capitolo 4

-Harry- Ginny mi si avvicinò.
Ero sdragliato al suolo e mi tenevo la testa tra le mani. La cicatrice bruciava intensamente, quasi volesse mandarmi a fuoco. Soffocai un'urlo, non aveva mai fatto così male, la cosa mi spaventava e anche molto. Non vedevo più, tutto ciò che vedevo erano tanti puntini griggi, le orecchie fischiavano, il corpo non si reggeva in piedi o semplicemente non riusciva a restare seduto. Non sentii le mani di Ginny schiaffeggiarmi o la voce di Sofy che urlava dal dolore reggendosi alla sedia.
"Tornare tornare tornare"
Una voce serpeggiante ripeteva in continuazione queste parole, ma non la ricordavo come quella di Lord Voldemort. Questa era più fredda, più distaccata
Poi, all'improvviso, tutto finì proprio come era iniziato. Rimasi ancora un po' sul terreno freddo, poi Ron mi aiutò a sedermi sulla poltrona del salotto. Sofy era sparita, non la vedevo più e pensai che Draco l'avesse portata a casa, ma guardando meglio notai una figura sdragliata sul pavimento. Sembrava star dormendo, ma il viso preoccupato di Draco dimostrò il contrario
-Cosa succede?- chiesi cercando di alzarmi nonostante fossi debole. Con le gambe traballanti e il cuore a mille arrivai davanti alla mia migliore amica. Il suo viso era tranquillo, qualche ciocca ribelle le usciva dalla coda, nulla di anormale tranne che per l'ustione sulla guancia. Sembrava un pentagono, una specie di marchio oscuro
-Cos'é?- chiese Draco indicando proprio il marchio. Alzai il viso nella sua direzione per spiegargli che non lo sapevo ma la sua espressione preoccupata mi spaventò
-cosa?- chiesi in preda alla disperazione più totale. Draco si toccò la fronte, lo imitai e per poco non svenni per il dolore
-Hai anche tu questo marchio- riuscì a dire Draco guardando me e Sofy, poi prese la testa della sua donna tra le braccia e la cullò dolcemente
-Le avevo promesso che l'avrei protetta... Ma non ci riesco... Sono un fallito, non la merito- Draco guardava Sofy con amore e delusione verso se stesso. Gli posai una mano sulla spalla
-Non puoi proteggerla da questo male Draco, nessuno può, dobbiamo solo combattere per avere la felicità e la sicurezza che spetta a tutti noi. Non puoi fare niente contro questo tipo di cose... Siamo i prescelti, è nostro destino tutto questo....- indicò i due marchi -secondo Silente, noi siamo le uniche persone che riusciranno a sconfiggere Voldermot e tutto il male che sta causando, non possiamo ritirarci dai nostri doveri, nonostante sia pericoloso e si... Fa anche paura- non sapevo proprio cosa dire, o meglio, non riuscivo a formulare bene i pensieri che avevo in mente, ma Draco sembrò capire le mie parole e si calmò
-Cosa facciamo adesso?- chiese prendendo Sofy a mo di sposa
-Portiamola sul letto, penso che si sveglierà presto- e detto questo ci avviammo verso il corridoio. Inutile dire che la mia vista giocava brutti scherzi, vedevo doppio e qualche volta vedevo anche ombre che non esistevano
-Tutto bene?- Ginny e Ron di avvicinarono di corsa. Io lo guardai per un po' di tempo, le parole e i movimenti arrivavano in ritardo e tutti i tumori erano ovattati
-no, non va per nulla bene- risposi con un filo di voce. Ron mi condusse verso il divano con Ginny dietro di noi che cercava di chiamare Hermione in qualche modo.
-Come faccio a rintracciarla?- chiese poi Ginny in preda a una crisi nervosa e Ron la raggiunse
-Non lo so, è in riunione...-
-E quanto dura?- chiese ancora Ginny guardando il fratello preoccupata
Ron si passò una mano tra i capelli e sospirò -non lo so, stanno decidendo se mettere una specie di coprifuoco o non so cosa...- rispose poi con un filo di voce. Sia lui che Ginny lasciarono cadere le braccia sui fianchi, nonostante la vista sfocata riuscii a scorgere le orecchie rosse di entrambi
-E noi cosa facciamo ora?- chiese Ron
-Aspettiamo che si riprendano entrambi- rispose Ginny sedendosi accanto a me. Posò una mano sulla mia fronte e mi sorrise -ha la febbre... Ron portami una pezza bagnata per favore-
Il rosso annuì e sparì in cucina per poi riapparire poco dopo con una pezza bagnata tra le mani. Quando Ginny poggiò la pezza sulla mia fronte un sospiro di sollievo mi scappò dalle labbra, l'acqua fresca attenuò il dolore del marchio quasi subito
-Va meglio?- mi chiese poi Ron. Io annuii poi caddi in un sonno profondo

Sofy's pov

"Dove mi trovo?"
Mi risvegliai in una stanza semibuia, qualcuno nell'ombra si avvicinò e mi toccò il viso
-Shhh- sussurrò una voce vibrante. Balzai all'indietro, quella voce...
Uno spiraglio di luce illuminava il terreno, qualcuno con la pelle molto bianca era vicino a me. Cercai di realizzare quello che stavo vivendo, poco prima ero a casa di Harry e ora improvvisamente sono piombata qui.
-Non avere paura- la voce che riconobbi mi fece accapponare la pelle. Come era possibile? Come c'era riuscito? Nessuno torna dal mondo dei morti...
Forse era un incubo? Probabilmente, o almeno così sperai con tutta me stessa. Con tutto il coraggio che trovai chiesi -padre?-
La sua risata risuonò in tutto lo spazio buio, rimbombava sulle pareti e l'eco era ancora più inquietante. Cercai di muovermi, ma il mio corpo era come paralizzato
-Allora mi hai riconosciuto, non pensavo- mentre diceva ciò ridacchiava leggermente. Come potevo non riconoscerlo? Era stato la mia rovina infondo
-Come faccio a non riconoscere la tua voce?- chiesi poi ritrovando un po' del coraggio perso. Questo è un sogno, lui non può farmi del male
-Sbagli- rispose Voldemort avvicinandosi leggermente -questo è un sogno si, ma non per questo io non posso farti nulla...-
Come aveva fatto a leggermi nel pensiero? Con Harry non lo aveva mai fatto e loro erano a stretto contatto mentale... Forse ciò che penso lo sente perché anche lui è parte del sogno proprio come me...
Cercai di concentrarmi su di lui, cercai di leggergli nella mente, ma non funzionò
-é inutile privarmi a leggere la mente figlia mia, sono riuscito in ciò che Potter non riuscì- e rise, ancora e ancora. La sua risata mi irritava e iniziai a tremare leggermente, le torture che lui mi aveva afflitto iniziarono a inondarmi la mente e per sicurezza toccai la collana. Era ancora lì, dopo tanto tempo e dopo tanti anni
-Perchè sei qui? Cosa vuoi da me?- chiesi. Lui avvicinò il viso al mio è io chiusi gli occhi per la paura
-Volevo farti sapere che sono tornato- e detto ciò mi sentii trascinare nel vuoto. Non urlai, a quella sensazione ormai ero abituata, ma sentirla dopo tanti anni ebbe un certo effetto
-Sofy- la voce di Draco mi richiamò alla realtà. Mi drizzai immediatamente a sedere in cerca di aria. Subito Draco andò a prendermi un bicchiere d'acqua e io mi toccai la fronte, sudavo freddo e avevo i brividi in tutto il corpo
Poco dopo Draco tornò con l'acqua che bevvi in due lunghi sorsi
-Cosa è successo?- chiese poi mettendomi i capelli dietro l'orecchio. A quel gesto dolce mi calmai un pochino, e pian piano inziai di nuovo a respirare normalmente
-Dobbiamo parlare anche con gli altri- poi la sentii... Una lunga scossa che mi fece urlare dal dolore partì dalla guancia e si estese fino ad arrivare al cervello. Cercai di fermare il dolore stringendo fra le mani la testa, ma nulla. Draco, preoccupato, mi guardava con tanto senso di colpa. Dopo interminabili secondi tutto finì e io mi sdraiai stanca sul letto
-Perchè mi guardi così?- chiesi poi a mio marito sorridendogli. Lui abbassò lo sguardo sulle nostre mani unite e sospirò
-Non posso proteggerti e mi sento in colpa... Sto venendo meno alla mia promessa e mi sento inutile- cercava le parole da dire e io sorrisi ancora di più. Gli strinsi la mano e lui alzò lo sguardo nei miei occhi
-purtroppo non puoi proteggermi da tutto questo, è magia troppo oscura, e noi non sappiamo come fare... Ma c'è la faremo. Non stai venendo meno alla tua promessa Amore, sei qui con me e questo è l'importante- lui sembrò tranquillizzarsi e io cercai di alzarmi. Con non poca difficoltà mi misi seduta
-Non puoi muoverti. Dobbiamo portare loro qui. Aspettami- e detto questo uscì dalla porta. Rimanendo da sola ebbi tempo per pensare, mio padre era tornato... Non so come, nessuna magia può resuscitare i morti, nemmeno la pietra della resurrezione, e allora lui come faceva ad essere tornato? Sentivo ancora la sua risata, la sua voce... Era stato tutto troppo, pensavo fosse finita... E invece è ricominciata...

[Geneteeee scusate il ritardo, ma non avevo tempo per aggiornare. Ecco un nuovo capitolo, che ne pensate? Scrivetelo nei commenti o votate o entrambi, come vi pare.
Volevo chiedervi un favorino, potreste passare a leggere la storia di un mio grande amico kalu698 A me piace molto, e sono sicura che piacerà anche a voi si chiama il Destino del Guerriero. Grazie amori miei 🖤
Asia]

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