primo anno

Riprendere a scrivere è difficile. Lo è diventato giorni dopo giorno, anche un semplice "come va" mi era diventato pesante
Ma scrivere è un modo per me per esorcizzare i miei malesseri, e per tutelarmi nel momento in cui dovessi definitivamente sparire.

Il covid. Una brutta bestia. Ha mandato a vacca interi progetti: Patente, viaggi, momenti. L'intero quadrimestre finale era diventato un alzarsi alle 3 di notte e dormire all'una di notte.
Due ore di sonno, da febbraio a giugno.

Da li accaddero due cose. La prima, i litigi in famiglia divennero sempre più frequenti, una volta a settimana almeno. Madre contro padre contro fratello contro me. Urla, grida, a volte anche alle mani, e tutto questo anche quando avrei dovuto dormire.

La seconda, invece, fu una dipendenza. Il caffè era diventato non mio amico, ma un compagno 3 volte al mattino, a volte anche uno dietro l'altro. Non mi faceva bene, ma dovevo rimanere sveglio, altrimenti sarei rimasto indietro col programma.

Le videolezioni, un grande strumento, ma gestito male. Io ne sono uscito scosso, altri invece hanno sviluppato una fobia per le videocall. Non sapevo che si stava insinuando dentro il seme dell'ansia.

Ma ehi, finita la maturità, promosso, e dritto per dritto 0er l'uni
Giusto giusto tre mesi di vacanza meritata, di rimanere tardi perché non ti devi preoccupare di alzarti, di poter dormire quanto vuoi.
Però il caffe rimaneva sempre, e da caffè diventò macchiato.

La cosa che mi fa più ridere è ricordarsi che di tutto il gruppo gdr di Twitter, mi sentivo parte di una famiglia. Persone stupende, e persone che anche dopo la rottura con sto gdr sono diventate parte di me. Un gruppo unito dal segno del cancro, dalla passione per Inazuma, e per cantanti di vario tipo
Un gruppo stupendo, che non rimpiangerò mai e poi mai, perché ogni singola persona mi è sempre stata accanto.

Arrivò settembre, e con esso l'università.
E assieme a lei, due compagne eteree
Ansia, e depressione
La prima dovuta a causa delle videolezioni.
La seconda? Dopo un ragionamento.

Potevo riempirmi di amicizie online, potevo partecipare a qualsiasi progetto, potevo scrivere qualsiasi cosa.
Alla fine, rimanevo sempre solo, perché chiunque potesse aiutarmi era lontano
Ed io non avevo mezzi per poter venire da loro, non avevo un lavoro, e i pochi soldi di una pensione sudata di invalidità erano sempre pochi, per una qualche mano che li prendeva senza avvisare.

Ma allo stesso tempo, conobbi una persona.
Potrei fare nomi, ma chi capisce capisce.
La chiameremo genitore papera.

Questa persona era speciale. Non era solo un amico, era una figura paterna che mi ascoltava e supportava, e mi sentivo compreso.
Genitore perché si era preso pa briga di fare quello che i miei non stavano facendo in quel momento, e nonostante il nome eravamo quasi coetanei.

Nello stesso periodo, un'altra amicizia di era rafforzata. Da K e V ci siamo chiamati Bro e Uomo, e alla fine coi nostri nomi.
Se genitore mi ascoltava, il broski era sempre presente nella mia vita. Ogni successo, ogni insuccesso, ogni volta che avevo bisogno di una mano lui c'era, e ogni volta che lui ne aveva bisogno io c'ero.

Il mondo mi stava crepando davanti
Ma loro due c'erano
E io ero felice

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