Capitolo 11

Daryl's POV
Sentivo i singhiozzi di Janette e Andrea provenire da fuori la cella dell'infermeria, passarono quasi due ore, avevamo ricucito le ferite.
Fortunatamente la ferita al petto non era troppo profonda, Hershel diceva che ce l'avrebbe fatta, dovevamo lasciarlo riposare, ma finché mio fratello non si destava col cazzo che stavo tranquillo.
"Senti Rick io ho bisogno che qualcuno mi copri stasera per la guardia, rimango qui con Merle. Se non si sveglia ti giuro che quei ragazzini li ammaz-"
"Fai pure la guardia, voglio rimanere io con Merle. Voglio aspettare che si svegli. Non andrò da nessuna parte. Lui per me avrebbe fatto di più." Era Janette a parlare. Era ferma nel tono di voce e non piangeva, ma gli occhi rossi e scavati facevano capire che aveva pianto fino a poco prima.
"Ragazzi rimanete entrambi, sono sicuro che Merle vi vorrebbe trovare entrambi al suo fianco." Rick mi abbracciò, poi si girò diede un bacio sulla guancia a Janette ed uscì.
Janette si avvicinò al letto di Merle, lo baciò in fronte e poggiò la sua testa sul petto di Merle.
"Stai tranquilla, si riprenderà, è forte." Le poggiai una mano sulla spalla, lei si scostò all'istante.
"Non dirmi di stare tranquilla! Merle è l'unica persona che sento che mi ama davvero, che sento come se fosse la mia famiglia. Non puoi chiedermi di aspettare in maniera tranquilla che lui si riprenda!Io-" Lei piangeva e mi urlava contro.
Mi alzai, chiusi la cella e tirai la tenda. Ero fragile in quel momento e non volevo esser visto.
"Tu pensi di perdere una persona importante? Io perdo tutto ciò che mi è rimasto della mia famiglia, perdo forse l'unica persona che c'è stata con me dal primo giorno. Quello che mi ha portato via dall'inferno che mio padre ci faceva vivere da bambini. Perdo una parte di me se perdo lui." Il mio tono di voce era basso e le lacrime correvano lungo le guance.
"Daryl mi spiace."
Si avvicinò a me e mi abbracciò. Portò le sue braccia attorno al mio collo e si mise sulle punte per poggiare la testa sulla spalla.
Le misi le mani sulle cosce e la sollevai tra le mie braccia.
"Mi dispiace piccoletta per quello che è successo sulla torre est, non credere che io ti volessi rifiutare perché hai qualcosa di sbagliato tu. Solo non mi sembra il caso accada qualcosa tra di noi in quel senso." La stringevo forte tra le mie braccia e lei mi stringeva a sua volta.
Sollevò il viso dalla mia spalla e mi guardò negli occhi.
"Tutto quello che voglio ora è che Merle si riprenda, lui mi ha protetto da quando sono arrivata qui."
"Ed io no?" Volevo alleggerire la situazione.
Lei arrossì imbarazzata.
"Si anche tu, ma il rapporto che ho instaurato con Merle è diverso, lui è come un fratello davvero, uno zio e alle volte persino un padre. Tu invece per me sei diverso, sei speciale Daryl. Con Merle parlo molto più che con te. Tu invece sei molto taciturno, ma nei tuoi silenzi mi trasmetti mille emozioni."
Era così dolce, ma era proprio questo a fermarmi, la storia d'amore che si meritava non sarei riuscito a realizzarla.
Le bacia la fronte.
"Anche io ti voglio bene Janette. Di me puoi fidarti, come con Merle."
Lei mi continuò a fissare.
"Daryl mettimi giù, se per te non è lo stesso sentimento è inutile che io ti stia così vicina e mi illuda."
La misi giù, una volta poggiati i piedi a terra, mi abbracciò davvero poggiando il viso sul mio petto.
Le accarezzai i capelli cercando di rassicurarla mentre la sentivo tremare.
Delle urla fuori ci fecero staccare.
"Stai qui, proteggi Merle e non fare entrare nessuno."
Fuori vedevo una calca di persone unite in cerchio.
Non mi lasciavano un secondo nemmeno quando mio fratello lottava tra la vita e la morte.
"Spostatevi. Carl, Jonathan cosa cazzo state facendo! Chi è sto ragazzo?"
"È l'aggressore di Merle, stava facendo lo sbruffone e adesso gli diamo una lezione." Jonathan teneva il ragazzo mentre Carl gli sferrava dei pugni.
"Carl togliti, vattene da qui e sparisci dalla mia vista. Tutti voi andate a fare quello che dovete fare."
Tutti si allontanarono, ma Carl rimaneva lì a colpirlo.
"Adesso basta ho detto. Carl! Chiamatemi Rick!"
"Lo uccido con le mie mani. Ha osato parlare male di mio padre." Carl mentre parlava assestava decine di ganci.
"Continuo a confermare quello che ho detto. Tuo padre è una fighetta che ha fatto anche un frocetto degno di essere il figlio."
"Cosa cazzo succede qui?!" Menomale Rick era arrivato.
"Daryl fammi il favore porta con te sto ragazzino. A questi coglioni ci penso io!" Rick prese nipote e figlio per il collo e se li portò con sé.
"Alzati e cammina con me." Aspettai che si sollevasse.
"Tu sei il fratello del coglione che ho abbattuto eh?"
"Senti ragazzino del cazzo, adesso cammini davanti a me in silenzio prima che ti faccio saltare il cervello con una freccia." Lo strattonai per la maglia e mi bloccai appena sentì le urla di Janette.
"Daryl! Hershel!!"
Tirai il ragazzo come ed entrai in infermeria.
"Sta avendo degli spasmi, non so che fare." Piangeva e tremava mentre lo teneva fermo.
Hershel entrò dentro e mi superò.
"Tranquilla è normale, sta reagendo ai medicinali. Daryl portala fuori. Tra un'oretta dovrebbe riprendersi. Rimango io."
Con una mano tenevo per il colletto fuori dalla cella il ragazzo e una mano la tesi a Janette.
Janette's POV
Hershel mi rassicurò e io accettai di uscire dalla cella.
Daryl mi tese una mano e io la accettai, appena fuori non potevo ai miei occhi.
"Rey!" Scostai Daryl e abbracciai Rey.
"Jany? Mamma mia. Bellissima."
Io e Rey avevamo frequentato lo stesso college prima che tutto iniziasse.
"Janette stagli lontano. Ha sparato lui a Merle." Daryl mi tirò a sè.
Io mi staccai subito da Rey.
"Jany, tu mi conosci sai che non sono un folle, l'ho fatto per difendere me e Cardon."
Cardon era suo fratello minore.
Mi strinsi al braccio di Daryl, lo guardai negli occhi e poi rivolsi lo sguardo verso Rey.
"No ti sbagli, ti conoscevo. Non so cosa ti sia successo. Questa epidemia ha cambiato tutti, me in primis, mi spiace."
Dopo queste mie parole calò il silenzio.
Io e Daryl accompagnammo Rey nella cella.
"Jany? Sei proprio tu?"
Non potevo crederci, era proprio Cardo. Quel bambino lo avevo visto crescere da quando era in fasce, ora avrà avuto circa l'età di 5 anni.
"Cardo, vieni qui. Bambino mio come stai? Hai fame?" Mi inginocchiai a quel bambino magrolino e basso.
"Jany, ti prego non farci uccidere. Janette, non lasciare che ci uccidano. Guarda come hanno ridotto Rey."
Effettivamente non lo avevo ben osservato, era malconcio in viso.
"Tranquillo piccolo, andrà bene. Stai tranquillo."
"Janette andiamo forza." Era Daryl che mi parlava afferrandomi un braccio.
"Torno presto fidati. Fidatevi."
Uscì e seguì Daryl.
Daryl's POV
Non so se essere contento per Janette, per aver ritrovato qualcuno del suo passato, ma per la prima volta da quando è venuta a stare da noi alla prigione avevo avuto paura di perderla.
"Janette la gente cambia, non sai come si potrebbero comportare quei due."
"Uno di quei due è un bambino Daryl e Rey, si non so se fidarmi. Era un ragazzo particolare prima di tutto questo, pensa quanto lo possa essere adesso. Però è un ragazzo buono, se commette errori è per forza di cose. Merle dal primo giorno mi ha sempre ricordato lui."
Parlava di quel ragazzo come se lo avesse amato in passato. Aveva un sorriso amaro sul viso.
Andammo a cena.
Fu una cena silenziosa.
Dopo cena tornammo in infermeria da Merle.
Merle's POV
Ero sveglio ed ero con il vecchio Hershel.
"Senti vecchio, non te l'ho detto ma grazie per salvarmi il culo ogni volta, a me e a tutti gli altri. Non abbandonarci mai."
"Merle tu lo sai che non mi sei mai piaciuto, ma in famiglia non sempre si va d'accordo. Si sopravvive assieme però."
Sentì dei passi entrare nella stanza.
Era la bambolina.
Andrea mi era già passata a trovarmi e a portarmi la cena e mi aveva raccontato che mio fratello e Janette erano rimasti con me durante quelle ore di convalescenza.
"Bellezza sembra tu abbia visto un fantasma!" Risi guardandola piangere.
Cazzo sta ragazza mi voleva proprio bene.
"Merle, cazzo avevo paura di non rivederti." Corse verso di me e mi si buttò tra le braccia piangendo.
"Cosa succede? Tesoro, sto bene, domani già potrò alzarmi. Stai tranquilla piccola."
"Mi spiace Merle, il ragazzo che ti ha sparato io lo conosco, era amico mio prima che tutto questo iniziasse." Si scusava anche quando non aveva colpe.
"Non ti preoccupare domani avremo la riunione per entrambi i ragazzi e spiegherò al consiglio cos'è successo."
Dietro di lei entrò Daryl.
"Cazzo fratello. Non ti abbatte niente, devo pensarci io se vogliamo toglierti di mezzo." Rise stringendomi la mano.
"Fratellino caro, lo sai che alla fine dei conti sarò io ad uccidere te."
"Voi due ucciderete me dallo spavento." La ragazzina ci colpì entrambi alle spalle.
Daryl's POV
Passammo le ultime ore tutti e tre assieme a parlare, finché la ragazzina si ammutolì.
"Janette tutto okay?" Merle si era preoccupato perché non la sentiva più parlare.
Mi avvicinai a lei che era seduta a terra.
"Si è addormentata. La portò in cella e torno."
"No Daryl stai con lei. E lasciami dormir tranquillo fratellino. Cazzo hai una bellezza del genere nel tuo letto e invece preferisci starmi attaccato al culo. Forza fratellino, non dico approfitta di lei perché ti distruggo con le mie mani, ma vivi la vita." Per come parlava sembrava che lei gli avesse raccontato cosa provava per me.
Che poi cosa provava per me? Solo attrazione fisica? Sentimentalmente era legata a me?
Scostai quei pensieri dalla testa, sbuffai una mezza risata a Merle e presi la ragazzina tra le braccia.
Stavamo camminando verso la mia cella quando si svegliò.
"Non ho dato la buonanotte a Merle." Si strofinava gli occhi mentre mi parlava.
"Tranquilla, lui a te si e ti manda un bacio."
Entrammo in cella ed io chiusi il cancello dietro di me.
La feci scendere da me e mi sedetti sul letto per togliere gli scarponi.
Vidi Janette avvicinarsi alla porta e chiudere la tenda.
"Che fai?"
"Mi devo cambiare vorrei che la gente che passa non mi veda in intimo mentre mi cambio."
"Potresti avvisare così da girarmi per tempo magari eh." Sbuffai perché lei sembrava essere tornata fredda con me.
Si tolse la maglia all'istante.
"Tanto a te non faccio nessun effetto, sono una bambina per te no?" Mi guardava con sguardo di sfida e si era posta in piedi davanti a me.
"Janette lo sai che non è questo quello che intendevo. Intendevo che sei piccola e non posso fare niente con te. Non ho per niente detto che tu non mi faccia effetto."
"Sarà... Se lo dici tu. Io continuo a pensare che semplicemente io non ti piaccia."
Si era appena sbottonata il primo bottone del jeans.
Le afferrai il braccio e la tirai verso di me.
"Janette ti prego non ti sto mentendo. Però non so se mi fermerei con te. La questione non è che non mi attrai, anzi mi piaci fin troppo fisicamente-"
Non mi lasciò terminare il discorso che si sedette a cavalcioni su di me appoggiando le braccia sulle mie spalle.
"E allora Daryl qual è il problema? Non ti attraggo emotivamente? In maniera sentimentale?"
Poggiai le mie mani sulle sue cosce coperte dal suo jeans bianco stretto.
Le accarezzai le cosce.
"No Janette, davvero non provocarmi perché non so se con te saprò trattenermi."
Cazzo non potevo cedere, cosa avrei fatto? Con lei non potevo semplicemente portarmela a letto e il giorno dopo fare finta di niente. Ma non volevo nemmeno instaurare un vero rapporto.
Lei spostò le sue mani dalle mie spalle alla mia vita.
"Daryl ti prego lasciati andare. Senza compromesso, senza importanza, come vuoi tu. Io ho bisogno di te adesso."
Sentivo rimbombare le parole di Merle nelle orecchie 'vivi la vita'.
Poggiò le sue labbra sul mio collo e la sentì lasciare dei piccoli baci.
Le mie mani dalle sue cosce si spostarono sui suoi fianchi, la afferrai e la sistemai più vicina al mio bacino.
Le sue mani passarono lungo la mia schiena salendo verso i miei capelli.
Mentre mi baciava il collo io le accarezzavo i fianchi.
Lei si staccò leggermente da me, mi guardò e poi chiuse gli occhi poggiando le sue labbra sulle mie.
Aveva delle labbra molto morbide.
Era stupenda, facevo scorrere le mie mani lungo la sua schiena, era liscia e aveva una pelle candida.
Una delle mie mani scese verso il suo culo e lo palpai leggermente.
La sentì sussultare e fermarsi per un attimo da quel bacio che nel mentre era diventato molto travolgente.
"Scusa non volevo. Dimmelo se vuoi fermarti." Avevo paura di spaventarla.
Cazzo cosa sto facendo. Merle mi ammazza e se lei si sente obbligata adesso a non fermarsi? Devo fermarmi io.
"No Daryl, mi piace come muovi le tue mani su di me."
Prese una mia mano con la sua piccola manina e la portò sul suo basso ventre.
"Janette, se continuiamo così non mi fermerò, mi conosco, perdo poi il controllo, specialmente con te."
"Vorrei proprio vederti senza freni." Riprese a baciarmi e mi morse leggermente il labbro.
Emisi un sospiro e ripresi a baciarla anche io.
Le nostre lingue si legavano ed intrecciavano.
Con la sua mano sbottonò i suoi jeans e riprese la mia mano facendomi capire cosa volesse.
Mi sollevai con lei in braccio senza staccarmi dal bacio.
Lei si afferrò a me dalle mie spalle. I nostri bacini si scontrarono e la mia erezione era evidente.
La poggiai sul letto e la feci sdraiare, le abbassai i jeans e iniziai a lasciarle piccoli baci sul seno, scendendo pian piano fino al monte di venere.
"Sei sicura, se vuoi ci fermiamo?" Volevo che fosse sicura.
"No Daryl ti prego, continua."
Iniziai ad accarezzarle la sua intimità dalle mutandine. La sentivo bagnata. Lei ansimava ed inarcava la schiena.
Afferrai le sue mutandine e le abbassai anche quelle.
Inizia a lasciarle umidi baci sull'interno coscia, arrivai alle grandi labbra ed iniziai a leccarle lentamente.
"Daryl cazzo, è la prima volta che qualcuno mi fa questo." Ansimava mentre parlava.
"Ti piace piccola?" Ripresi a lavorare con la lingua spingendomi alle piccole labbra e leccando salendo verso il clitoride.
"Daryl... È una sensazione bellissima."
Continuai a leccarla, finché non iniziò a tramare e stringere le gambe. Infine finì di leccarla una volta venuta.
"Hai un buon sapore piccola."
Mi sollevai e le lasciai un bacio in fronte.
"Daryl sono venuta così? È la prima volta che mi succede..." Era rossa in viso e teneva gli occhi chiusi.
"Si bellezza, adesso riposa, io esco un attimo torno subito."
La lasciai lì senza aspettare una risposta, con solo il reggiseno addosso sdraiata sul mio letto.

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Ciao a tutti!!
Come vi anticipavo la storia sta prendendo il suo ritmo!
Voi che ne pensate?
Per Daryl è stato davvero qualcosa senza impegno o se ne pentirà?
Fatemi sapere la vostra!
Bacioni
Johan Jay O'Malley

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