick consideravo come un fratello.
"Noi bene, ci siamo divertiti direi." Ed ecco che Megh gli tirò una gomitata al fianco.
"Noi tutto bene grazie arciere. E tu dove hai lasciato la tua bambina?" Mi chiese lei ridendo.
"Chi? Tua sorella o la novizia?" Le mandai una frecciatina.
Sapevamo tutti che sua sorella si era invaghita di me ultimamente, ma era troppo piccola per me e non era solo l'età; rispetto a Janette, sua coetanea, era proprio piccola anche fisicamente, poco sviluppata.
"Spiritoso, vedrai che a Beth passerà, qualcuno la farà innamorare." Mi disse lei sedendosi accanto a Glenn che aveva preso posto di fronte a me.
A braccetto quella mattina arrivarono anche Andrea e Merle.
Si sedettero accanto a me.
"Ormai è riuscita a fare amicizia con gli altri eh? Dimmi quello che vuoi fratellino ma è proprio come Trix. Si sa fare amare." Tra le chiacchiere Merle con un sorriso a trentadue denti mi disse anche questo.
Io lo ignorai e mi alzai andando incontro a Rick, Carl e la piccola spaccaculi.
"Hombre, dove vai?"
"Lascialo perdere Rick è un cazzo di permaloso. Ma ci credo, non scopa mai come fa a non essere così nervoso." Gli urlò Merle per farsi sentire, io a mia volta alzai in sua direzione un dito medio senza dire nulla.
"Io vado a riposare dove nessuno può rompermi il cazzo, ho finito ora il turno di guardia e voglio riposare, dì a Carol di non passare voglio stare per i fottuti cazzi miei Rick." Detto ciò mi avviai, ma istantaneamente mi bloccai e mi girai.
"Per emergenze sono nella torretta in disuso ad est. Solo fottute emergenze. Del tipo che posso finalmente uccidere Shane." Gli dissi questo guardandolo ed abbozzando un sorriso, infine mi avviai verso il mio nascondiglio preferito.
C'erano 4 torrette agibili.
Due erano nei pressi del cancello dal quale uscivamo ed entravamo e venivano usate per i turni di guardia.
Una ad est ed era in disuso, di norma solo io la usavo.
E quella ad ovest era la così detta torretta delle coppie, lì spesso ci si poteva trovare Glenn e Maggie, ma era meglio non entrarci se loro erano dentro.
Mi sdraiai sul materasso che c'era nella torretta, poggiai le braccia sotto la testa e rivolsi la testa al soffitto.
Tirava un bel venticello.
Mi tolsi la maglia per prendere un po' d'aria e la poggiai per terra accanto a me.
La porta che dava sulle scale si trovava difronte ai miei piedi ed era chiusa.
Ero finalmente tranquillo.
Cazzo, se tutto questo un giorno finirà voglio andare a vivere in una torretta del genere, senza nessuno a rompermi il cazzo.
Come non detto. Sentivo dei passi salire le scale.
Carol non capisce proprio quando voglio stare davvero solo cazzo.
Magari sfogarmi con lei mi farà bene dai.
Continuai a guardare il tetto anche quando sentì la porta aprirsi.
"Scusami, avrei dovuto di nuovo bussare, cazzo!"
Che ci faceva lei qui.
"Ragazzina frequentare Merle ti sta rovinando, adesso imprechi pure? Comunque non è la prima volta che vedi un uomo senza maglia dai, non fare tutta l'imbarazzata." Le dissi posando lo sguardo su di lei.
"Si non per mio volere, comunque ti ho portato una mela, Carol dice che devi fare colazione senza se e senza ma."
Si chiuse la porta dietro di se e si sedette accanto a me, per terra, allungandomi la mela.
"Ho detto che non avevo fame e così sarà. Cazzo ma ci sentite quando parlo?" Sbottai spostandole la mano con la mela da me.
"Cosa c'è che non va Daryl?" Mi fissò negli occhi, il suo sguardo mi creava difficoltà.
Mi rigirai con la testa a guardare il soffitto.
"Niente Janette, vai pure, devo riposare."
Che cazzo fa?!
Si alzò e si sedette a cavalcioni su di me.
Appoggiò la mela accanto al materasso e le sue mani sul mio petto.
"Dai Daryl! Che cos'hai?!?!" Mi strillava saltando su di me.
Mi sollevai sugli avrambacci e la guardai.
"Janette non puoi fare così, non con un uomo. Non puoi sederti così su di me e saltare proprio ad altezza del mio cazzo. Diamine hai avuto a che fare con gli uomini. Mi metti in difficoltà cazzo!" Sentivo le goccioline di sudore scorrere lungo la mia fronte, la fissavo negli occhi mentre le dicevo ciò.
Era arrossita ma non aveva uno sguardo imbarazzato.
"Allora facciamo una cosa Dixon, tu mangi la tua mela ed io la smetto. Tutti contenti, ottimo patto no?"
Era un ghigno quello che vedevo?
"No ragazzina devi scendere davvero. Non voglio approfittarmi della tua ingenuità, però stai mettendo a dura prova ora me, la mia pazienza ed il mio self-control. Forza scendi." Continuava a fissarmi con uno sguardo di sfida.
Tolse una delle mani dal mio petto e afferrò la mela, la sollevò verso il mio viso e mi ordinò di mangiarla.
"Non lo farò ragazzina. Ti conviene andartene ti ho già avvisata." I nostri sguardi rimanevano fissi l'uno nell'altro.
Lei ondeggiò con il bacino su di me.
Sgranai gli occhi.
"Che cazzo fai Janette?!"
"Ti convinco a mangiare, prima tu mangi la mela, prima io posso andare da Beth e gli altri a ripulire il corridoio d'uscita. Forza Daryl mangia la mela." Diede un altro colpo di bacino contro il mio cavallo.
"Janette stai giocando con il fuoco. Fai la brava e vai, sei troppo piccola per me, ti ho detto che la mela non la mangerò. Torna dagli atri."
Facevo fatica anche a concentrarmi sulle parole.
Vidi la sua mano libera scorrere verso la cintura dei miei pantaloni.
Mi misi completamente seduto, i nostri visi erano fin troppo vicini.
Concentrati Daryl, è un bambina, potrebbe essere Beth.
"Dammi questa cazzo di mela e vattene forza." Le sibilai in viso.
"Nono, mio caro Dixon non sono stupida. Io me ne vado e tu non la mangi. Forza mangiala e la smetto." Mise la mela nella mia mano e poggiò entrambe le braccia attorno al mio collo, il tutto seguito da un altro colpo di bacino.
Il suo petto si era scontrato contro il mio petto nudo.
Aveva poggiato la testa sulla mia spalla e sentivo il suo fiato sul collo.
"Janette cazzo, mi vuoi fare impazzire! Cosa cazzo fai! Va bene mangio questa cazzo di mela e te ne vai."
"Perfetto aspetto che tu finisca." Mentre diceva ciò non si era mossa da quella posizione, le sue mani accarezzavano il dorso della mia schiena.
Finii la mela e gettai il torsolo a terra.
"Forza alzati e vattene." Cercavo di mantenere un tono freddo, ma la mia erezione a me era più che evidente.
"Sei sicuro vuoi che io me ne vada Daryl? A me non sembra." Scoppiò in una lieve risata.
"Intendevo, dai tuoi pantaloni sembra che la mia presenza non ti sia dispiaciuta." Spostò il viso difronte al mio. Era ancora fin troppo vicina.
Dovevo mettere una fine a tutto ciò.
Fallo Daryl, falla piangere ed andare via.
"Non c'è niente da ridere! Sono un uomo cazzo e se non ti ho fatto niente fino ad ora è solo perché sei una ragazzina e non scopo con le ragazzine. Devi imparare a comportarti. Io non ti ho fatto nulla, ma ci fosse stato qualcun altro al posto mio? Cosa avresti fatto dopo che sarebbe voluto arrivare al dunque? Avresti detto che aveva cercato di violentarti?! Janette vai a lavorare con gli altri ragazzi ed inizia a darti una valore, se vai con tutti poi non ti fai una buona nomina."
Le vidi una lacrima scorrere lungo la guancia.
Mi tirò uno schiaffo e scese le scale della torretta, da in cima ad essa la vidi incamminarsi verso il cancello.
Mi rimisi la maglia e scesi le scale.
Io volevo solo riposare, in questa cazzo di prigione non mi viene lasciato un attimo. Cazzo adesso Carol mi sente.
Andai a passo svelto verso le celle ma ancor prima di mettere piede dentro la struttura venni bloccato da Rick.
"Arciere dove corri? Stavo per venire a chiamarti. Ci prepariamo per una spedizione Andrea, Merle ed io. Volevamo portarci anche Glenn ma qualcuno deve rimanere qui. Hershel e Maggie si sono offerti di fare da guardia, mi chiedevo se tu potessi rimanere ad allenare un po' i ragazzi più grandi. Dobbiamo prepararli per le spedizioni. Janette dovrebbe già cavarsela è stata fuori per un po' ed anche Beth. Jonathan è pur sempre mio nipote, buon sangue non mente e poi c'è Christian. Direi che potresti iniziare da loro se ti va."
Lo sceriffo diceva sempre se ti va, ma era ovvio che erano ordini i suoi. Si erano già organizzati. A me andava bene. Almeno avrei potuto sfogarmi sui vaganti qui in giro mentre facevo vedere qualcosa a quei ragazzini.
"Non è un problema. Tra quanto partite?"
"Una mezz'ora direi, il tempo di sistemare le ultime cose."
"Perfetto, mi raduno già i 4 ragazzi allora."
Detto ciò diedi una pacca sulle spalle a Rick e andai verso i corridoi esterni dove dovevano esserci i ragazzi a ripulire dai vaganti.
"Jonathan! Vieni qui forza, anche il tuo socio lì, Christian no?"
I ragazzi si mossero in fretta verso di me.
"Ho bisogno che veniate da me voi due, ed anche Beth e Janette, radunatevi ai piedi della torretta ad est, vi dò cinque cazzo di minuti, forza!"
Non attesi nemmeno una loro risposta, mi avviai con la mia balestra verso i piedi della torretta est. Mi sedetti a terra sull'erba ad aspettarli.
Passarono davvero pochi minuti e vidi i due ragazzi correre verso di me con le due ragazze sulle loro spalle.
"Vi giuro che appena ci mettete giù vi rompiamo i denti, vero Janette?!" Urlava Beth sulle spalle di Christian.
"I denti? Io vi faccio spaccare le ossa da Merle appena saprà tutto ciò." Janette menzionava Merle anche quando non c'è n'era bisogno, le dava sicurezza sapere di poter contare su quell'uomo.
"Avete finito di fare i coglioni tutti e quattro?! Oggi io dovrei prepararvi per le vostre future spedizioni ma quasi vado a prendere tuo cugino Carl, Jonathan, e alleno lui. Non dovete farmi girare le palle, siate maturi cazzo. Adesso seguitemi in silenzio, tutti voi." Mi girai e mi incamminai verso un lato della prigione più isolato. Con Rick l'avevamo preparato molto tempo prima questo spazio, era una distesa di prato dove avevamo posto dei bersagli. Non potevo farli sparare ma si sarebbero allenati con i coltelli e con un po' di corpo a corpo.
"Oggi vi allenerete un po' con i coltelli, con il corpo a corpo e-"
Non riuscì a terminare la frase.
"Un po' di corpo a corpo lo farei volentieri, tu no Daryl? Cazzo guarda qui che belle ragazze che abbiamo!" Jonathan oggi mi aveva già rotto abbastanza il cazzo.
"Bene caro Jonathan dato che fai lo spavaldo perché non inizi a fare un po' di riscaldamento? A terra e mi fai una trentina di addominali."
"Vuoi vedere degli addominali, te li faccio vedere subito." Iniziò a sfilarsi la maglia.
Adesso basta.
Lo spinsi a terra incazzato nero.
"Voglio serietà cazzo! Adesso me ne fai cinquanta e non voglio sentire volare una mosca. Voi altri cortesemente invece di stare lì a ridere prendete un coltello per uno, sono lì per terra accanto alla balestra ed aspettiamo che il mitico abbia finito di scontare la sua pena." Li guardai schivo e mi poggiai alla parete dietro di loro.
"Pena? Se pensi di punirmi così ti sbagli di grosso Dixon."
Adesso aveva varcato il limite. Ora gli davo una lezione.
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Ciao a tutti!!
Questo capitolo a me ha ispirato particolarmente, so che la storia sembra molto lenta ma ci saranno altri due capitoli di transizione e poi scoppierà qualcosa!
Come potete notare ho inserito nella storia qualche personaggio in più per le scene.
Secondo voi come reagirà Daryl?
Vi piacerebbe vedere di più il personaggio di Merle?
Fatemi sapere, bacioni!!
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