Capitolo 10

Daryl's POV
"Pena? Se pensi di punirmi così ti sbagli di grosso Dixon."
Adesso aveva varcato il limite. Ora gli davo una lezione.
"Benissimo fighetta del cazzo, adesso ti alzi e iniziamo a dare delle dimostrazioni corpo a corpo. Vediamo se sei davvero nipote di Rick."
Mi sfilai la giacca e mi misi in posizione.
Il ragazzo si sollevò e si sfilò la maglia.
Che ragazzino del cazzo deve dare spettacolo, se le vuole proprio portare a letto.
Iniziò a correre verso di me ma lo gettai a terra molto velocemente. Cercò di risollevarsi ma io lo tenni schiacciato a terra, il braccio tenuto contro la schiena ed il viso sbattuto sul prato.
"Vedete ragazzi, mai partire troppo sicuri di sè, specialmente se non ne avete le abilità, fuori di qui la nostra fighetta sarebbe morto sbranato. Adesso alzati e rimettiti quella maglia non voglio spettacolo qui."
Feci un breve ghigno, ero soddisfatto di averlo umiliato e così lo avevo anche rimesso apposto.
Ci allenammo contro i bersagli in legno lanciando i coltelli.
"Daryl perché non ci fai provare la tua balestra?" Beth era divertente, la mia balestra pesava più di lei.
"Diamine Beth se sei diretta, vuoi davvero provarla? Se vuoi ti faccio fare un giro su di me piuttosto, sono più fresco e giovane." Christian si avvicinò a Beth prendendola dai fianchi.
Vidi Jonathan avvicinarsi a Janette e sussurarle qualcosa all'orecchio.
Stare tra tutti sti fottuti adolescenti mi sta facendo diventare matto.
"La mia bambolina non la tocca nessuno, anche perché pesa più di te e poi avevate una pessima mira con i coltelli, pensate con le freccie." Erano oramai passate un paio d'ore e mancavano poco al pranzo.
"Bene ragazzi, per oggi direi che siamo apposto così! Dovete imparare ancora tanto, prima cosa mettete apposto quella cazzo di testa, dopo potremmo concentrarci meglio sugli allenamenti. Vedrò se e quando fare un'altra sessione d'allenamento. Andate a preparavi per il pranzo ora." Li lasciai lì distesi sull'erba e tornai sulla mia torretta.
Cazzo puzzavo da morire, avevo sudato un casino a stare dietro a quei ragazzini.
Menomale qui su si stava bene.
Decisi di togliere tutto e rimanere in boxer.
Così si che si stava bene.
Mi sdraiai sul materasso e mi appisolai.
Janette's POV
"Ragazzi io devo proprio andare a fare una doccia, ho sudato un sacco oggi, le mie gambe sono esauste." Beth era distrutta.
Poverina Daryl ci aveva fatto sudare un casino.
"Allora principessa ti ci porto io in braccio o preferisci che ti ci porti l'arciere?" Christian la aveva presa tra le braccia a modo di sposa e diede le spalle a me e Jonathan, incamminandosi verso la prigione.
"Janette noi andiamo, mi raccomando raggiungici per pranzo! Jonathan portamela sana e salva!!" Beth urlò premurosa.
Jonathan si tolse la maglia e si sdraiò sull'erba.
"Sdraiati anche tu forza! Rilassiamoci un po'."
Jonathan era molto tranquillo come ragazzo, mi trasmetteva serenità.
Mi sollevai da terra e mi sdraiai accanto a lui.
"Se mi vedessero i fratelli Dixon accanto a te e senza maglia sarei un uomo morto." Disse in una grassa risata.
"Merle ti romperebbe di sicuro. Daryl non penso, anzi inizio a pensare che non gli interesserebbe qualunque cosa tu mi facessi."
Mi dispiaceva davvero per il mio rapporto con Daryl, stamattina volevo solo divertirmi un po' con lui, pensavo anche a lui andasse, è un bell'uomo e in queste ultime settimane pensavo si fosse creata affinità. A quanto pare mi sbagliavo, quindi perché non provarci con Jonathan?
"Tu vuoi davvero pranzare? Io non ho poi così fame! Facciamo a chi uccide più vaganti?" Glielo proposi sorridendo.
"E se ne uccido più io cosa vinco?" Si girò sugli avambracci e mi guardò in viso.
"Scegli tu! Forza muoviti!!"
Corsi verso il cancello.
"Hershel apri andiamo a ripulire i corridoi!!" Il vecchietto mi guardò truce.
"Dovreste andare a pranzare forza ragazzi!" Hershel non voleva demordere.
"Ti prego, ti giuro che poi pranziamo!" Lo supplicai, seguita a ruota da Jonathan.
Hershel ci aprì il cancello ed iniziammo ad abbattere i vaganti che c'erano aldilà della rete.
Passò una mezz'oretta quando entrambi finimmo.
"Mi sembra che dalla conta ne abbia uccisi più io, o sbaglio?!" Jonathan si avvicinò a me a passo svelto.
Cazzo è vero era stato più veloce di me e ne aveva massacrati di più.
"E cosa posso fare per te mio caro Jonathan?"
Era dolce e gentile con me, mi piaceva, ma non mi sentivo totalmente tranquilla con lui, mentre con Daryl mi sentivo a mio agio, libera e senza freni.
"Vieni con me forza!" Mi tese la mano e io la afferrai.
Mi portò con se ai piedi della torretta est.
"Che ci facciamo qui? Vuoi farti uccidere di nuovo da Daryl?" Questa era la torretta di Daryl, solo lui la usava.
"Volevo rimanere un po' solo con te, Daryl di sicuro sarà andato a pranzo. Magari potremmo salire e-" Man mano che parlava si avvicinava e la sua mano mi accarezzava il braccio.
"Jonathan io non so se me la sento, cioè sei un ragazzo fantastico ma non lo so, non voglio correre." Ero imbarazzata sicuramente e lo davo a vedere, ma non me la sentivo a stare con lui. Non ancora.
"Infatti nessuno vuole fare nulla a meno che tu non voglia, Jan, passiamo solo del tempo assieme accoccolati sulla torretta." Si avvicinò per darmi un bacio sulla guancia ed io mi scostai leggermente.
"Tutto bene qui?!" Era Daryl.
"Oh Daryl, scusaci noi non pensavamo tu fossi ancora qui. Va bene amico volevamo solo appartarci nella torretta e pensavamo fosse vuota." Jonathan diede una pacca sulla spalla a Daryl ridendo.
"Amico. Io non sono tuo amico. Punto primo. Secondo nessuno si apparta in questa torretta, anche perché siamo in una fottuta apocalisse, non c'è tempo per amoreggiare. Adesso tu vai a pranzare. Tu Janette rimani qui dobbiamo parlare."
Era serio, duro e freddo mentre parlava.
"Non c'è niente da dire, non volevamo appartarci com-."
"Tu ancora qui stai?! Levati dal cazzo ragazzo, tu adesso invece mi ascolti."
Continuava ad essere serio. Era incazzato.
"Sentimi tu Daryl. Non devo assolutamente ascoltarti. Vaffanculo! Mi hai rifiutata e adesso cosa pretendi? Che io stia in un angolo a piangere perché un Dixon non mi vuole? Sai cosa? Non ho bisogno di te. Io un Dixon ce l'ho, mi vuole bene e mi apprezza. Tu fai come vuoi,  non sei tenuto più a parlarmi o a prenderti cura di me. Non sono nulla per te." Corsi via.
Non sapevo dove andare o cosa fare, sapevo che non volevo stare con lui.
"Hey Hershel ti dò il cambio forza vatti a riposare!" Ecco, lì sarei stata da sola ed utile.
"Dai il cambio a mia figlia piuttosto!" Rispondeva così e poi si chiedeva spesso a chi assomigliassero quelle cocciute delle figlie.
"Lo sai che vuole che sia tu il primo! Forza!! Non farti pregare Hershy!" Dovevo supplicarlo ogni volta.
Il vecchio finalmente scese e io gli diedi il cambio.
Salì su, mi tolsi la giacca, si moriva di caldo e mi legai la maglia con un nodo.
Rimasi lì con il fucile in spalla a fare la guardia, risposi via radio a Maggie un paio di volte, ma ero così monotona che non abbiamo avuto una conversazione interessante.
Era oramai quasi il tramonto e finalmente vidi i nostri missionari tornare.
"MEG APRIAMO!!"
Aprimmo il cancello e io corsi in contro all'auto che entrava.
"Merle! Dove cazzo sta perché non scende? Rick che cazzo succede?!" Non scendeva e nemmeno lo vedevo.
"Janette allontanati! Va tutto bene gli hanno sparato a una gamba. Sta bene fidati."
Cosa cazzo era successo a Merle. Perché non mi urlava un 'bellezza stai zitta'
Lo vidi scendere trascinato da Glenn e Andrea.
Rick teneva il fucile puntato ancora dentro l'auto.
Corsi verso Merle.
"Merle che cazzo ti hanno fatto? Merle perché non mi rispondi, non morire mi rimani tu. Se muori ti giuro che ti ucciderò, Merle non diventerai uno di quei mostri." Piangevo e mi dimenavo mentre Carol mi tirava verso di se e mentre Daryl mi superava correndo verso Rick.
Daryl's POV
Sapevo che il gruppo sarebbe rientrato verso il tramonto, con Carol, dopo pranzo, decidemmo di stare fuori ad aspettarli mentre ci rilassavamo un po'.
"Quindi cosa ti turba oggi Dixon? Non dirmi che è per tuo fratello."Carol era sempre molto diretta con me, ma a me andava bene così.
"No, mi preoccupa la ragazzina, perché non provi a parlarle. Magari anche con Beth, ha degli atteggiamenti troppo... troppo aperti al prossimo ecco." Con Carol potevo sempre essere me stesso e non mi sentivo di dover trattenermi nel parlare. Era una bella sensazione.
"Daryl se è per Merle, perché credi che lei si possa distaccare da lui stai tranquillo non è così. In qualsiasi conversazione lei abbia con chiunque di noi in questa prigione, menziona sempre Merle, è il suo punto fermo. Fidati non si scorderà di voi Dixon."
Carol mi sorrise pensando fosse quella la mia preoccupazione; non era quella, non più oramai, Janette aveva avuto l'opportunità di allontanarsi da Merle e da me ma non lo aveva fatto.
Che facesse la puttana con tutti in giro era la mia preoccupazione. E se al di fuori di me e Jonathan ci avesse provato anche con altri? Che cazzo le passava per la testa?!
Sentì il rumore di un auto arrivare verso il cancello, mi alzai e tesi la mano a Carol aiutandola a sollevarsi.
Andammo verso il cancello sentendo le urla di Janette.
Che cazzo succedeva.
"Merle mi rimani solo tu. Merle non puoi morire." Janette urlava mentre Andrea e Glenn lo trasportavano verso l'interno della prigione.
Carol la strinse a se, cercando di trattenerla ma Janette si dimenava troppo.
"Rick che cazzo sta succedendo. Cosa è successo a Merle."
Rick puntava l'arma dentro l'auto.
Nemmeno mi guardava negli occhi mentre parlava.
"Daryl va tutto bene, gli hanno sparato a una gamba, il proiettile però è fuoriuscito, devono solo curargli la gamba e farlo riposare. Ha perso un po' di sangue ed è svenuto nel rientro."
Cosa cazzo voleva dire, se aveva solo perso un po' di sangue perché era svenuto, mio fratello era un cazzone, non sveniva per aver perso poco sangue.
Mi spostai più verso Rick e notai verso l'auto due ragazzini all'interno, anzi un bambino e un ragazzino.
"Chi cazzo sono questi Rick?"
"Daryl fammi il favore di prenderne uno, li portiamo in una cella e poi ti spiego tutto." Rick nel mentre fece scendere il ragazzo ed io tirai giù il bambino.
A pochi metri distanti dall'auto c'erano Carol e Maggie che cercavano di tenere e tranquillizzare Janette.
Portammo i due in una cella e li sbattemmo dentro, chiudendo a chiave le sbarre.
"Rick devi dirmi cosa cazzo sta succedendo. Se è una semplice ferita perché mio fratello è svenuto?"
"Quella checca che è svenuta per una pallottola è tuo fratello? Siete delle mezze seghe fidati amico. Mi è bastato un colpo per sbarazzarmi di lui."
Quel coglione in cella faceva pure il gradasso.
"Rick dammi le chiavi."
"Sentì Daryl lascialo perdere andiamo da Merle e poi decidiamo il da farsi. Jonathan stai qui e controlla che non facciano nulla che possa metterci a rischio, e non far avvicinare nessuno alla cella."
Io e Rick ci incamminammo verso l'infermeria.
"Non so cosa sia successo, eravamo arrivati nella seconda cittadina ad est da qui. Ci eravamo divisi: Andrea e Merle erano entrati in farmacia ed io e Glenn eravamo nel negozio alimentari. Dopo una decina di minuti sentimmo uno sparo e Andrea urlare. Abbiamo trovato questo ragazzo ed il bambino che miravano ad Andrea e Merle a terra sanguinante. A quanto pare loro stavano cercando provviste e si sono spaventati alla vista di Merle e Andrea. Daryl, non lo hanno preso solo alla gamba, anche al petto. Non so se Hershel ce la farà a salvarlo." Lo sceriffo mi aveva detto abbastanza, accelerai il passo verso l'infermeria. Sull'uscio c'erano solo Andrea e Janette, dentro ad aiutare Hershel c'era Meg, Beth, Glenn ed anche Shane.
Entrai e diedi il cambio a Shane, l'immagine che si apriva davanti ai miei occhi era spaventosa.
Stavo perdendo definitivamente mio fratello.

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Ciao a tutti!!
Questo capitolo forse è ancora lento, ma come vi dicevo tra qualche capitolo ci sarà qualcosa di sconvolgente.
Secondo voi come finirà per Merle?
E chi sono quei 2 ragazzi?
Fatemi sapere la vostra!
Bacioni
Johan Jay O'Malley

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