secondo anno
Iniziare il 2022 con un ricovero non è stato bello. Non è stato bello la prima notte in stanza post vomito, e non è stato bello neanche il post ricovero.
I litigi era diventati pesanti, e io non ce la facevo più.
Qualsiasi amicizia online per loro erano pedofili o stupratori. Anche il regalo fatto per genitore oca era per loro qualcosa che non ne valeva la pena, nonostante era stato preso da me coi miei soldi.
E mio padre rimarcava su sta cosa ogni giorno, aspettando una mia reazione, ogni volta che beveva. E beveva ogni giorno.
Fino a quando non si arrivò alle mani.
Fino a quando non persi il controllo. Fino a quando non decisi che non volevo più non rispondere
E mai scelta fu più sbagliata di quella.
C'è una differenza tra quando un genitore ti ama e quando un genitore cerca di amarti. È nei piccoli gesti, negli sguardi, e soprattutto nel modo in cui parli di tuo figlio lontano da lui.
Ma alla fine uscì da quell'ospedale, e piano piano iniziai a cambiare.
Nuovi farmaci, consulto psicologico, e persone sempre a sostenerti. Iniziai anche a evolvermi, nei modi e nei termini, a maturare. Stavo per fare 20 anni, e avevo già deciso cosa farmi come regalo.
E li, la notizia che cambiò la mia vita per sempre: ero stato preso per un tirocinio lavorativo.
E la mia ragazza mi aveva invitato al suo 18esimo.
Prima di andare avanti, voglio fare una premessa.
Non voglio che lei venga taggata
La nostra è una storia finita, ma rimaniamo sempre amici
Non chiedetemi come e perché, sono cose nostre. L'unica cosa che ho da dire, è che non rimpiango nulla.
Ora, immaginatevi, un ragazzo di quasi 20 anni, autistico, che da un giorno all'altro ottiene un lavoro per l'estate, e può guadagnare qualcosa. Ero invitato al 18esimo, e avrei visto di persona lei e genitore oca.
E cosi, 3 mesi. 3 mesi di duro lavoro, che hanno portato i loro frutti. L'università se ne era andata a quel paese. Al suo posto, un contratto lavorativo indeterminato, a inizio 2022.
La notizia mi riempie il cuore, e arrivato novembre, prendo un volo in aereo e parto.
Ogni qual volta ritorno da un viaggio, la prima cosa che mi aspetta sono le brutte notizie. Non importa quando, ma accade sempre entro un mese.
Era dicembre, e mentre stavo per i fatti miei, ricevo una telefonata che non volevamo ricevere
Quel natale, lo voglio dimenticare. Due lutti del cazzo, di due nonni che non si meritano per nulla un figlio come mio padre.
Ma ehi, ho lei, broski, genitore oca, picccola gioia e lupetto grigio al mio fianco
E sono felice.
Ma lo ero davvero?
Ero davvero felice? Mi meritavo di esserlo?
Le voci nel mio cervello non sono state positive. Ogni giorno mi ripetono che non li merito, che non sono abbastanza per nulla, che è pietà.
Forse è per quello che mi ero unito a una associazione di giochi da tavolo e ruolo. Per distrarre il cervello.
E pensavo di essere felice
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top