Non c'è tecnica nell'azione; Misaki sfiora maldestramente la bocca di Akihiko con la lingua e i loro respiri si mischiano.

Dopo aver invaso improvvisamente la sua bocca, Misaki dice "Hai detto che posso fare quello che voglio, no?"

Di colpo, Akihiko realizza che Misaki è diverso.

"Quel sapore... sei ubriaco?" Akihiko può percepire l'odore dell'alcool dal suo fiato. Dunque le sue parole isteriche e le azioni sono frutto del suo stato.

"Non è nulla che ti riguardi, Sensei."

"Ehi, cosa st-..."

Apparentemente, non vuole fermarsi ad un solo bacio rubato. Le mani di Misaki si muovono sul suo collo.

"Misaki, fermati."

Con un solo ginocchio sulla sedia, Misaki toglie la camicia di Akihiko e poggia le mani sul petto nudo. La sua faccia è preoccupantemente seria.

Ma quando Misaki gli morde un orecchio, Akihiko non ne può più. "Ti ho detto di fermarti!" Prende le sue mani e cerca di fermare l'assalto. Pensa semplicemente di riscuoterlo e farlo tornare in sé, ma resta sorpreso dalla sua voce lamentosa.

"... Non vuoi che io ti tocchi?"

"Co-...? Di cosa stai parlando? Aspetta, prima potresti spostarti?" Prova gentilmente a spostarlo dalla sedia, ma non ne vuole sapere di muoversi.

"Sai quanto tempo è passato dall'ultima volta che abbiamo parlato?"

"Parlato...?" Akihiko guarda Misaki, domandandosi di cosa stia parlando.

"Ti ricordi quand'è stata l'ultima volta che abbiamo mangiato insieme?"

"Misaki..." Guardandolo, Akihiko nota i suoi occhi velati di lacrime. Capisce che la sua rabbia era in realtà una maschera per la sua tristezza.

"Non puoi cenare con me, ma puoi farlo fuori con qualcun altro."

"Questo perché avevo una riunione...!"

"Va bene. Non voglio sentire scuse. Non ti importa se vedi il mio viso o no, giusto?"

Chiude gli occhi e una grossa lacrima cade lungo la sua guancia e sulla camicia di Akihiko, dove si forma una grossa macchia bagnata.

"... Non è vero." Akihiko nega, il suo petto si stringe.

Non è vero. Non è questo...