Capitolo 12
Daryl's POV
Cazzo dovevo proprio liberarmi di questa erezione, quella ragazzina mi faceva impazzire.
Mi avviai verso le docce.
Entrai senza bussare e all'interno c'era Cathlyn.
"Scusami. Hai finito o aspetto fuori?" Era vestita e non capivo se si fosse già rivestita o dovesse ancora spogliarsi.
"In realtà Dixon devo ancora lavarmi. Vuoi darmi una mano?"
Cazzo dall'erezione che avevo stare con Cathlyn mi avrebbe fatto bene. In fin dei conti Janette non me la sarei mai potuta portare a letto, anzi, dovevo scordare tutto quello che era successo.
"Non stai con Shane?" Feci qualche passo verso di lei.
"Sei geloso Daryl?" Mi si avvicinò poggiando una mano sul petto.
"Io no, magari il tuo ragazzo si."
Cazzo mi bastava un pompino, non per forza dovevo andarci a letto stasera.
"Non credo, poi sarebbe una semplice doccia tra amici." La sua mano scese verso i miei jeans e iniziò a slacciarmi la cintura.
"In realtà non penso più di fare una doccia, cercavo solo di rilassarmi, pensavo ad una doccia ma magari tu mi dai un metodo alternativo." Le feci l'occhiolino.
"Ti aiuterei volentieri a rilassarti ma non saprei come, tu hai qualche idea?"
Si mordeva il labbro e giocava con i suoi lunghi capelli biondo cenere.
"Inginocchiati pure, ti mostro un modo per aiutarmi." Lei si inginocchiò, le poggiai una mano sulla spalla ed una sul viso.
"Forza bambolina inizia a sbottonarmi i jeans che adesso ci divertiamo."
Ero troppo eccitato, ci fosse stata Janette in quel momento sarebbe stato meglio, ma mi accontentavo, dovevo accontentarmi.
Lei mi sbottonò i jeans e li abbassò, poi afferrò i miei boxer e tirò giù anche quelli.
"Fammi vedere cosa sai fare."
Poggiò una mano sul mio bacino e con l'altra afferrò la mia asta.
Iniziò a scorrere con la mano lungo l'asta iniziando a lasciare piccoli baci sulla cappella.
Le raccolsi i lunghi capelli nella mia mano e con l'altra le accarezzavo la guancia.
"Forza bambina apri la bocca, prendilo tutto."
Lei obbedì, aprì la bocca e iniziò a leccarmi il cazzo.
Portai la mia mano dalla sua guancia alla sua nuca, accompagnando i movimenti ritmici della sua testa.
È brava non si può negare ma ha trent'anni, dodici anni in più d'esperienza rispetto a Janette. Cazzo Janette, con quella bocca piccola chissà quanto sarebbe brava.
Avevo bisogno di aumentare la velocità, iniziai a spingere forte, le stavo scopando la bocca con colpi ben assestati.
"Pi-piano Da-"
"Resisti ancora un po' cazzo ci sono quasi."
Assestai altri 4 colpi e poi un ultimo più forte e deciso con il quale venni.
"Manda giù da brava puttanella forza Cathlyn."
Lei ingoiò e si leccò le labbra.
"Vedi tesoro adesso che sono decisamente più rilassato posso andare a dormire. È sempre un piacere vederti."
"E a me lasci a secco?" Si era sollevata iniziando a sbottonarsi la camicetta.
"Si. Sei tu che dovevi soddisfare me, io non ho mai detto il contrario."
Mi voltai ed uscì dalle docce.
Mi incamminai verso la mia cella.
Con che faccia tornavo da Janette? Cazzo no, lei per me non era niente. Voleva divertirsi e così era stato, non avevamo nessun legame sentimentalmente parlando, non avevamo una relazione. Potevo fare qualunque cosa con chiunque avessi voluto.
Rientrai in cella ma non la vidi sul mio letto.
Vidi la sua maglia e i suoi jeans piegati per terra. Mi avvicinai al letto e vidi che si era sdraiata nel letto di Merle.
"Bambolina dormi?"
Nessuna risposta.
Lo prenderò come un si.
Mi sdraiai nel mio letto e crollai subito dopo.
Merle's POV
Quella mattina venne Andrea a svegliarmi.
"Buongiorno fiorellino." Era sempre bello vederla come prima persona al mattino, specialmente con l'alza bandiera mattutina.
"Come ti senti oggi Merle?"
"Bene, dammi 10 minuti e scendo con te a colazione." Mi stavo sollevando e lei mi si avvicinò poggiandomi una mano sulla spalla.
"No. Ti ho portato qui la colazione, mangiamo e poi il consiglio si riunirà qui dentro per decidere la sorte dei due ragazzi. Devi riposare tutt'oggi ha detto il vecchio." Mi tese la mano con una mela.
Facemmo colazione e parlammo un po'.
Mi trovavo bene con Andrea, ma non mi sentivo ancora pronto a definirla una vera relazione.
Dopo colazione ci raggiunse tutto il consiglio.
Rick aveva deciso di non portarsi dietro il ragazzino, non so cosa fosse successo, di solito non voleva che saltasse nemmeno una riunione.
"Bene ragazzi, oggi alla riunione parteciperà anche Janette. Dato che conosce i due ragazzini mi sembra corretto farla partecipare, magari ci può dare notizie utili in merito." Rick prese posto su una sedia di fronte al mio letto, seduti nelle sedie ai miei lati c'erano Daryl e Andrea.
Janette si era seduta ai piedi del letto.
Shane entrò e prese posto accanto a Daryl, seguito da Hershel.
Maggie e Glenn si sedettero a terra vicino all'uscio.
"Manca Carol." Il mio fratellino era fissato con quella donna.
"Si, non verrà. Ha preferito questa volta lasciare il suo posto a Janette e ha detto che sarà lei a votare. Se non ci sono altre domande... prego Merle racconta pure."
Tutti gli sguardi erano su di me.
Mi concentrai sulla ragazzina.
"Ero entrato con Andrea nella farmacia. Avevamo abbattuto i vari vaganti e ci eravamo presi cinque minuti per noi nella stanza che doveva essere l'ufficio del negozio. Siamo usciti dall'ufficio quando abbiamo sentito dei rumori. Pensavamo di esserci fatti sfuggire qualcuno di quei mostri. Una volta dentro il negozio mi si parò davanti il ragazzo maggiore che di conseguenza ha provato a spararmi. Non ha un ottima mira, una volta mi ha preso alla gamba, una volta mi ha mancato e infine mi ha preso al petto. Dopo di che non ricordo nulla, ricordo però come quel ragazzo mi sembrasse tutto fuorché un omicida. Anzi, era chiaro il fatto che fosse terrorizzato da cosa potesse succedere al bambino dietro di lui."
Era la verità, volevo essere sincero. Non nego il fatto che non avessi spalato merda su di loro per Janette, però davvero non mi sembravano una minaccia nessuno dei due.
"Janette tu cosa puoi raccontarci di questi due individui?" Rick spostò il suo sguardo sulla ragazza facendogli la domanda.
Janette mi guardò, si voltò poi verso Daryl, si schiarì la voce ed iniziò a raccontare.
Janette's POV
"Conosco Rey dal primo anno di college, suo fratello era appena nato. Rey è un bravo ragazzo solo aveva qualche problema con la legge e con la società in generale. Il piccolo Cardo l'ho visto crescere, anzi per qualche anno l'ho proprio cresciuto, lo portavo e prendevo da scuola, alle volte dormiva da me, è un bambino super amorevole ma anche lui ne aveva già viste di tutti i colori prima dell'epidemia, nonostante all'epoca avesse solo due anni e mezzo."
Non volevo raccontare gli affari di Rey in pubblica piazza.
"Che genere di problemi aveva prima dell'epidemia?" Shane mi guardò ed il suo sguardo mi fece rabbrividire.
"Non mi sembra una domanda che dovresti porre a me. Sono affari suoi, nessuno è tenuto a raccontare ciò che era prima dell'epidemia."
"Non ti scaldare dolcezza." Mi fece l'occhiolino ed io mi strinsi le ginocchia al petto, vidi Daryl sollevarsi e avvicinarsi a me e Merle guardare male Shane.
"Daryl fammi un favore, prendi i due ragazzini e portali qui. Janette vai con lui, vedendoti magari staranno tranquilli."
Mi alzai e seguì Daryl verso la cella di Rey.
"Non mi parli oggi?" Gli corsi affianco, tenendo il suo passo.
"Certo che ti parlo. Solo non ho niente da dire." Era così tranquillo.
"Mi spiace per ieri sera, avrei voluto ricambiare." Ero imbarazzata ma volevo parlargliene.
"No, spiace a me. Non avremmo dovuto fare nulla di tutto ciò Janette. Tu sei ancora troppo giovane per me."
"Pensa caro Daryl che non smetterò mai di essere più giovane di te. Davvero è tanto un problema la differenza d'età? Ci troviamo bene assieme, potremmo instaurare una bella relazione no?" Ero genuinamente curiosa se il problema tra noi fosse solo l'età.
"Ecco è proprio questo il punto. Non ci sarà nessuna relazione tra noi. Ieri volevo divertirmi e l'ho fatto. Non sei stata l'unica con cui sono stato ieri sera, chiedi a Cathlyn."
Mi aveva spezzato il cuore, ma non volevo dargliela vinta.
"Come ti ho detto ieri sera, era una cosa senza impegno. Potremmo instaurare una scopamicizia." Gli feci l'occhiolino e ridacchiai, nonostante dentro volessi morire.
"Ho detto no. Adesso basta ragazzina. Impara un po' d'educazione."
Cosa cazzo pensavo? Di far innamorare Daryl? Col cazzo.
Velocizzai il passo superandolo e dirigendomi verso la cella di Rey.
Daryl's POV
Mi dispiaceva averla trattata così ma dovevo farla distaccare da me.
Mi aveva superato e si apprestava ad aprire la cella.
"Ragazzina stammi dietro. Non entrerai per prima."
Se fosse entrata lì senza di me di sicuro si sarebbe fatta fottere da quell'idiota del suo amico.
"Cosa pensi che possano farmi? Quel bambino è cresciuto con me e Rey, beh mi posso fidare quanto posso fidarmi di te a quanto pare. Forse entrambi puntate solo ad una cosa."
Non si fidava più di me.
Aprii la cella ed entrò.
"Rey dovete venire con noi, dobbiamo parlarvi con il resto del gruppo."
"Forza sveglia tuo fratello e cammina ragazzo! Non mi piace ripetermi."
"Janette mi fai il favore di prenderlo tu Cardo? Sai che quando lo si sveglia dopo che si è appena addormentato diventa ingestibile."
Janette si avvicinò a Rey e gli poggiò una mano sulla spalla.
"Dovrò svegliarlo per forza, ma lo porterò io in braccio tranquillo."
Gli diede un bacio sulla guancia e si avvicinò al bambino.
Lo aveva fatto di proposito per darmi fastidio, ma non funziona, non attacca con me.
Janette's POV
"Cardo... Cardo tesoro sveglia."
Lo vidi strofinarsi gli occhi.
"Jan voglio dormire uffa."
Era così bello assonnato il mio bambino.
Quattro splendidi anni, quasi cinque ed io mi ero persa i suoi ultimi due anni.
"Lo so ma i grandi vorrebbero parlare anche con te. Forza andiamo. Io e Rey tanto saremo lì con te mentre parlerai."
"Non mi va. Voglio dormire ho detto."
Ecco che iniziavano i capricci, proprio come a casa.
"Cardo ho de-"
"Adesso basta ascolta quello che ti dice Janette, è l'unica che può salvarci stupido." Venni interrotta da Rey.
Non lo avevo mai sentito usare quel tono con lui.
Vidi Daryl avanzare nella stanza.
"Non abbiamo tutto il giorno, forza andiamo." Prese Rey per il colletto e lo trascinò fuori.
Io presi Cardo tra le braccia e mi incamminai dietro Daryl.
Una volta entrati dentro all'infermeria Cardo si strinse più forte a me.
"Jan ho paura."
"Non ce n'è bisogno, ci sono io a difenderti." Gli lasciai un bacio sulla fronte e lo misi giù.
Lui corse verso il fratello che si trovava in piedi al centro della stanza.
"Bene adesso che siamo qui, vi porrò tre domande." Rick si schiarì la gola e proseguì.
"Quanti vaganti avete ucciso?"
Vidi Rey afferrare suo fratello dal colletto.
"Non ne ho idea, direi che ho una buona esperienza nell'uccidere i vaganti." Rey aveva lo sguardo sicuro e fermo mentre parlava, mentre il piccolo Cardo tremava vicino a lui.
"Tu invece?"
Ma Rick ti sei ammattito? Vuoi far rispondere anche Cardo alle tre domande?
"Direi che non è necessario far rispondere il bambino. No Rick? Anzi non capisco perché per quel piccolo ci sia bisogno di una votazione. È un bambino cazzo. Volete davvero giudicarlo come un adulto?" Mi interposi tra Rick e i due sotto interrogatorio.
"Si, va bene Janette ha ragione. Se per tutti va bene il bambino rimane." Tutti annuirono silenziosamente alle parole di Rick.
"Lui non resta senza di me." Rey mi afferrò per un braccio e mi tirò a sè.
"Janette, non puoi farmelo portare via, lui è tutto quello che mi rimane." Si chinò e mi sussurrò il tutto all'orecchio.
"Toglile le mani di dosso testa di cazzo." Daryl spinse Rey afferrandolo per la maglia.
"Che succede ti sei trovato il fidanzato Janette? Cazzo punti ai vecchi adesso?" Rey era sempre stato così sarcastico.
"Smettetela. Tutti e due! Rey tutto andrà bene a entrambi vedrai, ma non devi fare il coglione ti prego." Avevo paura di dover perdere Cardo per degli atteggiamenti futili di Rey.
Le acque si calmarono nuovamente e Rick proseguì.
"Quanti uomini hai ucciso? Perché?"
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Ciao a tutti!!
Che ne pensate dei nuovi arrivati? Secondo voi rimarranno entrambi e se si come influenzerà ciò la vita di Janette?
Il rapporto di Janette e Daryl riprenderà? Si riparerà?
Fatemi sapere la vostra!
Bacioni
Johan Jay O'Malley
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